Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Ginie^^

Traducteur(s): Rosi-chan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapitres

Publiée: 01-12-03

Mise à jour: 03-05-04

 

Commentaires: 49 reviews

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General

 

Résumé: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Tra Cielo e Terra

 

Chapitre 27 :: Capitolo 27

Publiée: 28-02-04 - Mise à jour: 28-02-04

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70


 

Ryo posò il telefono. Si sentiva abbattuto, vuotato di tutte le forze. Distolse lo sguardo e scorse la cartina che gli aveva lasciato Tseng. Si assorbì quindi nella contemplazione di quest' ultima. Ma le parole si mescolarono, i colori si confusero e abbandonò ben presto il suo studio. Chiudendo gli occhi, gettò indietro la testa e aspirò ad un po' di tranquillità.  

 

Sfortunatamente non gli sarebbe stato accordato alcun riposo fino a quando non avrebbe avuto Kaori a suo fianco.  

 

_Lei era in pericolo il quel momento? Cosa avrebbe fatto se le fosse successo qualsiasi cosa mentre lui si trovava così lontano? Scosse la testa e si ricordò che Mick l' avrebbe protetta se si fosse presentato un pericolo. Sicuramente aveva già dovuto far appello a Falco e a Saeko, ma... quel vizioso, sotto il suo tetto, con la SUA Kaori!! Sbatté un pugno rabbioso sulla tavola, facendo tremare tutta l' apparecchiatura informatica.  

 

 

 

Toc Toc  

 

Shan-In aprì la porta con dolcezza e si scusò di disturbarlo.  

 

-« Ma no, siete a casa vostra, ad ogni modo. » rispose Ryo sforzandosi di sorridere.  

 

-« Non sentivo più niente e allora mi sono detta che... Non sembri stare bene, figliolo. »  

 

-« Non è niente. »  

 

-« E' difficile amare, eh? »  

 

-« Ehm... infatti... beh... sapete... »  

 

-« Ahhhh, siete proprio tutti uguali! Incapaci di esprimervi quando si tratta di sentimenti. » lo schernì lei.  

 

-« Non è divertente! »  

 

-« Siete molto più loquaci quando si tratta di belle donne sulla copertina di una rivista! »  

 

Ryo guardò la vecchia dama con stupore. Lei gli sorrise e posò davanti a lui una tazza contenente la sua mistura contro i dolori.  

 

-« Ho pensato che forse ne avresti avuto bisogno da qui a poco. »  

 

-« Siete veramente una perla rara! E la vostra pozione è veramente miracolosa. »  

 

-« Trovi? E' solo dell' aspirina che ho mescolato con qualche erba per togliere il gusto. Tseng non sopporta né l' odore né il sapore, ho dovuto improvvisare ed ecco il risultato. »  

 

-« Siete formidabile! »  

 

-« Andiamo, andiamo, niente complimenti tra di noi, giovanotto! Hai potuto raggiungere tua moglie? »  

 

In tempi normali Ryo non si sarebbe neanche degnato di rispondere a quel genere di domande. Ad ogni modo avrebbe già negato l' esistenza di una e una sola donna nella sua vita. Ma si sentiva in confidenza con Shan-In, non aveva voglia di giocare a nascondino, e poi in lei non c' era nessuna curiosità mal disposta, ma un' inquietitudine che lo commosse. Piantò lo sguardo nel suo e accennò un sorriso.  

 

-« Siete così gentile con tutti? »  

 

-« Solo quando sono carini come te! »  

 

Scambiarono un momento di complicità, ma Shan-In abbassò gli occhi. Ryo credette di vedere un vivo dolore torcere fuggevolmente i lineamenti del suo viso. Lei decise di spiegargli un po' la situazione.  

 

-« Abbiamo tre figli. Due maschi e una femmina. Sono grandi adesso. Mio figlio è capo coordinatore nella marina, su una nave traghetto, è stato sempre attirato dall' Oceano. Mia figlia è ingegnere, vive in Giappone dove il lavoro è molto più interessante rispetto a qua. Come puoi immaginare, non è nei paraggi che si può trovare un lavoro nell' informatica! E poi, almeno questo ci ha permesso di parlare correttamente il Giapponese. »  

 

-« E il vostro secondo figlio? »  

 

-« Ci ha lasciati. Sono passati 10 anni ormai. Ana è sua figlia, l' abbiamo presa con noi subito dopo, anche sua madre se ne era andata »  

 

-« Oh... Mi dispiace »  

 

-« Non è grave! Ci si abitua con il tempo. Certo, lui ci manca, ma è la vita e non possiamo farci niente. A parte andare avanti. E poi la presenza di Ana ci aiuta a restare vivi. Se lei non ci fosse, saremmo già diventati dei vecchi rimbambiti! Dopo la morte dei suoi genitori è venuta a vivere da noi. Insomma, principalmente sta in collegio per i suoi studi. Qua dove ci troviamo non ci sono molte scuole. Parliamoci chiaro, è il deserto qui... non potrai dire il contrario. » Shan-In aveva ritrovato il sorriso.  

 

-« Su questo punto, non posso contraddirvi! »  

 

-« Insomma, brevemente, è che somigli sempre più a mio figlio morto. Oh! Non preoccuparti, non farò la mamma chioccia con te. E' solo che sento che... posso darti fiducia. Ho sempre agito secondo il mio istinto. E c' è talmente tanto sconforto nel tuo sguardo che non ho avuto il cuore di metterti fuori... Soprattutto perché hai detto che cucino bene. »  

 

 

 

Decisamente sia Shan-in che Tseng non cessavano di stupirlo. Ryo non poté che ammirarla.  

 

-« Insomma, beh, io parlo, parlo. Il mio giardino non si farà tutto solo. E poi devo affatcarti spiattellandoti tutte queste storie di famiglia. »  

 

-« No... No, no veramente Signora Shanin. Sono stato davvero fortunato a finire da voi. E Ana ha una fortuna incredibile di avere dei nonni così debordanti di energia. Volevate sapere se sono riuscito a raggiungere Kaori? Sì. Le ho potuto parlare. E vi ringrazio per questo. »  

 

-« Signora Shan-In? Bleah! Chiamami Shan-In, ti prego o cambierò presto opinione su di te. Kaori è la ragazza dei tuoi sogni, no? Non hai smesso di pronunciare il suo nome mentre dormivi. Deve mancarti ben più di quanto avresti potuto immaginare. »  

 

-« Sì. »  

 

La parola era detta, la confessione inconfessabile confessata. Si stupì della libertà con la quale aveva risposto così facilmente alla domanda. Ma rinunciò a studiarsi e a fare il filosofo di bassa lega con sé stesso. Parlare di Kaori con Shan-In gli faceva bene, e aveva bisogno di qualcuno come lei.  

 

-« Sapete, Shan-In, non so se si può dire che siete una privilegiata, ma in tempi normali non sono così... come dire... serio. »  

 

-« Me lo immagino. Con il mestiere che fai non mi stupisce. »  

 

-« Parlando di questo, dovrò pensare ad andare via velocemente. »  

 

-« Sei testardo come quel vecchio pazzo di mio marito! Non rischi niente qui. E devi recuperare un minimo l' uso della gamba. Penso che da qui a uno, due giorni andrà meglio, ma per adesso è fuori questione che tu faccia degli sforzi sconsiderati! »  

 

-« Siete in pericolo! »  

 

-« La discussione è finita. Avrai il tempo di cambiare opinione. Dimentica un po' l' idea di andar via adesso. Dacci fiducia. E non fare quella faccia, non ho detto mica che ti teniamo in ostaggio!! Toh, Tseng sta lavorando nella stanza del tabacco al secondo piano. Vallo a trovare, saprà spiegarti meglio di me. »  

 

 

 

Ryo rinunciò a parlare della sua partenza. Quella donna coraggiosa gli aveva dato così tanto, al di là di tutte le considerazioni pratiche, che non voleva insistere. Si alzò e si diresse verso la porta quando un -bip- sonoro lo fermò di colpo.  

 

Shan-In si precipitò sul sistema di sicurezza e dopo uno sguardo furtivo, urlò il nome di suo marito. Questi non si fece attendere. Si precipitò nella stanza in un tempo record e girò qualche manopola.  

 

-« Abbiamo visite, si direbbe! Shan-In, porta Ana e Ryo nella sala e raggiungimi. »  

 

Ryo ne volle sapere un po' di più, ma la vecchia dama, chiamando sua nipote, lo spinse fuori e lo portò al secondo piano.  

 

Ana arrivò, affannata, ma non sembrava preoccuparsi più di tanto della situazione. Non pronunciò parola, accontentandosi di seguire saggiamente le istruzioni di sua nonna.  

 

-« Ana, tu resterai con Ryo nella sala. Vi chiuderò dentro e verrò a prendervi quando se ne saranno andati. Non preoccuparti Ryo, come ti ho detto poco fa, anche se perquisiranno tutta la casa, sei al sicuro qui. »  

 

 

 

Parlando, li aveva condotti al secondo piano e aveva spinto una porta che dava su una grande stanza in cui erano accatastate tonnellate di piante di tabacco. L' odore acre fece soffocare Ryo, ma questi non disse nulla. Maledicendosi di non poter agire come avrebbe voluto, poté solo mettere la sua vita nelle mani della famiglia Wu. Ana si voltò verso di lui e gli sorrise, cosa sorprendente quando si sapeva che una banda di individui armati fino ai denti sarebbero arrivati da un momento all' altro. Ma ciò che lo era ancora di più furono le sue parole:  

 

-« E si ricomincia di nuovo! Non è sempre facile avere dei nonni come loro. »  

 

-« Forse avresti preferito avere dei nonni rimbambiti, ma questo non è il caso, entrate là dentro! Vi vengo a prendere quando avremo messo fuori quegli ospiti indesiderati! »  

 

 

 

Shan-In, spinse qualche pianta e scoprì una piccola scatola elettronica a tastiera numerica digitale. Non fece caso alla faccia di Ryo in quel momento, che era ormai persuaso di essere stato teletrasportato dagli extraterrestri. Un codice cifrato, e una porta a scorrimento si aprì. Invisibile ad occhio nudo, nascosta dalle piante messe a seccare, era certamente un nascondiglio introvabile.  

 

 

Continua... 

 


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