Capitolo 5 :: Parte 5.

Pubblicato: 29-05-06 - Ultimo aggiornamento: 29-05-06

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PARTE 5.  

La mattina, Kaori si svegliò presto e dedicò una parte della mattina a truccarsi, per travestirsi in modo da non essere riconoscibile: sarebbe andata a dare un’occhiata agli appartamenti nel quartiere Merei. Preparò la colazione per Ryo ed uscì.  

Il quartiere era costituito da abitazioni di classe, fra cui c’era anche la casa che Yukari condivideva con la sorella. In realtà si trattava di due distinti appartamenti all’interno dello stesso, curatissimo, giardino. Kaori si diresse verso gli appartamenti gestiti dalla Futomi. Probabilmente era il numero 32 quello che lei doveva cercare, in cui sperava di trovare qualche informazione..o magari, addirittura…lui! Si diresse all’ingresso con fare deciso, percorse vari corridoi, per studiare come erano organizzati: infatti c’erano diversi piani, ma le scale erano poste in modo particolare, per permettere agli inquilini l’accesso ai molti sevizi disponibili: piscina, sauna, palestra, zona garage…Una volta che ebbe finito con quei giri si diresse verso il portiere, che era precedentemente assorto nella lettura di un giornale e non l’aveva vista.  

- Buongiorno!- esclamò gentilmente lei, cercando di essere garbata e piacevole.  

- Buongiorno, signora! Posso esserle utile?- esclamò l’uomo, facendole scorrere addosso, involontariamente, uno sguardo che lei poté definire “voglioso”.  

- Sì, veramente sto cercando un amico, ma non ricordo il numero del suo appartamento, volevo fargli una sorpresa..-  

- Forse la posso aiutare..come si chiama il suo amico?-  

- Akito..- L’uomo non aspettò nemmeno che lei gli dicesse il cognome.  

- Firomu, ma certo! Non si dimentica facilmente un tipo come lui, un po’ strano, lo vedevo uscire raramente, ma ogni tanto, al rientro, mi portava una bottiglia da bere alla sua salute..-  

- Eh, sì, è sempre stato un buon bevitore..- provò lei, dandogli corda.  

- Veramente lui non beveva mai con me, ma stavamo a chiacchierare del più e del meno. Mi chiedeva del via vai di gente dei vari appartamenti, questi e quelli di fronte: sa, di mattina sono guardiano qui, il pomeriggio lì- fece, indicando gli appartamenti che si trovavano a fianco dell’abitazione di Yukari e Kazue, al di là della strada, dietro l’angolo.  

- Forse aveva qualche interesse femminile, sa, è sempre stato molto interessato a noi esponenti del gentil sesso..- disse sorridendo e chinandosi verso l’uomo, in modo da lasciargli appena intravedere la scollatura ampia della maglia, sotto il giaccone sbottonato. L’uomo era molto interessato.  

- Beh, in effetti ha ragione: mi chiedeva spesso informazioni sulle donne che abitavano nella casa lì a fianco, ma non solo di loro, ovviamente..-  

“Ovviamente.. per non dare troppo nell’occhio”, disse lei sottovoce.  

- Diceva?- chiese l’uomo sempre più titubante. Stava diventando rosso!  

- Dicevo che allora gli farò una sorpresa!- disse lei, facendo per avviarsi.  

- Oh, ma non lo troverà! Si è dimenticato di dirle che non sta più qui da qualche tempo? Una ventina di giorni, più o meno..E’ stato per lungo tempo al numero 57..-  

“57?” Pensò Kaori “ma non era il 32?”  

- Oh, che peccato..si sarà dimenticato..non sa dove potrei trovarlo, allora?- gli domandò, chinandosi ancora più verso di lui, che fece per allungare la mano verso la scollatura.  

- Beh, so solo che si sarebbe rivolto ancora alla stesa agenzia immobiliare..ma credo che non sia più da queste parti, mi ha detto che era stanco della città, perché era troppo affollata..-  

- Bene, lo sentirò presto, comunque. La ringrazio, amico, è stato molto gentile..- disse Kaori mentre si allontanava, ancheggiando.  

L’uomo rimase a guardarla come un allocco, la mano ancora a mezz’aria.  

“Uff, che faticaccia!”pensò Kaori mentre, in fretta e furia, si struccava. Era entrata in casa guardinga, sperando che Ryo non la vedesse, perché altrimenti le avrebbe fatto un mucchio di domande. Nascose il vestito provocante (era arrossita solo ad indossarlo!), ma sì fermò quando si sentì chiamare dal corridoio.  

- Kaori? Ci sei?-  

- Sì, sono qui, che c’è?- rispose, dirigendosi verso di lui, in salotto.  

- Ma dove sei stata?- le domandò.  

- E a te cosa..- ma si fermò, rossa come un peperone. Ryo era appena tornato dalla loro palestra: era a torso nudo, tutto sudato, si stava asciugando, mentre la guardava storto.  

-…importa- finì lei, poco convinta. Si diresse in bagno. All’uscita trovò lui, che la guardava, serio.  

- Beh, che c’è? - chiese, a disagio.  

- Avresti dovuto dirmelo-  

- Ma..non so di cosa..-  

- Prima lo sospettavo soltanto, ma ora..- Cosa aveva scoperto? Sapeva?  

- Ryo, ecco..io..- lei sospirò. Avrebbe dovuto dirgli tutto, accidenti.  

- Adesso ho le prove..TU SEI UN TRAVESTITO! GUARDA!-e le mostrò la parrucca. Stupida! L’aveva lasciata sulla scrivania!  

-Io..ecco..- poi realizzò.- IO..un travestito? Tu..tu..COMETIPERMETTIBRUTTOSCREANZATOVIGLIACCOCANEINFAMEMALEDUCATOOOO???” gli urlò in faccia, spazzandolo via. Poi materializzò il fedele super-martellone extra-gold da 2999t e lo spiaccicò ripetutamente al suolo.  

- Ma home sei permalosa..argh..-cercò di sillabare Ryo, conficcato per metà nel pavimento -stavo holo sherzando!- In un attimo era fuori, le aveva preso un piede - piccola, dolce Kaori-chan, perdona il piccolo Ryo, non avrei dovuto essere così brusco,avrei dovuto aspettare che me lo dicessi tu, che sei..-  

- IO NON SONO UNTRAVESTITO, HAICAPITOOO!!!!-SBRAITò LEI, TERMINANDOLO CON UN COLPO DI MEGA-KOMPEITO.  

- Sei uno stupito, pezzo di cretino, perdo il mio tempo con te! E il pranzo cucinatelo da solo!-. Uscì sbattendo la porta.  

Ryo si strofinò la testa. - Forse ho esagerato..-pensò. Ma la parrucca giaceva ancora sul pavimento. Questo sì che lo preoccupava: ora era certo che Kaori stesse combinando qualcosa. Decise che avrebbe provato a sentire se Saeko sapeva qualcosa, poi avrebbe parlato con Miki, se fosse stato necessario.  

Kaori telefonò all’agenzia per domandare se affittassero case o appartamenti fuori città. Quante case in ballo! Scoprì , oltre tutto, che anche la prima casa che aveva visitato (numero 32, ora che ci faceva caso..) era di proprietà della Futomi. Ora era in vendita: si ricordò, infatti, del cartello che aveva notato appeso al cancelletto laterale. Capì che così, per controllarli tutti, ci sarebbero voluti giorni, ma non aveva scelta..e magari, con un po’ di fortuna..Avrebbe iniziato il giorno dopo, mattina e pomeriggio. Decise di andare a passare il tempo al poligono, dato che al suo ritorno dal Cat’s Eye, dove era stata a chiacchierare un po’ con Miki, non aveva trovato Ryo. Doveva tenersi in forma!  

La donna sentì subito che qualcosa non andava. Era sola in ufficio, ma avvertì il pericolo in tempo, un attimo prima che la porta venisse violentemente spalancata.  

- Saeko-chaaaan!Soono il tuo Ryuccioooo!!!Sono venuto per i tuoi debitiii!!!Mokkoriii!!!- Ryo si era già sfilato i boxer ed ora si stava avventando su Saeko, che prontamente gli lanciò addosso 4 coltelli. Si trovò inchiodato al pavimento.  

- Ryo, come vedi sono molto occupata e non ho tempo per te, quindi puoi andare..-gli disse, senza neanche guardarlo in faccia.  

- Crudele, Saeko-chaaan!!Io volevo solo..- la faccia-da-maniaco bastò perché la donna si alzasse minacciosa, brandendo altri affilati coltelli.  

- Volevi solo?..-  

- Parlarti di Kaori- le disse, sedendosi comodamente.  

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