Chapitre 14 :: Regolamento di conti!

Publiée: 06-03-11 - Mise à jour: 06-03-11

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Miki e Falcon aveva atteso qualche minuto davanti quella porta, lasciando il tempo al loro amico di avere notizie dalla sua socia. Non aveva scambiato una parola, solo degli sguardi.  

Poi Ryo era uscito per fargli entrare nella stanza dove riposava Kaori.  

-“Kaori, mia cara, come stai?”, chiese prima di tutto Miki, preoccupata.  

-“Sto bene Miki, non preoccuparti. Dopo qualche giorno di riposo sarò di nuovo in piedi. Mi dispiace di farvi stare in pensiero.”  

-“Non dire questo. Sei nostra amica, è assolutamente normale che siamo preoccupati per te. Ma dimmi, cosa è successo?”  

Ryo intervenne al posto della socia.  

-“Ascolta Miki, Kaori ha bisogno di riposare, ti spiegherò io tutto questa storia più tardi d’accordo.”  

Capendo lo sweeper, Falcon acconsentì con la testa e disse a sua moglie:  

-“Si Miki, lasciamo riposare Kaori. Ripasseremmo nella serata, adesso che sappiamo come sta, va tutto bene. Kaori a più tardi.”  

Uscì seguito dalla donna e Ryo che depose un ultimo bacio pieno di affetto sulla guancia della socia, ancora molto affaticata per quella grave operazione.  

Poco lontano, nel corridoio dell’ospedale, Saeko era ancora in compagnia di Ito. Quest’ultimo voleva vedere Kaori ma non voleva disturbarla e ancora meno ritrovarsi faccia a faccia con Ryo.  

Saeko, quanto a lei, era addolorata per quello che era successo alla sorellina di Makimura. Come aveva potuto arrivare persino a quello?  

Ryo non gettò uno sguardo in loro direzione, era ancora troppo in collera per il momento.  

Si voltò verso Falcon per spiegargli tutta la storia.  

-“Ecco, in effetti, Saeko ha utilizzato Kaori per proteggere Ito. In realtà, quest’uomo non è mai stato il suo fidanzato, era una copertura.  

Lui è qui per firmare dei contratti importanti e ha ricevuto delle minacce di morte sulla sua persona e su quella di sua moglie. Kaori assomiglia stranamente a sua moglie, e quindi ha preso il suo posto.”  

-“Quindi, Kaori ha fatto la commedia e ti ha mentito?”  

-“Si ma è tutta colpa mia, se non mi comportavo in un modo così poco rispettoso nei suoi confronti, lei non avrebbe mai agito in questo modo. Ma ora, tutto è tornato alla normalità, non la lascerò più andare via.”  

Miki aveva capito perfettamente il senso di quella frase.  

-“Saeko ha superato i limiti, questa storia era pericolosa, come ha potuto usare Kaori senza parlartene?”, chiese Falcon, deluso dal comportamento dell’ispettrice.  

-“Non lo so, senza dubbio pensava che io non avrei accettato la sua richiesta allora ha usato Kaori. Però, è andata troppo oltre, Kaori avrebbe potuto essere ucc...”  

Ryo non voleva continuare quella frase, non voleva pronunciare quelle parole.  

Ci fu un breve silenzio prima che riprendesse.  

-“Adesso, mi occuperò io di quei tizi e gli farò pentire di essere venuti al mondo.”  

-“Fai attenzione Ryo.”  

-“Non preoccuparti Miki, per il momento, vorrei che tu vegliassi su Kaori, ma non dirle quello che sono andato a fare.”  

-“Non preoccuparti, le diremo che sei andato a prendere le sue cose.”, aggiunse Falcon.  

La coppia ritorno da Kaori, che era sempre così debole. Volse la testa in loro direzione poi chiese:  

-“Miki, Falcon, dov’è Ryo?”  

-“E’ andato a prendere le tue cose all’appartamento. Non tarderà ad arrivare. Riposa adesso, noi siamo qui.”  

-“Grazie.”, disse prima di assopirsi.  

Falcon uscì per prendere due caffè mentre Miki aveva preso posto su una delle sedie della camera.  

Ryo aveva già lasciato l’ospedale, senza avere indirizzato una parola a Saeko.  

Quest’ultima, comprendendo le intenzioni dello sweeper, lo seguì per chiarirsi con lui. Sapeva di aver commesso un grosso errore nascondendogli la verità e voleva aggiustare le cose. Ma conoscendo Ryo, non sarebbe stato un compito facile.  

*****  

All’ospedale, Ito era leggermente ritornato in sè.  

Al momento era davanti la porta della camera in cui si trovava Kaori.  

Bussò poi entrò direttamente senza attendere una risposta.  

Miki si voltò sorpresa.  

-“Ito, è ancora qui. Non so se Ryo accetterà la sua...”  

-“Miki, per favore, voglio solo vedere se sta bene. Non la disturberò a lungo, glielo assicuro.”  

Miki non potè che acconsentire alla richiesta di quel uomo vedendo il suo sguardo. Anche Ryo avrebbe accettato, una volta passata la rabbia.  

Lui si diresse lentamente verso la donna ferita.  

-“Kaori, sono Ito, stai bene?”  

-“Ito, oh, si, sto bene, non preoccuparti per me. E tu?”  

-“Si, ed è grazie a te, mi ha salvato la vita. Senza di te, sarei morto ma ahime, sei stata tu ad essere colpita.”  

-“Fa parte del mio lavoro, lo sai.”  

-“No, non va bene, non avrei mai dovuto accettare che tu prendessi il posto di Kita, non avrei mai dovuto ascoltare Saeko. È tutta colpa mia.”  

-“Non dire questo, ho accettato questo lavoro e conoscevo i rischi. Non serve rigettare la colpa su Saeko o su chiunque altro, hai capito. Non voglio sentire delle cose simili.”  

Kaori, nonostante la ferita e la stanchezza, si era mostrata ferma nei suoi propositi.  

-“Mi dispiace per quello che ti è successo Kaori, spero che mi perdonerai. Adesso ti lascio, devi riposarti.”  

-“Grazie Ito, non c’è lo con te, sappilo.”  

Falcon ritornò proprio in quel momento e lasciò la porta libera perché Ito potesse uscire rapidamente.  

-“Tieni Miki, il tuo caffè.”  

-“Grazie Falcon.”  

Kaori si riaddormentò dopo quel breve colloquio.  

Miki e Falcon rimasero li, in silenzio a vegliare sulla loro amica.  

*****  

Saeko era riuscita a raggiungere Ryo. Lo afferrò per il braccio per farlo voltare ma la sua reazione non fu quella che si aspettava. Lui l’aveva semplicemente respinta, non accettando che posasse la mano su di lui.  

-“Che diavolo voi.”, disse con un tono più che severo.  

-“Ryo ascolta, mi dispiace, non pensavo che...”  

-“Ti dispiace? Mi stai prendendo per il culo? Hai mandato Kaori sul campo di battaglia contro dei professionisti, hai mandato la sorella di Makimura alla morte, questo e’ tutto!”  

Le sue parole parvero come uno schiaffo alle orecchie di Saeko. Era più che in collera con lei.  

-“Ryo, ho agito male, lo so e me ne dispiace ma non pensavo che la situazione degenerasse in questo modo. Devi credermi, non ho mai voluto che succedesse una cosa simile.”  

La donna cominciò a piangere, cosa che, a suo ricordo, era successa solo per la morte di Makimura.  

In quel istante, Ryo cominciò a calmarsi ma era ugualmente ancora adirato.  

-“Voglio sapere chi è responsabile di tutto questo, chi ha sparato sulla mia socia. Ti conviene dirmi tutto quello che sai questa volta Saeko, a questo punto ho finito di giocare.”  

Lei acconsentì e gli fornì tutte le informazioni che gli sarebbero state necessarie.  

Dopo avergli rivelato tutto quello che sapeva, abbassò la testa come una bambina.  

-“Mi dispiace terribilmente per Kaori, Ryo, lascia che ti aiuti a catturare quei farabutti.”  

-“E’ fuori questione, hai già fatto abbastanza stupidaggini, non ti voglio tra i piedi, spero che tu abbia capito. E prega perché Kaori non abbia dei postumi, altrimenti avrai mie notizie!”  

La lasciò lì, e prese la macchina in direzione del centro. Doveva passare da qualche informatore per trovare quei terroristi ed insegnargli chi comandava in quella città.  

Saeko avendo compreso di aver oltrepassato i limiti con lui, ritornò al commissariato, con la sua aria triste. Era responsabile di quell’incidente.  

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