Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Flore

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Une marque compromettante

 

Total: 5 chapitres

Publiée: 18-01-10

Mise à jour: 25-01-10

 

Commentaires: 52 reviews

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RomanceHumour

 

Disclaimer: I personaggi di "Un segno compromettente" sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Un segno compromettente

 

Chapitre 4 :: Messa a punto

Publiée: 25-01-10 - Mise à jour: 25-01-10

 


Chapitre: 1 2 3 4 5


 

Solo nel mezzo del salotto, Ryo era rimasto senza voce. Non si ricordava di averle fatto quel segno!!! Ma proprio per niente!!!  

L'aveva baciata sul collo a lungo certo, ma... ma... non le aveva fatto un succhiotto!!  

Si lasciò cadere contro lo schienale del divano.  

"Ma che ho fatto? Sono stato veramente io?" Era difficile dubitarne, lei non aveva potuto farselo da sola e quel genere di segni era facilmente riconoscibile! "Kaori, scusa, come ho potuto? Non a te. Sono veramente un idiota!"  

Si alzò e si diresse precipitosamente verso la camera della sua socia, non voleva che lei pensasse che aveva volontariamente abusato della situazione. Spinse dolcemente la porta della camera, lei era distesa sul suo letto, piangeva. Questo spettacolo lo rattristò ancora di più.  

"Kaori, lascia che ti spieghi, io..."  

"Lasciami stare."  

Ryo prese il coraggio a due mani e si lanciò:  

"Lo ammetto, è vero, ti ho baciata ieri sera..."  

Kaori pensò che il suo cuore avrebbe smesso di battere.  

"... ma non avevo l'intenzione di farti quel... quel segno, scusa."  

Lei si sedette sul letto e si girò verso di lui:  

"Perché l'hai fatto? Perché?" Era arrabbiata con lui, non tanto per quello che aveva fatto ma piuttosto perché l'aveva fatto mentre lei era ubriaca. Aveva approfittato di lei quando lei non l'avrebbe mai creduto capace.  

"Io non so... io... anch'io avevo bevuto un po' e così"  

"E cosi?? Hai approfittato del fatto che ero ubriaca per baciarmi! Ti sei divertito spero?"  

"Ma no Kaori! Non è così! Diciamo che ne abbiamo approfittato entrambi..."  

"Eh?! E poi cosa ancora! Dì che è colpa mia tanto che ci sei!!!"  

"No!" ah, la, la, non sapeva più come comportarsi con lei.  

"Se io in effetti ho approfittato un po' della situazione, mi sembra che anche tu non ti sia risparmiata."  

"COSA?? Mi vuoi raccontare cosa è successo?! O ti giuro che ti squarto sul posto, Ryo!!!"  

Il suo tono era freddo e risoluto. Ryo eseguì.  

 

"Bene. Allora... c'era una volta una Kaori che aveva bevuto troppo, il suo socio che aveva anche lui un po' abusato dell'alcool, la aiutò a tornare a casa e la condusse fino alla sua camera dove crollarono entrambi."  

"Perché la tua camera e non la MIA?"  

"Non ricordo bene, credo che tu fossi talmente sbronza che ti sei aggrappata a me, non volevi più lasciarmi dunque sei finita anche tu nella mia camera. Logico no?"  

Ryo si prese un martellone 109999T sul cranio ma Kaori gli ordinò di continuare.  

"Beh dopo mi sembra che tu ti sia appropriata del mio letto, delle mie lenzuola e del mio cuscino! Abbiamo litigato, poi gli abbiamo condivisi... e voilà!"  

"E questo?" gli disse indicandosi il collo.  

"Figurati che non me ne ricordo neppure io!" disse con una risata forzata.  

"Hai detto poco fa che mi avevi baciata? Allora? Aspetto della spiegazione prima di fartene pentire per il resto della tua vita!!!"  

Ryo non sapeva proprio come predisporre la cosa; si schiarì la gola.  

"Vedi quando due persone si ritrovano assieme e sono ubriache non si può prevedere quello che può succedere. E ieri, come dire, ci siamo un po' lasciati andare tu e io ma non ho fatto niente di male! Capisci? (è un po' come la cosa del "é l'istinto di sopravvivenza della razza", meno credibile di così si muore!o_O)  

"No, non capisco." Balzò giù dal letto, afferrò Ryo per la camicia e lo scosse per bene.  

"Puoi dirmi nel dettaglio come me l'hai fatto?"  

Adesso che Kaori era davanti a lui, Ryo poteva vedere chiaramente il succhiotto. Sembrava stupito di essere lui l'autore di quel rossore sul collo della sua Kaori.  

Quest'ultima notò che fissava la macchia e si arrabbiò ancora di più:  

"Sei fiero di te? Contempli la tua opera?"  

"Eh? No! No, Kaori, scusami, non ho mia avuto l'intenzione di lasciarsi un segno simile."  

Era turbato, turbato dai ricordi dei baci languorosi che si erano scambiati. Turbato di vedere fino a che punto lei c'è l'aveva con lui. Turbato perché aveva voglia di ricominciare adesso che lei era davanti a lui, perché lei sentisse dai suoi baci quando teneva a lei, quando la amava e per vedere sparire tutto il rancore che poteva leggere nei suoi occhi in questo istante.  

 

Lei lo teneva sempre fermamente per il collo della sua camicia quando lui le prese le mani, si chinò verso di lei e le mormorò all'orecchio: "Mai mi permetterei di abusare di te Kaori, mai."  

Le depose un bacio sulla guancia con una tale dolcezza che la collera di Kaori svanì di colpo. La guardò negli occhi e Kaori ci vide solo una profonda tristezza, tristezza di veder soffrire la persona amata a causa sua. La baciò sulla fronte prima di mormorare un ultimo "scusa".  

Lei lo lasciò attirarla contro di lui e rimasero silenziosamente abbracciati per qualche minuto.  

 

Kaori non sapeva più cosa pensare. Qualche minuto fa era certa che lui si stesse prendendo gioco di lei, che se ne fregasse del fatto che lei fosse triste, e tuttavia... qui, adesso, sentiva lo stesso calore di quando l'aveva stretta tra le sue braccia quel famoso giorno, in cui il generale Kreutz aveva fallito nel suo tentativo di vendetta. Come si sentiva bene così.  

Lui si staccò un po' da lei "Vuoi sapere tutto quello che è successo Kaori?"  

"Euh, si."  

" Allora ti mostrerò.... come si fa un grazioso succhiotto."  

"Eh?! ma..."  

"Scherzavo", disse ridendo.  

La prese per mano e la condusse verso la porta.  

"Dove mi porti?"  

"Andiamo nella mia camera, sul luogo del misfatto, per spiegarti nel dettaglio, come mi hai chiesto."  

Kaori benché stupita, si lasciò condurre da Ryo che la teneva ancora per mano.  

Arrivati alla camera, si girò verso di lei.  

"Da che punto comincio?"  

"Eh? Punto?" Kaori rimase intrigata.  

"La cosa migliore è che ti rifaccia tutta la scena, a partire da dove è cominciata."  

Kaori arrossì, comprendendo quello che intendeva dire. Aveva intenzione di baciarla di nuovo, come ieri sera?  

"Come vuoi" si accontentò di rispondere.  

"Bene...." Passò un braccio attorno ai suoi fianchi, e la spinse dolcemente fino a letto. Kaori rimase senza voce e senza reazione talmente la situazione le sembrava strana. Puoi sentì le labbra del suo socio sul suo collo ma quello che la stupì di più fu la serietà che ostentava Ryo. Non aveva l'aria di prendersi gioco di lei, ben al contrario... La strinse ancora un po' più contro di lui, e le disse all'orecchio: "Credo di stare ancora approfittando della situazione. In realtà ti ho baciata quando eravamo sul letto."  

Kaori era totalmente disorientata dal giochetto di Ryo.  

"Che cerca di fare? Farmi arrabbiare ancora? Perché si è fermato? No, non voglio, voglio che mi baci, che continui..."  

"Ancora! Lo fai apposta." rispose lei scherzando.  

"Si... e lo adoro... ho veramente tutti i torti vero?"  

"In effetti..."  

Si ritrovò bloccata tra Ryo e il letto. Contrariamente a quello che pensava lui non la rovescio sul letto ma la fece girare e fu lui che si trovò bloccato contro il letto. Si sedette poi si distese sul letto facendo segno a Kaori di raggiungerlo... cosa che fece, benché un po' imbarazzata dalla scena e non sapendo ancora a cosa avrebbe portato tutta quella storia.  

Si avvicinò a lei, la abbracciò di nuovo.  

"Ti mostro la scena in cui mi sei saltata addosso!" fece con uno sguardo malizioso.  

"Eh?! Ma io non ti sono mai saltata addosso!" Lei era tutta rossa.  

"Ma si, e anche tu mi hai lasciati dei segni, figurati!"  

"Che stupidaggini stai dicendo??"  

"Ero pieno di rossetto sulla guancia e sul collo quando mi sono svegliato questa mattina. Puoi guardare il collo della camicia che avevo ieri, se non mi credi."  

"Dov'è?"  

"Cosa?"  

"Beh, la tua camicia."  

"Non mi credi?! Vuoi veramente andare a vedere?! (immaginate i corvetti che danzano attorno al povero Ryo ^^) E' nel bagno, nel cesto."  

Kaori si alzò e si fiondò nella stanza da bagno. Non poteva crederci, lei era ben troppo timida per gettarsi su di lui come sosteneva!  

Ryo rimase interdetto davanti la poca credibilità che gli accordava la sua socia.  

Arrivata alla stanza da bagno, frugò nel cesto della biancheria e trovò la camicia incriminata. In effetti, c'era del rossetto, il suo rossetto, sul colletto. Si stupì di se stessa; allora lui non mentiva! Anche lei lo aveva baciato e non poco visto lo stato di quella povera camicia!  

"Mi credi adesso?" Ryo era appoggiato allo stipite della porta.  

Lei si voltò e si ritrovò naso a naso con lui, non sapendo più cosa dire.  

"Vedi, non sono il solo ad aver approfittato della situazione." le fece notare con un sorriso beffardo.  

"Allora vuoi il seguito della storia Kaori?" disse allontanandosi per ritornare in camera. Lei lo seguì.  

 

Ryo era nuovamente sistemato sul suo letto, aspettando la sua socia. Quest'ultima era ancora più imbarazzata di quello che già era, se possibile! Questo non sfuggì a Ryo, che si divertiva troppo a veder Kaori arrossire ogni due secondi! Lo adorava! E poi a prima vista aveva trovato un buon modo per farsi perdonare. Era abbastanza contento di lui.  

Lei si sedette sul bordo del letto, dando le spalle al suo socio. Aspettava che lui continuasse la sua recita.  

Quest’ultimo invece era più intenzionato a raccontarle il seguito per gesti che tramite le parole. Si avvicinò a lei da dietro e depose di nuovi dei baci bollenti sul suo collo, prima di attirarla a lui. Lei si ritrovò ancora una volta distesa al suo fianco, abbracciata e baciata dall'uomo che amava più di ogni cosa. Anche se questo sembrava più ad un gioco. Ryo non aveva più intenzione di raccontarle checchessia, ma di approfittare della presenza della sua socia, questa volta non mezza ubriaca. Lui lasciò scorrere le labbra sul suo collo, le guancie, le tempie, la fronte. Si fermò un istante per osservarla, vide il dubbio nello sguardo di Kaori, e cercò di chiarire:  

"Credo che sia andata più o meno cosi... all'inizio... vuoi il seguito?"  

Kaori si accontentò di annuire. Lui riprese le sue dolci carezze e i baci ancora per un lungo istante fino a quando Kaori lo fermò, in un lampo di lucidità.  

"Ryo... fermati. Non è divertente. Se vuoi che ti perdoni, allora va bene, sei perdonato. Ma finisci questa buffonata, non mi fa più ridere."  

"Buffonata?"  

"Ti conosco, so bene che non sei serio, che si tratta ancora solo di una delle tue prese in giro". Lei volse lo sguardo, questa evidenza la rattristava.  

Si allontanò dalla stretta del suo socio. Il cuore le batteva all'impazzata, il momento fatidico di scoprire le carte sul tavolo sembrava arrivato. Da un istante all'altro lui le avrebbe spezzato il cuore dicendo che si era solo divertito con lei.... ed a quel punto, sarebbe stata la fine di tutto per lei: la fine di un paternariato, la fine di un amore tanto sperato, una pagina della sua vita che voltava...  

 

 


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