Chapitre 5 :: Ciò Che il Tempo Non Riesce a Cancellare

Publiée: 06-01-08 - Mise à jour: 06-01-08

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CAPITOLO 5 Ciò Che il Tempo Non Riesce a Cancellare  

Scese il tramonto sull’ultimo giorno di lavoro di Saeko. La donna si tolse per l’ultima volta la divisa,la appese tra i ricordi della sua vita ed uscì per le strade a camminare.  

“Adesso sono davvero sola…” pensò. Quando guardava alle sue spalle scopriva di avere il silenzio più totale,e questo le incuteva un po’ di timore.  

Certo,c’erano ancora Umibozu e Miki,e poi Mick e Kazue,e le sue sorelle Reika e Yuka. Ogni volta che entrava nel bar Cat’s Eye si faceva sempre piacevoli chiacchierate.  

Ma sapeva bene,e non si vergognava di confessarlo a sé stessa,che era qualcos’altro,anzi qualcun altro che le mancava. Era stato terribile con Hideyuki,e con Ryo, Kaori e Shan In era stato ancora peggio. La loro allegria era diventata qualcosa di cui non poteva fare a meno,ultimamente. Qualsiasi cosa facesse,aveva sempre davanti agli occhi i momenti della morte dei suoi amici. Anche in quel momento,mentre camminava,li vedeva sfilare davanti a sé,uno dopo l’altro.  

Saeko si voltò da quel buio che l’attorniava,portandosi le mani sul viso e scoppiando in singhiozzi come raramente aveva fatto. Era stanca di vedere fantasmi dovunque. Fantasmi che la riportavano ad un passato doloroso che non voleva dimenticare ma aveva paura di sbirciare,di rispolverare. Si,un tempo ero fredda e cinica,si disse. Ma allora ero giovane. Avevo davanti la vita. Adesso ho paura. Il passato del mio lavoro,dei miei amici morti,è una spina nel cuore. Vorrei poter essere già con loro…  

Ma con sua sorpresa si accorse che i contorni delle figure non erano opachi,sbiaditi come se fossero gli ultimi resti laceri di un sogno. Non erano nell’agonia della morte. Erano vivi. Sentì quattro mani tiepide che si poggiavano sulle sue spalle.  

“Non sei sola,Saeko. Noi siamo con te.”  

E rivide Ryo sorriderle e ammiccarle come quando stava per chiederle la solita ricompensa di due o tre notti di mokkori… E rivide Kaori guardarlo di sbieco con quell’espressione che era solita assumere prima di dargli una sonora martellata… E rivide Shan In che la salutava,e Hideyuki che rideva come era solito fare con lei in ufficio…  

“Grazie a tutti voi,amici miei..” disse tra le lacrime. D’ora in poi non ci sarebbero più stati fantasmi negativi,ma solo immagini,ricordi e presenze positive.  

E confortata da quel pensiero prese la strada per tornare nella sua nuova casa.  

Il cartello con la scritta “Sotto sequestro di Polizia” era ancora lì. Saeko lo strappò via con un colpo secco,ed entrò tra quelle mura. Era stata lei a metterlo,dopo la morte di Shan In e Ryo,perché nessuno vi entrasse. “ Ma domani mattina non sarò più una poliziotta…” si disse. “ Ho una nuova occupazione da svolgere.”  

Saeko prese il posto di Shan In nella direzione della scuola Hanazono,accanto alle amiche di Kaori.  

E da quel giorno visse con più serenità tutti i giorni che le rimanevano,anche se,ogni tanto,quando le capitava di trovarsi in qualche situazione particolare e abbastanza pericolosa,degli appuntiti coltelli le volavano dalle mani e andavano a colpire dove era necessario. Non era più nella polizia,ma la sua fida giarrettiera nella quale nascondeva i coltelli era sempre pronta a venire in suo soccorso!  

***  

Quando Ryo aprì gli occhi,fu stordito dalla luce accecante che si propagava attorno a lui. Che strano,non ricordava che il mondo fosse così bello. Aveva appena fatto una dormita meravigliosa,e tutto ciò che vedeva attorno era un giardino fiorito immerso tra montagne galleggianti nell’aurora. Non aveva più freddo. Non sentiva dolori nel corpo. Quasi gli sembrava di avere di nuovo vent’anni!  

Istintivamente si portò una mano sulla tasca interna della giacca,ma la python era scomparsa. “ Non ti servirà mai più qui…” disse una voce familiare alle sue spalle.  

Ryo si girò piano,quasi avesse paura di infrangere quello che gli sembrava solo un bel sogno. Sentire quella voce così vicina e reale…  

Alle sue spalle,seduta accanto a lui,c’era una donna. E il suo sorriso era quello che non aveva più visto per troppo tempo,ma non aveva mai voluto dimenticare. E i suoi capelli erano quelli rosso fulvo che non aveva più accarezzato per troppo tempo. e le sue labbra erano quelle che non aveva mai baciato laggiù,nel mondo buio degli uomini. Ed ora erano nuovamente lì accanto a lui. Per sempre. Senza pistole,senza armi,senza guerre. Senza l’angoscia di dover combattere quotidianamente per sopravvivere.  

“ Kaori...” bisbigliò.  

E un po’ più indietro,vide anche un altro volto anch’esso da tempo obliato sulla terra.  

“Maki! “ esclamò stupefatto. E tra gli abbracci l’amico rideva,rideva di una felicità che non ricordava più.  

Kaori allora gli si avvicinò,e si appoggiò al suo petto. Quel cuore batteva ancora.  

I loro cuori,i loro respiri,i loro corpi proseguivano una vita che laggiù,da qualche parte sotto l’infinito,era ormai conclusa.  

Ryo non sapeva cosa dire,e le uniche parole che trovò furono un silenzio calmo e rassicurante. Poi la sua bocca cercò quella di lei,tacita e socchiusa,e la avvolse in un lungo e tiepido bacio,cancellando ogni lacrima e ogni incertezza.  

“ Dove siamo?” le chiese dopo un poco,mentre le accarezzava i capelli.  

“ Bentornato a casa,amore mio.” Rispose Kaori,e si gettò di nuovo tra le sue braccia facendolo ruzzolare nell’erba e coprendolo di baci. “  

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