Hojo Fan City

 

 

 

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Rated PG - Prosa

 

Autore: I_love_Ryo

Status: Completa

Serie: City Hunter

 

Total: 5 capitoli

Pubblicato: 19-04-05

Ultimo aggiornamento: 20-04-05

 

Commenti: 2 reviews

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ActionRomance

 

Disclaimer: Les personnages de "Il ritorno della sweeper" sont la propriété exclusive de Tsukasa Hojo.

 

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   Fanfiction :: Il ritorno della sweeper

 

Capitolo 3 :: Capitolo 3

Pubblicato: 19-04-05 - Ultimo aggiornamento: 19-04-05

 


Capitolo: 1 2 3 4 5


 

Dopo pranzo Kaori portň Yuki nella sua stanza per il sonnellino pomeridiano e quando il bambino si fu addormentato scese nel salone dove Ryo la stava aspettando.  

 

“Si č addormentato subito” disse entrando nella stanza.  

 

“E’ proprio bello, sei stata brava” le disse.  

 

“SIAMO stai bravi” gli ricordň lei sorridendo.  

 

Era la prima volta che sorrideva da quando lo aveva rivisto e per alcuni attimi si sentě felice.  

 

“Senti Ryo, ora che sai di Yuki io non voglio metterti di fronte a nessun obbligo e inoltre preferirei non dirglielo, almeno per adesso” disse sedendosi.  

 

“Certo, come vuoi tu, e poi lui non dubita minimamente che Lex non sia suo padre. In fondo č meglio cosě, sicuramente č un padre migliore di come potrei essere io” disse lui guardando fuori dalla finestra.  

 

“Non essere duro con te stesso, non puoi saperlo” disse Kaori.  

 

“Giŕ…” ribattč lui irritato.  

 

“Ryo… so di aver sbagliato a non dirtelo prima ma non odiarmi per questo. Gomennasai Ryo…” disse Kaori.  

 

“Io non ti odio, non potrei mai, sei la madre di mio figlio e forse č un bene che lui non mi conosca, lo farei soffrire come ho sempre fatto soffrire te e poi non devo perdonarti niente, č solo colpa mia se ho perso te e Yuki”  

 

“Ma tu non ci hai perso!” gridň Kaori in lacrime.  

 

“Kaori, che dici? Tu e Yuki avete Lex ora…” mormorň Ryo.  

 

“Si, č vero ma nel mio cuore ci sei sempre stato e ci sarai sempre” disse singhiozzando.  

 

“Ti prego, non piangere per me ancora una volta, basta Kaori!” esclamň Ryo.  

 

Kaori stava per parlare ma furono interrotti dal maggiordomo.  

 

“Mi scusi signorina Kaori, c’č il signor Martin al telefono” disse porgendole il cordless.  

 

“Pronto? Dimmi… Cosa? Ma che stai dicendo? Non č possibile!” disse e il telefono le cadde di mano.  

 

“Kaori che succede?” chiese subito Ryo.  

 

“Le…Lex… č scomparso” disse e scoppiň a piangere.  

 

Ryo prese il telefono e parlň con Martin facendosi spiegare l’accaduto e poi riattaccň. Si avvicinň a Kaori e l’abbracciň cercando di calmarla ma la ragazza iniziň a singhiozzare.  

 

“Kaori, calmati, andrŕ tutto bene” disse accarezzandole i capelli.  

 

A quel gesto sembrň rilassarsi ma non aveva il coraggio di staccarsi da Ryo. Quel gesto, cosě normale e semplice… le sembrava che fossero passati dei secoli dall’ultima volta. Anche Ryo non voleva lasciarla, abbracciarla di nuovo dopo tanto tempo risvegliň in lui quei sentimenti che aveva tentato di reprimere da quando lei se n’era andata. Dopo un tempo che parve interminabile Kaori si staccň e disse.  

 

“Dobbiamo andare a riprenderlo”  

 

“Come dobbiamo? Tu non farai proprio un bel niente, andrň da solo” le disse.  

 

“NO! Io vengo con te, non posso lasciarlo!” gridň Kaori.  

 

“Kaori, rifletti, non puoi lasciare Yuki da solo e poi non sappiamo dove lo hanno portato. Dovremo aspettare che si mettano in contatto con noi” tentň di farla ragionare Ryo.  

 

“No, appena sapremo tutto io verrň con te ma dobbiamo portare Yuki in un luogo sicuro” disse lei sempre piů decisa.  

 

“E dove vorresti portarlo?” chiese Ryo.  

 

“Da Miki. Non conosco un luogo piů sicuro di quello” rispose Kaori e lo guardň in un modo che non ammetteva obiezioni.  

 

 

 

Si misero in attesa della telefonata, sperando che non tardasse ad arrivare.  

L’ora di cena arrivň presto ma il telefono non aveva ancora squillato. Kaori, Ryo e Yuki sedevano a tavola, i due adulti tentavano di non far trapelare la loro preoccupazione e il bambino non parve accorgersene. Dopo cena Kaori portň Yuki nella sua stanza e gli lesse una storia. Il bambino si addormentň felice, ignaro di tutto. Poi Kaori scese nel salone e si sedette di fronte a Ryo.  

 

“Perché non hanno ancora chiamato?” chiese Kaori lievemente agitata.  

 

“Sta’ tranquilla, chiameranno presto” rispose Ryo.  

 

 

La notte era ormai quasi finita e non avevano ancora ricevuto la telefonata. Kaori era rimasta sveglia ma verso le quattro era crollata sul divano. Ryo la stava osservando con dolcezza.  

 

“Kaori, quanto mi sei mancata…” pensň ma fu interrotto dallo squillo del telefono.  

 

“Pronto?” rispose.  

 

“Salve, come giŕ sapete abbiamo con noi il signor Luthor e se volete rivederlo dovrete consegnarci mezzo miliardo di yen. Cercate di procurarvelo entro domani sera altrimenti… Vi richiameremo per dirvi il luogo e l’ora” disse una voce maschile e riattaccň.  

 

Kaori si era svegliata.  

 

“Erano loro? Cosa hanno detto?” chiese subito allarmata.  

 

“Vogliono mezzo miliardo di yen entro domani sera” disse Ryo.  

 

“Non so se riuscirň a mettere insieme una cifra cosě alta in 24 ore…” disse Kaori.  

 

“Ma vuoi davvero fare lo scambio?” le chiese Ryo.  

 

“Tu cosa vorresti fare?” ribattč lei.  

 

“Andare a liberarlo” rispose lui.  

 

“Lo vorrei anch’io ma non sappiamo dove lo tengono, non so quanto ci convenga” disse Kaori.  

 

“Facciamo cosě, cerca di procurarti i soldi e appena sapremo il posto andremo a fare un sopralluogo” le propose Ryo.  

 

“Va bene. Perň dobbiamo portare Yuki al Cat’s Eye” acconsentě lei.  

 

“Adesso? Sono le cinque del mattino!” le disse Ryo.  

 

“Non dobbiamo perdere un minuto di piů, chiamo Miki e le dico che stiamo arrivando”.  

 

Mezz’ora dopo erano pronti per uscire. Ryo si avviň verso la sua Mini ma Kaori lo fermň.  

 

“Giri ancora con quel catorcio? Vieni, prendiamo una delle macchine di Lex” (NdA: in effetti quella macchina avrŕ quasi 10 anni se non di piů!!) disse incamminandosi verso il garage.  

 

“Guarda che la mia auto va che č una meraviglia” disse lui offeso.  

 

“See see… allora, Porsche o Ferrari?” disse lei aprendo la porta.  

 

“Quella che preferisci” rispose Ryo entrando.  

 

“Allora vada per la Ferrari, č la piů veloce” disse indicando l’auto coperta da un telo.  

 

Quando la scoprě, Ryo rimase a bocca aperta. L’auto era una Ferrari 360 Maranello grigia metallizzata.  

 

“Perň, si tratta bene il tuo Lex” disse aprendo lo sportello dal lato del guidatore ma Kaori lo fermň.  

 

“Ehi, non vorrai mica guidarla tu? Non te la lascerei nemmeno se tu stessi per morire, togliti da lě e metti Yuki sul seggiolino” disse posandogli il bambino in braccio (NdA : facciamo finta che ci sia un po’ piů di spazio…).  

 

“Non mi dirai che la sai guidare” disse Ryo.  

 

“Certo che la so guidare, ogni fine settimana affittiamo un autodromo” rispose lei sedendosi.  

 

“Ah…allora sarŕ meglio che mi allacci la cintura” disse lui con un sorriso isterico.  

 

Kaori uscě sgommando dal cancello e si immise sulla strada facendo zig-zag fra le altre auto. Ryo era praticamente incollato al sedile e si teneva stretto alla maniglia dello sportello mentre Yuki incitava la madre ad andare piů veloce.  

 

 

 


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