Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): chibiusa

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Au delà des apparences...

 

Total: 17 chapitres

Publiée: 19-10-06

Mise à jour: 24-01-07

 

Commentaires: 107 reviews

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General

 

Résumé: Riflessioni, prese di coscienza e rivelazioni...

 

Disclaimer: I personaggi di "Al di la delle apparenze..." sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Al Dì La Delle Apparenze...

 

Chapitre 5 :: Una sera piena di promesse... (2)

Publiée: 03-11-06 - Mise à jour: 03-11-06

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17


 

Kaori ansiosa si girò verso il suo socio e quest’ultimo la osservava in modo strano, poco fiduciosa in sé stessa, disse:  

 

-Lo sapevo che non andava, vado a cambiarmi.  

 

Si avvicinò al suo armadio e cominciò a guardare quali abiti avrebbe potuto mettere quando due braccia le circondarono la vita e una testa si posò sulle sue spalle. Arrossendo Kaori disse:  

 

-Ryo?  

-Non hai bisogno di cambiarti, sei magnifica.  

-Tu mi prendi in giro, questo genere d’abito non fa per me, è stato molto gentile da parte tua avermelo comprato ma domani lo riporterò indietro, non ho ancora strappato l’etichetta.  

-E fuori questione.  

 

Lo sweeper tolse l’etichetta e delicatamente la strappò.  

 

-Ma Ryo...  

-Tu lo terrai e lo metterai questa sera.  

-No Ryo, non servirebbe a niente.  

 

A malincuore lo sweeper si separò dalla giovane donna.  

 

-Kaori... guarda un po’ l’effetto che hai su di me...  

 

La obbligò a girarsi, con la speranza che lei non reagisse troppo violentemente alla vista del suo “amico”...  

Lei allora abbassò lo sguardo e improvvisamente le sue guance diventarono scarlate, pudicamente alzò la testa e il suo sguardo fu captato da quello dello sweeper. Lei non poteva più scappare.  

 

-Sei molto bella così. Come pretendi che io resista a lungo mentre quest’abito ti si adatta a meraviglia sul decolletè e lo spacco sulla gamba e la schiena nuda... sono una vera tentazione.  

 

«E’ sincero.» Kaori diventò ancora più rossa.  

Ryo si divertiva a vederla così imbarazzata ma purtroppo il suo auto-controllo stava andando a farsi friggere e prima di cedere alla tentazione di baciarla e stenderla sul letto disse:  

 

-Torno subito, vado a farmi una doccia veloce.  

 

Esitò ma gli scappò un bacio, mentre Kaori era sempre più rossa. Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che questa sera era lei quella che aveva suscitato una tale reazione al suo socio. Intanto Ryo si faceva una doccia bella fredda. Avrebbe potuto nascondere la sua “reazione” maschile ma aveva voluto mostrare la forza dei suoi pensieri alla donna.  

Si era stupito di non essersi preso un martello sulla testa «non ha reagito, ma questo non vuol dire che non me lo prenderò quando uscirò dal bagno»  

 

Ma quando uscì bello rinfrescato dalla doccia, e tutto vestito, Kaori lo aspettava torturandosi le dita, prova della sua grande agitazione interiore.  

 

-Sei pronta?  

 

Lei si girò, non si era cambiata come le aveva consigliato il socio. Alcun suono uscì dalla sua bocca mentre lo raggiungeva dolcemente.  

 

«Sono io che me la sono cercata quando gli ho chiesto d’invitarmi.»  

«Quella che hai avuto è stata una bellissima idea mia bella, nulla mi farà più piacere che far progredire la nostra relazione questa superba serata.»  

 

L’aiuto a mettersi la giacca, poi infilò la sua. Esitò a prendere la sua pistola, senza di lei si sentiva nudo, senza difese, ma era ragionevole prenderla per un appuntamento? Una mano si posò sul suo braccio e Kaori gli offrì uno dei suoi sorrisi di cui solo lei sapeva il segreto.  

 

-Prendila...  

-Ma questa sera...  

-Ti sentirai meglio se c’è l’avrai, lo so, io ti conosco. Starai più tranquillo.  

-...  

-E quindi anch’io, mi piace la tua pistola...  

 

Lui la guardò sorpreso aspettando il seguito...  

 

-Tu sei capace di proteggermi grazie a lei.  

 

Fu con uno sguardo ansioso che lei gli disse queste parole, per paura che lui tirasse fuori il fatto che era un peso per lui perché non sapeva usare nessuna arma. Contro ogni aspettativa, un piccolo sorriso apparse sulle labbra dello sweeper.  

 

-Hai ragione, grazie a lei io posso proteggerti...«mio angelo.»  

 

Si tolse la giacca, mise rapidamente la fondina e ci sistemò la pistola. Rimise la giacca. Lo sweeper aveva compiuto uno sforzo nel vestirsi questa sera per apparire elegante al fianco della sua bella.  

 

-Bene, è ora di andare! Sto morendo di fame.  

 

Un corvo fu indeciso se entrare in scena ma fu trattenuto da uno simile che alzò le ali con l’aria di dire «Lascia stare, è un caso disperato.»  

 

Lo sweeper aprì la porta d’entrata e da buon gentiluomo lasciò passare la sua socia davanti.  

 

«Ryo sai essere così gentile quando vuoi, perché non lo fai più spesso?» si domandò.  

 

Giusto nel momento di uscire sentirono il telefono suonare ma di comune accordo, lasciarono rispondere alla segreteria...  

 

Qualche minuto più tardi, con la Mini si stavano dirigendo verso fuori città sotto lo sguardo spaventato della sua socia che lo lasciò fare. Non osava chiedergli dove stessero andando per paura della sua risposta. Quando arrivarono presso una zona industriale pensò «Non vorrà mica portarmi a mangiare un hamburger da MacDo...» ma l’auto la superò. La notte era quasi calata, a causa di queste notti d’estate un po’ fresche, sapeva di poter scorgere qualche animale anche nelle vicinanze di Tokio, così Kaori osservò con attenzione il paesaggio. Questo gli permetteva di dimenticare la vicinanza del suo socio che era decisamente molto seducente quando lo voleva, glielo disse e ne risultò una smorfia imbronciata da parte dell’uomo. Ma un sorriso complice e divertito della sua socia lo portò a perdonarla immediatamente. «Come volergliene per più di 30 secondi quando fa un sorriso simile?«  

 

Una volta arrivati, Kaori uscì come un’ automa quando un portiere venne ad aprirle. Gli occhi fuori dalle orbite, osservò la facciata dell’hotel ristorante chiamato “Le Palace” ne aveva già sentito parlare, ma mai e poi mai, era arrivata a pensare che un giorno ci avrebbe messo piede e ancora meno al braccio di Ryo.  

Ryo la guardò divertito perché amava sorprenderla. Dopo esser stato ben pagato per il loro ultimo incarico e avendo come prospettiva un nuovo lavoro per domani, poteva permettersi benissimo di spendere i loro soldi in una bellissima serata. Sorrise perché il solo vedere la faccia della sua socia valeva questa svolta.  

 

Il portiere aprì la porta del ristorante e Ryo porse il braccio al suo angelo perché lei avanzasse al suo fianco.  

 

Dolcemente come in un sogno, entrarono nel ristorante. Kaori si muoveva ancora come un automa, tirata da Ryo. Quest’ultimo chiese un posto tranquillo lontano da tutti, e con gentilezza il cameriere li condusse verso un tavolo fuori mano nascosto da una pianta ornamentale. Ryo tenne la giacca mentre Kaori toglieva la sua per lasciar apparire il delizioso decoltè e le sottili spalline. Lo sweeper fece fatica ad allontanare il suo sguardo ardente dalla Dea di fronte a lui. Vedendo la sua socia arrossire violentemente, mormorò:  

 

-Desolato.  

 

E si sforzò di guardare la donna negli occhi. Il maitre d’hotel arrivò e gli chiese:  

 

-Volete un aperitivo?  

-Con piacere. Kaori cosa preferisci?  

 

Con una piccola esitazione disse:  

 

-Cocktail di frutta senza alcool.  

-La stessa cosa.  

 

Una volta che l’uomo si allontanò, Kaori non riuscì ad impedirsi di chiedere:  

 

-Ma perché, potevi prendere qualcosa d’alcolico!  

-Non ora, tra poco prenderemo una bottiglia di champagne. Ci tengo a tenere lo spirito sano.  

-Ah...  

 

Dopo qualche minuto, Kaori non potè non chiedere:  

 

-Ryo, ho qualche cosa sul viso?  

-Hein? No perché...  

-Mi sembra che tutti mi stiano guardando come se fossi un extraterrestre.  

 

Lo sweeper stava quasi per cadere dalla sedia davanti alla sua ingenuità.  

 

«Angelo mio, non ti rendi conto che hai l’aria di una Dea in questo vestito nero estremamente tentatore.» Il suo sguardo si oscurò. «E’ colpa mia, a causa di tutte le stupidaggini che ti dico, tu non lo meriti! Come sono riuscito a farti dubitare di te fino a questo punto, io sono un mostro!»  

 

La donna notò che la luce contenuta negli occhi dello sweeper era scomparsa lasciando il posto al suo sguardo impenetrabile. «A cosa pensi Ryo? Ho detto o fatto qualcosa che non dovevo, dimmelo ti supplico.»  

 

Osservando lo sguardo inquieto della donna, lo sweeper le sorrise discretamente e le disse:  

 

-La ragione per la quale tutti gli uomini e le donne ti guardano, è perché tu sei semplicemente splendida. Gli uomini mi invidiano e le donne vorrebbero ucciderti perché distogli da loro lo sguardo dei loro uomini.  

 

Dicendo questo lui le prese la mano destra e se la portò alla bocca dove le depose un bacio sul dorso. Lo sguardo del socio si fece più scuro, ma lei scorse una scintilla all’interno: quella del desiderio. Le guance della donna si colorarono un po’, Ryo depose la mano sul tavolo tenendo quella della donna della sua vita tra la sua.  

Kaori era completamente destabilizzata dal comportamento del suo socio, aveva l’impressione di vivere la sera di Cenerentola. Tuttavia era reale, lo sapeva, si era gia morsa la guancia più volte per assicurarsene, e questa volta era lei.  

Ma amava questa dolce vicinanza che lo sweeper stava cercando d’installare tra i loro malgrado i timori e le paure profondamente impresse nel cuore, lei gli sorrise gentilmente.  

Quello che Ryo non le diceva invece era che lui era geloso degli sguardi sulla sua donna, la sua donna? Si lasciò andare a quel sogno ma non era ancora il momento per quello. Tuttavia ai suoi occhi, nessuna delle altre donne avrebbe potuto mai fronteggiare nel suo cuore con Kaori Makimura. Sapeva che doveva rivelarle i suoi sentimenti ma non era ancora pronto a lasciarsi sfuggire quelle parole così sacre.  

 

Durante tutta la cena, Ryo non smise di divorare con lo sguardo la sua socia che sebbene arrossendo fini per abituarsi dolcemente molto dolcemente. Controvoglia dovette staccare la mano dalla sua per poter mangiare. Questa dolce intimità permise loro di ignorare i vari sguardi carichi di significato da parte degli altri clienti.  

 

Più tardi, la invitò a ballare. Come in un sogno Kaori e il suo cavaliere danzarono un lento. Premure e dolcezza furono le parole principali di questa serata, Ryo sperava che il risveglio dei sensi di Kaori avvenisse dolcemente e questo era ciò che stava cercando di fare. Poco a poco, la strinse un po’ più forte contro di lui e le mormorò senza veramente rendersene conto:  

 

-Ti amo...  

 

Kaori alzò lo sguardo verso l’uomo che amava da cosi tanto tempo, le sua guance si imporporarono per le emozioni che si rovesciavano nel suo cuore in quel preciso istante ma la più importante era quella a cui lei pensava in questo preciso istante «la felicità infinita che gli procuravano queste sue parole». Non riuscendo a trovare le parole, gli rispose con un dolce sorriso e le lacrime agli occhi.  

Lentamente le labbra dello sweeper numero uno del Giappone si posarono su quelle dolci della donna della sua vita. Era un bacio dolce che divenne poco a poco più passionale quando inconsciamente la donna socchiuse le labbra permettendo così a Ryo di approfondire il bacio.  

Al presente erano immobilizzati in un angolo della sala, lontano dagli sguardi indiscreti. Lo sweeper lasciò qualche minuto attardare le mani sulla schiena nuda della sua bella.  

 

 

* * * *  

 

Da qualche parte di Tokyo, un’ambulanza trasportava con urgenza un individuo all’ospedale.  

 

 


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