Capitolo 10 :: Tutto si risolve

Pubblicato: 30-04-06 - Ultimo aggiornamento: 30-04-06

Commenti: Scusate se la parte d'azione non è il massimo...spero vi piaccia. Baci!

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“D’accordo, accetto. Ti avverto che non avrò nessuna pietà!” disse con il suo sguardo gelido. “Bene! Avremo un solo colpo a disposizione! Sono davvero curioso…e tu no, piccola?” si rivolse a Kaori, che lo guardò indignata. I suoi occhi nocciola tornarono poi su Ryo: lo fissava amorevolmente; un sacco di emozioni si potevano leggere nelle pozze scure dell’amato: amore, paura, rabbia, vendetta. “Ryo…ti prego, sta attento…” mormorò con gli occhi di nuovo pieni di lacrime calde e salate. –Non avere paura, piccolina…ammazzerò questo lurido bastardo per avere anche solo osato sfiorarti!- Ryo tolse dalla Magnum cinque proiettili, lasciandone solo uno. Respirò a fondo. Doveva concentrarsi molto, e a fondo: da lui sarebbe dipesa la vita della persona che più amava. Anche Sagami lasciò Kaori per posizionarsi di fronte allo sweeper e tirare fuori una Smith e Wesson calibro 38. “Bel gioiello, una Colt Pyhnton 357 Magnum!” commentò Sagami “Nemmeno tu sei messo male!” ribatté Ryo senza mutare espressione. Ryo allungò il braccio impugnando la pistola, mettendo l’indice sul grilletto. Era pronto. Sagami lo imitò. Le labbra di Shiro si distesero in un sorriso maligno. “Via!” sussurrò, sparando. Ryo fece lo stesso. Due colpi riecheggiarono nel vecchio albergo abbandonato. Kaori chiuse gli occhi. Cercò di liberarsi in tutti i modi dalle corde, le quali fortunatamente si alleviarono. Tornò a guardare davanti a sé. I due uomini erano stesi a terra. Kaori, nonostante avesse addosso solo gli slip, corse da Ryo e gli sollevò il capo. “Ryo! Che ti è successo? Ryo, rispondimi…ti prego…non lasciarmi!” Una voce roca che conosceva bene le sussurrò: “Mia dolce Kaori…sto a meraviglia con te accanto…” Kaori lo fissò negli occhi, quegli occhi che tanto amava. “Ryo…” Kaori gli rivolse uno dei suoi stupendi sorrisi “Amore mio!” lo abbracciò forte. Ryo emise un gemito di dolore. Kaori l’osservò meglio: Ryo era stato colpito di striscio sulla spalla: “Mi dispiace…scusami, amore…” “Non preoccuparti, non sono mai stato meglio…” Kaori lo baciò con foga, mentre fiumi di lacrime colava le colavano dalla gioia di poterlo stringere nuovamente a sé. “Ho avuto paura…ho tanta paura…” riuscì a dire la ragazza, tra una tenerezza e l’altra.  

“Non è ancora finita…” sussurrò una voce rauca e malvagia. Sagami non era morto…era stato colpito ad un fianco ad un fianco e tra le mani stringeva un telecomando. “Ma che cosa…” “Ah ah! Avete cantato vittoria troppo presto…non siete felici? Morirete insieme…e anche io! Preferisco l’inferno alla galera!” “Tu…tu sei pazzo!” “Ah! No…io sono perfettamente lucido…”  

Sagami premette il bottone del telecomando…ci fu una grande esplosione…Ryo prese Kaori in braccio, correndo fuori velocemente…i due volarono fuori dall’edificio…  

La vecchia costruzione cadde in pezzi, portando con sé il corpo di Shiro Sagami.  

Kaori era finita sdraiata a pancia in giù sul corpo di Ryo…sembrava la scena di un dipinto…loro due, bellissimi e innamorati, stretti l’un l’altro.  

Kaori socchiuse le palpebre…sentiva freddo, e cominciò a tremare. Due calde braccia l’avvolsero dolcemente: “Stai bene, amore mio?” le domandò premuroso “Sì…grazie, Ryo…mi hai salvato la vita. Ti amo” “Anche io” Ryo si alzò e le posò lo spolverino intorno alle spalle, massaggiandole le braccia per scaldarla. “Andiamo a casa”  

La sollevò ancora in braccio, conducendola nella macchina. Giunti a casa, la portò a letto, coprendola fin sotto il mento. S’infilò sotto le coperte insieme a lei, abbracciandola forte. Con la testa appoggiata al suo petto, si sentiva l’essere più forte del mondo. Con lei accanto poteva affrontare qualsiasi cosa. Kaori mugugnò nel sonno qualcosa d’incomprensibile, stringendosi a lui. Ryo le baciò la fronte, affondando il viso nei suoi capelli profumati e addormentandosi serenamente.  

La mattina seguente, Ryo si alzò per primo e andò a preparare qualcosa di speciale alla sua Kaori. La ragazza si svegliò e, trovandosi nuda, arrossì vistosamente. Indossò distrattamente una camicia di Ryo e scese per vedere dove si era cacciato. Ryo, non appena la vide, rischiò l’infarto. Quell’indumento le lasciava scoperte le gambe e i bottoni sul seno non erano allacciati…gli faceva venire delle idee davvero poco ortodosse. Kaori lo salutò baciandolo con passione. Ryo l’attirò a sé per la vita. Staccandosi, Kaori fece scivolare le mani sul suo petto. “Dormito bene?” le domandò lui con un sorriso. “Benissimo…ma…hai preparato la colazione?” “Sì…avrei voluto farti una sorpresa, ma…” “Grazie, Ryo!” esclamò Kaori, correndo a versarsi del caffè e a mangiare i biscotti. La faccenda della questione precedente l’aveva davvero turbata e ora aveva una fame da lupi. Ryo rise: era bellissima anche mentre mangiava senza fermarsi o preoccuparsi di fare brutta figura. Passarono il resto della mattinata a parlare e riempirsi di coccole.  

Erano felici, finalmente insieme…felici come non mai!  

To be continued...  

Non penserete che sia finito? A presto!!!  

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