Capitolo 11 :: Primo attacco

Pubblicato: 11-06-10 - Ultimo aggiornamento: 11-06-10

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Secondo giorno, Mercoledì, 9.35, Palm Hotel di Tokyo  

Kaori terminò di stiracchiarsi, si era appena svegliata.  

Aveva trascorso una nottata piuttosto buona, sicuramente grazie alla telefonata a Ryo.  

Si alzò e si diresse verso il bagno. Una buona doccia bella calda le avrebbe fatto un gran bene.  

Ito si era già svegliato da un’oretta e si era messo direttamente al lavoro, i suoi fascicoli posati su una sedia, il portatile aperto sulla scrivania.  

Quella camera aveva due locali non separati ma distinti dalla disposizione dei mobili. Era una superba suite con una vista magnifica sulla città.  

Kaori scelse dal suo guardaroba un completo color smeraldo e raggiunse la camera per fare colazione, che aveva ordinato Ito. Era radiosa quel mattino.  

-“Allora, dormito bene signora?”  

-“Si, benissimo signore e voi?”, aveva risposto con tono allegro.  

-“Perfettamente per affrontare una giornata come quella di oggi. Il programma è abbastanza pieno ed è solo l’inizio.”  

Ito Amory era appassionato del suo lavoro ma nelle circostanze attuali, non riusciva ad apprezzarlo, troppo elementi sconosciuti erano in gioco.  

-“Non preoccuparti Ito, andrà tutto bene.”  

Kaori vedeva perfettamente che quest’uomo, suo amico, era preoccupato per tutta questa storia.  

-“Hai ragione Kaori, bisogna essere positivi!”  

Allora si rimise al lavoro, tutto doveva essere perfetto per la firma dei contratti. Poi, avrebbe potuto considerare di prendersi delle vacanze ben meritate. Avrebbe potuto regalarle anche a Kaori per i problemi che aveva causato, a lei ed a Ryo.  

Quando ci ripensava... Saeko riusciva sempre a raggiungere i suoi fini con qualsiasi persona.  

Kaori terminò di fare colazione. Anche se non era incinta, aveva davvero un bel appetito in quel momento, era sicuramente una cosa psicologica.  

-“Era eccellente, devo andare a ringraziare lo chef. Questa colazione mi ha dato la grinta ed il buon umore. Finalmente pronta per affrontare questa giornata, capo!”  

Verso le 10, la nostra coppia si diresse verso la reception dell’hotel.  

Ito si rivolse ad uno dei dipendenti.  

-“Buongiorno, dovrebbe esserci un auto per il signor e la signora Amory.”  

L’uomo guardò sullo schermo del computer.  

-“Si signore, c’è un auto che vi aspetta. E’ la numero 321. Buona giornata signore, signora.”  

-“Grazie, buona giornata”, aveva risposto Kaori, con voce dolce.  

Anche se non aveva dimenticato di essere li per lavoro, si prendeva ugualmente il piacere di recitare il ruolo della sposa modello e rispettata.  

All’uscita dell’hotel, Ito chiese al posteggiatore di portargli l’auto 321. Quest’ultimo eseguì gli ordini ma prima che arrivasse a destinazione, l’auto esplose. Questo provocò una violenta onda d’urto che scaraventò a terra la maggior parte delle persone presenti nelle vicinanze. Dei rottami si erano dispersi un po’ dappertutto e Kaori afferrò Ito nello spazio di un secondo per spingerlo a terra. In quel’istante, era il lato professionale che aveva preso il sopravento. Non aveva esitato a proteggere il cliente con il proprio corpo.  

Fortunatamente per loro, Kaori aveva avuto l’idea di nascondersi dietro ad uno dei cartelloni all’entrata. Una volta passata la sorpresa iniziale, i dipendenti dell’hotel si precipitarono all’esterno per soccorrere i feriti.  

Ito si rialzò ed aiutò Kaori a fare lo stesso. Volevano assolutamente evitare le domande inopportune e si diressero all’interno dell’hotel. Una volta risaliti in camera, si cambiarono e riscesero per andare all’appuntamento di Ito. Si comportavano come se non fossero stati loro i bersagli di quell’attentato.  

Una decina di minuti più tardi, i soccorsi avevano domato l’incendio e cominciarono a sgomberare i primi detriti. Diverse emettenti televisive erano già sul posto per filmare l’evento. Un attentato, in uno dei più prestigiosi hotel della città avrebbe fatto ascolti.  

*****  

Intanto, al Cat’s Eye, Ryo era appena entrato. Aveva deciso di riprendere le sue abitudini, per evitare di sprofondare in una vita triste e monotona.  

-“Ciao Ryo, hai visto il notiziario. C’e stato un attentato al Palm Hotel. La sola vittima è il posteggiatore ma ci sono anche diversi feriti leggeri.”  

-“Ah no, sarà di sicuro ancora uno di quei regolamenti di conti tra mafiosi per questioni di soldi... Hei, mi offrì un caffè. Non mi sono ancora svegliato del tutto questa mattina.”  

-“Questa mattina? Stai scherzano! Sono già le 11. Ryo, sei sicuro che va tutto bene in questo momento? Non ci sembri più quello di prima.”  

-“E’ perché ne ho abbastanza di vedere la testona pelata di tuo marito, non possiamo neanche approfittare per farci delle coccole... quel presunto cieco...”  

La collera della coppia non si fece attendere. Mentre Falcon aveva già tirato fuori il bazooka, Miki gli aveva lanciato uno dei martelli che Kaori nascondeva al bar.  

-“Mi fai esasperare Ryo, non cambi proprio mai.”  

Poi, gli diede le spalle e continuò a lavare i piatti, per evitare di uccidere quell’uomo che riusciva a farla andare su tutte le furie inspiegabilmente nel giro di qualche minuto soltanto.  

Falcon, aveva riposto il suo giocattolo e si avvicinò lentamente a Ryo.  

-“Allora, vecchio mio, niente di nuovo dalle tue parti? Ho sentito dire che si prepara un grosso colpo in città, per impedire la firma di quel contratto petrolifero. Ne hai sentito parlare?”  

-“Rapidamente, come tutti. Ah, la gente non prende mai delle vacanze, sempre a voler fare la guerra. Tutto questo mi sfianca.”  

-“Pensavo che ne sapessi qualcosa di più di questa storia, visto che Saeko è stata incaricata di questo caso. Ero convinto che sarebbe venuta a rifilarti l’incarico.”  

-“Ah no, non avrei ceduto. E’ fuori questione lavorare gratuitamente, o allora, mi paga tutti i colpi che mi deve in una folle notte d’amoreeeeee....” – disse esibendo la sua espressione da maniaco numero 1 del Giappone.  

Ma quel ghigno non durò molto poiché un enorme martello da 150 tonnellate si schiantò sul suo cranio, scaraventandolo fuori dal caffè.  

-“Esci da qui e non tornare più!”, urlò Miki, furiosa.  

*****  

Ito e Kaori erano arrivati al loro appuntamento e per il momento tutto era andato bene.  

-“Ito, dobbiamo avvertire Saeko dell’incidente di questa mattina, anche se penso che ne sia già al corrente. Dobbiamo anche cambiare hotel. Le persone che c’è l’hanno con te devono avere già qualche complice all’hotel. Ora cominciano le cose serie e non voglio che corriamo dei rischi inutilmente.”  

-“Va bene, Kaori, ma per il momento non pensiamoci più. Ora dobbiamo raggiungere il signor Kaimo e sua moglie per il pranzo, sperando che non ci siano altri problemi.”  

-“Si, andiamo. Poi chiamerò Saeko. Hai bisogno di una protezione maggiore, inoltre questo potrebbe dissuadere i tuoi nemici dall’attaccarti in piena giornata come oggi. In quel momento ti hanno creduto troppo vulnerabile e tu eri molto esposto. Dobbiamo prendere delle precauzioni per correggere i nostri punti deboli e poi tutto andrà per il meglio. Fidati di me.”  

Si diressero allora al ristorante e trovarono la coppia che gli aspettava.  

Il pranzo si svolse senza imprevisti. Kaori interpretava molto bene il suo ruolo di giovane sposina e Ito aveva risposto a tutte le loro domande.  

Ma in fondo, Kaori era preoccupata, l’attacco di oggi non era orchestrato da dei principianti e questo era di certo solo un avvertimento ma dovevano fare attenzione che non mettessero in atto le loro minacce.  

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