Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Sophie

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Un Noël décisif

 

Total: 48 chapitres

Publiée: 15-06-08

Mise à jour: 30-03-09

 

Commentaires: 435 reviews

» Ecrire une review

 

RomanceGeneral

 

Résumé: Attenzione! Preferisco avvertirvi subito, ancora prima che ci clicchiate (se ne avete voglia)... C'è poca azione nel senso di "nessun caso"... ma questo non vuol dire che non succederà STRETTAMENTE niente... Il capitolo 1 tenta di spiegare un po' meglio...

 

Disclaimer: I personaggi di "Un Natale decisivo" sono di esclusiva proprietà di Tsukasa Hojo.

 

Astuces & Conseils

Est-ce que je peux changer une traduction offline en une traduction online?

 

Oui, c'est possible, mais il faut que l'auteur de l'histoire originale soit inscrit et qu'il ait posté la fanfiction qui a été traduite. Ensuite, il faut m'en faire la demande par email.

 

 

   Traduction :: Un Natale decisivo

 

Chapitre 34 :: Ritorno al punto di partenza? / Libertà

Publiée: 22-02-09 - Mise à jour: 22-02-09

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48


 

Forse era un po’ tardi per avere dei simili pensieri?  

 

Ryo stava rivivendo tutta la conversazione avuta con la sua socia, cercando mentalmente di esaminare, senza trovare delle false scuse, le giustificazioni alle sue parole.  

 

Forse sperava che facendosi onestamente un rapido esame di coscienza, sarebbe riuscito a liberarsi di quello che era successo? O peggio a lavarsene le mani? No, lui sperava semplicemente di essere ancora capace di guardarsi allo specchio... anche detestandosi.  

 

Tuttavia, ogni cosa restava ancora dentro di lui. Riflettere era semplicemente servito solo ad alimentare il suo senso di colpa. Quello di essersi spinto troppo oltre... Con il solo scopo di fare male...  

 

Il modo in cui Kaori si era staccata da lui, in cui lo spazio tra di loro si era accentuato, inesorabilmente, l’impossibilità per la donna di trovare una replica che non proveniva dal suo animo, l’impotenza a raggiungere il suo socio, nonostante la sua volontà, nonostante il suo amore... Tutto questo era la prova che lei era già annientata...  

 

Tuttavia, non riuscì a reprimere un sorriso ironico, colmo di una tristezza senza fondo...  

 

”Che stupidaggini! Sono solo uno sweeper... Come si può credere che io possa essere turbato dalla tua disperazione! Tu sei in vita! Non è questa la sola verità? La sola realtà per la quale è necessario battersi?  

 

Sono diventato debole... Troppo sensibile per sopravvivere nell’ambiente...  

 

Sapere che la felicità può esistere non rende l’infelicità meno presente, al contrario...”  

 

Per quanto avesse cercato di convincersi, non poteva dimenticare quello sguardo che lei gli aveva lanciato, appena prima di voltarsi e allontanarsi, animale ferito a morte, essere umano che perde la fiamma della sua vita...  

 

”Non la sua ragione di vita... So che è un istinto seppellito troppo profondamente...”  

 

Si sentiva ancora a disagio all’evocazione di questa separazione. E non riusciva a decidere se questo turbamento era dovuto a quello che aveva fatto subire a Kaori, al senso di perdita senza paragone che lo albergava o, piuttosto, al disgusto che gli induceva il fatto di provare delle simili emozioni.  

 

Il grande City Hunter, abituato comunque a sopportare da solo il peso delle sue azioni, stava ripiegando la colpa sull’altro...  

 

”Ma, è colpa sua... Lei doveva capirlo... Io ho fatto solo quello che doveva essere fatto... Lei non ha niente da dire a riguardo...  

 

Che avrebbe detto altrimenti?”«  

 

»Ho scelto da sola la mia vita!!!« Poteva immaginarla, lo sguardo omicida, l’insolenza di osare replicare alla sua volontà, avvolta dall’amore che provava per lui...  

 

”Non in questo caso Kaori... Non avevi tutte le carte in mano per decidere serenamente...  

 

Era necessario comprendere che occorre restare in guardia, sempre e non credere mai che l’altro possa essere un amico... un conforto... E’ la sola regola da accettare... Il camerata cambia squadra e diventa nemico... il bersaglio da abbattere...”  

 

Cresciuto nella guerriglia, aveva così frequentato dei mercenari che sceglievano il loro campo di battaglia in funzione del bottino che si potevano assicurare: denaro o donne...  

 

Liberi, spesso senza obblighi, gli importava solo della loro sopravvivenza. Non si battevano mai per i loro ideali – per quanto pochi ne avessero – e potevano, quando sentivano cambiare il vento, tradire i loro compagni del momento...  

 

Durante quell’epoca, Ryo aveva compreso che non poteva riporre la sua fiducia su nessuno... nessuno eccetto suo padre... E il tradimento di quest’ultimo era stato ancora più doloroso... la lezione più dura da ammettere... tuttavia necessaria. In quanto la conclusione era rimasta incisa nel suo animo...  

 

Da allora, non aveva mai più avuto pienamente fiducia in nessuno... se non in sé stesso e nelle sue capacità... tutt’al più... fino all’arrivo di Maki e soprattutto di Kaori...  

 

”Poco a poco, sono arrivato a darle tanta fiducia quanta ne dia a me stesso.... In particolare su certi aspetti... Una fiducia talvolta cieca... all’altezza di quella che lei aveva in me...  

 

Certe sere, volevo talmente crederci... Credere che si potesse addormentarsi senza paura sulla spalla di una persona e poi ritrovarla al proprio risveglio... Volevo crederci perché lei ci credeva... Ma è stato solo un bel sogno... una parola vana...  

 

La prova: lei aveva fede in me e io l’ho tradita ignobilmente...”  

 

Accese un fiammifero e si accese una sigaretta. La prima espirazione di fumo gli fece un bene pazzesco. Era stata una buona idea quella di nasconderne un pacchetto nel soprabito...  

 

”Dannazione! E’ finita”  

 

Queste due parole sembravano riassumere esattamente la situazione.  

 

”Finalmente!!!”  

 

Se ne vergognava ma non poteva ignorare questa sensazione di ritrovata libertà... Unica...  

 

”Di nuovo libero, libero di essere solo me stesso... Libero dei miei errori e dei miei vagabondaggi... Più nessuno di cui preoccuparsi.... Libero di non rispondere alle aspettative troppo forti di Kaori...  

 

Libero!”  

 

Questa sensazione ritrovata di non avere più nessuno che lo prendeva per quello che non era... Un eroe dal grande cuore... Un giustiziere, un difensore di vedove ed orfani...  

 

Aveva ucciso degli innocenti, lo sapeva perfettamente. E la certezza che lui fosse buono, l’assoluta fiducia che Kaori gli dimostrava sembravano un ultimo oltraggio a questi torturati che gli mormoravano senza sosta i suoi crimini.  

 

”Io non ho mai voluto espiare nulla. Ho sempre fatto quello che dovevo.”  

 

Ma questi demoni interiori non erano dello stesso avviso... E lo facevano sentire...  

 

La sua socia gli attenuava... e, attenuandoli, paradossalmente, lei faceva di lui quello che non era, quello che non doveva essere... Lo schiavo di questa pace interiore così serena.  

 

Questo rimetteva allora tutto in discussione...  

 

Lui aveva bisogno di questa libertà animalesca. Aveva bisogno di essere spregevole, sbruffone, donnaiolo... Sprezzante verso l’amore che lei gli rivolgeva... odioso da farla piangere... Questo era lui...  

 

Ad ogni modo, non si riteneva in grado di rispondere alla fiducia di Kaori. Peggio ancora, si giudicava incapace di essere alla sua altezza.  

 

Ma, in quel porto, non c’era nessuna persona da ingannare se non sé stesso.  

 

Allora perché questo dolore opprimente al cuore?  

 

Nonostante tutto, rifiutava di ascoltarlo...  

 

”Anche se sto a rimuginarci come un ossesso, ciò non toglierà niente a quello che è successo...”  

 

Ciò non toglierà niente al fatto che, per una volta, l’idea di essere solo un infame farabutto gli dava la nausea.  

 

”Maledizione, eppure ho fatto quello che dovevo... Se lei non è in grado di capire che l’ho fatto per lei, per la sua sicurezza...”  

 

Si chiese perché si prendeva tanta cura, ancora, a mentirsi con tanta fede...  

 

”Perché, nonostante i miei bei discorsi, voglio ignorare che l’ho fatto per me... L’ho fatto per non perdermi... L’ho fatto per liberarmi di te...”  

 

Tuttavia, così veritiera quanto la precedente, una nuova riflessione lo investì all’improvviso, respingendo di buon grado il pensiero precedente: lo aveva fatto anche per lei... lo sapeva...  

 

Che, per lui, nonostante tutto quello che si poteva dire, una vita non valeva una vita... La sua vita non valeva quella di Kaori...  

 

Certo era pronto a morire per lei. Non per onorare una qualunque promessa, ma perché sentiva molto bene che aveva già perso... Che, se le apriva il suo cuore e lei se ne andava prima di lui, il crollo sarebbe stato solo più duro.  

Avrebbe continuato poiché lui era un sopravvissuto, ma sopravvivere era qualche volta ancora più difficile che morire.  

 

Ripensando allo sguardo ferito, oppresso della donna, un dubbio attraversò la sua mente.  

 

”Tuttavia avrei potuto essere meno duro, forse più sincero...  

 

No, questo non avrebbe portato da nessuna parte... Sono stato umiliante e lei ha tenuto duro... Se fossi stato onesto, lei avrebbe lottato con ancora più forza...”  

 

E la cosa peggiore fra tutte, era il sentimento di piacere che l’aveva invaso quando lei aveva rinunciato, quella sensazione di vittoria assoluta che gli faceva male e lo feriva.  

 

Certo, un vortice di altre emozioni si era impadronito di lui:  

L’immenso sentimento di perdita.  

La colpevolezza di essere stato gratuitamente offensivo.  

Il piacere di aver vinto.  

La voglia di scusarsi.  

La certezza di avere ragione.  

Il disgusto di averla tradita.  

La vergogna di non aver osato dire tutta la verità...  

 

Delle sensazioni che non era abituato a gestire, non tutte assieme in ogni caso...  

 

E detestava tutto questo...  

 

La maggior parte delle volte, c’era un solo sentimento per una sola persona a seconda della sua categoria: nemico, amico, cliente, collega, ragazza carina...  

 

Solo Kaori riusciva a scatenare in lui delle emozioni che non controllava e persino che non conosceva...  

 

E la mancanza di lei di già... o da sempre...  

 

Inspirò una nuova boccata, trovando nella nicotina una parvenza di conforto.  

 

”In effetti ho perso il controllo delle mie emozioni, eh Kaori?  

 

Poco fa, come adesso, non so quello che devo provare quanto penso a te... E questo mi turba... Poiché mi impedirà sempre di proteggerti come occorre...”  

 

 

 

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48


 

 

 

 

 

   Angelus City © 2001/2005

 

Angelus City || City Hunter || City Hunter Media City || Cat's Eye || Family Compo || Komorebi no moto de