Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated G - Prose

 

Author: paolez

Status: Completed

Series: City Hunter

 

Total: 6 chapters

Published: 17-09-06

Last update: 29-06-07

 

Comments: 2 reviews

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General

 

Summary: cosa succederebbe se un vecchio nemico ricomparisse e chiedesse vendetta?

 

Disclaimer: I personaggi di "Titolo da cambiare" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Fanfiction :: Una nuova sfida

 

Chapter 5 :: La resa dei conti

Published: 23-09-06 - Last update: 09-02-07

Comments: ///...

 


Chapter: 1 2 3 4 5 6


 

Erano circa le 18,00 quando Kaory tornò a casa con Miki. Purtroppo non sapeva che cosa l’aspettava. Chiacchierando allegramente con l’amica aprì la porta e ciò che vide la fece ammutolire: Ryo e Saeko erano abbracciati e si stavano baciando seduti sul divano.  

-Ryo!- gridò Kaory –Che cosa significa?-  

-Sei già arrivata?- chiese lui con noncuranza –Bèh? Non vedi che sono occupato?-  

-Esigo delle spiegazioni!-  

-Io non devo darti proprio niente. E ora levati dai piedi, mi stai disturbando-  

-Come puoi dirmi questo!- urlò la sweeper ormai sull’orlo delle lacrime –Avevi detto che mi amavi-  

-Dettagli. E poi quanto la fai lunga! È stata una scappatella come tante altre, né più né meno. Ti ricordo che io sono lo stallone di Shinjuko e che per me queste cose sono normali-  

A quelle parole Kaory non ce la fece più e scoppiò a piangere  

-Sei un uomo spregevole!- gridò –Pensavo che mi volessi bene!-  

-E invece ti sbagliavi- disse Ryo voltandosi per la prima volta verso di lei -Ti ho tenuto con me solo per la promessa fatta a Maki. Se fosse stato per me ti avrei già licenziata anni fa. Noi sai fare niente, ti metti sempre nei guai e mi costringi tutte le volte a venirti a salvare. Sono stufo! E ora, per piacere, lasciami in pace!-  

-Stai tranquillo, ti lascerò in pace per sempre! Me ne vado, così non dovrai più prenderti cura di un impiastro come me. Addio!- e detto questo se ne andò di corsa sbattendo la porta.  

Miki, che aveva assistito a tutta la scena senza dire una parola, aggredì subito Ryo  

-Ma che razza di uomo sei?- gridò al colmo della rabbia –Come hai potuto dirle quelle cose? Lei ti amava e tu le hai spezzato il cuore. Sei la persona più orribile e bugiarda che conosca! Perché l’hai trattata così?-  

Ryo rimase in silenzio, fissando il pavimento.  

-Allora? Mi vuoi rispondere?-  

-Perché la amo- disse infine Ryo –La amo da impazzire e non voglio che corra pericoli inutili-  

-Ma che diavolo stai farneticando?! Se l’amassi veramente non baceresti Saeko sotto i suoi occhi. E tu- disse poi rivolta alla poliziotta –dovresti vergognarti! Fare questo ad un’amica..-  

-Lei non ha colpa- la difese lo sweeper –non prendertela con lei-  

-Che cosa intendi dire?-  

-Forse è meglio che ti spieghi come stanno veramente le cose. Ha chiamato l’uomo che ha sparato a Kaory dicendo che voleva vendicarsi anche su di lei. Io non voglio metterla in pericolo e per questo ho chiesto a Saeko di mettere su questo spettacolo-  

-Subito io mi sono rifiutata- intervenne la poliziotta –ma poi Ryo mi ha convinta-  

-Così adesso Rey Otako non se la prenderà con Kaory e non le farà del male. Andando via da me lei potrà rifarsi una vita normale, dimenticarmi e vivere felice, lontano da questo mondo fatto solo di morte-. Detto questo si avviò alla porta  

-Aspetta- disse Miki –dove stai andando?-  

-La sfida contro Otako è fissata per oggi alle 19.00 nel cantiere abbandonato vicino alla scogliera- e così se ne andò.  

 

Nel frattempo Kaory era corsa nel parco e ora stava piangendo seduta su una panchina  

-Non credevo che Ryo potesse trattarmi così- singhiozzava –non lo perdonerò mai!-  

-Kaory-  

La ragazza, sentendosi chiamata alzò gli occhi e vide Miki e Saeko in piedi davanti a lei.  

-Tu!- disse la sweeper guardando la poliziotta con odio –Cosa vuoi ancora? Non ti è bastato quello che mi hai fatto? Io ti credevo un’amica..-Kaory stava urlando. Non si era mai sentita così male. Neanche quando era morto il suo amato fratello aveva sentito un dolore così profondo. Ryo era diventato tutto per lei: la sua famiglia, il suo migliore amico, ma soprattutto il suo più grande amore! Non aveva mai amato nessuno come amava lui. Quando Ryo le aveva detto di amarla si era sentita il cuore esplodere dalla felicità. Non ci poteva credere. Erano stati soci per 8 anni e lei non si era mai accorta dei sentimenti del partner. E ora capiva il perché. Lui non l’aveva mai amata! Era stata tutta una farsa. Quando lo aveva visto avvinghiato a Saeko si era sentita il cuore andare in frantumi. Le aveva sempre mentito e lei non si era mai accorta di nulla. Come aveva potuto essere così ingenua! E ora, come se niente fosse, quella puttana era lì davanti a lei, quasi volesse consolarla. Moriva dalla voglia di prenderla a pugni. E lo avrebbe fatto se non ci fosse stata così tanta gente intorno a loro.  

-Sparisci! Non voglio mai più vederti!- disse la sweeper rivolta a Saeko  

-Aspetta, non è come pensi- intervenne Miki  

-Cos’è, la difendi anche adesso?-  

-Ora stai calma e ascolta-. La barista le racconto tutto quello che era successo dopo che lei era scappata via, senza tralasciare il luogo in cui avrebbe avuto luogo la sfida,non pensando alle conseguenze.  

-Non ci posso credere- gridò Kaory alla fine – vi stava sicuramente mentendo!-  

-Non è vero Kaory, te lo posso assicurare- disse Miki –non lo avevo mai visto così sconvolto. Deve essere stato duro per lui mettere su tutto quello spettacolo e quando ti ha vista scappare.. i suoi occhi non erano mai stati così tristi. Ti prego Kaory, lo so che mi credi e sai bene quanto me che quello stupido non dice mai quello che pensa-  

-Forse hai ragione Miki e se quello che stai dicendo è vero ora si starà battendo contro Otako! Devo correre da lui-  

-Aspetta! È troppo pericoloso- cercarono di dissuaderla le due ragazze, ma Kaory se n’era già andata.  

 

Ryo si trovava faccia a faccia con Rey Otako  

-Vedo che non hai ancora imparato la lezione- disse lo sweeper uccidendolo con lo sguardo.  

-Questa volta andrà diversamente, te lo assicuro. Ma non vedo la tua ragazza. Dov’è finita?-  

-Kaory non è la mia ragazza ed ora non è più neanche la mia assistente-  

-Oh! Non dirmi che facendo così speravi di metterla in salvo. Povero sciocco! Quando avrò finito con te la troverò e non le farò passare dei momenti felici…o almeno per lei..ah ah ah!-  

Ryo strinse così forte la sua pistola che le nocche gli diventarono bianche. All’improvviso molti uomini armati si schierarono dalla parte di Otako. Erano circa il doppio rispetto a quelli della volta precedente  

-Come sei monotono!- disse Ryo –Non ti servirà a niente essere di nuovo accompagnato perché faranno la stessa fine degli altri-  

-Tu credi?-  

Una raffica di colpi partì dalle armi dei suoi scagnozzi, ma anche Ryo cominciò a sparare e, come era avvenuto al loro ultimo scontro, li uccise uno dopo l’altro.  

 

Intanto Kaory era arrivata al luogo dell’appuntamento ed era scesa dall’auto. Appena entrò vide decine di uomini morti ed ad uno di questi prese la pistola.  

-Sempre meglio essere armati- si disse.  

 

Quando i nemici furono tutti annientati Ryo si guardò intorno e vide che Otako era sparito.  

-Dove sei?- gridò –Non nasconderti come un topo di fogna, fatti vedere!-  

Sfruttando la sua grande capacità di muoversi senza far rumore, si avvicinò a Ryo e, appena gli fu abbastanza vicino, lo colpì alla testa con il calcio della pistola, nello stesso punto in cui era stato ferito con la spranga. Dal dolore Ryo cadde in avanti e perse la pistola.  

-Molto bene- disse Rey –è arrivato il momento della resa dei conti. Muori!-  

Nel cantiere riecheggiò il rumore di uno sparo…  

Con suo grande stupore Ryo riaprì gli occhi e vide Otako cadere a terra, morto, in un lago di sangue. Sollevò ancora di più lo sguardo e vide Kaory in piedi poco distante da lui e con la pistola fumante ancora in mano. Subito la sweeper gettò a terra l’arma e corse verso Ryo chiamandolo. Appena lo raggiunse si inginocchiò accanto al lui e lo aiutò ad alzarsi.  

-Va tutto bene?- gli chiese preoccupata vedendo il sangue che gli colava dalla ferita.  

-Che cosa ci fai qui?- chiese lui in tono brusco allontanandola da sé –Ti avevo detto di andartene- e si alzò.  

-Piantala di recitare!- replicò la ragazza –Miki mi ha detto tutto-  

-Accidenti a lei! Non sa mai tenere la bocca chiusa-  

-Perché devi sempre fare di testa tua? Non dovevi decidere tutto da solo senza dirmi niente! Perché lo hai fatto?-  

-Perché non volevo che tu corresti questo rischio a causa mia-  

Kaory si addolcì e gli si avvicinò  

-Io ho scelto di mia spontanea volontà questo lavoro, accettando tutti i rischi che comportava. L’unica cosa che voglio è stare con te. Ti prego, non mandarmi via- e il suo viso cominciò ad essere rigato dalle lacrime. Ryo, che odiava vederla piangere, l’abbracciò e lei fece sprofondare il volto nel petto dello sweeper.  

-Perdonami se ti ho fatto soffrire- disse lui –è solo che temevo per la tua incolumità. Non sai quanto mi ha fatto male doverti dire quelle cose e vederti scappare via piangendo. Ti amo Kaory! Non voglio che tu te ne vada e mi lasci solo-  

Lei sollevò lo sguardo e lo guardò negli occhi  

-Oh Ryo- disse infine.  

Lui le asciugò le lacrime salate che le rigavano le guance e la baciò appassionatamente. Rimasero abbracciati per un momento che a loro parve interminabile, ma infine Ryo disse  

-È ora di tornare a casa, socia- e prendendola per mano si incamminò verso la macchina.  

 

 


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