Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): chibiusa

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Au delà des apparences...

 

Total: 17 chapitres

Publiée: 19-10-06

Mise à jour: 24-01-07

 

Commentaires: 107 reviews

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General

 

Résumé: Riflessioni, prese di coscienza e rivelazioni...

 

Disclaimer: I personaggi di "Al di la delle apparenze..." sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Al Dì La Delle Apparenze...

 

Chapitre 3 :: Capovolgimento... o quasi

Publiée: 25-10-06 - Mise à jour: 25-10-06

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17


 

Kaori, il viso cupo, attendeva impassibile, era veramente in ansia per il comportamento di Ryo. Il Doc si sedette al suo fianco.  

 

-Kaori... non devi preoccuparti per Ryo.  

-Davvero? Eppure è strano...  

-E’ perché il suo comportamento normale è strano che quando lui è normale tu credi che lui sia strano.  

 

Dopo lo scontro di due libellule contro due corvi, Kaori aggrottò le sopraciglia e chiese:  

 

-Che significa?  

-Che forse ha deciso di essere un po’ più gentile con te...  

-Doc, è sicuro che non abbia sbattuto la testa?  

-Certo. Puoi riportarlo a casa.  

-Siete sicuro che non abbia bisogno di essere tenuto in osservazione?  

-Certo.  

-D’accordo. Lo riporto a casa.  

 

Nel momento in cui Ryo uscì dalla stanza fu sorpreso di vedere dell’inquietudine nello sguardo della socia!  

 

«Tutto questo solo perché sono stato più gentile del solito. Pff. Vuol dire che ora devo tornare indietro?» - sorrise discretamente - «No certo che no, ho promesso che non avrei più fatto marcia indietro»  

 

Le mani in tasca, non si era nemmeno preoccupato di saltare su Kazue che si trovava al suo fianco. Per il momento era Kaori e nient’altro che aveva l’attenzione dello sweeper. Il suo bellissimo sguardo era cupo e il suo viso impassibile, il cuore dello sweeper diede la precedenza alla patner. Avanzò dolcemente verso Kaori che stavo discutendo con il Doc. E le disse:  

 

-Vieni Kaori, rientriamo...  

 

Non si mosse, aspettando che lei si alzasse e che il suo sguardo ritornasse splendente. Ma niente da fare, un’inquietudine dimorava ancora nello sguardo della sua bella. Ryo avanzò con passo brioso in direzione dell’auto, le giovane donna andò per sedersi al volante, ma lo sweeper le mise delicatamente una mano sulla spalla.  

 

-Vieni a fare un giro per il giardino prima di rientrare?  

-Ma...  

 

Non aspettando oltre, le prese la mano e la condusse verso il giardino. Un volta raggiunto un posto al riparo dagli sguardi indiscreti del medico e dell’infermiera, Ryo si appoggiò contro un albero e la guardò. Tenendole ancora la mano.  

Sentendo lo sguardo dello sweeper, Kaori voltò il viso, e allontanò la mano dalla presa del suo socio.  

 

-Kaori...  

-...  

-Guardami per favore.  

 

La giovane donna fece un respiro profondo per darsi coraggio, e alzò gli occhi. Sospirò e gli disse:  

 

-E quello che pensavo!  

-Cosa dunque?  

-Tu sei preoccupato invece di avere uno sguardo libidinoso come al solito! Hai la febbre?  

-Hein, ma no!  

-Hai avuto un incidente?  

-Ma su! No!  

-Allora hai sbattuto la testa!  

-RYO!  

-Cosa?  

-Aspetta, forse ho capito.  

-Kaori! Ho solo deciso di farti un piacere accettando quel lavoro ne più ne meno. Non andare in cerca di cose che non esistono, io non sono malato e tanto meno ho tumori al cervello.  

 

Lei girò la testa, un dito indirizzò il viso della socia. Forzandola a guardarlo, una volta che i loro sguardi si incrociarono, lui sorrise. E malizioso disse:  

 

-Questo vuol dire che vuoi che ricominci a dire un sacco di sciocchezze ed a essere sgradevole! Sono sicuro che sarà facilissimo recuperare le mie abitudini.  

 

Una libellula passò dietro la testa della donna poi improvvisamente maliziosa e non volendo scoraggiare il partner della sua buona volontà, lo afferrò per il braccio con forza e determinazione.  

 

-Neanche per sogno! Scordatelo di tornare indietro! Andiamo a fare compere!  

 

Lo tirò un pochino verso l’auto. Lo sweeper era totalmente destabilizzato da ciò che era successo. E in più detestava fare compere, provò:  

 

-Euh il cliente?  

-Ho spostato l’appuntamento a domani!  

 

Fu tutta sorridente che Kaori si sedette al volante sotto lo sguardo sbalordito dello sweeper che non capiva come si fosse invertita la situazione.  

«Dieci minuti fa mi credeva in punto di morte ed era preoccupata... e ora e tornata di nuovo quella di sempre.» Sorrise. «Tanto meglio, il suo sorriso va a meraviglia.»  

 

* * * *  

 

Dopo diverse ore di shopping, Ryo ne aveva abbastanza e auspicava ad una sola cosa: rientrare. Kaori era felicissima di poter verificare fino a che punto avrebbe resistito la buona volontà di Ryo a voler cambiare. Per essere sicuro di non cadere in tentazione dalle altre donne (non doveva farsi abbindolare e sospettava che fosse una prova) si era concentrato sulla socia e piuttosto sull’ondeggiare armonioso delle sue anche. Immaginò le gambe fine e perfette, deglutì con difficoltà, ma si riabbottonò mentalmente per non cedere alla sua libido di fronte alla socia, tutto al più non per il momento...  

 

«Sarà più semplice se oggi è vestita come un uomo...»  

 

Mugugnò dolcemente, la socia si voltò:  

 

-Cosa c’è?  

-Ho fame...  

 

La donna gli fece l’occhiolino e dichiarò:  

 

-Hum si, anche io. M’inviti al ristorante?  

-Hein? «Ancora una prova arg, vuole rovinarmi.» - poi un sorriso strano gli illumino il viso e prese la socia per il braccio – D’accordo ma a condizione che sia io a scegliere il ristorante.  

 

Kaori fece il broncio. «Dove vuole portarmi ancora...» Indovinando i suoi pensieri le disse:  

 

-Non preoccuparti. Nessun posto strano.  

-Ok d’accordo allora.  

 

Contento di aver ripreso in mano la situazione, liberò la donna dei suoi ultimi acquisti, e da buon gentiluomo fu lui a pagare tutto alla cassa (nda. Si! Diciamo che piuttosto aveva un secondo fine per la testa). Avanzò contento di lui in direzione dell’auto e infilò tutti i pacchetti nella mini che si ritrovò piena fino a scoppiare.  

 

-Torniamo a casa che dobbiamo cambiarci.  

-Cosa, ma per fare che?  

-Perché io sceglierò il ristorante. Ah ed anche il tuo vestito!  

-Cosa? Ma scordatelo!  

-Preoccupata? Ti lascerò la scelta della biancheria! Detto questo, se tu potessi evitare la biancheria da vecchia sarebbe meglio!  

 

Lo sguardo di Kaori e la collera che la circondava non promettevano niente di buono.  

 

-Ma se metti quello che metti di solito, non me la prendo – le disse facendole l’occhiolino.  

 

Quest’ultima passò dalla collera all’imbarazzo alla velocità della luce.  

Contento di lui lo sweeper sfoggiò un sorriso enigmatico.  

 

 


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