Chapitre 1 :: Apri gli occhi! Publiée: 24-11-07 - Mise à jour: 24-11-07 Commentaires:
Chapitre: 1
Commento: Quando ho scritto questa scena, era per integrarla, ovviamente, nella mia fanfic “Tranche de vie”. Per me, era inverosimile che Ryo e Kaori cadessero uno nelle braccia dell’altra in uno schiocco di dita dopo dieci anni di relazione diciamo platonica. Ho quindi scritto «Apri gli occhi!». Ma rendendomi rapidamente conto che il tono, che alcuni qualificheranno come sentimentale o anche sdolcinato, contrastava troppo in confronto a quello che avevo già scritto, mi sono decisa a riscrivere la scena (vedere cap. 5 «Una partner seducente!» di “Tranche de vie”). Ma penso che esistano delle persone, in questo misero mondo, che potranno apprezzarla. Vi auguro buona lettura!
Kairi
Immobile di Ryo Saeba, quartiere di Shinjuku
Salotto, venerdì 8 giugno, 23.31
Kaori sparecchiò con una certa irritazione i piatti sporchi e i bicchieri vuoti che era sparsi sul tavolo della sala da pranzo. Aveva i nervi a fior di pelle e non capiva ancora come la serata, che era iniziata così piacevolmente, fosse diventata così pesante ed angosciante per lei. Gli inviati se n’era andati da quasi dieci minuti ormai e Ryo non era ancora risalito.
Ahimè, doveva essere, ancora una volta, arrabbiato con lei. Era tanto se aveva aperto bocca dall’incidente in camera e aveva accolto con un certo sollievo la partenza dei suoi amici e soprattutto quella di Dave.
Dave.
Come aveva osato mettere le mani su di lei? Come aveva potuto credere di baciarla quando lei non lo voleva? Mai prima si era sentita così umiliata in tutta la sua vita. Quando si era accorta della presenza di Ryo nella camera, sarebbe voluta morire da tanto aveva vergogna di se stessa. Vergogna di non essersi accorta di niente. Vergogna di essere ancora e sempre così ingenua. E soprattutto vergogna che lui l’avesse vista, lei, tra le braccia di un altro che non fosse lui. Ricordava l’espressione del suo sguardo. Era freddo, indifferente e questo le faceva male, molto male.
Con un gesto brusco, ammucchiò i piatti sul vassoio e si diresse verso la cucina.
Ryo osservò Kaori sistemare i bicchieri sporchi e altri recipienti sul vassoio. Aveva appena avuto una conversazione molto interessante con Dave Chambers. Una di quelle discussioni che avrebbero potuto cambiare la vita di Kaori.
Il rumore di bicchieri che sbattono uno contro l’altro, i gesti bruschi e tremanti e il volto contratto della sua socia confermavano i suoi dubbi. Kaori lottava contro l’emozione che l’aveva invasa quando Dave aveva tentato di sedurla e non riusciva a liberare ed a gestire questo sentimento di stress. Non si aspettava di certo di vederla scoppiare a piangere.
No, sapeva che Kaori preferiva tenere duro e continuare a interpretare il suo ruolo di donna forte.
La verità era che lui era in collera con lei e non capiva veramente perché. Dopo tutto, non era la prima donna che salvava da un uomo un po’ troppo intraprendente e soprattutto non sarebbe stata l’ultima.
Allora più nervoso di quello che credeva, entrò nella stanza e cominciò a raccogliere i tovaglioli di carta che era sparsi qua e là sul pavimento.
- Ryo?
- ...
Apparentemente, Ryo non voleva parlare e preferiva rifugiarsi in uno dei suoi famosi silenzi che caratterizzavano la loro relazione da otto anni ormai. Kaori era stanca e cominciava veramente ad averne abbastanza del suo mutismo e di tutti i suoi sottointesi. Kaori si apprestava a farne parte quando Ryo la guardò dritta negli occhi.
- Dave Chambers mi ha detto che vuole sposarti.
Sotto lo choc di quelle parole, Kaori lasciò cadere a terra uno dei bicchieri che stava sistemando. Il rumore del vetro contro il pavimento in legno riecheggiò in tutto l’appartamento e sembrava amplificato dal silenzio che regnava nella stanza da quando gli invitati se n’erano andati.
Kaori non osava muoversi, nemmeno parlare. Aveva l’impressione di aver ricevuto un’enorme martellata sulla testa.
- Ha aggiunto che è follemente innamorato di te e che ti vede come sua futura moglie e madre dei suoi figli... Si pente infinitamente del suo gesto e spera che tu lo possa perdonare... Sembra sincero, Kaori... Credo di averlo davvero giudicato male.
Mentre parlava, Ryo si rese conto fino a che punto le sue parole suonavano false alle sue stesse orecchie.
Era tutta una menzogna. Detestava Dave. Odiava quell’uomo al punto che avrebbe potuto ucciderlo, poco fa, quando lo aveva sorpreso nella sua camera, costringendo la sua Kaori a baciarlo!
Ryo aveva dovuto trattenersi dal tirargli un pugno in faccia e dal urlargli che Kaori era la sua donna e di nessun altro! Ma quella vocina era sempre lì a ricordargli che non ne aveva il diritto.
Se Kaori aveva la possibilità di trovare la felicità di una vita normale con Dave, doveva spingerla in quella direzione e, questo, anche se voleva dire soffrire tutta la vita e perdere la donna che amava più di ogni altra cosa.
- Kaori, penso che tu dovresti rifletterci seriamente.
Se Kaori avesse ricevuto una pugnalata nel ventre, il dolore non sarebbe mai stato così insopportabile.
Le parole si affollavano violentemente nella sua testa, cercando disperatamente di capire il senso delle parole del suo socio. Non poteva credere che fosse Ryo che le consigliava di sposarsi con un altro uomo. Non voleva crederlo.
Impotente di fronte al flusso di emozioni che la sommergevano improvvisamente, sentì le lacrime salirle agli occhi e l’amarezza invadere il suo corpo e la sua anima. Lei gli aveva offerto 9 anni di vita. Gli aveva offerto il suo cuore, il suo amore e il suo affetto. Ed in cambio, lui continuava a respingerla senza riguardo e senza curarsi dei suoi sentimenti.
La rabbia e la sofferenza cominciarono a soffocarla. Aveva l’impressione di asfissiare, di non saper più respirare.
Fece scivolare uno sguardo verso l’uomo che amava così tanto e fu ancora più ferita di scoprire un viso senza espressione e privo di qualsiasi emozione. Quindi, senza veramente rendersene conto, la sua mano destra colpì violentemente la guancia di Ryo.
- Dunque sono un fastidio così grande per te, Ryo?... Un peso tale che non esiti neppure a farmi sposare con un uomo che conosco solo da due mesi appena?... Come hai potuto pensare un solo istante di poterti sbarazzare di me in questo modo? Come puoi dirmi questo dopo quello che abbiamo superato e condiviso assieme?... Guardami e soprattutto ascoltami bene, Ryo Saeba! Se credi veramente di potermi cacciare dalla tua vita in questa maniera, ti sbagli di grosso!!
Ryo non si scompose. Aveva indossato la sua maschera di durezza e di indifferenza. Perso nei suoi pensieri, restava stoico e solo l’impronta della mano di Kaori dava al suo volto impassibile un po’ di simpatia e di umanità.
Poi stranamente, Ryo posò una mano sulla sua guancia arrossata e mise in mostra un sorriso pieno di ironia.
- Calmati, Kaori. Sinceramente credevo che tu fossi innamorata di Chambers. E poi dovresti essere felice che un uomo come Chambers s’interessi a te. Un maschiaccio come te!!!!
Un po’ sbalordita da quello che aveva appena sentito, Kaori spalancò gli occhi stupiti e pieni di domande.
- E come... come sei arrivato a questa conclusione?
Ryo fece un vago gesto in direzione del corridoio e alzò negligentemente le spalle.
- La tua reazione in camera, poco fa... Ho avuto l’impressione che tu fossi più infastidita dalla mia presenza che da quella di Chambers... E siccome mi hanno detto che eravate molto vicini e che vi intendevate a meraviglia...
Kaori non credeva alle sue orecchie. Se non si era gettata tra le braccia di Ryo, era semplicemente perche temeva le sue osservazioni acerbe e i suoi rimproveri.
Ma bleffava, ne era certa. Si serviva di Dave per nascondere ancora una volta i suoi sentimenti per lei! Ma questa volta si promise di non lasciar perdere. Aveva perso numerose battaglie ma ora, si sentiva pronta a vincere la guerra.
- Devo occuparmi dei pezzi di vetro... E’ pericoloso...
Con un’andatura rigida, Kaori passò per la cucina per cercare una scopa e una paletta. Aveva bisogno di ritrovare la calma e di riflettere un po’ sulla situazione. Innanzitutto, Ryo doveva sapere che lei non provava niente per Dave e che lui era il solo uomo che contava per lei. Poi... bè, poi avrebbe visto la sua reazione.
Mentre raccoglieva i frammenti di vetro sparpagliati sul pavimento, sentiva la presenza di Ryo vicino a lei e aveva solamente da alzare gli occhi per immergere il suo sguardo determinato in quello di lui.
- Non sono mai stata innamorata e mai lo sarò di Dave Chambers... Lo dico a te come l’ho detto a Dave... Ma quello che ha omesso di dirti, è che gli ho detto chiaramente che avevo da offrirgli solo la mia amicizia e che...
Alzando la mano, Ryo fece segno a Kaori di fermarsi.
- Non devi rendermi conto di niente Kaori... Sei libera di frequentare che vuoi! Dopo tutto, noi siamo soltanto socio di lavoro!
Se Ryo voleva ferire la donna, non avrebbe potuto fare meglio. Il colpo fece centro. Istintivamente, Kaori posò la mano sul cuore e lottò contro le lacrime che cominciavano a offuscare i suoi occhi.
La sua voce triste e velata si alzò nel silenzio dell’appartamento.
- Vedi Ryo, c’è un uomo che conta enormemente per me, anche se non è più al mio fianco. Quest’uomo mi ha insegnato ad essere generosa, aperta agli altri, onestà e ottimista nei momenti più duri della vita. Mi ha insegnato la tolleranza e Dio solo sa se ne ho bisogno a forza di vivere al tuo fianco!... E se io sono quella che sono ora, è grazie a lui. Grazie a mio fratello. Grazie al tuo migliore amico. Non mi sono mai sentita così vicina ad una persona come a lui. Ma adesso tu hai preso il suo posto... Forse è un po’ sorprendente, talvolta anche un po’ spaventoso ma è la verità. Mi sento così vicina a te che mi è sufficiente guardarti per conoscere i tuoi pensieri più intimi, i tuoi timori e i tuoi dubbi. E so che è lo stesso per te. Uno solo sguardo è sufficiente per capirci... Quindi quando osi dire che noi siamo soltanto soci di lavoro, questo mi fa male. Molto male. Perché sai meglio di me che è falso... Non riesco neanche ad immaginare la mia vita senza di te Ryo, perché io ti...
Ryo bloccò la parola a Kaori e si diresse verso la porta-finestra. Strinse violentemente i pugni e lottava visibilmente contro le emozioni che lo invadevano improvvisamente.
- Basta Kaori! Non voglio sentire nient’altro!!! Questa conversazione non ci porterà da nessuna parte salvo forse a ferirti ancora di più!
La voce di Ryo era ferma e tagliente, ma non per questo Kaori si lasciò scoraggiare. Aveva intenzione di fargli capire che non si sarebbe sbarazzato di lei così. Era fuori questione che alzasse le braccia così vicina alla metà. Se Ryo era una persona cocciuta e ottusa, lei poteva esserlo altrettanto. Era tempo che quest’uomo, il cui nome da solo era sufficiente a terrorizzare i più grandi criminali della città e dintorni, affrontasse i suoi sentimenti e li rivelasse ad alta voce.
***
Il silenzio nell’appartamento era pesante. Ryo, immobile come una statua di pietra, sembrava incantato dalle luci della città e Kaori non poté impedire al suo cuore di gonfiarsi d’amore alla vista di quell’uomo allo stesso tempo così bello e così affascinante. Aveva l’impressione di trovarsi ad un bivio e che da questa conversazione sarebbe dipeso tutto il suo avvenire. Occorreva che Ryo riconoscesse, una buona volta per tutte, i suoi sentimenti per lei.
Allora Kaori si avvicinò al suo socio con passo rapido e nervoso. Aveva l’impressione che il suo cuore le sarebbe esploso nel petto e che le gambe non potessero reggerla ancora per molto.
- Ryo, è ora di smettere questa commedia ridicola! E’ tempo che tu riconosca una volta per tutte i tuoi sentimenti per me e che gli accetti!
Ryo guardava la sua socia con aria assente. Sembrava lontano anni luce da lì, ma le sue sopraciglia si corrugarono alle parole pronunciate dalla donna. Il suo sguardo si fece più duro e più penetrante.
- Se vuoi veramente che ci separiamo e che io me ne vada a vivere la mia vita da sola, voglio che tu mi guardi dritta negli occhi e che tu mi dica che non mi ami... Sono ancora la tua compagna Ryo e non ho assolutamente intenzione di lasciarti! Ne ora, ne mai!
Kaori voleva mettere il suo socio con le spalle al muro. Era ora che sapesse a che punto poteva contare nella sua vita e che questa situazione di non-detti non poteva continuare eternamente.
Angosciata ma determinata, Kaori riconobbe immediatamente l’espressione che aveva preso forma sul volto di Ryo. Rifletteva e la donna seppe istintivamente a cosa. Ma non lo avrebbe lasciato fare. Non lo avrebbe lasciato distruggere la loro relazione.
Sentì allora il suo sguardo implacabile posarsi su di lei.
- Kaori, non puoi dire questo! Sai benissimo che un giorno all’altro, dovremmo separarci... Io voglio che tu possa sposarti, avere dei bambini e avere quella vita che sognano la maggior parte delle ragazze... Pensa un po’ più a te stessa e un po’ meno a me...
Le parole uscirono da sole, quasi meccanicamente. Il cuore serrato, Ryo osservò le mani tremanti della sua socia. Tutto il suo corpo tradiva l’angoscia ed il disagio che la torturavano. Tuttavia, non l’aveva mai trovata così bella. E del resto, non le aveva mai detto a che punto la trovava magnifica e quella sera, con quel abito meraviglioso, lei era più elegante e più splendente che mai. Poteva leggere nei suoi occhi la tristezza ma anche quella determinazione che riconosceva così bene in lei.
Lei voleva salvarli entrambi e sapeva bene che avrebbe lottato fino alla fine per questo.
- Ti prego Ryo, non sai mai stata una di quelle ragazze che si immaginano a salire l’altare in un bel abito bianco al braccio dell’uomo che ama... Come tu stesso dici così spesso, io ho più del maschiaccio che della ragazza romantica... Tutto quello che voglio, è restare vicino a te, e nient’altro!!!
Ryo strinse i pugni. Come farle capire che se restava con lui, non poteva neanche essere sicura di poter festeggiare il suo prossimo compleanno?
- Smettila di dire sciocchezze! Io ti conosco perfettamente e so che nel profondo di te, aspiri a sposarti e ad avere dei bambini... Maledizione, Kaori!! Credi veramente che non abbia notato quella tristezza nel tuo sguardo il giorno in cui Miki è salita all’altare nel suo bel abito da sposa? E quegli occhi colmi di amore e di affetto che posavi senza sosta sul piccolo Toshi? Sarò anche un uomo, ma non sono completamente cieco!!
Kaori tentò di prendere un’aria distaccata e alzò negligentemente le spalle.
- Come tu ami ripetere, io sono lungi dall’essere carina, ancora meno femminile e sempre così difficile da sopportare! In questo caso, non vedo quale uomo degno di questo nome desidererebbe prendermi in sposa!... Ti rassicuro su questo punto, Ryo! Puoi dormire tranquillo.
Stupito dalle parole della donna, Ryo non rispose niente sul momento. Mai avrebbe creduto che Kaori prendesse tutte le sue provocazioni e le sue prese in giro alla lettera! Al contrario, Ryo cercava in questo modo di reprimere il suo desiderio ed il suo amore per lei.
Più turbato di quello che voleva ammettere, la dettagliò con i suoi occhi scuri.
Poco abituata a questo genere di attenzioni, la donna allora arrossì violentemente. Era la prima volta che la guardava così e lei non sapeva bene come reagire. Aveva poca esperienza con gli uomini e Ryo poteva mostrarsi irresistibile quando voleva. Ma lei doveva mantenere il suo sangue freddo e non lasciarsi distrarre dai complimenti, seppure cosi rari, del suo socio.
- Perché mi dici tutto questo ora?
Il volto di Ryo era tornato impassibile ed inespressivo.
- Perché tu prenda coscienza che meriti tutta un'altra vita... Kaori, se tu riuscissi a prendere coscienza di quanto traspiri innocenza, gentilezza e dolcezza! Ma guardati insomma! Lavori con un assassino, più ossessionato dalle donne che dal guadagnarsi correttamente da vivere e vivi rintanata in un vecchio palazzo nel quartiere di malfamato di Tokyo!... Meriti molto più di questo!!... Tu non sei fatta per questo mondo di violenza e di odio!!!
Ryo cercava bene o male di nascondere le emozioni che lo tormentavano. Era furioso che Kaori non comprendesse perché non potevano avere un futuro assieme.
Kaori si avvicinò timidamente a lui. Non le piaceva vederlo torturarsi così per lei. Aveva già sofferto abbastanza in tutta la sua vita perché lei incrementasse ancora di più la sua pena.
Gli prese dolcemente la mano e lo guardò dritto negli occhi.
- Hai ragione, non sono fatta per questo modo... Ne sono sempre stata a corrente del resto... Ma... Ciò di cui sono sicura è che io sono fatta per te e tu sei fatto per me.
Gli occhi di Kaori brillavano stranamente e Ryo era affascinato da quello che poteva leggerci. Dell’amore. Della tristezza. Dell’ammirazione. Della passione.
Istintivamente, Ryo afferrò l’altra mano di Kaori e se la portò alle labbra. Vi depose un leggero bacio sul palmo e la strinse contro il suo cuore. La donna, inizialmente stupita, sorrise diventando ancora più rossa.
- Kaori, il mondo nel quale viviamo non lascia spazio all’amore. Al contrario, l’amore è la peggior cosa che possa capitare a delle persone come me. Io sono un criminale, un assassino conosciuto e ricercato dalla peggior feccia. E non voglio che si servano di te per raggiungermi. Non voglio che tu diventi il mio tallone d’Achille. Voglio solamente proteggerti.
La crudeltà della realtà colpì Kaori in pieno petto. Ryo non voleva il suo amore perché questo rischiava di mettere entrambi ancora più in pericolo. Soprattutto lei.
La donna ricordò allora la volta in cui il generale Kreuz l’aveva rapita durante il matrimonio di Miki per vendicarsi di Ryo. Non aveva mai visto Ryo così bello, determinato e sicuro di lui come quel giorno. Le aveva detto di amarla e che mai l’avrebbe lasciata morire. E lui voleva tenere fede a quella promessa ad ogni costo.
La vita era veramente ingiusta e crudele. Le aveva già portato via suo fratello e ora, voleva portale via anche Ryo.
No!
Non sarebbe rimasta con le mani in mano!!
Mai!!
- Hai torto Ryo. L’amore prima di tutto spinge un essere umano a restare in vita, non credi?
Ryo spalancò gli occhi stupito.
Come faceva a mettere alla luce ogni minima particella del suo cuore? Era vero che senza Kaori, era probabile che il grande sweeper Ryo Saeba fosse morto e sepolto da molto tempo ormai. Il fatto di essere vicino a lei, gli aveva infuso una nuova ragione di vivere. Anche il suo ex-socio Mick Angel l’aveva notato. Sentirsi amato e coccolato gli aveva salvato la vita. Kaori gli avere ridato la vita e questo non l’avrebbe mai dimenticato.
- Io non voglio che tu muoia per colpa mia! Sono io che ti ho trascinato in questo mondo e sta a me farti uscire!... Apri gli occhi, Kaori!!!
Il tono di voce di Ryo era duro, secco. Sembrava infastidito da questa conversazione e Kaori capì che stava cominciando a penetrare i segreti del suo cuore.
- Allora è per questo che mi respingi senza sosta? Per proteggermi? Per risparmiarmi?... Ma mi dispiace Ryo, sono abbastanza grande per decidere della mia vita! E io voglio restare vicino a te con tutto quello che questo può implicare!
Ryo afferrò brutalmente Kaori per le spalle ed immerse i suoi occhi così duri come l’acciaio in quelli della donna.
- Allora, preparati ad una vita piena di odio, violenza, solitudine e sofferenza! Non voglio essere il testimone impotente della tua morte, Kaori!... Ti informo che se non te ne andrai allora sarò io che me ne andrò!!
Completamente pietrificata e sconvolta dalle parole di Ryo, la donna non ebbe alcuna reazione quando l’uomo la lasciò improvvisamente ed attraversò il salotto con passo rapido. Dei brividi d’angoscia percorsero il suo corpo immobile.
Ma quando posò la mano sulla maniglia della porta, Ryo fu bloccato di colpo dalla voce rotta della sua socia.
- Ma non capisci che è la tua indifferenza che mi uccide poco a poco!!... Io me ne infischio di morire! Mi hai sentito!!... Io preferisco morire che vivere senza di te!!!
Kaori sentì le lacrime scenderle lungo le guancie. Le mani le tremavano, le gambe erano come burro e il suo cuore batteva ad un ritmo frenetico. Non controllava più le sue emozioni e si sentiva come inghiottita dalla disperazione. Aveva l’impressione di aver perso la sola possibilità che le si offriva di conquistare l’uomo che amava. Credeva di aver perso definitivamente Ryo.
Kaori era in preda ad un tale sconforto emozionale che non vide il suo socio avvicinarsi a lei e prenderla teneramente tra le braccia. Spontaneamente, appoggiò la testa contro il petto dell’uomo e sentì un dolce calore irradiarsi in tutto il suo essere. E qui, lei pianse tutte le lacrime che aveva in corpo. Tutte quelle lacrime che aveva represso da tanti anni. Pianse sulle sue paure, sulle sue pene, sui suoi dubbi, su quel amore così complicato, sui suoi sogni infranti, sulla morte di suo fratello. Pianse a lungo e le lacrime cessarono da sole.
Mentre si calmava, sentì le mani di Ryo che gli accarezzavano lentamente la schiena e che le sfioravano delicatamente i capelli. Ora si sentiva come lenita e purificata da tutti i mali, tutti i suoi dubbi più recenti si volatilizzarono. Il suo posto era tra le braccia di quell’uomo e da nessun’altra parte.
Ryo sentiva il calore del corpo di Kaori contro il suo. Sembrava essersi calmata ora e la sua respirazione era tornata normale. Non aveva alcuna voglia di lasciarla andare. Non aveva alcuna voglia di farle del male.
Poco fa, sembrava completamente distrutta e il suono della sua voce era apparso a Ryo come un grido di disperazione. Sapeva che lei lo amava ma non pensava che lo amasse fino a questo punto. Da un lato, Ryo era sollevato ed allo stesso tempo compiaciuto di vedere che non era il solo a provare un amore cosi forte, ma dall’altro lato sapeva che sarebbe stato ancora più difficile per Kaori lasciarlo.
Separarsi? Vivere senza di lei e lontano da lei? Lo voleva davvero? Lo avrebbe sopportato? Il semplice fatto di trovarla tra le braccia di un altro lo metteva in una rabbia folle ed incomprensibile, quindi saperla sposata ed unita ad un altro gli era semplicemente insormontabile ed insopportabile. Il suo posto era tra le sue braccia e lei era, di gran lunga, la sola donna che poteva pretenderlo.
Ryo stinse il suo abbraccio e accarezzò sempre più sensualmente la schiena della sua compagna. Per la rabbia, le aveva detto che se ne sarebbe andato via lui se lei non l’avesse fatto. Ma non aveva alcuna intenzione di lasciarla perché era sicuro che anche se continuava a reprimere i suoi sentimenti, lei sarebbe rimasta con lui. E preferiva saperla con lui che sola e perduta nel cuore di Tokyo.
No, non voleva davvero lasciarla.
Allora che fare? Ritornare come prima? Continuare a rincorrere le ragazze e vedere nei suoi occhi quella tristezza che cercava disperatamente di nascondergli? Questo era talmente facile. Talmente semplice. Ma soprattutto talmente vigliacco.
- Mi dispiace Ryo... Non volevo che tu mi vedessi in questo stato. Ma... io...
Kaori immerse il suo guardo incerto negli occhi di Ryo. Era divinamente bella con gli occhi rossi, le guance colorate e i capelli un po’ arruffati. Il suo sguardo rifletteva così tanto amore e sincerità che Ryo ne fu completamente scombussolato. Lui aveva bisogno di lei e lei aveva bisogno di lui. Perché semplicemente non lo accettava?
Ryo dischiuse il suo abbracciò e lasciò cadere le braccia lungo il corpo. Era completamente perso e la vicinanza del corpo di Kaori contro il suo non lo aiutava sicuramente a riflettere.
- Io non pensavo che questa situazione ti facesse soffrire fino a questo punto, Kaori... Mi dispiace di averti fatto cosi tanto male.
Kaori aveva freddo senza le braccia di Ryo attorno a lei.
I due soci si facevano fronte e nessuno dei due osava dire qualcosa. Kaori non ne poteva più di questo silenzio e prese il poco coraggio che le restava per affrontare un’ultima volta Ryo.
- Malgrado ciò che hai appena detto, voglio che tu sappia che io non ti lascerò mai. Io sono la tua socia e passeremo tutti i nostri compleanni assieme, non ti ricordi?
Stanco, Ryo sorrise e si avvicinò dolcemente alla donna.
- Sei sicura di volere questa vita, Kaori? Ho promesso a tuo fratello di prendermi cura di te e di fare in modo che tu sia felice e raggiante nella tua vita. Ma mi sembra che per il momento, ho completamente fallito la mia missione.
Ryo iniziò a ridere ma Kaori, lei, non aveva alcuna né di ridere né di sorridere. Questa conversazione avrebbe cambiato il corso della sua vita e l’idiota del suo socio non sembrava comprendere fino a che punto.
- Te lo ripeto Ryo, sono abbastanza grande da prendermi cura di me stessa. Tu non hai nessuna responsabilità nei miei riguardi e sono certa che lì dove si trova, Makimura è soddisfatto della donna che sono diventata.
Senza rendersene conto, Kaori aveva alzato la voce e lottava per non lasciar esplodere la sua esasperazione.
Ryo alzò innocentemente le sopraciglia e continuava a sorridere.
- E gradirei che tu la smettessi di servirti di Makimura per nascondere i tuoi sentimenti.
Ryo esultava interiormente. Kaori era particolarmente attraente quando i suoi occhi lanciavano fulmini e le sue guance prendevano un colorito più sostenuto. Erano sempre faccia a faccia e Ryo provò una voglia irresistibile di baciarla. Ma la vocina ritornò e lì, lui seppe di non averne il diritto.
- Te lo ripeto ancora una volta, Kaori. Non c’è posto per i dilettanti come te nel mio mondo e io non voglio un peso come socia!!
Kaori si irrigidì sotto l’insulto. Proprio quando lo sentiva sul punto di abbassare la guardia, ecco che ricominciava a farle i suoi eterni rimproveri. Quindi non sarebbe cambiato mai?
Le spalle della donna si abbassarono improvvisamente e le braccia le ricaddero lungo il corpo. Aveva l’amara impressione di aver perso la guerra.
Immerse ancora una volta il suo sguardo velato di tristezza negli occhi del suo socio e gli rispose con una voce piena di stanchezza.
- Dilettante... Peso... Non hai capito niente quindi?... Io... Io ho l’impressione di rivolgermi ad un muro e credo di non essere capace ad abbatterlo... Io... lascio perdere, Ryo. Hai vinto. Non ti disturberò più. Me ne vado.
Gli occhi nel vuoto, Ryo non fece alcun gesto per trattenere Kaori e la sentì salire le scale. Era riuscito finalmente a convincerla a lasciarlo e ora stava preparando le valige per uscire dalla sua vita. Doveva esserne contento. Esserne sollevato. Allora perché faceva cosi male? Perche tutt’a un tratto si sentiva così vuoto e così colmo d’amarezza?
***
Kaori ricompari qualche minuto più tardi, una piccola borsa da viaggio in mano. Cercava disperatamente di trattenere le sue lacrime e i suoi tremiti ma senza successo.
Ryo era immobile nel salotto e la donna non ebbe il coraggio di guardarlo in faccia. Sapeva che non sarebbe più potuta partire se avesse incrociato ancora una volta il suo sguardo. Allora, lanciò con una voce rotta dal dispiacere:
- Me ne vado, Ryo... Ma... voglio che tu sappia che io.... ti amerò sempre. Addio.
Ryo si girò e guardò un ultima volta quella figura così fragile e così forte, che amava tanto, prendere quel camino che li avrebbe separati per sempre. Una vita normale con le sue gioie e i suoi dolori. Lontano da lui e dal suo mondo.
Fu allora che prese crudelmente coscienza di tutto ciò che stava per perdere lasciandola andare. Non avrebbe più visto il suo grazioso sorriso e non avrebbe più sentito la sua risata il mattino al suo risveglio. Non avrebbe più subito la sua collera e le sue martellate ogni volta che rimorchiava una ragazza. Non avrebbe più potuto punzecchiarla al punto di farla arrossire. Non avrebbe più potuta amarla. Sarebbe stato di nuovo solo. Come prima. Come prima che lei entrasse nella sua vita a che facesse di lui un vero uomo, pronto a battersi per i suoi principi e i suoi sentimenti. Senza di lei, rischiava di tornare ad essere un volgare killer insensibile e solitario. Tutto ciò che detestava. Non lo voleva. Aveva bisogno di lei. Disperatamente. Dolorosamente. Intensamente. Era vitale. In questo preciso istante, capì solamente una cosa: non voleva che lei se andasse.
Allora mentre lei era sul punto di uscire dalla sua vita per sempre, Ryo si precipitò verso la donna, circondandola tra le sue braccia e Kaori, totalmente sorpresa, lasciò la borsa che cadde pesantemente sul pavimento.
Scossa, sentì allora il respiro caldo di Ryo sul collo e posò le sue mani tremanti su quelle dell’uomo.
- Non voglio che tu te ne vada, Kaori... Se tu sapessi come ho bisogno di te!
Il viso di Kaori si illuminò di un meraviglioso sorriso e si mise ad accarezzare dolcemente le mani cosi robuste e così mascoline del suo socio. Prendendo il suo gesto come un invito, Ryo fece girare la donna tra le sue braccia e immerse lo sguardo in quello di lei. La vocina spariva mano a mano che Ryo fissava la sua socia. Si sentiva pronto ora, ed era finalmente convinto di aver preso la decisione giusta. Erano fatti per stare assieme, semplicemente.
Dolcemente, avvicinò il viso e posò leggermente le labbra su quelle della donna. Kaori chiuse gli occhi per assaporare questo momento di felicità e gli riaprì timidamente quando Ryo le rimise delicatamente una delle sue ciocche castane dietro l’orecchio.
- Ryo?... Questo vuol dire che mi...?
Allo stesso tempo piena di speranze e di dubbi, Kaori incrociò lo sguardo dell’uomo che amava e scoprì la fiamma del desiderio in fondo ai suoi occhi. Allora timidamente, circondò con le braccia il collo di Ryo e prese l’iniziativa baciandolo per prima. Il bacio all’inizio tenero e dolce diventò sempre più appassionato e Kaori non poté impedirsi di gemere di piacere tanto le sensazioni che percorrevano il suo corpo erano dolci e elettrizzanti. Delle braccia vigorose si chiusero su di lei, stringendo il suo corpo fragile contro un petto possente. Si abbandonò completamente a questo abbraccio e notò a che punto i loro due corpi si sposavano a meraviglia.
Ryo baciava Kaori con avidità e non si stancava di tormentare con la sua bocca quelle labbra cosi appetitose e cosi saporite. Mai avrebbe pensato di sentire un tale piacere tra le sue braccia e si meravigliò di vedere con quale innocenza mista a passione la donna rispondeva ai suoi baci. La baciò sul collo mentre le sue mani giocavano con la sua vita sottile.
Kaori strinse il suo abbracciò e immerse le mani nei folti capelli bruni dell’uomo. Si sentiva completamente elettrizzata e un dolce calore cominciava ad irradiarsi nel suo corpo.
La respirazione ansimante, Ryo cercò una volta ancora la sua bocca iniziando a far scendere la chiusura lampo del suo vestito. Turbata da questo gesto così intimo, Kaori si irrigidì tra le sue braccia e nascose il viso nella spalla del suo compagno. Il desiderio che provava Ryo in questo momento non era minimamente comparabile a quello che aveva provato prima per un'altra donna. Era allo stesso tempo impaziente ed appassionato, ma soprattutto cosciente che per Kaori, era la prima volta che era così vicina ad un uomo e che questa nuova intimità poteva apparirle spaventosa.
La baciò leggermente sulla guancia e la strinse tra le sue braccia.
- Mi dispiace Kaori. Forse sono andato troppo veloce... Ma è difficile per me lottare contro questo desiderio che reprimo già da tutti questi anni... Sei magnifica, mia cara, ma voglio che desideri questa notte tanto quanto la desidero io.
Kaori era alle porte del paradiso. Con quelle parole, Ryo aveva appena cacciato gli ultimi dubbi che le impedivano di lasciarsi andare totalmente.
- Io sono come te Ryo e... voglio passare questa notte tra le tue braccia.
Kaori disse queste parole con voce timida e appena udibile. Ma Ryo le percepì dal più profondo del suo essere.
Con passione, la baciò amorosamente e le sue mani ripresero il lavoro che avevano cominciato qualche minuto prima. La donna cominciò a sbottonare la camicia del suo compagno e accarezzò languorosamente il suo torace perfetto.
Ryo imprigionò le mani della donna contro il suo cuore impazzito e le mordicchiò sottilmente le labbra ed il mento. Si sentiva divinamente bene e la sua pelle era così morbida come raso. Non aveva mai visto né baciato una donna così adorabile.
Quanto a Kaori, non si era mai sentita così viva come tra le braccia di Ryo. Spontaneamente, si lasciò sfuggire un gemito di piacere quando lui stuzzicò gentilmente il lobo del suo orecchio.
Continuò a far scendere la chiusura lampo del suo abito che non tardò a scivolare silenziosamente al suolo, Ryo guardò intensamente la donna negli occhi e ci lesse tutto l’amore del mondo.
- Credo, tesoro, che staremmo meglio nella mia camera...
Con un gesto rapido, Ryo prese la donna tra le braccia. Guardandola, la portò nella sua camera dove con infinita dolcezza, la depose sul suo letto, accarezzandole la guancia e baciandola passionalmente. Kaori vi rispose con ardore e attirò Ryo più strettamente tra le sue braccia.
Il suo sogno più segreto si realizzava finalmente e questa notte si preannunciava essere la più bella di tutta la sua vita.
FINE
E con questo tutto ciò che riguarda "Tranche de Vie" é finito. Consiglio, a chi non l'avesse già fatto di leggere l'altra bellissima shot tratta da questa ff che si trova già su Manganet, dal titolo "Ed Insegnarti ad amare" tradotta dalla bravissima Rosi-chan.
Chapitre: 1
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