Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated G - Prose

 

Author: paolez

Status: Completed

Series: City Hunter

 

Total: 6 chapters

Published: 17-09-06

Last update: 29-06-07

 

Comments: 2 reviews

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General

 

Summary: cosa succederebbe se un vecchio nemico ricomparisse e chiedesse vendetta?

 

Disclaimer: I personaggi di "Titolo da cambiare" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Fanfiction :: Una nuova sfida

 

Chapter 6 :: Un dolce finale

Published: 29-06-07 - Last update: 29-06-07

Comments: //

 


Chapter: 1 2 3 4 5 6


 

Un dolce finale  

 

Quando giunsero nella loro abitazione Kaory corse subito in cucina per prendere del ghiaccio, in modo che Ryo potesse metterselo sulla testa. Appena la ferita gli fece meno male lo sweeper disse  

-Vieni un attimo in camera mia? Devo mostrarti una cosa-  

-Che cosa?- domandò lei incuriosita  

-Lo scoprirai tra poco-  

Così insieme si recarono nella stanza di Ryo. Quest’ultimo, appena varcata la soglia, si diresse verso il suo armadio dove prese una scatoletta.  

-Che cosa c’è lì dentro?- domandò la ragazza  

-È una sorpresa- rispose lui e le si mise davanti. –È un po’ che volevo chiedertelo, ma non ne ho mai avuto il coraggio- disse lo sweeper –ma ora è giunto il momento- e aprì la scatolina. Conteneva un magnifico anello di brillanti. Lei, alla sua vista, sgranò gli occhi.  

-Kaory- disse Ryo –vuoi sposarmi?-  

La ragazza era rimasta senza parole. Mai si sarebbe aspettata una cosa del genere, neanche nei suoi sogni più irrealizzabili.  

-Allora?- insistette Ryo che ormai stava sudando freddo.  

-Sì!- urlò lei gettandoglisi addosso –Sì, sì, mille volte sì!-  

Lo sweeper la allontanò leggermente da sé, le prese la mano sinistra e le infilò l’anello all’anulare. La ragazza osservò l’anello e disse  

-È stupendo. Non ho mai visto niente di più bello-  

-Io invece sì- replicò Ryo –e ce l’ho davanti agli occhi-  

Kaory alzò il viso e si senti infiammare sotto lo sguardo del socio  

-È il più bel complimento che tu mi abbia mai fatto e per questo meriti un premio-. Si alzò in punta di piedi e gli baciò lievemente la bocca, ma il partner la strinse forte a sé, approfondendo il bacio. Le leccò le labbra e lei le aprì, permettendo alla lingua di lui di entrare. Le leccò il palato, i denti, le gengive, facendo crescere sempre più in lei il desiderio di farlo suo. Poi, finalmente, le loro lingue si incontrarono, facendo vedere le stelle ad entrambi. Le mani di Kaory, intanto, erano scese fino alle spalle di Ryo e gli stavano sfilando la giacca. A quel punto lo sweeper interruppe il bacio e guardò la partner  

-Kaory, sei sicura?- chiese. Per tutta risposta lei si leccò le labbra in una maniera che eccitò Ryo fino all’inverosimile. Non resistendo più, il ragazzo attirò a se la socia trascinandola in un bacio ancora più coinvolgente del precedente. Poi prese a slacciarle i bottoni del maglioncino con una lentezza tale da far impazzire Kaory. Quando finalmente l’indumento si aprì lui fece scivolare le mani sotto il tessuto, sfiorandole la pelle. A quel contatto Kaory rabbrividì, trattenendo il respiro. Posandole le mani sui fianchi, Ryo si chinò e le baciò dolcemente i capezzoli ancora coperti da un reggiseno di pizzo nero.  

Kaory rovesciò la testa indietro e chiuse gli occhi, per godere ancora di più di quel momento. A piccoli passi raggiunsero il letto e lì Kaory cominciò a slacciare i bottoni della camicia di lui. Ryo la osservava, consapevole dell’eccitazione del momento. La luce proveniente dalla finestra le incendiava la pelle laddove era rivelata dal maglioncino aperto. Kaory gli slacciò il bottone dei jeans e gli sfilò la camicia dalle spalle. Poi lui fece scorrere la zip della gonna della partner verso il basso e, ben presto, anche quell’indumento finì a terra vicino agli altri. Ryo chinò il capo, la baciò fra i seni e aspirò profondamente il suo profumo, quasi vi volesse annegare. Poi riportò la sua attenzione sulle labbra carnose della socia e, baciandola, portò le mani dietro la schiena di lei, slacciandole il reggiseno. Le sfilò le spalline e lo fece cadere a terra. Il suo corpo era magnifico. Le sue gambe erano lunghissime e stupende, la vita era sottile e i suoi seni erano ancora più pieni di quanto lui si fosse immaginato. Ryo vi posò le mani e subito si chinò per baciarli, sentendo i capezzoli irrigidirsi al contatto con le sue labbra. Le mani di Kaory raggiunsero la cerniera dei suoi jeans.  

-Ti prego- sussurrò  

Ryo la prese in braccio e la stese sul letto. Kaory poi lo osservò mentre finiva di spogliarsi. Era bello come un dio: i bicipiti e i tricipiti scolpiti, il torace perfetto, le gambe muscolose… Era a dir poco fantastico. Con sua grande sorpresa si accorse di non provare nessuna vergogna: perché mai, si chiese, avrebbe dovuto vergognarsi di ciò che viene da una forza profonda, una forza che aveva risvegliato tanto i loro corpi quanto le loro anime e non conosceva né rimorsi né altra complicazione mentale?  

Lui le si inginocchiò accanto e Kaory tese la mano e la strinse attorno la suo sesso. Chinò il capo e lo sfiorò con le labbra in modo così meraviglioso che Ryo rabbrividì e fu costretto a serrare le palpebre per riprendere il controllo.  

Gli occhi di Kaory, quando lui osò guardarla di nuovo, erano scuri ed offuscati dallo stesso desiderio che Ryo riconosceva in se stesso. Kaory si scostò dal suo membro, si distese sul letto e sollevò i fianchi perché lui le sfilasse le mutandine. Ryo fece scivolare la mano sul morbido rigonfiamento di peluria sotto il tessuto e quindi le abbassò con dolcezza.  

Gli si rivelò un triangolo ambrato scuro, folto e profondo. Le sue estremità ricciute catturavano gli ultimi bagliori del crepuscolo. Ryo si chinò ed iniziò a baciarla intimamente. Il contatto della peluria con le sue guance ed il caldo, dolce profumo di lei lo stordirono, costringendolo a sollevare il capo ed ad appoggiarsi sui talloni per riprendere fiato e vederla nella sua interezza.  

Si guardarono, completamente nudi, lasciando che gli sguardi vagassero e si nutrissero del proprio incredulo, reciproco, sospeso desiderio. Il silenzio era invaso dall’appassionata sincronia dei loro respiri e la camera sembrava seguirne il ritmo come un gigantesco polmone.  

Ryo le accarezzo leggermente la cosce e Kaory le aprì senza alcuna esitazione. Allora lui si posizionò tra le sue gambe e lentamente la penetrò.  

Accogliendolo dentro di sé Kaory sentì sorgere dai lombi un’ondata calda e intensa che le percorse lentamente le membra fino a lambirle in cervello. Avvertì il suo gonfiore dentro di sé, la fluida unione delle loro due metà. Rabbrividì alle carezza di quella mani callose sui seni e aprì gli occhi per vederlo abbassarsi e baciarli. Seguì il percorso della sua lingua, avvertì i suoi denti stringersi attorno al capezzolo.  

Kaory si meravigliò di come quel corpo che non aveva mai visto prima di allora, quella pelle, quelle parti di lui che non aveva mai toccato potessero sembrarle così noti, così congeniali.  

Le labbra e la lingua di lui presero a percorrerle la cavità sotto il braccio, per poi spostare la loro attenzione al suo collo.  

Le spinte diventarono sempre più veloci e insieme raggiunsero l’apice, mentre i gemiti di Kaory venivano zittiti dalle labbra di Ryo che si erano posate sulle sue. Lei s’inarcò nel sua stretta e allo stesso tempo avvertì nei lombi una sconvolgente, lunga implosione che la percorse fino in fondo all’anima e raggiunse come un’ondata i recessi più lontani del suo corpo, riempiendo di lui ogni fibra del suo essere e trasformandoli in un’unica, indistinguibile entità.  

Ryo uscì dal suo stretto passaggio e le si coricò di fianco, abbracciandola.  

-Ti amo- le sussurrò, baciandole l’orecchio.  

-Anch’io, da morire- rispose Kaory prima di addormentarsi cullata dal respiro di lui..  

 

Ryo si svegliò all’alba e subito sentì il calore di lei. Gli era distesa accanto, rannicchiata al riparo del suo braccio. Poteva sentirne l’alito tiepido e il dolce movimento dei seni a contatto con la sua pelle. La gamba destra di Kaory era posata di traverso sulla sua e la peluria del ventre gli solleticava la coscia. La palma della mano destra gli giaceva sul petto, appena sopra il cuore. Allora si chinò e la baciò lievemente tra i capelli. A quel gesto Kaory si mosse e lentamente aprì gli occhi. Appena si fu abituata alla luce sollevò lo sguardo e incontrò gli occhi di Ryo. Lui le sorrise in una maniera così dolce che la fece sciogliere.  

-Buongiorno- le disse con voce sensuale.  

-Buongiorno, dormito bene?- domandò lei  

-Come avrei potuto dormire diversamente con un angelo accanto?-  

Kaory divenne color porpora. Ryo sapeva essere così dolce quando voleva.. Non avrebbe mai potuto desiderare di meglio.  

-Ti ho fatto male?- chiese poi premuroso lo sweeper  

-Affatto- rispose sorridente lei.  

-Per fortuna- e si chinò a baciarla. –Che ne dici di andare a far colazione al Cat’s eye?-  

-Hai avuto un’ottima idea-  

Circa due ore dopo erano nel bar dei loro amici. Miki e Kaory erano nel retro e la sweeper stava raccontando tutto quello che era successo la sera prima, compresa la proposta di matrimonio. Mentre ne parlava i suoi occhi brillavano.  

-Sono felice per te- si congratulò la barista –Te lo meriti-  

-Grazie Miki, sono veramente al settimo cielo. Mi aiuterai con i preparativi delle nozze, vero?-  

-Ci puoi scommettere-  

Intanto Umi stava dicendo  

-Finalmente ti sei dato una mossa! Non ci speravamo più-  

-Chiudi la bocca scimmione- gli disse Ryo –Non sono affari tuoi-  

Poco dopo Miki e Kaory raggiunsero i loro uomini e insieme si misero a mangiare. Ad in tratto la campanella dal locale suonò e fecero la loro comparsa Mick, Kazue, Reika, Saeko, Kasumi ed il Doc.  

-Salve ragazzi- salutò quest’ultimo –Come mai ci avete chiamato?-  

-Ryo e Kaory si sposano- disse una raggiante Miki  

-CHE COSA?- gridarono in coro i nuovi arrivati.  

I due sweeper, che non si aspettavano di incontrare tutti i loro amici insieme, rimasero spiazzati.  

-Come puoi farmi questo?- urlarono Reika e Kasumi –Dovevi sposare me!-  

Ma il più sconvolto era Mick  

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- disse correndo verso la futura sposa –KAORY è MIA!!!!!!!- e in men che non si dica si ritrovò sotterrato da due martelli, uno di Kaory e l’altro di Kazue e con una magnum puntata alla testa.  

-Tesoruccio?- gridò una Kazue alquanto alterata –Che cosa credevi di fare?-  

-Niente, amore mio- rispose Mick non proprio in piene forma  

-Avvicinati ancora una volta alla mia donna e ti riduco ad un colabrodo!- ringhiò Ryo  

-Ok, ok! Faro il bravo bambino-  

In quel momento Umi aprì dello spumante e tutti insieme festeggiarono, chi più, chi meno, i futuri sposi.  

 

Tre mesi dopo, in una piccola chiesetta nella periferia di Tokyo, due vite si univano dopo tanti stenti e problemi, per vivere felici per l’eternità.  

 

 

 

 


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