Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur: Lapy

Status: Complète

Série: Angel Heart

 

Total: 7 chapitres

Publiée: 06-01-08

Mise à jour: 06-01-08

 

Commentaires: 0 review

» Ecrire une review

 

DrameAction

 

Résumé: Questo è il finale di Angel Heart che vorrei vedere...

 

Disclaimer: I personaggi di "Titolo da cambiare" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

Astuces & Conseils

Je voudrais lire les fanfictions NC-17.

 

Si vous avez plus de 18 ans, vous devez: - vous inscrire - vous connecter - utiliser le lien réservé à cet effet pour m'envoyer un email certifiant que vous êtes majeur et que vous avez lu et accepté le règlement du site. N'oubliez pas d'indiquer votre pseudo. - utiliser l'email que vous avez mis dans votre profil. Si votre demande ne remplit pas toutes ces conditions, elle ne sera pas traitée. Si ...

Pour en lire plus ...

 

 

   Fanfiction :: Welcome Back Home, Ryo

 

Chapitre 3 :: La Notte si Dilegua e Ryo segue la Sua Ombra

Publiée: 06-01-08 - Mise à jour: 06-01-08

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7


 

CAPITOLO 3 La Notte si Dilegua e Ryo segue la Sua Ombra  

 

La pattuglia di Saeko riuscì a bloccare un buon numero di nemici,e anche Shan In,seppure fosse sola,fece un ottimo lavoro. Finalmente l’addestramento ricevuto da bambina poteva esserle utile per compiere qualcosa di buono.  

Takao,Miki e Umibozu avevano nel frattempo raggiunto la sala delle pietre preziose,ma tutto era silenzio li attorno. Ogni cosa era intatta e non c’erano segni di combattimenti. I tre ci misero poco a capire che la segnalazione della bomba nella sala delle pietre preziose era in realtà un tranello per far loro perdere tempo,e dovettero girovagare per l’intero museo per poter scoprire qualcosa di più.  

 

Un proiettile colpì in pieno una sfera di vetro degli immensi alberi di Natale addobbati nella Sala del Diamante,frantumandola in mille schegge colorate che caddero come pioggerella sul pavimento.  

Ryo sapeva bene che se avesse sparato nuovamente al vetro più esterno avrebbe perso troppi secondi e troppe munizioni e sarebbe rimasto in svantaggio rispetto al ragazzo;  

Tentò quindi l’ultima risorsa…l’ one hole shot. Sparando nello stesso foro causato dal proiettile precedente,avrebbe colpito direttamente il secondo vetro.  

Fece fuoco,e centrò perfettamente il foro; ma anche il secondo vetro era antiproiettile e indistruttibile. Nel giro di una manciata di secondi interminabili mirò quindi di nuovo al foro che aveva appena fatto : il vetro era filato e sbrecciato,e sarebbe bastato un ultimo proiettile per romperlo e tranciare quei maledetti fili.  

Con un balzo per schivare il fuoco nemico,mise il proiettile in canna,mosse l’indice per premere il grilletto…ma fu distratto da un qualcosa di luccicante che il ragazzo aveva inserito dentro la sua arma con un movimento fulmineo. Fu un attimo; Dalla python partì il colpo,mentre il giovane fece fuoco a sua volta. E un proiettile stranamente brillante si scagliò improvvisamente contro il petto di Ryo.  

 

Finalmente,Miki,Umibozu e Takao irruppero nella Sala del Diamante; I segni della devastazione erano inequivocabili. Il circuito con i fili della bomba era stato spezzato,e la detonazione non sarebbe più avvenuta. Per terra,in un angolo,videro una larga macchia di sangue ancora recente. Umibozu si chinò in terra e raccolse il bossolo di un proiettile. “ è di Ryo…” disse. Il sangue si spargeva a piccole gocce per una buona parte del pavimento,poi più nulla. I gioielli erano inspiegabilmente al loro posto. I tre aprirono la botola,quella vera che collegava la sala con i cunicoli,e notarono che le macchie di sangue proseguivano verso quella direzione. Miki sospirò forte,con una punta d’angoscia. Umi intuì ciò che aveva pensato,ma non disse nulla.  

Si calarono nella botola e scoprirono che le porte a scomparsa dei cunicoli avevano numerosissimi altri sbocchi che non avevano potuto esplorare. Stavolta però,sembrava non ci fosse più nessuno a manovrarle.  

Le gocce di sangue continuavano a lasciare la loro macabra scia per centinaia di metri,indicando la direzione da percorrere. Ad un tratto,una folata di aria gelida li travolse. Avevano trovato una via d’uscita che dava su alcuni vicoli bui e malfamati della Shinjuku periferica.  

 

Saeko,che aveva affidato il comando della pattuglia ad un altro agente,era tornata per raggiungere gli altri; Ma si resero conto troppo tardi che Ryo si trovava lì a combattere da solo. Vent’anni prima non avrebbero avuto motivo di preoccuparsi poi tanto,perché egli era ancora giovane e scattante. Ma ora,con i primi segni dell’età che avanzava e la vista non più perfetta,Ryo non era più uno sweeper infallibile.  

Lui che non aveva mai sbagliato un colpo in vita sua,mancò il bersaglio per pochi millimetri,…e questa fu la prima e l’ultima volta che lo fece.  

Il suo secondo colpo one hole shot era miseramente fallito. Ryo fissò la colt phyton tra le sue mani tremanti,incredulo,e con una strana amarezza dovette ammettere a sé stesso di aver sbagliato. Lo sguardo gli si era appannato proprio nell’istante in cui aveva fatto fuoco,attirato da un proiettile brillante che gli veniva addosso.  

Un proiettile d’oro! Pensò Ryo. Non era certo la prima volta che ne vedeva uno.  

Ma non gli rimase molto tempo per capacitarsene; Infatti quel proiettile sparato dal suo nemico aveva quasi centrato ciò che doveva colpire…il suo cuore. Ma anche egli aveva sbagliato per pochi millimetri,perché non prese in pieno l’organo,destinando Ryo ad una breve agonia da sopportare. Si accasciò a terra e lanciò uno sguardo al ragazzo che lo sovrastava con un’aria maligna. E rivide sé stesso vent’anni prima,quando combatteva al fianco dei suoi amici e aveva la stessa baldanza che è propria dell’agilità di movimenti e della gioventù.  

Si era reso conto immediatamente di essere stato colpito; Ma prima di arrendersi al dolore mise in canna un altro proiettile e sparò ancora,sorprendendo il ragazzo con un ultimo sprazzo di energia e velocità. Stavolta il gesto gli riuscì,e il vetro cedette,con suo grande sollievo. Il circuito si spezzò,e il conto alla rovescia si interruppe bruscamente. A quel punto la phyton gli cadde sul pavimento,e vide che cominciò ad arrossarsi del suo stesso sangue. Con uno sforzo terribile la riprese e inscenò l’ultima disperata lotta con il ragazzo. Scesero nella botola,e da lì proseguirono fino ai vicoli stretti e inquietanti. Sentendo il gelo notturno,Ryo crollò di nuovo a terra,e non riuscì più ad alzarsi. La forza lo stava lasciando completamente,proprio lì,in quelle zone che aveva percorso tante volte da solo e con Kaori,sempre rincorrendo criminali ed assassini. Già, Kaori…chissà se lo stava osservando,e se aveva capito che quelli erano di sicuro i suoi ultimi minuti. Si,stava morendo.se ne rendeva conto,in quel momento. Sarebbe morto in un ambiente familiare,almeno,tra le luci,i rumori e i profumi che conosceva. In fondo era contento. Finalmente non avrebbe visto altre persone che amava andarsene prima di lui. “Kaori,ti prego,vieni a prendermi…” invocò,in una preghiera silenziosa. “ Adesso ho davvero compiuto tutto ciò che dovevo fare…”  

Era da tantissimo tempo che Ryo non mormorava una preghiera,anche se nel suo cuore pensava a Kaori tutti i giorni. E in quel momento una preghiera gli sembrò meravigliosa.  

Il ragazzo accanto a lui aveva esaurito le munizioni. Lo vide mentre ancora armeggiava con il caricatore,in cerca di nuove pallottole da utilizzare. Voleva dargli il colpo di grazia? Dall’espressione sul suo volto pareva che avesse quell’intenzione.  

Ma stranamente non aveva l’aria arcigna di prima. Accortosi di aver sbagliato il bersaglio di pochi millimetri,voleva semplicemente evitare altri inutili sofferenze al suo nemico. Non avrebbe dovuto farlo,perché la regola era sempre stata di uccidere con un solo colpo al cuore,ma chi lo avrebbe visto in quel vicolo così appartato? Dopotutto,anche il cuore di un assassino era capace di una fugace gentilezza.  

Ma quando finalmente riuscì a trovare un nuovo proiettile e aveva già puntato l’arma alla tempia di Ryo,uno sparo improvviso gli fece volare via la pistola dalla mano. Una striscia di sangue si allargò sul suo braccio. Tutti i suoi sensi tornarono nuovamente all’erta e scrutò nel buio davanti a sé pronto a combattere anche a mani nude.  

“ Non sono più in grado di sparare degnamente…”disse una voce roca alle sue spalle.  

“ Ma anche se la mia mano trema posso ancora disarmare un ragazzino!” Dall’ombra apparve la figura alta e magra di un uomo un po’ pallido,con i capelli biondi striati di grigio. L’ex sweeper Mick Angel era riuscito appena in tempo ad inginocchiarsi davanti al suo vecchio amico,almeno per salutarlo. Ryo respirava affannosamente,e la sua stretta era debolissima. Si indicò il cuore,e Mick gli strinse le mani con le lacrime agli occhi. La giacca e la camicia erano completamente inzuppate di sangue.  

Poi seguirono molti colpi d’arma da fuoco,mentre dai vicoli irrompevano Saeko,Miki,Umibozu e un uomo che non conosceva.  

Finalmente i suoi amici lo avevano trovato!  

***  

Shan In arrivò poco dopo,e Ryo fece in tempo a intravederla mentre si lanciava giù dai tetti con scatto felino. Aveva combattuto molto,e i suoi abiti strappati ne erano una testimonianza; Era stata attaccata da un gruppo di guerrieri addestrati che le avevano dato del filo da torcere. Il suo sguardo era come sempre fiero,perché non aveva mai perso la forza d’animo dell’essere stata una guerriera anche lei,ma non appena vide suo padre,l’espressione le mutò completamente. Ebbe una dolorosa fitta al cuore,così potente che pensò di svenire da un momento all’altro; ma si rese conto che quei sentimenti che stava provando non erano un riflesso di quelli di Kaori,bensì erano i suoi…i suoi veri.  

Allora si accasciò accanto a lui le gli cinse la testa con le braccia,implorandolo di resistere e continuare a lottare. E la voce che le usciva dalle labbra non era l’antico eco di quella di sua madre…ma era la sua.  

Tutti avevano capito che ormai non rimaneva molto da fare.  

Anche Ryo sapeva che quei momenti erano gli ultimi che trascorreva nella sua amata Shinjuku. Ma era soddisfatto e non aveva rimpianti:aveva ripagato al suo quartiere tante volte il favore che gli aveva fatto,e da sempre aveva cercato di fare il suo meglio per gli altri. Aveva amato la sua figlia adottiva,l’ aveva fatta rinascere. Poteva quindi andarsene in pace.  

Improvvisamente,quando l’agonia di Ryo parve essere al culmine, una luce chiara prima tenue,poi sempre più luminosa fece scostare tutti loro che si erano radunati accanto a Ryo ; Tornarono immediatamente vigili,con le armi alla mano.  

Con stupore si accorsero che lui non aveva paura,anzi sorrideva. Poteva vedere ciò che loro ancora non riuscivano a distinguere.  

Un’improvvisa folata di vento fece crollare la tenda scolorita di un vecchio negozio,mettendo a nudo la vetrina a specchio; E nell’immagine di Shan In che avevano di fronte videro riflessa nel vetro l’inconfondibile sagoma di Kaori,dapprima accoccolata nel corpo della figlia,poi distaccata per la prima volta da lei. La sua figura disegnata nella luce era radiosa,ed emanava una gioia incontenibile,proiettando un riverbero argentato sulla strada buia.  

Tutti compresero immediatamente ciò che stava succedendo; D’altronde,da quando quella ragazza era diventata a loro familiare,credere in ciò che un tempo avrebbero definito impossibile e paranormale era diventata consuetudine. Kaori aveva visto tutto,e sapeva già tutto da tempo,ne erano convinti;  

Ed ora,finalmente,veniva a portare via con sé il suo più grande tesoro.  

Allora quella che un tempo era stata la cinica e imperturbabile Saeko gettò a terra la sua arma,e cominciò a piangere sommessamente,perché comprese di non aver avuto allucinazioni quella notte. Le ombre di Kaori e Hideyuki l’avevano guidata.  

Videro il respiro di Ryo affievolirsi a poco a poco,e i suoi occhi spegnersi sempre di più,ma senza alcuna sofferenza; sembrava anzi che già avesse cominciato a respirare profondamente in qualche altro luogo indefinibile, e che a mano a mano che le cose del mondo si facevano per lui sempre più buie,la sua vista diventava sempre più limpida e cristallina su altre strade e altre vie.  

L’ultimo sorriso di Ryo fu rivolto ai suoi amici,poi a Shan In. “Non piangere”le sussurrò.  

“ La mamma è venuta a prendermi…la stavo aspettando…abbiamo lasciato qualcosa in sospeso,un po’ di tempo fa,sai? …See you in Heaven one day.” (Un giorno ci rivedremo in Paradiso).  

Allora Kaori discese su di lui,e videro che gli tendeva una mano per aiutarlo a rialzarsi;  

E Ryo scosse le sue membra morenti con un ultimo brivido,poi,lentamente,alzò un braccio e prese delicatamente la mano di lei,trasformandosi in un’esplosione di luce bianca e cristallina. Adesso le due sagome erano uguali,fatte della stessa materia luminosa,e si sfioravano con l’emozione e la meraviglia di chi scopre nell’altro una nuova e infinita vita.  

Nell’istante in cui le due mani si toccarono,un applauso entusiasta esplose dalle sale interne del museo lì vicino; L’ assolo di violino che concludeva il concerto aveva fatto vibrare la sua ultima nota nell’aria.  

Il volto radioso e sorridente come un tempo di Kaori fu visto chinarsi su quello di Ryo,posargli un leggero bacio sulle labbra e abbracciarlo,portandolo via con sé,verso chissà dove. Una pioggia di palloncini bianchi fu liberata dalle porte del museo per correre verso il cielo.  

La luce si affievolì a poco a poco,e in breve il buio tornò a coprire col suo manto la notte di Shinjuku. Di Ryo era rimasto solo l’involucro esterno,quel corpo che aveva attraversato tanti momenti difficili e tante lotte.  

Ma una parte di lui era volata via ,leggera e impalpabile tra le braccia di Kaori,aggrappata ai palloncini che si disperdevano nel cielo cupo,come fosse fatta di vento. E tutti sapevano che l’anima,l’essenza di quell’uomo non sarebbe mai svanita.  

Shan In prese tra le sue braccia la testa di Ryo,e osservò i suoi occhi chiusi. Il suo papà era partito,ma non se ne era andato ingloriosamente. Silenzioso e sfuggente come sempre,ma ringraziando tutti,a modo suo.  

“ See you in Heaven one day ,papà Ryo”. Mormorò Shan In,e non potè fare a meno di liberare le lacrime che teneva prigioniere da troppo tempo. Era una delle primissime volte nella sua vita che provava un sentimento così forte nel vedere una persona morta accanto a sé.  

Poco prima che una nuova pattuglia di polizia arrivasse però,un’ombra stavolta non fatta di luce comparve barcollando su un muretto diroccato alle spalle dei presenti. Era un uomo lacero ed emaciato,e brandiva un’arma. “Morte a te,traditore e incapace!”  

Gridò,e sparò un colpo che andò dritto al cuore del ragazzo che aveva ucciso Ryo,ancora leggermente stupito per le figure che aveva visto poco prima. Saeko lo aveva ammanettato e bloccato,perciò egli non riuscì a difendersi.  

Quelle parole urlate ricordarono a Mick il giorno che l’aereo su cui viaggiava era esploso perché egli si era rifiutato di uccidere Ryo…il mandante di quell’attentato era stato Kaibara,lo stesso che gli aveva fatto assumere la polvere degli angeli. E quell’uomo che aveva appena sparato aveva tutta l’aria di essere sotto l’effetto di una droga altrettanto potente. Umibozu imbracciò il bazooka e sistemò quel povero diavolo prima che potesse arrecare altri danni,poi si voltò a guardare il ragazzino,che giaceva sanguinante tra le braccia di Saeko. Ironia della sorte,stava per morire della stessa morte di cui era spirato Ryo.  

Ma egli fu salvato da un’ambulanza chiamata tempestivamente,e fu trasportato d’urgenza in ospedale. Di lui nulla si conosceva: né nome,ne età,né da dove provenisse.  

 

 

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7


 

 

 

 

 

   Angelus City © 2001/2005

 

Angelus City || City Hunter || City Hunter Media City || Cat's Eye || Family Compo || Komorebi no moto de