Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur: marysq92

Status: Complète

Série: City Hunter

 

Total: 1 chapitre

Publiée: 16-03-06

Mise à jour: 16-03-06

 

Commentaires: 5 reviews

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RomanceRomance

 

Résumé: Salve a tutti, da Mary92. Nella mia nuova ff, una vecchia conoscenza di Ryo si farà viva…e creerà parecchi problemi ai nostri due eroi! I personaggi appartengono al mitico Tsukasa Hojo, ma Arimi Logano è una mia invenzione…un bacione, commentate! Ah, se volete contattarmi, scrivete a marysq92@libero.it!

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Fanfiction :: UNA PERICOLOSA EX

 

Chapitre 1 :: UNA PERICOLOSA EX

Publiée: 16-03-06 - Mise à jour: 16-03-06

Commentaires: spero ke vi piacerà, e siate clementi, è la mia prima fic su questo sito...grazie, spero di ricevere delle recensioni!

 


Chapitre: 1


 

UNA PERICOLOSA EX  

Kaori notò un messaggio sulla lavagna della stazione:  

XYZ NON VEDO L’ORA DI RINCONTRARTI. VERRÒ A CASA TUA OGGI POMERIGGIO. ARIMI  

-Arimi? Chi è? Io non conosco nessuna Arimi! Che sia un’amica di Ryo?- a questo pensiero, la giovane sweeper si rabbuiò. Sicuramente sarebbe stata un’altra bellissima donna e il problema era che, oltre a dover tenere a bada le doti pervertite del socio, avrebbe dovuto anche controllare ‘la tipa’. Kaori era una di quelle persone che riusciva a capire la personalità di qualcuno dalla sua scrittura, e quel messaggio sul tabellone le pareva di una sventola falsa, tutta curve e niente cervello (sei proprio gelosa, eh Kaori? NdMary92). Tornò a casa pensierosa e cominciò a preparare il pranzo. Mentre mangiavano, Ryo si accorse e si stupì del silenzio della socia, solitamente molto loquace. “Ehm…Kaori, qualche problema?” “No, perché?” “Be’…di solito parli sempre e…” “Ero solo soprappensiero! Non significa che abbia qualcosa!” “C’era qualche annuncio sulla lavagna?” domandò Ryo sorpreso dal tono distaccato di Kaori. “Sì, una certa Arimi vorrebbe rivederti.” –Oh, no! Arimi, che cosa vuole ancora?- “Ryo…chi è questa Arimi?” Ryo si fece cupo “Una vecchia conoscenza, tutto qui” l’espressione indifferente sul volto del socio non piacque a Kaori, che però preferì non aggiungere altro. Nel pomeriggio, Ryo si mise a guardare la tv, ma non poteva fare a meno di gettare delle occhiate alla sua splendida partner concentrata su una rivista. Notò il suo sguardo triste e capì che si trattava di Arimi (che intuito! NdMary92). Avrebbe dovuto spiegarle che Arimi, sì, era una vecchia fiamma, ma rassicurarla che ora il suo cuore era completamente occupato dal suo amore per lei. Verso le quattro, suonò il campanello. Kaori, sospirando, andò ad aprire. La persona sulla soglia di casa le provocò un dolore al cuore: si trattava infatti di una splendida ragazza alta più o meno come lei, con lunghi e ondulati capelli biondi, occhi chiarissimi e fisico spettacolare. Indossava una semplice camicetta rossa, che mostrava il decolleté generoso e una minigonna di jeans che lasciava nude le toniche e snelle gambe. “Salve, abita qui il signor Saeba, non è vero?” domandò la bionda con fare altezzoso. Kaori seppe già di odiarla, ma cercò comunque di dimostrarsi gentile: “Sì, ora vado a chiamarlo. Prego, entri pure” non ci fu bisogno di avvertire Ryo, perché lui era già lì. “Oh, Ryo! Questa ragazza è la tua coinquilina? Piacere, io sono Arimi Logano. E lei…” “Kaori Makimura” disse questa con un sorriso falsissimo. Ryo notò il disagio di Kaori e disse: “Ciao Arimi, che ci fai tu qui?” “Oh, Ryo, non sai quanto mi sei mancato!” la ragazza gli si gettò fra le braccia; l’uomo, imbarazzato, ricambiò l’abbraccio. Kaori, furente di gelosia, disse invece: “Io vado da Miki, Ryo!” lo sweeper la guardò stranito e si stupì non poco quando lei sbatté la porta violentemente. Arimi si accomodò sul divano e iniziò a parlare: “Sai, Ryo, quando mi sono trasferita in Francia dopo che mi avevi lasciato, volevo dimenticarti, ti odiavo perché sentivo il mio cuore spezzato. Poi però mi sono resa conto che non potevo fare a meno di te, perché ti amo ancora. Sono passati dieci anni Ryo…e in tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare a te” Ryo l’ascoltò in silenzio, poi disse: “Anch’io sono felice di rivederti, Arimi, però non puoi chiedermi di provare qualcosa per te. È vero, ti ho amata, ma ora non è più così. Possiamo rimanere amici, ma nulla di più” Arimi lo guardò con occhi pieni di lacrime, poi aggiunse: “D-d’accordo, Ryo. Volevo solo chiederti di ospitarmi per qualche giorno, poi ripartirò per Parigi.” “Certo! Puoi rimanere qui tutto il tempo che vuoi. Vieni, ti mostro la stanza degli ospiti” Kaori rientrò dopo cena e si aspettò la sgridata di Ryo. Aveva passato il pomeriggio a sfogarsi con Miki, e alla fine era scoppiata in pianto, perché Arimi, oltre ad essere un’ex di Ryo, era anche una donna davvero splendida e, conoscendo il partner, era sicura che lui non sarebbe riuscito a resisterle. Senza contare, che quella biondina se lo mangiava con gli occhi. Subito si accorse che Ryo era in salotto: i suoi sensi si erano affinati molto e riusciva a percepire la presenza delle persone (anche se è perlopiù in grado di percepire RYO! NdMary92). Quando vide Ryo, la sua bocca diventò più secca del Sahara. Ryo indossava solo i jeans, sulla fronte qualche ciocca di capelli corvini, e lo sguardo rivolto verso la città. Non poté fare a meno di fissare il suo petto ampio e muscoloso. Ryo si girò verso di lei, gli occhi neri come la notte la divoravano. Ryo le si avvicinò e la prese per mano, conducendola sul divano. “Credo di doverti spiegare…” “Non sei tenuto a farlo, Ryo” “E invece sì. Arimi ed io siamo stati insieme per un po’ di tempo, ma è accaduto più di dieci anni fa. L’ho lasciata io, perché era sempre tremendamente gelosa, mi soffocava, non sopportava che io parlassi con una donna. L’ho conosciuta quando lavoravo ancora in America con Mick. Comunque, devi stare tranquilla…non l’amo più…” dicendole questo, aveva cominciato ad accarezzarle il volto “Anzi, a dirti la verità quella per Arimi è stata solo un’infatuazione…io provo amore per un’altra donna…che ritengo molto più bella, dolce e affascinante…” Kaori credette di sognare, ma la mano di Ryo sul suo viso le faceva capire di essere sveglia. Ormai le labbra dei giovani si trovavano a pochissimi centimetro l’una dall’altra. “Kaori…io amo solo te…e ti amerò per sempre…” Kaori gli sorrise: “Anch’io ti amo, Ryo.” Ryo, stanco di aspettare, la baciò con foga. Una figura alle loro spalle, però, aveva visto tutto –Bastardo! Me la pagherai!-. Poi, Ryo si staccò da lei e le chiese: “Kaori, vuoi dormire con me?” Kaori avvampò “Ehi, calmati, ho detto DORMIRE! A meno che tu non voglia…” “Piantala Ryo! Ok, dormo con te!” Ryo si tolse i pantaloni e salì in camera sua, raggiunto poco dopo da Kaori, in una splendida e sensuale camicia da notte. La donna si rannicchiò contro di lui, baciandogli il petto. Ryo le circondò le spalle con un braccio e le carezzò la schiena. “Buonanotte Ryo” “Buonanotte, mia piccola Kaori, e grazie” “Di cosa?” “Di rimanermi sempre accanto…” Kaori sorrise, poi chiuse gli occhi e si addormentò. Il mattino seguente, Kaori si svegliò con una ‘strana’ presenza sul petto. Si stropicciò gli occhi e notò che la testa di Ryo era appoggiata al suo seno (!) e le sue forti braccia le circondavano la vita, stringendola a sé. “Mmh…Kaori…Kaori…” mugugnò l’uomo nel sonno. Kaori arrossì e tentò di svegliarlo: “Ryo…alzati, coraggio!” Ryo si limitò a borbottare, ma non mollò la presa. Kaori, allora, con aria maliziosa iniziò a baciarlo sul viso e ad accarezzargli la schiena nuda. Ryo aprì gli occhi e credette di stare ancora sognando. “Buongiorno, Ryo” “B-buongiorno, Kaori” Kaori si divertiva a sedurlo così, e gli curvò una gamba intorno alla caviglia. Ryo deglutì. Senza poter ribattere, Ryo si ritrovò con le labbra incollate a quelle della partner. Il bacio fu lungo e passionale. Ryo infilò la mano sotto la sua camicia da notte, sfiorandole il seno. Emettendo un gemito, lei lo aiutò a sfilare il proprio indumento. Lui trattenne il fiato di fronte a quella meravigliosa dea, e si stupì che lei fosse lì per lui. La donna, in modo sensuale, prese a baciarlo sul petto e teneramente a mordicchiargli i capezzoli. Ryo stava scoppiando e, ponendo fine a quella tortura, la sovrastò con il suo corpo possente, iniziando a succhiarle i seni con ardore. Il Mokkori-Power di Ryo era alle stelle e premeva implorandolo di togliere i boxer. Kaori, sentendo quanto il suo compagno fosse eccitato, iniziò a massaggiare la sua virilità. Ryo, super arrapato, la liberò delle mutandine. Infine, tolse l’ultima barriera che divideva i loro corpi e fu subito dentro di lei. Dopo qualche spinta raggiunsero l’orgasmo e Ryo collassò su Kaori, che lo abbracciò e gli baciò ogni parte del viso. “Kaori…ora capisci quanto ti amo?” “Sì, l’hai dimostrato perfettamente…anch’io ti amo” Lui la baciò ancora, sembrava non essersi stancato di lei. Infatti, passarono il resto della giornata a fare l’amore, finché non si riaddormentarono esausti. Quando si alzarono, decisero di vestirsi e di fare una passeggiata. Finalmente, dopo tanti anni, si comportavano come una vera coppia di innamorati, ridendo, scherzando, rubandosi qualche improvviso bacio e tenendosi per mano. Tornando a casa, iniziò a piovere, ma Ryo e Kaori continuarono a passeggiare romanticamente. I due giunsero sotto il loro palazzo fradici come pulcini. Improvvisamente, Kaori si bloccò: “Ryo! E Arimi? L’abbiamo lasciata sola, dove sarà?” Ryo si maledisse per aver ‘abbandonato’ la sua amica. Una voce fredda come il ghiaccio rispose alla domanda di Kaori: “Sono qui, ragazzi. Non ditemi che vi sono mancata!” gli sweeper si voltarno e rimasero impietriti. I due soci videro Arimi col volto stravolto. Non era più la bellissima ragazza truccata perfettamente, coi capelli pettinati e lo sguardo altezzoso. Arimi aveva gli occhi gonfi, il mascara le colava ancora sulle guance e i capelli erano a dir poco spaventosi. La giovane ragazza impugnava una Glock e non accennava ad abbassarla. “A-arimi, ma che stai facendo?” domandò Kaori impaurita. “Sta’ zitta, puttanella da quattro soldi!” le urlò la bionda. Ryo si avvicinò ad Arimi: “Sì può sapere che stai facendo? Che significa tutto questo?” Arimi non parve ascoltarlo e continuò il discorso contro la rossa “Tu, mi hai rubato l’uomo della mia vita! Maledetta!” Ryo sbottò: “Arimi, come diavolo di permetti di parlarle così? Sei impazzita? Non voglio vederti mai più!” “Ah! Ti accontento, caro Ryo! Sai, avrei una grande voglia di uccidere la tua dolce metà, ma…ripensandoci meglio, tu ti troveresti un’altra donna. Sarai tu a morire, Ryo…” Kaori spalancò gli occhi. Arimi, senza tanti giri di parole, premette il grilletto della pistola. Avvenne tutto in una frazione di secondo. Ryo si ritrovò un peso morto fra le braccia. Inorridito, osservò il viso della persona priva di sensi: “Kaori! Kaori, rispondimi!” Ryo sentì un caldo e denso liquido sulle dita. Kaori era stata colpita al petto. Arimi, invece scappò via. Ryo portò la sweeper all’ospedale. Un’infermiera gli chiese: “Signore, cosa è successo?” domandò un’infermiera “Presto, le hanno sparato!” Kaori venne operata d’urgenza. Un paio d’ore dopo, Ryo vide giungere Saeko e Mick. “Ryo, il dottore mi ha avvertita! Hanno sparato a Kaori?” domandò allarmata la poliziotta. “Saeko, Mick…vi ricordate di Arimi?” “Arimi? Sì, certo. Quella ragazza era terribilmente gelosa di te!” aggiunse l’americano. “Esatto. Lei voleva colpire me, ma…” “Kaori si è messa in mezzo, giusto?” concluse Saeko. “Sì…perché l’ha fatto?” Ryo si passò nervosamente una mano fra i capelli. Saeko gli posò una mano sulla spalla e gli disse dolcemente: “Perché ti ama Ryo…ti ama così tanto da sacrificare la sua vita per te” i tre amici sorrisero, ma vennero interrotti dal dottore “Chi è il parente più prossimo?” “Sono io” affermò Ryo “Signore, sua moglie ha rischiato di venire colpita al polmone. Se supererà la notte, potremo ritenerla fuori pericolo” Ryo entrò nella stanza di Kaori, seguito da Mick e Saeko. La donna prese la mano di Kaori e sussurrò: “Svegliati, Kaori! Quello stupido di Saeba è perso senza di te!” Mick baciò la rossa sulla fronte: “Kaori…coraggio, tesoro, torna da noi!” Ryo si arrabbiò: “Mick…ora staccati da Kaori! Sei un emerito idiota: ci provi con lei persino quando non può difendersi!” Mick assunse la sua espressione da maniaco “Ma Kaori è ancora più carina quando dorme!” “MICK!” lo minacciarono Ryo e Saeko. Quest’ultima e l’americano andarono via, lasciando Ryo solo con la sua amata. Ryo non disse nulla, ma prese per mano la giovane donna e posò le sue labbra su quelle pallide di Kaori. Il giorno dopo, Saeko decise di cercare subito Arimi “Non preoccuparti Ryo! Quella bella signorina fra poco finirà in un altrettanto bel carcere!” sogghignò la detective “Bene! Mick, fai da guardia a Kaori!” “Ok!” Saeko e Ryo partirono ‘in missione’, mentre Mick rimase davanti alla camera della sweeper. Poco dopo, una splendida infermiera mora si fermò di fronte a lei “Lei è il signor Angel, vero?” “S-sì” balbettò l’americano, senza distogliere lo sguardo dalla sua scollatura “Lei ha proprio un’aria stravolta, signor Angel. Lo vuole un caffè?” fece porgendogli una tazzina “La ringrazio” sorrise l’americano. Bevve il caffè e in qualche secondo chiuse gli occhi “Ma…cosa succede?” biascicò “Sei caduto nella mia trappola. Buonanotte, Mick!” la ‘finta’ infermiera entrò nella stanza di Kaori. Quest’ultima, proprio in quel momento si risvegliò. “Salve, Kaori” l’infermiera si tolse la cuffietta e la parrucca, che scoprirono una cascata di capelli biondi “Arimi?” balbettò la sweeper “Esatto. Se non vuoi brutte sorprese, alzati da quel letto e seguimi” “Ma io…io non posso alzarmi…sono debole e sono ferita” Arimi tirò fuori un coltellino e glielo puntò alla gola “Senti, carina, se non mi obbedisci sarò costretta a rovinare il tuo bel faccino, chiaro?” Kaori, dolorante e spaventata, tentò di reggersi in piedi e, cerando di non farsi vedere, tastò il bottone del proprio pigiama, dove aveva notato una ricetrasmittente. –Oh, Ryo, ti prego, vieni presto!- Nel frattempo, Ryo avvertì il suono della ricetrasmittente e avvertì Saeko: “Saeko, Kaori è in pericolo!” la detective lo seguì in ospedale, dove trovarono Mick sdraiato sulle panchine “Mick! Mick, sveglia!” Saeko lo scosse per le spalle. L’americano aprì lentamente gli occhi: “Sonnifero…” bisbigliò, ancora stordito “Lo hanno addormentato con del sonnifero! Dov’è Kaori?” “Nella sua stanza…insieme all’infermiera!” “Infermiera? Ryo, ma Kaori non era sorvegliata solo dal dottore?” “Sì…ho un brutto presentimento!” Ryo sfondò la porta della camera di Kaori e il cuore si fermò per un istante: Kaori, debole e pallida, tremava come una foglia e una furiosa Arimi la minacciava con un coltello. “Arimi! Hai già ridotto Kaori in fin di vita! Cosa vuoi ancora?” strepitò Ryo, accecato dalla rabbia. “Voglio che tu soffra, come ho sofferto io! Voglio uccidere la tua donna davanti ai tuoi occhi!” una goccia di sudore solcò il collo di Kaori, che ormai era allo stremo delle forze. La ragazza guardò Ryo e capì. Si lasciò andare di peso sul letto, fingendo un mancamento. Arimi si distrasse e, senza rendersene conto, si trovò con le braccia dietro la schiena. “Complimenti Mick” sorrise Ryo “Dovere” poi si rivolse ad Arimi “È un vero peccato che una bellezza come te finisca in prigione…avrei voluto approfondire la tua conoscenza” “Ok Mick, ora piantala” lo interruppe Saeko, ammanettando la biondina. I tre lasciarono solo Ryo, che si avvicinò a Kaori “Kaori…ora ti puoi svegliare, piccola” Kaori socchiuse le palpebre “Ryo…la mia non…non era una finta” poi svenne ancora. Ryo la sollevò fra le braccia e le rimboccò le coperte. “Devi solo riposare, amore mio…ti prometto che nessuno ti farà più del male…”  

Qualche giorno dopo, il medico informò Ryo che Kaori poteva essere dimessa, mantenendo tuttavia almeno una settimana di convalescenza. Ryo era sempre super protettivo, non le faceva muovere un dito “Ryo, non ce la faccio più a stare ferma! Ho fame e voglio fare la colazione!” Ryo si avvicinò a lei malizioso: “Ora che mi ci fai pensare, anch’io ho un certo languorino…” iniziò a baciarle il collo “E se sei stufa di stare ferma, puoi sempre fare un po’ di ginnastica con me…” Kaori arrossì: il suo partner trovava sempre una scusa per il mokkori. “Piantala, Ryo! Sto parlando sul serio!” “Perché, pensi che io stia scherzando?” ridacchiò, sbottonandole la camicetta. “No…Ryo, non cederò così facilmente!” “Oh, invece sì…” continuò lui divertito, sfilandole i pantaloni. “Ho una voglia matta di fare qualche esercizio e qualche giochetto con te…che ne dici?” Kaori, ormai diventata lava incandescente, sospirò: “Che cos’aspetti a mostrarmi le regole del tuo gioco, Saeba?” Ryo inarcò un sopracciglio “Detesto quando mi chiami per cognome, Kaori…” “E quindi dovrei essere punita per questo, non è così?” sorrise lei, circondandogli il collo con le braccia “Proprio così, mia piccola sweeper” si baciarono con trasporto, cadendo sul letto…  

FINE  

Be’, è conclusa anche questa! Sembra strano…quando inizi una ff, sembra che ci vogliano secoli per arrivare al THE END, ma poi quando inizi a scrivere le idee spuntano come funghi…alla prossima, un bacione!  

By Mary92  

 

 


Chapitre: 1


 

 

 

 

 

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