Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Flore

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Une marque compromettante

 

Total: 5 chapitres

Publiée: 18-01-10

Mise à jour: 25-01-10

 

Commentaires: 52 reviews

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RomanceHumour

 

Disclaimer: I personaggi di "Un segno compromettente" sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Un segno compromettente

 

Chapitre 3 :: Questione di coscienza

Publiée: 25-01-10 - Mise à jour: 25-01-10

 


Chapitre: 1 2 3 4 5


 

Ryo sollevò la testa e respirò profondamente l'aria fresca di quella fine mattinata. Come aveva potuto? Com'erano arrivati fino a lì? Dunque, bastava un po' d'alcool perché in un solo colpo tutte le barriere che aveva impiegato così tanto tempo ad erigere tra lui e la sua socia cedessero. Si sentiva uno schifo, aveva abusato della situazione. Insomma, sarebbe potuta andare peggio, si era accontentato di baciarla sul collo e sulla guancia. D’altronde perché se n'era accontentato? Perché non aveva catturato le sue labbra? Eppure erano così tentanti... Perché un primo bacio dopo una sera in qui erano entrambi mezzi ubriachi non era quello che voleva. Si deva succedere, valeva fare in modo che fosse indimenticabile...  

"Ma a cosa sto pensando?! Alle circostante di un futuro primo bacio con Kaori?!! Non è possibile! Inimmaginabile!"  

Eppure... dopo quella notte, non sapeva più che pensare. Com'era difficile dover mantenere una certa distanza tra se stesso e l'essere amato! E per cosa poi? Per salvarla dal suo mondo? Pffff, ridicolo, ad ogni modo erano sette anni che lei ci stava. Allora perché? Perché aspettare? Perché nascondersi? Perché fingere? Perché torturarsi inutilmente?  

Oh no, non inutilmente. Era rischioso voler vivere in due, voler sopravvivere in due in un mondo dove la morte era onnipresente. Aveva paura che questa lo portasse alla sua rovina, di lui, ma anche di lei, per la stessa occasione. Non poteva permettersi di fare checchessia, e ieri sera, era quello che aveva fatto. Non aveva pensato alle conseguenze dei suoi atti... Che fare adesso? Farla soffrire ancora una volta, ancora un po' di più? Fare il passo senza sapere dove lo avrebbe portato?  

Mai si era sentito tanto con le spalle al muro: adesso, doveva scegliere, ed in fretta.  

D’altronde e Kaori? Che pensava lei? Si ricordava di quella sera? No, lei era ancora più ubriaca di lui ieri! Ma questo non toglieva il fatto che doveva dirle quello che era successo! Altrimenti non avrebbe mai più potuto guardarla negli occhi senza sentirsi in colpa!  

 

Come dirglielo affinché non la prendesse male? Si sarebbe arrabbiata con lui, era certo...  

Si appoggiò alla panchina e chinò la testa all'indietro come se la risposta potesse trovarsi nella forma delle nuvole grigie che si addensavano nel cielo. rifletté su svariate formulazioni differenti, facendo finta di avere la sua socia davanti a lui:  

 

"Kaori, ho abusato di te questa notte, mi dispiace" No, non va bene, lei potrebbe immaginare le peggiori cose quando non aveva fatto niente di male.  

"Kaori, ero ubriaco ieri sera e ti ho baciata ma me ne pento." Euh... no, gli avrebbe assestato una bella martellata.  

"Kaori, ieri sera, eri ubriaca e mi sei saltata addosso, non ho potuto fare niente." Hem, scusa sbagliata, non ci avrebbe creduto mai!  

Emise di nuovo un profondo sospiro. Ma perché l'aveva inviata a cena? E borbottando si alzò dalla panchina e decide di rientrare a casa. Faceva freddo e ne aveva abbastanza di torturarsi la mente con tutto quello.  

 

Nell’appartamento.  

 

Kaori non riusciva ad impedirsi di contemplare il segno rosso che aveva sul collo. Non riusciva a crederci, era Ryo, il suo Ryo, che le aveva fatto quel succhiotto. E la cosa peggiore era che ancora non riusciva a ricordarsene! Aveva pensato e ripensato ancora e ancora alla sera prima, ma nessun ricordo di quello che era successo una volta rientrati in casa. Questo la rendeva triste, aveva l'impressione di essere passata accanto a qualcosa di molto importante per la loro relazione. Si era avvicinato a lei innegabilmente ieri sera, allora perché il suo cervello non aveva mantenuto questa informazione così fondamentale?  

Per un attimo si immaginò la scena: Ryo che si chinava su di lei, stringendola dolcemente e posandole dei dolci baci sul collo... No, niente da fare, le sembrava veramente troppo improbabile!  

Doveva veramente parlargli, e seriamente questa volta.  

 

Uscì a fare la spesa, poi andò a preparare il pranzo tranquillamente. Ryo non si era fatto vedere tutta la mattina e lei si chiese se sarebbe rientrato per pranzo o se aveva deciso veramente di evitarla per la giornata intera!  

Finalmente lui rientrò verso le 12.15 ma si prese cura di evitarla ancora una volta; salì direttamente nella sua camera senza chiedere il resto. Kaori lo sentì e sospirò.  

Quindici minuti più tardi, il pranzo era pronto. Kaori chiamò Ryo da basso delle scale e infine apparse davanti a lei. Il pranzo si svolse nel silenzio, Ryo sembrava perso nelle sue riflessioni mentre Kaori lo guardava furtivamente.  

Si sistemarono poi nel salotto per bere il caffè. Kaori si sentiva sempre più frustrata dalla situazione. Ed infine si lanciò:  

"Ryo, vorrei parlarti... a proposito di ieri sera..."  

Ecco là!!! Ne era sicuro! Lei stava per chiedergli una spiegazione ma lui aveva sperarto che non lo facesse così rapidamente!  

Posò la tazza del caffè e osò finalmente guardarla negli occhi.  

"Cosa?"  

"Ecco... non ricordo più quello che è successo..."  

"Si, sicuramente hai bevuto troppo ieri."  

"Perché mi sono risvegliata nella tua camera questa mattina?" Non era proprio questa la domanda che le bruciava le labbra ma doveva pur cominciare da qualcosa.  

"Davvero? Vuol dire che mi hai fatto una visita notturna questa notte!"  

"Piantala di scherzare. Cosa è successo? Sei tu che mi hai portato in camera tua?" il tono di Kaori suonava sempre più come un rimprovero alle orecchie di Ryo.  

"Credo che siamo crollati lì entrambi ieri sera, tutto qui."  

"No che non è tutto qui. Non mentire, so che mi hai fatto qualcosa."  

Ryo impallidì, ecco che si stava facendo un film, lui non le aveva fatto niente! Niente di male in ogni caso.  

"Non ti ho fatto niente! Te lo giuro!"  

Kaori sentì la rabbia montare, non soltanto si permetteva certe frivolezze con lei, mentre ripeteva ad oltranza che lei non lo attraeva, ma inoltre negava in blocco di averle fatto qualcosa quando la prova del "crimine" era più che visibile sul suo collo!!  

"Sei solo un maniaco senza ritegno oltre che un bugiardo!! E hai una bella faccia tosta a dirmi "te lo giuro, non ti fatto niente!!!!" Mi prendi veramente per una stupida!!!!"  

Kaori si era alzata e le lacrime cominciavano a salirle agli occhi dalla rabbia mentre il suo socio la guardava senza capire troppo questo eccesso di collera. Siccome lui non le rispondeva lei slegò il suo foulard e gli disse con una voce rotta dai singhiozzi:  

"Allora perché ho un segno simile??!! Osa dire che tu non hai niente a che farci!!"  

Si bloccò e non avendo più la forza di affrontare tanta indifferenza e tante menzogne, salì nella sua camera correndo.  

 

 

 


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