Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated R - Prose

 

Author(s): Maraya

Translator(s): Esus

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Je ne peux pas vivre sans toi

 

Total: 4 chapters

Published: 12-05-04

Last update: 17-05-04

 

Comments: 19 reviews

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RomanceDrame

 

Disclaimer: City Hunter ©Tsukasa Hojo, Sueisha, Sunrise, Jump Comics, Star Comics e degli aventi diritto.

 

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   Translation :: Non posso vivere senza di te

 

Chapter 1 :: Una decisione difficile

Published: 12-05-04 - Last update: 12-05-04

Comments: Tadan, ecco a voi la mia primissima traduzione… calcolando che poi, il francese non è certo la lingua straniera che conosco meglio, spero possiate essere clementi e sorvolare su qualche eventuale svista! Ad ogni modo, devo ammettere che il lavoro non è stato facilissimo: è fortissima la tentazione di modificare le frasi secondo il proprio gusto, rischiando così di alterare lo stile personale dell’autrice. Già è difficile renderlo in una lingua diversa, ci mancherebbe solo che ci mettessi anche del mio per rendere più arduo il passaggio!
Tuttavia, ammetto di aver iniziato con questa fic, perché il lessico usato mi è sembrato particolarmente abbordabile anche da me… una specie di palestra, per un progetto successivo più importante, tutto allo scopo di poter conoscere sempre meglio questa lingua tanto strana, pur essendo tanto simile all’italiano!.
Buona lettura

 


Chapter: 1 2 3 4


 

- Ryôôôô ? Ti sei svegliato?- urlò Kaori, spalancando violentemente la porta della camera del suo partner.
 

- Hmmm! Non urlare così forte… la mia povera testa è sul punto di esplodere…-borbottò Ryô, che tuttavia non osava ancora guardarla in faccia.
 

- E di chi è la colpa se sei ridotto così ? Dai, prova un po’ a dirmelo…- lo rimproverò Kaori, avvicinandosi al letto.
 

Poco desideroso di ascoltare l’ennesima ramanzina della propria partner , Ryô nascose la testa sotto al cuscino. Kaori se ne rese conto ed abbozzò un sorriso divertito. Ryô poteva anche abbandonarla a casa tutte le sante volte per andare a spassarsela per locali, ma la sua collera non durava mai più di una sera. Finalmente stava iniziando a capirlo… Ryô non lasciava mai trasparire i propri sentimenti, ma per una persona che passava gran parte della propria vita nei bassifondi, affrontando ogni giorno i criminali, probabilmente fare l’imbecille era una sorta di via di fuga. E lo stesso valeva per quelle sue uscite notturne. Tanto più che, quando Ryô correva dietro ad una cliente nel tentativo di soddisfare le proprie pulsioni libidinose, in realtà non stava cercando di calmare chi stava proteggendo? Ryô celava la sua vera natura dietro alle buffonate e di questo Kaori era cosciente. Ma, nonostante ciò, continuava ad ignorare quello che Ryô provava veramente per lei…
 

Con un gesto dettato dall’abitudine, Kaori raccolse i vestiti che Ryô aveva negligentemente abbandonato sul pavimento prima di mettersi a letto appena qualche ora prima e uscì dalla stanza, non senza gettare un ultimo sguardo in direzione del suo partner. A cosa stava pensando in quel momento? Poteva essere che stesse pensando a… lei? Ma figurati, Kaori, non essere stupida! Ryô avrà sicuramente ben altre cose per la testa… e poi, se fosse stato vero che l’amava come aveva lasciato intendere solo qualche mese prima, avrebbe dovuto provare a baciarla almeno una volta… o, almeno, non poteva provar a far sì che la loro relazione evolvesse? E invece no, Ryô aveva proseguito a comportarsi con lei come se non fosse successo niente… eppure erano stati così tanto vicini alla soluzione di tutto… Kaori sospirò tristemente, chiudendosi la porta alle spalle.  

 

***
 

 

Dopo che Kaori se n’era andata, Ryô restò sdraiato nel letto ancora per un lungo momento, prima di alzarsi. La tristezza che aveva scorto sul viso della donna prima che fosse uscita dalla camera lo turbava profondamente. Rhâââ…. era solo colpa sua se lei soffriva … perché non riusciva ad esprimere i propri sentimenti? Ma Ryô conosceva a risposta… non era ancora pronto ad accettare che lei restasse in quel mondo freddo e lugubre dove regnava solo la violenza… fino a qualche mese prima aveva creduto di esser finalmente riuscito a liberarsi dei propri demoni… ma… nonostante tutti i suoi sforzi, continuava ancora a rimproverarsi di tenerla costantemente in mezzo al pericolo, quando, invece, avrebbe potuto essere felice lontana da lui, vivendo come una persona normale… Non era quello, in fondo, che avrebbe desiderato suo fratello ? E, in ogni caso, Sayuri gli aveva lasciato chiaramente intendere che quello era quanto avrebbe voluto la loro madre. Esattamente come Sayuri, sua madre e suo fratello avrebbero disapprovato la sua scelta se l’avessero saputo… Ryô ne era ormai certo e questo pensiero non faceva che accrescere il suo senso di colpa… eppure, se avesse rifiutato la proposta che Kaori gli aveva fatto quella notte di sette anni prima, lui sarebbe rimasto ancora solo… come dopo il tradimento di suo padre… o, ancora, come dopo la morte di Kenny… ma, soprattutto, Ryô non avrebbe mai provato la gioia di svegliarsi ogni mattina accanto alla donna che amava e che, da sola, poteva sedare tutti i tumulti del suo cuore.
 

Incapace di liberarsi di quei pensieri cupi, Ryô decise che era ora di alzarsi e fare colazione. Una volta che si fu vestito, scese le scale con passo deciso e si diresse verso la cucina. Come al solito, Kaori lo attendeva con un largo sorriso. Senza dire una parola, si sedette di fronte a lei e cominciò a bere il caffè.
 

- Ti sei finalmente svegliato ? Guarda che non è poi così presto… ce ne hai messo di tempo oggi! Vedi… a forza di uscire a bighellonare, la fatica si accumula… e poi, inizia pure a fare veramente freddo! Va a finire che prima o poi ti ammalerai!-
 

- Mmmh… non preoccuparti. Io non mi ammalo così facilmente… Kaori, dopo tutto questo tempo, ormai dovresti saperlo-
 

- Si, senza dubbio… però, dovresti comunque fare attenzione… al contrario di quello che tu credi, non sei molto lontano dall’essere un superuomo… tanto più che trovo che stamattina tu abbia una gran brutta cera-
 

- Ti assicuro che le tue sono solo fantasie… -
 

- Potrebbe anche essere, ma preferirei esserne sicura… -
 

Accompagnando i gesti alle parole, Kaori s’avvicinò a Ryô e gli posò la mano destra sulla fronte. E, esattamente come temeva, scottava.
 

- Avevo ragione. Tu hai la febbre… ritorna subito a letto, Ryô. Hai bisogno di riposarti…-
 

- Ma no, te l’ho già detto !- sbottò Ryô mentre allontanava brscamente la mano di Kaori dalla sua fronte.
 

Agitato dal fatto che la sua partner gli si era avvicinata un po’ troppo, Ryô distolse lo sguardo per qualche istante e, dato che non sapeva più come comportarsi, indossò la giacca e si diresse verso la porta d’ingresso.
 

- Tornerò tardi questa sera… non aspettarmi…-
 

- Ma…Ryô… -
 

La voce di Kaori tremava.
 

- Almeno copriti bene... tu… non hai neanche preso la sciarpa…-
 

Ma Ryô era già uscito. Per l’ennesima volta Kaori si ritrovò sola, abbandonata dall’uomo che amava di più al mondo.  

 

***
 

 

- Kaori NOOOOOOO!- urlò Ryô prima di sollevare bruscamente la testa.
 

Le mani sudaticce e la fronte coperta di sudore, Ryô aveva il viso livido ed un’espressione terrorizzata. Dovettero passare diversi minuti prima che recuperasse il controllo e capisse di essersi semplicemente assopito sul tavolo di uno dei locali a luci rosse di Shinjuku. Non era stato altro che un incubo…un orribile incubo… Kaori… la sua Kaori era ancora viva ? Ah, se solo avesse potuto afferrare il suo braccio prima che avesse perso l’equilibrio e fosse caduta dalla scarpata urlando il suo nome… ah, se solamente avesse potuto… ma quell’uomo era stata più rapido di lui, lui che aveva abbandonato ogni tentativo di salvare colei che era la sua unica ragione di vita…
 

Tu non la potrai più proteggere… ormai è troppo tardi…
 

La risata sardonica dell’uomo risuonava ancora nelle sue orecchie.
 

No, non è vero, non è troppo tardi… io ce la farò…
 

Il rumore di uno sparo riecheggiò e Kaori fu colpita in pieno petto.
 

Kaori, NOOOOOOO!
 

Prima che potesse fare qualsiasi cosa per trattenerla, Kaori scivolò e cadde nel vuoto.
 

Le mani pigiate contro le tempie, Ryô non poté impedirsi di emettere un grido, attirando l’attenzione. Ma lui era troppo assorto nei propri pensieri per rendersene conto. Nonostante tutti i suoi sforzi, le sue mani non erano riuscite ad afferrare quelle della propria partner… Ryô non riusciva a cancellare dalla memoria il ricordo dello sguardo terrorizzato di Kaori in quel preciso istante… il suo nome… lei aveva gridato il suo nome! E lui che aveva fatto in cambio? Niente… assolutamente niente… anzi, qualcosa aveva fatto… l’aveva lasciata morire…
 

- Noooo! Una cosa del genere non può succedere! Una cosa del genere NON DEVE succedere! Non ti lascerò mai morire, Kaori! Hai capito? Mai! -  

 

***
 

 

Cinque giorni dopo.  

 

- A quanto pare hai bisogno di parlarmi…-
 

- Si…-
 

Mick osservò attentamente Ryô. Anche se aveva tentato nuovamente di saltare addosso a Kazue non appena era entrato in casa, Mick aveva subito intuito che qualcosa non andava. Ryô era inquieto. E, visto il suo stato d’animo, Kaori era sicuramente coinvolta.
 

- D’accordo, ti ascolto… di cosa mi vuoi parlare?- chiese Mick.
 

- Ahem… dunque…-
 

- Si?-
 

- Mi chiedevo…-
 

- Cosa?-
 

- … se mi lasceresti dare una botta a Kazue questa notte ! Dai, per favore, solo per una notteeee!-
 

- NON SE NE PARLA PROPRIO!- sbraitò Mick, gettandosi su Ryo – E poi che vorresti ancora?-
 

Mick era stato sul punto di far volare Ryô attraverso la strada, se non fosse stato per l’ombra di tristezza che colse negli occhi dell’amico. Una frazione di secondo dopo, Ryô ostentava il suo solito sorriso da maniaco, ma Mick non si era di certo fatto ingannare.
 

- E va bene… accetto-
 

- Eh?!-
 

Ryô non credeva alle proprie orecchie.
 

- Dici sul serio, Mick?-
 

- Certo!-
 

Un lampo malizioso attraversò gli occhi di Mick.
 

- Ma, in cambio, Kaori dovrà passare la notte con me-
 

- Cosa? Che hai detto?-
 

- Hai capito benissimo, prendere o lasciare! Sai benissimo che Kaori mi piace da morire. Sono sicuro che formeremmo una coppia stupenda!-
 

Ryô sorrise tristemente.
 

- Dopo tutto, perché no? Kaori sarà sicuramente molto più felice con te ora che non fai più parte dell’ambiente…-
 

Ora era il turno di Mick di essere sorpreso. Non si aspettava minimamente una reazione del genere da parte di Ryô.
 

- Che succede, Ryô ? Sei diverso dal solito…-
 

- Ah! Ah! Ah! Ti ho fregato per bene, non è vero, Mick? Ma cosa sento? Non sarà che Kazue si sta facendo la doccia? Aspettami, amore mio, arrivooooo!-
 

Mick afferrò Ryô per il colletto della giacca e lo obbligò a sedersi.  

- Tu non ti libererai facilmente di me, Ryô. Puoi così fare il buffone, tanto non freghi nessuno. Raccontami cosa ti preoccupa-
 

- Ma va tutto bene… io voglio solo vedere Kazue! KAZUEEEEEEEE! Ora dovrebbe essere tutta nuda…-
 

- Smettila subito con queste recita, Ryô! Piuttosto, dimmi che succede con Kaori…-
 

- Ma assolutamente niente! Che vai immaginando?-
 

- E allora perché oggi lei non è con te? Ormai sono diversi giorni che non vi vediamo insieme!-
 

- Kaori non sta troppo bene in questo momento…-
 

- Lei? Piuttosto, non sei tu a non star bene? Se vedessi la tua testa in questo momento, mio povero Ryô… non sei esattamente un bello spettacolo!-
 

- Ho solo un po’ di febbre, tutto qui…-
 

- E allora non sarebbe meglio se te ne restassi a casa?-
 

- Non esiste proprio! Con Kaori in mezzo alle scatole, non potrei neanche respirare…-
 

- Si, ma se Kaori si comporta così, è perché si preoccupa per te… non puoi rimproverarla anche per questo!-
 

- No, lo so… ma questa cosa mi fa saltare i nervi… tutti i giorni a coprirmi come se fossi ancora un bambino… se almeno si allontanasse da me ogni tanto…-  

Mick non poté impedirsi di sorridere maliziosamente, sentendo le ultime parole di Ryô.
 

- Ah, è così… capisco… - ironizzò Mick.
 

- Che cosa? Che avresti capito, tu?-
 

- Beh… non sopporti che Kaori ti stia troppo vicina perché temi di non poterti più controllare!-
 

- Pfft… non dire assurdità ! Sai bene che Kaori è la sola donna che non mi fa minimamente eccitare!-
 

- Questo dillo agli altri, Ryô! Non dimenticare con chi stai parlando! Guarda che io sono un grande estimatore delle donne, esattamente come te, e t’assicuro che Kaori è tutto, tranne che ripugnante! Anche solo a pensarci, sento il desiderio riempirmi l’anima!-
 

- E va bene, smettila, è sufficiente! In ogni caso, non avresti nessuna possibilità…-
 

- Era ora! Finalmente riconosci che ho ragione!-
 

- Ma no!-
 

Mick scrutò a lungo Ryô, per poi incrociare le braccia e sospirare.
 

- Sei pietoso! Amare una donna non è sinonimo di demenza per quello che ne so! Veramente… a volte mi chiedo perché ti ho lasciato prendere cura di Kaori da ormai due anni!-
 

- Lasciato ?-
 

- Si, lasciato… hai capito perfettamente! Sono convinto che Kaori sarebbe presto caduta preda del mio fascino leggendario se avessi continuato a corteggiarla, invece di cederti così facilmente la strada!-
 

- Tu credi di essere irresistibile a quanto vedo…-
 

- Ma lo sono !-
 

Lo sguardo di Ryô si incupì.  

- Ricorda… alla fine Kaori potrebbe essere la possibilità di poter vivere normalmente…-
 

- Arhhh ! Ma io ti stavo prendendo in giro, Ryô! E poi, sai benissimo che è impossibile…-
 

- …Ma tu potresti ancora provarci…-
 

Mick restò silenzioso per qualche secondo e poi domandò con tono sospettoso:  

- Ed è per dirmi questo che sei venuto a trovarmi?-
 

- …-
 

- Dimentichi Kazue. Ora è lei la cosa più importante della mia vita-
 

- … si… scusami … non avrei mai dovuto chiederti una cosa del genere… ma sta tranquillo, non ti disturberò oltre…-
 

Ryô si sarebbe congedato da Mick immediatamente, se non fosse che quest’ultimo l’aveva trattenuto per le braccia.
 

- No, aspetta… c’è una cosa che devi sapere… si, io amo ancora Kaori, ma non proverei mai più a corteggiarla… e sai perché? Perché Kaori ti ama. E l’ami anche tu. Solo che non lo vuoi ancora ammettere… all’inizio, credevo che ti comportassi così per orgoglio e lo trovavo oltremodo stupido… ma mi sono poi reso conto che il tuo modo di fare era causato da un problema molto più grave e profondo. E quello che mi hai appena detto non fa che confermare questa idea. Se ancora esiti a dichiararle i tuoi sentimenti, è semplicemente perché non vuoi che sia coinvolta nei tuoi stessi pericoli. La vuoi proteggere. Ma non è in questo modo che risolverai la questione… perché, per qualunque cosa tu possa fare, non riuscirete ad ingannare il nemico sui vostri sentimenti reciproci…-
 

- No… a meno che non riesca ad obbligarla a lasciarmi-
 

Mick fu colpito profondamente da quello che aveva appena sentito. Ryô sembrava mortalmente serio.
 

- Tu… tu non faresti mai una cosa del genere, no ?-
 

- Oh, eccome se lo farò, Mick… siine certo… anzi, a dire il vero, avrei dovuto farlo da tempo!-
 

- Ma… tu hai promesso che l’avesti tenuta al tuo fianco e ti saresti sempre preso cura di lei… io ero lì…-
 

- Lo so. Ma è stato solo un terribile errore, un momento di debolezza-
 

- Ryô… sei sicuro di quello che fai ?-
 

- Si, assolutamente certo. Ci ho riflettuto bene. E’ la sola soluzione. Ed è sempre stata l’unica, solo che non l’ho mai voluto ammettere. Ma, oggi, la faccenda è chiusa! Entro qualche giorno City Hunter non sarà più…-
 

- Ma… hai pensato a Kaori ? Al male che le stai per fare? Senza parlare del male che farai a TE STESSO…-
 

- Oh, eccome se ci ho pensato… credimi! Ma non ho il diritto di incatenarla ad una vita che alla fine non ha scelto di sua spontanea volontà…-
 

- Ma non mi avevi detto che…-
 

- Lascia perdere, Mick. Niente di quello che potresti dire o fare mi farà cambiare idea-
 

Ryô, rifiutandosi di sentire qualsiasi altra cosa Mick avrebbe potuto dirgli, se ne andò senza salutare.  

 

 

 


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