Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prosa

 

Autore: Kushi

Status: In corso

Serie: City Hunter

 

Total: 1 capitolo

Pubblicato: 06-08-07

Ultimo aggiornamento: 06-08-07

 

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GeneralRomance

 

Riassunto: Cosa sarà successo dopo la presunta scomparsa di Ryo? e al suo ritorno cosa scoprirà?

 

Disclaimer: I personaggi di "Titolo da cambiare" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Fanfiction :: Non lasciarmi mai...

 

Capitolo 1 :: Capitolo 1

Pubblicato: 06-08-07 - Ultimo aggiornamento: 06-08-07

 


Capitolo: 1


 

Capitolo 1  

 

 

 

Ormai erano tre giorni, che la pioggia cadeva intensamente sul quartiere di più malfamato di tutta la Tokyo…  

Le enormi strade, che ogni notte erano affollate di gente, in quel momento erano deserte…tranne qualcuno…  

Un’ombra nascosta se ne stava sotto la pioggia ad osservare un vecchio edificio dai mattoni rossi in fondo alla via principale….  

Sembrava essere rapito da quella costruzione, i suoi occhi neri come la notte scintillavano..forse a causa della pioggia oppure era qualcos’altro..  

Scrutò a fondo l’abitazione, a prima vista di direbbe che la stesse studiando, ma poi tutta la sua attenzione si posò sulla finestra dove la luce era ancora accesa…  

Attese qualche minuto ad osservare stando nell’penombra del vicolo in cui si trovava…  

Stava per andarsene quando notò una figura attraversare quella stanza più di una volta…sembrava agitata e teneva qualcosa in braccio, ma non riuscì a capire di cosa si trattasse…  

Poi la luce si spense e lui fu costretto ad andarsene, come faceva da molti mesi a quella parte..  

Già, perché erano più di cinque mesi che veniva lì e se ne stava in quel vicolo ad osservare il palazzo malridotto, che aveva cominciato da tempo a mostrare nel tempo la sua vecchiaia..  

Da quando se ne era andato, non aveva mai contattato nessuno avvertendo del suo arrivo, per paura di causare un cambiamento nelle vite dei suoi amici…  

Si, perché in quei tre lunghi anni, che per lui erano come vivere l’eternità, aveva assistito a molti cambiamenti, nella sua e nella vita di quelli che lo circondavano…  

 

Senza rendersene conto, si ritrovò di fronte al cimitero dove giaceva il suo amico e fratello di sempre Makimura Hideyuki…  

Sembrava che il suo corpo si muovesse da solo, senza il suo controllo..  

In pochi attimi realizzò di trovarsi inginocchiato davanti alla lapide del amico..  

- Cosa posso fare?- sussurrò rivolgendo uno sguardo di aiuto alla persona ritratta sorridente nella foto..  

- E’ strano sai, ma sento di avere il coraggio di andare avanti..- confidò tristemente..  

Alcune gocce bagnarono il suo viso semi coperto, era impossibile sapere se era la pioggia oppure l’acqua salata delle lacrime della frustrazione nella sua anima in quei anni..  

Tre lunghi anni trascorsi, in un corpo senza cuore…  

 

Non è facile vivere sapendo, che il proprio cuore appartiene a qualcun altro..  

 

Incurante della pioggia, stette lì, chissà per quanto..e alla fine decise che sarebbe partito nuovamente, ma stavolta senza ritorno…  

Con occhi pieni di tristezza volse il suo sguardo al anulare sinistro, dove si illuminò una sottile fedina in oro bianco, simbolo di una promessa e amore eterno…  

Si ricordava molto bene il giorno in cui le aveva proposto di passare la vita accanto a lui…  

 

Tre anni prima….  

 

Avevano appena concluso uno dei ‘Loschi’ incarichi dell’ispettrice Saeko Nogami… nella quale Makimura Kaori socia di City hunter rimase ferita, per aver fatto da scudo alla sua cliente…  

 

Erano passate più di tre ore, da quando Kaori è stata portata all’ospedale…  

Ryo continuava a camminare avanti/indietro in segno di nervosismo ed impazienza..  

- Quanto ci mettono ad estrarre quelle maledette pallottole??- disse scagliando un pugno nella parete..  

- Se la caverà..- fu l’unico commento di falcon da quando si trovavano lì, sapeva che in quel momento l’amico non era in sé ed era meglio lasciarlo sulle sue..  

- DANNAZIONE!!! Perché deve sempre fare di testa sua??- questa volta la sua voce assunse le sfumature della disperazione e rabbia..  

 

Disperazione…per il fatto. Che se le capitasse qualcosa non se lo perdonerebbe mai... oltre alla promessa fatta al suo fratello cioè di proteggerla sempre.. non ora che cominciava ad accettare il fatto di amarla disperatamente..  

Rabbia…perchè non è riuscito ad proteggerla come avrebbe voluto o meglio dovuto farlo…  

Rabbia verso se stesso per averla tenuta accanto in quei anni, per non averle ridato la sua libertà, una vita migliore lontano da lui e il suo mondo sporco di sangue..dove un fiore come lei rischiava di marcire..  

 

Un medico uscì dalla sala operatoria e si rivolse ai due uomini..  

- Chi è il parente più prossimo della signorina?- chiese gentilmente  

- Sono io – fece Ryo avvicinandosi verso l’uomo anziano..  

- Una delle pallottole ha sfiorato il polmone destro, che potrebbe causare problemi di respirazione nel tempo, ma non è grave, con i medicinali giusti ritornerà in forma.. l’importante che non abbia colpito il cuore! Mentre le altre due erano in profondità nel addome, nel estrarle ha subito un enorme perdita di sangue ed è in uno stato di coma reversibile..- disse con appartenente calma, non volendo allarmare ulteriormente il giovane che gli stava di fronte..  

- La posso vedere?- chiese immediatamente..  

- L’orario delle visite è terminato, ma giusto mezz’ora..non si preoccupi la sua fidanzata se la caverà bene..- e lo lasciò solo nei suoi pensieri..  

A solo a sentire la parola ‘Fidanzata’ giusto qualche ora prima avrebbe riso come un matto, ma adesso sentiva dentro di se qualcosa che cominciava a venire a galla..che sia questo il momento giusto? Si chiese..  

 

Entrò nella stanza, illuminata dai raggi morenti del sole..  

Lì, distesa su un piccolo lettino, se ne stava il suo piccolo angelo custode, il leggero bagliore del tramonto ricopriva i suoi cappelli rossi trasformandoli in fili dorati, la sua pelle lattea più luminosa, il suo corpo ricoperto dal leggero lenzuolo bianco gli donavano un aspetto più magico…  

Sorrise a quella visione, anche quando stava male, sembrava acquisire più bellezza di quanto non lo fosse già..  

Il suo piccolo bocciolo, in quei anni era diventato un bellissimo fiore..mai colto  

Si sedette sullo sgabello e prese la piccola mano di lei fra le sua..  

- Sei la solita stupida – le disse accarezzandole la guancia con la mano libera..  

- Non pensare di andare da Hide intesi?- cercò di scherzare per convincersi del fatto…  

- Sono un vero egoista, ti ho ferita molte volte in questi anni, non sono riuscita ad allontanarti da questo mondo crudele dove rischi la pelle ogni istante della tua vita..invece tu sei rimasta, mi sei stata accanto come non mai..senza chiedermi nulla in cambio e io? Cosa ti ho dato? Solo e inutili sofferenze spezzandoti il cuore…  

Se tu adesso decidi di abbandonarmi, io non riuscirei a continuare senza di te, della tua presenza, del tuo sorriso, il calore della tua vicinanza…oramai mi sei dispensabile…perdonami per quello che ti ho fatto passare….  

Io che ti ho fatto soffrire tanto, solo ora mi rendo conto di quanto Ti amo…ti chiedo di non lasciarmi proprio ora che ho più bisogno di te..- pronunciò quest’ultima frase come se fosse stata una preghiera..  

Stette ancora in quella posizione senza rendersi conto della presenza dell’infermiera che aveva assistito a quella scena in silenzio… si vede che l’ama più di ogni altra cosa…si disse la donna ..  

- Signore dovrei visitare la paziente – chiese timorosa, per averlo interrotto…Ryo dopo averle dato un bacio sulla fronte abbandonò la stanza, sotto lo sguardo malinconico della donna..  

 

Aprì il pacco delle sigarette e ne prese l’ennesima di l’ultima ora…  

Aspirò profondamente, lasciando che la nicotina si diffondesse in ogni particella del tuo essere..  

Mick Angel se ne stava seduto sulla poltrona a osservare l’amico Giapponese..che se ne stava per conto suo alla finestra..  

Da quando Ryo era piombato in casa sua, l’atmosfera era diventata più tesa che mai.. non aveva chiesto alcuna spiegazione al riguardo, sperava che prima o poi gli sarebbe stato di aiuto..per il momento la cosa migliore era non chiedere nulla..  

Alzandosi piano andò a prendere due bicchieri di Wiskey e gliene offrì uno..  

- Dove è Kazue?- chiese il Giapponese per rompere il ghiaccio..  

- E’ andata in clinica, aveva un emergenze..- rispose mettendosi accanto all’amico  

- Cosa hai intenzione di fare quando Kaori di rimetterà?-  

- Non lo so..non voglio che sia sempre lei a pagare il prezzo delle mie azioni..- confessò prima di portare il bicchiere alle labbra gustando il liquido amaro..  

- Quindi la vuoi mandare via?-  

- Sarebbe la soluzione migliore in questo caso..lei avrebbe la possibilità di cambiare vita, trovarsi un uomo che la renda felice e magari avere dei figli..- concluse contemplando la città sotto la luna piena..  

- Lo sai anche tu che questo lavoro e questa vita sono tutto per lei…basta solo volerlo Ryo..- rispose l’altro che nel frattempo si era acceso una sigaretta..  

- Kaori è troppo pura per questo lavoro, se restasse accanto a me rischia solamente di soffocare la sua libertà, e io non voglio essere la causa principale..non voglio che per colpa mia rinunci ad avere una famiglia..Hide non me lo perdonerebbe mai..-  

- Se lui te l’ha affidata..sapeva che prima o poi si sarebbe innamorata di te..- azzardò Mick…  

A quella affermazione Ryo rimase in silenzio…in effetti  

Ricordava perfettamente la prima volta che l’aveva vista..  

A quei tempi andava al liceo, ed era stata la prima donna che gli fosse riuscita a guardarlo in fondo all’anima..  

Gli era entrata dentro sin dalla prima volta che l’aveva incontrata..con quei enormi occhi nocciola..  

Se non fosse stato per il rispetto che provava nei confronti di Hideyuki, non avrebbe fatto alcun scrupolo..  

Sette anni di sofferenze potevano essere cancellate al solo pronunciare due parole per essere felici entrambi…  

Adesso era lì, incapace di dire o fare qualcosa..  

Mick non aveva tutti i torti, am come spiegarli il terrore che aveva di perderla rivelandole il suo amore?..  

Molti erano i dubbi che galleggiavano nella sua mente…  

- Deciditi altrimenti la perderai veramente sta volta…- disse l’Americano prima di sparire in cucina…  

Da quando in qua gli legge nella mente? pensò Ryo  

Ritornando in salotto, lo trovò vuoto….sorrise nel constatare, che l’amico non aveva perso il vizio di scappare di fronte alle questioni di cuore…  

Avvicinandosi alla finestra.. lo vide scomparire tra la folla…  

- Non cambierà mai!- buttò via il mozzicone della sigaretta prima di uscire di casa…  

 

 

 

Continua 

 


Capitolo: 1


 

 

 

 

 

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