Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Sophie

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Un Noël décisif

 

Total: 48 chapitres

Publiée: 15-06-08

Mise à jour: 30-03-09

 

Commentaires: 435 reviews

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RomanceGeneral

 

Résumé: Attenzione! Preferisco avvertirvi subito, ancora prima che ci clicchiate (se ne avete voglia)... C'è poca azione nel senso di "nessun caso"... ma questo non vuol dire che non succederà STRETTAMENTE niente... Il capitolo 1 tenta di spiegare un po' meglio...

 

Disclaimer: I personaggi di "Un Natale decisivo" sono di esclusiva proprietà di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Un Natale decisivo

 

Chapitre 13 :: Intermezzo... Parte 2: Chiaroveggenza

Publiée: 26-11-08 - Mise à jour: 26-11-08

 


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Ryo assunse l’aria di uno che era stato preso alla sprovvista, gli occhi spalancati, le guance gonfie. Che faccia tosta aveva questa bambina...  

 

»Ma... hum... Chi ti dice che abbia un’innamorata?«  

 

»Non so... Tu sei qui... solo ma non veramente, triste ma non totalmente... e poi... « disse gettando un’occhiata all’anello che teneva ancora in mano, »... quello non è per te!«  

 

Lui rise.  

 

»Che osservatrice signorina... Perché mi hai fatto quella domanda se già sapevi quello che le regalerò?«  

 

»Perché tu rispondessi...«  

 

Lui rimase un attimo in silenzio... Lei aveva centrato il bersaglio. Questa bambina era irriverente ma era veramente perspicace. Darle una risposta chiara avrebbe significato scegliere.  

 

»Io FORSE le regalerò questo anello...«  

 

»Perché forte? Non sei sicuro?... Dovrai deciderti in fretta... Natale è domani...«  

 

Lui lo sapeva fin troppo bene che doveva sbrigarsi a prendere una decisione... E decise di non rispondere a questa domanda. Ad ogni modo, non avrebbe saputo cosa dire perché una bambina potesse capire...  

 

»No, non ne sono sicuro... Ma dimmi, ce ne mette di tempo tuo padre per ritrovarti. Non ha paura a lasciarti così tutta sola, la notte in un parco...«  

 

»Si è dovuto fermare per guardare una cosa.., Papa a volte ha la testa tra le nuvole... E poi io non sono sola! C’è Brompsy...« Sentendo il suo nome, il cane alzò la testa, guardò la sua padrona e abbaiò gioiosamente.  

 

Ryo avvicinò la testa a quella della ragazzina e le sussurò con tono confidenziale.  

 

»Senza volerti offendere... ma Brompsy non assomiglia veramente ad un cane pronto a proteggerti...«  

 

Lei iniziò una risata cristallina.  

 

»Oh, non preoccuparti, Brompsy non sembra... ma può essere cattivo. Comunque lui si avvicina solo alle persone degne di fiducia... Non si è mai sbagliato... Del resto è per questo che io ti parlo... E poi, in caso ho ancora questo...«  

 

Lei estrasse dalla sua tasca una bomboletta lacrimogena e la piazzò davanti gli occhi di Ryo, il dito sullo spray.  

 

Ryo indietreggiò rapidamente.  

 

»Ehi ferma, è pericolosa quella cosa lì... I tuoi genitori sono matti a lasciarti con un arnese del genere... potresti fare del male a qualche passante con quello... o anche farti male tu stessa.«  

 

»Ma va, non ho quattro anni... Papa e Mamma mi hanno spiegato bene che bisogna che ci faccia molta attenzione... che lo devo utilizzare solo se c’è un pericolo qualunque per me... o per Brompsy...«  

 

Hum, Ryo era dubbioso di fronte l’arma della bimba. Ma alla fine, lui non era il padre di questa bambina... E poi, lei era talmente intrepida e piena di fiducia nei confronti delle persone, che c’era davvero bisogno di un’arma, per quanto irrisoria fosse quella, per proteggerla nel caso c’è ne fosse bisogno...  

 

Credendo che lui dubitasse ancora della sua capacità di difendersi, lei lo guardò dritto negli occhi...  

 

»Inoltre, io non ho mai seguito uno sconosciuto... Io ti parlo, ma tu non ti muovi, rimani seduto... allora io non rischiò niente...«  

 

L’argomentazione era stupida, ma di fronte alla sicurezza della ragazzina, lui non poté dire niente.  

 

»Comunque papa o mamma sono sempre con me... E comunque, io faccio molta attenzione e perciò non rischiò niente...«  

 

Prima che lui potesse replicare, lei cambiò argomento.  

 

»Allora ti sei deciso? Glielo darai o no?«  

 

Ryo ricollegò... Ah si, l’anello...  

 

»Non lo so, vedi... Non è poi così semplice....«  

 

»Pouf... è quello che dicono tutti gli adulti quando non riescono a fare una scelta... Comunque io, spero che tu glielo dia...«  

 

»Perché?«  

 

»Perché qualche volta offrire è più importante che ricevere... E poi, sono sicura che tu hai un sacco di cose da dirle...«  

 

Ryo rimase di stucco... Questa ragazzina faceva prova di una chiaroveggenza al limite del sopranaturale. Era lei o tutti i ragazzini erano cosi? Questa maniera di dire la verità a sproposito.  

 

Ma non ebbe la possibilità di interrogarsi più nel dettaglio. Un forte rumore arrivò dai cespugli e un uomo uscì a fatica dallo stesso cammino che la ragazzina aveva preso per arrivare.  

 

»Insomma, eccoti qua.... Eppure te lo detto di non allontanarti da me, soprattutto la notte...«  

 

Lui cercò di essere arrabbiato ma era più di ogni altra cosa felice di essere con sua figlia. Inoltre, sembrava avere una grande fiducia in lei.... ma non la fiducia di un padre per suo figlio, piuttosto come se lui sapesse che lei non rischiava niente, in ogni caso, non quella sera.  

 

Voltandosi verso Ryo, si inchinò per scusarsi.  

 

»Spero che mia figlia non vi abbia infastidito signore! Lei ha la tendenza a parlare molto. Attacca bottone facilmente e non riesce a fare a meno di avvicinare le persone!... E diventa un vero mulino di parole...«  

 

Lui posò la mano sulla testa della bambina. Mentre suo padre parlava, questa si era abbassata ed aveva attaccato il guinzaglio al collare di Brompsy.  

 

Ora, strattonava i pantaloni di suo padre.  

 

»Bè, è tardi... Possiamo rientrare credo... Mamma avrà finito quello che aveva da fare... Andiamo, ho fame...«  

 

E senza avere più alcuna considerazione, né per il suo cane, né per suo padre, né per Ryo, lei cominciò a dirigersi verso l’uscita del parco.  

 

L’uomo si inchinò ancora una volta, prima di seguire sua figlia.  

 

»Vogliate scusarci ancora di avervi disturbato.« Lui le corse dietro. »E aspettami...«  

 

Prima che sparissero dopo una curva, la ragazzina si girò e gli disse:  

 

»Spero che ci rivedremo... Altrimenti pazienza... E’ molto bello il tuo anello. Sai, la vita è COMPLICATA, ma di tanto in tanto, ci sono delle cose SEMPLICI da fare...«  

 

E lei scomparve con suo padre e Brompsy.  

 

Ryo rimase qualche istante senza alcuna reazione. Questo incontro era stato come un’esplosione nella calma della notte. Quella bambina non aveva paura di niente. Era adorabile.  

 

Abbassò la testa ed i suoi occhi incontrarono di nuovo l’oggetto dei suoi tormenti.  

 

 

” Certo che alcuni gesti sono semplici, così ovvi come tendere la mano, ma possono sconvolgere il corso di una o più vite...  

 

E questo quello che voglio? Cambiare le nostre vite?”  

 

 

 


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