Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Sophie

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Un Noël décisif

 

Total: 48 chapitres

Publiée: 15-06-08

Mise à jour: 30-03-09

 

Commentaires: 435 reviews

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RomanceGeneral

 

Résumé: Attenzione! Preferisco avvertirvi subito, ancora prima che ci clicchiate (se ne avete voglia)... C'è poca azione nel senso di "nessun caso"... ma questo non vuol dire che non succederà STRETTAMENTE niente... Il capitolo 1 tenta di spiegare un po' meglio...

 

Disclaimer: I personaggi di "Un Natale decisivo" sono di esclusiva proprietà di Tsukasa Hojo.

 

Astuces & Conseils

Qu’est-ce qu’une traduction offline?

 

C’est la traduction d’une fanfiction qui ne se trouve pas sur HFC.

 

 

   Traduction :: Un Natale decisivo

 

Chapitre 19 :: Soprese!

Publiée: 24-12-08 - Mise à jour: 24-12-08

 


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Quando aprì la porta del loro appartamento, rimase sorpreso.  

 

Niente! Nemmeno il buon profumino di cibo venne a stuzzicargli le narici! Normalmente, a quest’ora tutto avrebbe dovuto essere pronto... Kaori adorava cucinare e la vigilia di Natale era un’occasione da non perdere per esercitare i suoi talenti in questo campo. Di solito cominciava relativamente presto e preparava abbastanza piatti perché durassero fino al cenone dell’ultimo dell’anno.... In quei momenti, l’eccellenza della sua cucina era indubbia...  

 

Riflettendoci più a lungo, Ryo si rese conto che non l’aveva mai vista completamente assorta dai suoi libri di cucina quest’anno. Si preoccupò subito!  

 

 

”Spero che non abbia deciso di seguire la moda delle rosticcerie!!! Adoro i piatti che prepara, io! Peuh, mi meraviglio di lei... Ad ogni modo, ho speso il nostro ultimo compenso per tirarmi su il morale per non avere potuto concludere con la cliente!!!”  

 

 

Con passo rapido, si diresse in cucina. Doveva fare luce su questa faccenda.  

 

Niente cibo per la vigilia! Che cos’era ancora questo brutto scherzo? Una rivolta? Peggio una rivoluzione?  

 

Nella stanza, notò che il tavolo era ricoperto di pietanze. Ma non si trattava dei piatti tradizionali. In realtà, erano soprattutto tartine e dolci.... Come se tutto fosse previsto per un dopo-cena ad una festa... Quanto tutti avevano ben digerito e l’appetito ricompariva.  

 

Aggrottò le sopraciglia.  

 

Gli era sfuggito qualcosa?  

 

E poi, dov’era Kaori?  

 

Afferrando una dozzina di tartine che infilò in bocca con la grazia di un ingordo sul punto di morire di fame, si diresse verso le scale, con lo scopo di trovare la sua socia.  

 

Tuttavia, non ebbe nemmeno da salire al primo piano. Quando mise il piede sul primo scalino Kaori apparse in cima alle scale.  

 

Questa avrebbe potuto passare per la scena di una commedia romantica. L’uomo ai piedi della scala e la donna, graziosa, fiera in cima, superbamente vestita. Il tempo che si ferma, gli occhi che si cercano, si incrociano e alla fine si trovano!  

 

Si, avrebbe potuto passare per questo! Dal momento che Kaori era in effetti perfettamente vestita. Indossava un lungo abito da sera nero, con un generoso spacco che risaliva fino in cima alla coscia. Il taglio era classico, ma il velluto nero offriva dei riflessi argentati sotto la luce artificiale. La parte alta del bustino si declinava in un’incantevole scollatura che lasciava le spalle nude. Una sottile collana circondava il suo collo delicato. Si era leggermente truccata, cancellando i suoi qualche difetti e valorizzando i suoi numerosi atout, in particolare i suoi meravigliosi occhi.  

L’abito aderiva alla perfezione alle sue forme e Ryo avrebbe avuto qualche difficoltà ad avere da ridire sui suoi fianchi questa volta.  

 

Lei non era splendida... Era una giovane donna certamente molto carina, con un fascino assolutamente imprescindibile e tanto più incantevole degli abiti che la valorizzavano, ma lei non era una dea scesa sulla terra per far girare la testa degli uomini... Nonostante tutto, la persona che la contemplava, era un innamorato che non sapeva di esserlo... E guardare l’oggetto dei suoi desideri lo rendeva mille volte più attraente e perfetto.  

 

 

”Magnifica!!! Kaori come puoi essere così bella?”  

 

 

Il peso dell’anello nella sua tasca gli ricordò il suo benestare. Era un’occasione da non perdere...  

 

Deglutì con difficoltà e finì di inghiottire il resto delle tartine che aveva in bocca... Questo o strozzarsi...  

 

Stava finalmente per dire qualcosa... ma Kaori, cieca all’emozione che aveva provocato, fu più rapida. Quegli occhi, un istante prima così dolci, si misero a lanciare fulmini.  

 

»E’ inutile fare quegli occhi... So bene che sembro ad un sacco di patate! Se sapessi come mi sento a disagio vestita così! Non avrei mai dovuto lasciare a Miki scegliere i miei abiti per questa sera!«  

 

Ryo si riprese in extremis prima che delle parole troppo, davvero troppo compromettenti gli sfuggissero di bocca!  

 

L’istante magico stava per scomparire. Fu ferito nel sentire una vocina che gli bisbigliò ”Salvato”. Ferito perché era proprio la sua...  

 

»Un sacco della spazzatura piuttosto, visto che l’abito è nero...«  

 

Un lampo di tristezza, che a lui non sfuggì, passò nello sguardo della sua socia. Senza dubbio le sarebbe piaciuto che lui le dicesse “Ma no, sei incantevole vestita così...” Anche se per lei, questa sarebbe stata una menzogna... Avrebbe desiderato che Ryo, per questa volta, le mentisse....  

 

 

”Avrei davvero voluto dirtelo Kaori... ma l’occasione era troppo invitante... Ed io, troppo scombussolato dalla tua apparizione”  

 

 

Non le lasciò il tempo di replicare e ne approfittò per chiedere dei chiarimenti.  

 

»Comunque, vuoi spiegarmi cosa ci fai infagottata così? Già accetto che trascorriamo la vigilia assieme, che addobbi per l’occasione l’appartamento... Ma non dirmi, che in più, questa volta dobbiamo travestirci? Scusami ma, questo giro, ti ridicolizzerai senza di me!«  

 

Sapeva bene che ognuna delle sue parole faceva soffrire la donna. Vedeva una fredda collera invaderla poco a poco... Ma, grazie ad uno sforzo su sé stessa, lei riusciva a mantenere la calma.  

 

»Te ne sei dimenticato? Oh bene, sei già troppo ubriaco per ricordarti di quello che dobbiamo fare questa sera?«  

 

No, non lo sapeva. La guardò con un’aria attonita.  

 

Lei riprese irritata.  

»Quest’anno, Miki ha desiderato organizzare “qualcosa di nuovo” per Natale... E’ riuscita a trovare per tutti noi un biglietto per la serata al “Spirit of Saint Louis”, il locale più di classe della città... Hai accettato di venirci una settimana fa...«  

 

Si ricordò più o meno dell’episodio... Sfortunatamente, aveva dimenticato a quale scusa aveva pensato per sottrarsi a questo obbligo!  

 

»Già, adesso mi ricordo... E allora, che cosa centra questo con dei costumi da pinguini?«  

 

»Questo centra perché è una serata “elegante”... e quando si dice “elegante” questo non vuol dire che bisogna giusto avere della biancheria intima adatta...«  

 

L’allusione sarcastica non gli sfuggì... Si chiese, se, dopotutto, non avrebbe dovuto dirle che era bella...  

 

La sua collera contenuta lo preoccupava tuttavia... Ma in quel preciso istante si ricordò della scusa che aveva messo a punto!  

 

»Certo, certo! Ma, mi dispiace. Non posso venirci... Eh si, non ho lo smoking... Ahh che peccato!!!!«  

 

Si stava già chiedendo se avrebbe iniziato con il vedere “Giovani infermiere 3” o “Sole in mare 8”... che il sorriso diabolico di Kaori gli sfuggì...  

 

»Oh, non preoccuparti per questo!!! Ho previsto tutto, sono passata da Eriko che ha accettato volentieri di prestarmi uno dei suoi modelli. Mi ha assicurato che era della tua taglia.«  

 

Maledizione! La sua via d’uscita si stava chiudendo proprio davanti al suo naso. Lui che detestava questo genere di serate, avrebbe dovuto sciropparsene una in pompa magna! Tutte le sue sciocche scuse stavano andando in fumo... e questo non sistemava affatto la questione...  

 

»Ascolta Kaori, sai molto bene che non posso... come dire... prendere una serata di libertà così... Io sono lo sweeper n°1 del Giappone, lo sai... Gli obblighi, i doveri... Devo sempre essere disponibile nel caso in cui mi si presenti un incarico... Sempre pronto ad intervenire... Non è che perché è Natale una bella cliente non possa venire a bussare alla porta affinché io la protegga!«  

 

Era relativamente fiero della sua nuova scappatoia. Sicuramente, su questo, Kaori sarebbe rimasta in silenzio...  

 

Purtroppo, lei lo conosceva troppo bene!  

 

»Uno scout sempre pronto, a quanto vedo!«  

 

Lei cominciò a scendere gli scalini, con una grazia che per poco non lo fece venir meno. Passando al suo fianco, lo sfiorò senza nemmeno rendersene conto, lasciando al suo passaggio il leggero sentore del suo dolce profumo.  

 

 

”Anche il tuo odore comincia a farmi reagire... Questo profumo così semplice... Un tocco di femminilità ma nessuna volontà di importi.... In leggerezza...”  

 

 

Senza guardarlo, la donna gli disse:  

 

«Smettila di trovare delle scuse e va a vestirti... Arriveremo in ritardo! Miki non c’è lo perdonerà...»  

 

Si rese conto che lei non sarebbe ritornata sulla sua decisione. Sospirò... Bah, tanto valeva fare buon viso a cattiva sorte...  

 

»Dimmi almeno chi sarà presente?«  

 

»Miki, Falcon, Kazue e Mick... Reika e Saeko hanno detto che passeranno forse a fare un giro...«  

 

Ci sarebbe stato dunque modo di tormentare questi signori e di rimorchiare le due bellezze! In poche parole non sarebbe stata una così tanto brutta serata questa... senza contare le altre invitate... tutte quelle donne che non aspettavano che l’arrivo dello stallone di Natale!!! (ndA: adatta il sopranome alle circostanze!).  

 

Stimolato dalla prospettiva degli incontri amorosi, salì rapidamente gli scalini. Arrivato in cima, senza voltarsi, interpellò la donna...  

 

»Kaori, a proposito del tuo vestito, sai...«  

 

Lei si girò, un’indefettibile speranza nelle sue pupille... Forse stava per dirle che...  

 

»Non fare dei passi così grandi, si vede tutta la coscia e non è proprio gradevole da vedere. Se speri di trovare un uomo questa sera, cerca di comportarti da donna...«  

 

Lui chiuse gli occhi, maledicendosi di aver osato dirle una casa del genere. Ma che volete? Non ci riusciva... Aveva talmente paura di quello che avrebbe potuto dirle... talmente paura di non riuscire a fermarsi... talmente paura di prendere la decisione sbagliata. Ma dall’altro lato, adorava farla infuriare. Così, era sicuro che lei tenesse a lui.  

 

Si diresse rapidamente verso la sua camera... ma, ricevette, tuttavia, una piccola martellata in testa, accompagnata da una voce decisamente in collera...  

 

»Ryo Saeba non sei che un porco... Ho cercato di trattenermi perché è Natale, ma questo è troppo!!! Spero che le sole persone sulle quali farai colpo questa sera siano dei grassi uomini calvi che ti scambino per un effeminato!!!«  

 

 

 

 


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