Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author: Erel

Status: To be continued

Series: City Hunter

 

Total: 8 chapters

Published: 03-08-05

Last update: 11-01-06

 

Comments: 16 reviews

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General

 

Disclaimer: L'autrice ci tiene a precisare che questa storia è opera della fantasia.Tutti i personaggi di City Hunter appartengono a Tsukasa Hojo e a tutti gli aventi diritto. William Scott, Milena Layne, Eliana Alberghini(Elaine Grice), Giorgio Alberghini, Henri Layne, Armando Lotario, Vincenzo Lotario e i suoi scagnozzi, luoghi e avvenimenti sono il prodotto dell'immaginazione dell'autrice o, se reali, sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.

 

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   Fanfiction :: Le verità nascoste

 

Chapter 4 :: come possono essere vendicative le donne...

Published: 14-09-05 - Last update: 14-09-05

Comments: Ringrazio ancora tutti quelli che hanno letto i precedenti capitoli e naturalmente Blue; come farei senza di te?? ^__^ X Milene: è vero, Milena è la traduzione in italiano del tuo nome! Mi è sempre piaciuto fin da bambina e avrei tanto voluto avere questo nome invece del mio (cioè Simona)! ^^” quindi non avevo nessun dubbio su quale fosse il nome di uno dei personaggi della storia ^^. Grazie per i complimenti sulla fic! ^__^ X Loreley: grazie mille per i tuoi complimenti sulla mia scrittura ma se capisci tutto ringrazia Blue ^^”! Eheh..chissà se le tue ipotesi saranno giuste? Tanto tra un po’ lo scoprirete! Fatemi sapere come vi sembra questo capitolo eh? ^__- Spero vi divertirete a leggerlo come io mi sono divertita nello scriverlo! Ciao e a presto!! PS: la canzone alla fine del capitolo è “Vivimi” di Laura Pausini ^^.

 


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- Amore, potrei chiederti un piccolo favore? –  

-Mmh…certo cara dimmi… - Ryo era estasiato dalle dolci carezze della sua fidanzata.  

 

Kaori non aveva proprio il coraggio di domandarglielo convinta della risposta negativa del suo uomo; era pur certo però che questa volta non ci avrebbe rinunciato per nulla al mondo!  

 

-…Domani…. verresti a fare shopping con me?- La domanda, pronunciata velocemente e tutta d’un fiato, spiazzò in un attimo Ryo. Seguì poi un lungo ed interminabile silenzio interrotto infine dallo sweeper, ancora sbalordito:  

 

- Cosa? ….a-aspetta un secondo….TU avresti organizzato una cenetta a lume di canela a base di cibi afrodisiaci e una serata intera passata romanticamente dentro la vasca….SOLO PER ANDARE A FARE SHOPPING INSIEME?? –  

 

- Lo so, lo so…È davvero difficile corromperti! – I due innamorati erano immersi insieme nella vasca da bagno: la testa di Ryo era appoggiata beatamente sul petto della ragazza e quest’ultima lo teneva legato a sé con le sue chilometriche gambe mentre giocherellava con le ciocche di capelli di lui. Un forte odore di incenso aleggiava nel bagno mischiato ad una fitta nebbiolina. Due bicchieri insieme ad una bottiglia di champagne semivuota erano appoggiati su di un piccolo tavolino.  

 

- NO, assolutamente NO! Lo sai benissimo che mi annoio da morire quando andiamo a fare spesa! –  

 

- Ti prego! È da più di due mesi che non mi accompagni! Sai quanto mi piace farla in tua compagnia…-  

 

- Puoi chiedermi tutto ma non questo! – Ryo sapeva benissimo però che la socia non avrebbe gettato la spugna tanto facilemente.  

 

- Dai….ti prometto che dopo farò tutto ciò che vorrai…..- Era proprio come temeva: era passata all’attacco! E aveva puntato proprio sui suoi punti deboli...  

 

Con un sorriso furbesco di cui Ryo non si accorse, Kaori cominciò a sfiorargli l’orecchio sinistro con dei piccolissimi baci e, vedendo che l’attacco stava funzionando, passò al collo con dei baci più seducenti, continuando per un buon quarto d’ora.  

- No….t-ti ho detto che non ci vengo…però..- Tadaan! Era arrivata ad un passo dalla vittoria! Anche Ryo capì che era giunta la sconfitta e cercò, seppur disperatamente, di reagire e di allontanarsi il più velocemente possibile dalla tentazione della carne.  

Appena Kaori percepì un piccolissimo movimento di ribellione del partner, lo strinse più forte a sé e rincarò la dose di baci: - allora, sei ancora della stessa idea? – la sua voce era calma e bassa. Ryo era sul punto di cedere.  

 

- N-no…non crollerò a dei ricatti del genere… – doveva ammettere che erano dei ricatti piuttosto invitanti…  

“Ancora poco e crollerà ai miei piedi!” Kaori era proprio soddisfatta di sé! Certo però era davvero umiliante e vergognoso ciò che stava facendo. “Tutto questo solo per un po’ di shopping insieme…” e una domanda le saltò tutto ad un tratto alla mente: “non starò esagerando?”. Iniziò a riflettere sul suo comportamento, interrompendo le deliziose torture che stava infligendo al suo povero “prigioniero”. Ryo interdetto girò il volto verso la sua ”torturatrice”, vedendola pensierosa:  

 

- Cos’è successo? Perché ti sei fermata? Hai capito forse che non devi più assillarmi con queste stupidaggini? – .  

 

“STUPIDAGGINI”??? Aveva proprio sentito bene? É così stupido che due fidanzati escano la mattina insieme per fare delle compere???  

“Maschilista!” pensò mandandogli uno sguardo torvo: “È questo ciò che pensi di me?? Che vivo solo di STUPIDAGGINI?? Pensi che io sia così frivola?? Non te la farò passare liscia Ryo Saeba, non solo ti convincerò a venire con me, ma ti farò passare la mattinata più tremenda della tua vita!”. Ormai non aveva più alcun dubbio: gliel’avrebbe fatto pagare quell’affronto! Vedendo quello sguardo assassino, Ryo rabbrividì di paura. Kaori però si riprese immediatamente sfoggiando uno sguardo simile a tutti quelli con cui Saeko riusciva a far cadere gli uomini ai suoi piedi:  

 

- Certo che no….-. E ai baci Kaori aggiunse anche delle piccole e delicate carezze sugli addominali di lui.  

Ora era proprio giunto al culmine della sopportazione: non ce la faceva più. “mmh…adesso accetto…È troppo bella per dirle di no…” pensava continuamente….Ma il suo orgoglio era immenso quanto quello della sua donna: “no, non posso, non DEVO!! Perché farmi ricattare in questo modo?? Ho resistito per 8 lunghissimi anni, resisterò acora per un po’! Non vincerai cara Kaori, non questa volta…”.  

 

- E va bene HAI VINTO TU! – Disse con aria sconfitta il povero sweeper. Il precario equilibrio creatosi nella sua mente venne spezzato dalla volontà del suo ”amico” e i suoi buoni propositi, dopo nemmeno 3 secondi da quando li aveva formulati, svanirono in men che non si dica.  

 

- YUHUUU!! CE L’HO FATTA!! – Gli diede un bacio sulla chioma bagnata. – Amore mio, come farei senza di te! – Poi disse con voce più seducente: - Ti farò passare una giornata indimenticabile…-  

 

“Stai tranquillo, sarà decisamente indimenticabile!”. Pensò con un viso celatamente diabolico. In quello stesso momento sentì Ryo staccarsi dalla sua presa e girarsi velocemente verso di lei, facendo cadere un pò d‘acqua sul tappeto di fronte la vasca: - Perché non cominciare adesso? – e si avvicinò alla sua bocca sussurrandole con voce roca sulle labbra: - adesso sarai mia senza fare capricci…-.  

 

 

 

- Kaori vuoi scendere?? Sono già le undici, per le strade già ci saranno centinaia di automobili e rimaremo imbottigliati nel traffico…con tutto questo caldo non è l’ideale… -. “Però se rimarremo bloccati….NON DOVRO’ ACCOMPAGNARLA E RITORNEREMO A CASA!! “ Pensava lo sweeper come se avesse scoperto l’acqua calda…  

 

- Però ripensadoci…fai pure con calma! –  

- Eh no caro, ho capito i tuoi pensieri: se ritardo ancora un po’, speri che vedendo il traffico decida di ritornare a casa!! –  

 

“Come ha fatto??” Pensava attonito e con gli occhi spalancati il poveretto beccato in flagrante.  

- Ormai ho imparato a conoscerti Ryo Saeba – Continuava ad urlare dal secondo piano correndo da una parte all’altra della casa per trovare tutto l’occorrente necessario per prepararsi: -…E avendo capito con quale brutta bestia ho a che fare tutti i santi giorni, ho deciso che andremo a piedi! –.  

 

- A PIEDI??? EH NO! QUESTO NON ERA NEI PATTI E POI DOVRO’ PORTARE TUTTE LE BUSTE CHE……..-. Non riuscì a proseguire le proteste, dato che la parte inferiore della mandibola era calata rovinosamente fin sotto le scarpe…La sua assistente scendeva lentamente le scale come in una di quelle scene speciali dei film, dove tutto va al rallentatore…  

 

Il mondo si era annullato, i suoi pensieri si erano annullati automaticamente…Non riusciva neanche a parlare decentemente a causa dello spettacolo davanti ai suoi occhi: un top color azzurro turchese legato intorno al collo, copriva a malapena il busto della ragazza, completamente nudo dietro a causa della profonda scullatura sulla schiena…La stoffa leggera e trasparente veniva fermata al corpo con una cordicella sui fianchi; una minigonna di jeans aderentissima e cortissima veniva ricoperta per una buona parte dal top turchese. Dei sandali, anch’essi turchesi e con tacchi a spillo vertiginosi, davano un tocco di eleganza e nello stesso tempo di semplicità alla figura slanciata di Kaori.  

 

Il cuore di Ryo poi si fermò un istante vedendo il volto della donna: un leggero ombretto blu circondava le palpebre degli occhi, ricoperte da un ombretto in crema bianco. Le folte ciglia piene di mascara scolpivano nel cuore di chi lo guardava lo sguardo sensuale e profondo della ragazza. Il fard faceva sembrare la pelle ancor più chiara e levigata del solito; il lucidalabbra trasparente evidenziava le labbra carnose della donna; i capelli erano leggermente bagnati e spettinati.  

 

Dopo qualche attimo di contemplazione da parte del socio, Kaori raggiunse Ryo che ancora non riusciva a riprendersi dallo shock.  

 

- Sai, quest’anno va di moda lo stile etnico… – Disse passandogli vicino per prendere sul divano la sua borsetta. Un profumo sensuale ma delicato al muschio bianco e alla mora penetrò prepotentemente nelle narici dell’uomo che, seppur in maniera confusa, riuscì a pronunciare qualche parola di protesta:  

 

- N-non…n-on v-vorrai mica uscire….così? –  

 

- Qualche problema? –  

 

- Beh….- Non poteva certo dirle che era geloso! Sarebbe stato preso in giro per tutta la giornata. – Certo che c’è qualche problema! E se qualcuno ci attacca?? Come potrai fuggire da una scarica di proiettili con quei tacchi e con quello straccio al posto della gonna?? -. Kaori però non era nata ieri, capì benissimo che quella protesta non centrava un bel niente con l’eventuale attacco da parte di un killer, ma con il pericolo di un attacco…da parte dell’intero genere maschile! “Ed ecco qua che ci sei cascato come un pesce lesso, caro Ryo Saeba” pensò fiera Kaori: “ Ma questo è solo l’assaggio della mia vendetta…”  

 

- Non sarai mica geloso…-. Disse girandosi verso di lui e guardandolo negli occhi con il mento alzato e un piccolo sorriso a fior di labbra.  

 

- Certo che no! – Rispose irritato Ryo, troppo imbarazzato per essere stato scoperto. – Ti ho già detto che non devi assolutamente vestirti in questo modo se vuoi evitare l’attacco da parte di un killer! -. All’esterno sembrava avere un perfetto atteggiamento professionale ma…a chi voleva darla a bere??  

 

“Eh no amore mio…non mi sconfiggerai con la solita scusa del killer pronto a ucciderci! “  

Ondeggiando i fianchi, si avvicinò all’orecchio sinistro di Ryo, utilizzando uno sguardo da bambina: - Dai…chi vuoi che ci voglia uccidere in una calda e afosa mattinata di agosto…Non pensi che anche i killer abbiano bisogno di una vacanza? -. Era la scusa più originale che aveva trovato in quel momento…Tuttavia era anche quella che non avrebbe convinto nemmeno un bambino di 5 anni…si morse la lingua per la stupidaggine che aveva appena detto. La risposta però fu proprio quella sperata:  

 

- Sì…In effetti…anche loro saranno andati al mare…e…si staranno…divertendo…e…potresti uscire così….se vuoi….- Il povero Ryo era decisamente fuso. A causa della “bella” sorpresa di Kaori, non riusciva a capire più niente e articolava difficilmente frasi senza senso…anche se gli avesse detto che senza quel vestito i marziani l’avrebbero rapita, lui ci avrebbe creduto.  

 

Per la strada, proprio come aveva proggettato Kaori, tutti la guardavano come un angelo sceso dal cielo tra i peccatori; c’era chi la guardava con occhi sognanti, chi rimaneva a bocca aperta e con gli occhi sgranati, chi la guardava con desiderio e chi urlava dall’altra parte della strada qualche apprezzamento…Ma non appena cercavano di avvicinarsi a lei, lo sguardo omicida dello sweeper li trapassava da parte a parte, facendoli rabbrividire e allontanarli dalla sua donna. “Perfetto” pensava continuando a calmare i bollenti spiriti degli uomini che incontravano con delle spaventose occhiatacce: “ Oltre ad essere un grandissimo idiota per aver lasciato uscire Kaori in quella maniera, ci si mettono anche questi maniaci a rovinarmi la giornata! Se solo potessi, li ucciderei uno ad uno...o magari prima li torturerei e poi li getterei nell’acido…”. Mentre pensava alle possibili probabilità di morte, anche la sua socia stava pensando tra sé: “Ahh..dannazione che vergogna! Perché ho deciso di fare una cosa così stupida?? Non sono abituata a tutti questi sguardi…”. Doveva ammettere però che era davvero una soddisfazione avere tutti quegli ammiratori…anche se nel suo cuore c’era già una persona…una sola…non una di più…  

 

Vedere quegli atteggiamenti possessivi da parte del suo uomo, la faceva sentire al settimo cielo, come se avesse raggiunto la felicità eterna… La sua parte di donna innamorata voleva cancellare l’offesa che aveva ricevuto la sera precedente…Tuttavia, c’era anche l’altra parte di sé stessa, la donna orgogliosa e vendicativa, che cercava di farla resistere, di continuare a fargliela pagare anche per tutte quelle volte che in quegli anni passati l’aveva presa in giro: “Avanti Kaori” le diceva continuamente: “finalmente è arrivata l’occasione per fargliela pagare al tuo caro Saeba! Non vorrai cancellare anni e anni di scherzetti idoti vero??”. Già aveva ragione! Ora era arrivato il suo turno, doveva assolutamente continuare la sua vendetta!  

 

Con questo pensiero rallentò il passo, aumentando ancora di più la sua camminata e le sue occhiate provocanti: - Kaori non potresti camminare come sempre??-  

 

- Ma se cammino come tutti gli altri giorni..-  

- No cara, riconosco la tua camminata..direi invece che questa camminata è nello stile di Saeko –  

-M-ma no… cosa dici??- rispose prontamente con una risata agitata e quasi isterica.  

– È solo che…con questi tacchi..beh…è normale che alla fine si debba ondeggiare un pochino con i fianchi per tenersi in equilibrio! -.  

- E da quando tu sei diventata un’esperta di scarpe femminili?? Pensavo che questi argomenti non rientrassero nell’interesse di un uomo! – Cercò di provocarla, sperando di finire schiacciato da uno dei suoi amati martelloni, ritrovando così la Kaori di sempre. Purtroppo però non reagì come avrebbe voluto. – Beh…a quanto pare tutti questi uomini non la pensano come te…- lo sweeper diede una rapida occhiata intorno a sé per poter accorgersi che schiere di uomini, approfittando della momentanea distrazione dell’uomo, avevano ricominciato ad ammirare Kaori. Irritato da tutti quegli sguardi famelici, la prese per il braccio e la trascinò violentemente fino alla fermata del tram.  

 

La giornata passò nel peggiore dei modi: il povero Ryo non riusciva proprio a contenere la sua socia che quel giorno, era diventata decisamente un’altra!  

“Ma cosa diavolo le è successo?? Prima il vestito, poi gli sguardi agli altri uomini, quella strana camminata…”. Entrarono addirittura in centinaia di negozi di abbigliamento femminili per provare questo e quell’altro abito (naturalmente tutti abbastanza sexy e succinti), diventando oggetto di desiderio per tutti gli uomini che si trovavano dentro le boutiques: “che schifo di giornata…” pensava infuriato lo sweeper mentre portava in mano numerose buste che contenevano i vestiti che aveva deciso di comprare la sua socia.  

 

Un altro fatto gli diede però una maggiore preoccupazione: “chi diavolo era quello che ci ha seguito per tutto il giorno? Un maniaco forse? Qualche sporco bastardo invaghitosi di Kaori? O qualcuno che vorrebbe farle del male?”. Al solo pensiero il suo viso si rabbuiò completamente. Kaori, avvertendo quello sguardo che pensava fosse stato causato dal comportamento che aveva tenuto durante il giorno, sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi: “Sono davvero una stupida! Ma come l’ho ridotto?? E per una stupida vendetta poi….”. Decise quindi di rimediare a quel suo comportamento infantile:  

 

- Ryo…senti…ti andrebbe di…andare a ballare?? –.  

- Non ci pensare neanche di andare in discoteca vestita in quel modo!! Lì ci sono i peggio pervertiti del giappone e…-  

- Non ti preoccupare…se sono riuscita a tenere a bada il pervertito n.1 del mondo intero, con gli altri non avrò problemi…- La guardò di nuovo negli occhi: uno sguardo carico di affetto e amore gli penetrò nel cuore…era ritornata Kaori, la SUA Kaori, la donna più dolce e forte che aveva mai incontrato in vita sua e che era riuscita a farlo innamorare come un bambino.  

 

- Va bene, ma ci vengo solo ad una condizione…Devi tornare a casa e cambiarti d’abito! -.  

- Perché così non ti piaccio…?- cercò di provocarlo un’ultima volta con degli occhioni languidi.  

 

- NO, NO…non volevo dire questo…s-sei… bellissima, anche troppo…- Era davvero divertente vederlo arrossire in quelle rarissime volte che capitava: - E non voglio che gli altri…beh..mi hai capito…o no…? – Cercava di spiegare ma era troppo imbarazzato per dirle la verità: – Non ti preoccupare, ho capito…-. Un magnifico sorriso si stampò sulle labbra della ragazza, interrompendo le strazianti spiegazioni del suo partner. Le parole non servivano più, lei aveva perfettamente capito che era geloso marcio e, entusiasta di averlo “quasi” sentito pronunciare dalle sue labbra, gli diede un leggero bacio: - Ora saliamo e corro a cambiarmi! –.  

 

 

Una spumeggiante musica latina usciva dal locale in cui i due stavano per entrare: non era la solita discoteca piena di sballati e musica dance così alta che penetra nelle ossa, ma una deliziosa pista da ballo all’aperto, piena di faretti che emettevano una luce calda che si rifletteva sui volti degli innamorati che danzavano, chi in maniera un po’ buffa, chi in maniera eccezionale, sulle note dei migliori cantanti latino-americani.  

 

Ryo si stupì della scelta della donna: da come era trascorsa la giornata, pensava di finire in una di quelle baracche per i giovani piene di luci accecanti e musiche allucinanti. I suoi pensieri vennero interrotti da Kaori, che lo prese per mano e lo trascinò nel mezzo della pista. – Allora hombre, bailamos? – un sorriso divertito si dipinse sul volto del giovane: - con mucho gusto! –.  

 

Le note allegre e frizzanti della canzone “no me ames” di Jennifer Lopez e Mark Anthony si diffondevano nell’aria e tra le coppie presenti. All’inizio un po’ in difficoltà, Ryo si dimostrò un mediocre ballerino, mentre Kaori sembrava una ballerina professionista: - Ma dove cavolo hai imparato?? – Le disse, incredibilmente sorpreso della sua abilità. – Nel mio poco tempo libero pratico danza jazz e, anche se non è proprio lo stesso stile, i passi fondamentali sono quelli! -.  

 

Forti risate provenivano da quella deliziosa coppia, a causa di tutti i passi che il ragazzo sbagliava. Poi la musica si fermò improvvisamente e dalla consolle del dj partì un romantico lento che prevedeva un ballo guancia a guancia: - A questo non mi batte proprio nessuno! – Disse fiero di sé Ryo.  

 

Non ho bisogno più di niente adesso che  

Mi illumini d’amore immenso fuori e dentro…  

Ma credimi se puoi...  

Credimi se vuoi…  

Credimi e vedrai…non finirà mai…  

 

Ho desideri scritti in alto che volano…  

Ogni pensiero è indipendente dal mio corpo…  

Credimi se puoi…  

Credimi perché…  

Farei del male solo e ancora a me….  

 

Kaori prese la mano che Ryo le offriva e si strinse saldamente al suo petto. Da quel punto poteva sentire distinamente il battito veloce e violento del suo cuore che, al solo contatto con la sua pelle, non riusciva a rallentare. “Un po’ come il mio” pensava la donna sorridendo tra sé.  

 

Qui…grandi spazi e poi noi…  

Cieli aperti che ormai…non si chiudono più  

C’è bisogno di vivere da qui….  

 

Ryo mise un braccio dietro la schiena della donna e con l’altra mano le accarezzava la testa, mentre assaporava il dolce profumo dei suoi capelli: senza tutto quel trucco della mattina era davvero un incanto…  

 

Vivimi senza paura, che sia una vita o che sia un’ora  

non lasciare libero o disperso questo mio spazio adesso aperto..ti prego!  

Vivimi senza vergogna anche se hai tutto il mondo contro  

Lascia l’apparenza e prendi il senso…  

E ascolta quello che ho qui dentro….  

 

”Perché proprio io?..Perchè mi è stata donata una donna splendida come lei?? La merito davvero?”. Non sapeva darsi una risposta soddisfacente... Sentendo le braccia di lui irrigidirsi intorno a sé, Kaori alzò lo sguardo e vide il bellissimo viso del suo partner immerso in mille pensieri che, lo immaginava, gli procuravano soltanto dolore. Quando Ryo si accorse dello sguardo fisso su di lui, Kaori gli lanciò uno dei suoi più bei sorrisi: “ecco la risposta che cercavi” ….  

 

Così diventi un grande quadro che è dentro me  

Ricopri una parete bianca e un po’ anche stanca….  

credimi se puoi…  

Credimi perché…  

Farei del male solo e ancora a me…  

 

Qui…. Tra le cose che ho…  

Ho qualcosa di più… che non ho avuto mai  

Hai bisogno di vivermi di più…  

 

- Ryo…?-  

- Dimmi…-  

-…Scusami…..-. Lui abbassò la testa e la fissò stupito.  

- E di cosa? –  

- Ecco… vedi…- e gli spiegò tutta la storia della vendetta. Lo sweeper si mise a ridere di cuore.  

- Ecco lo sapevo…sei il solito cafone! – rispose Kaori rossa di rabbia e ferita nell’orgoglio. Vedendo il suo viso diventato improvvisamente triste, si morse la lingua per la sua stupidità.  

- Non offenderti tesoro….sono io a doverti chiedere scusa…non dovevo offenderti in quel modo ieri sera…-. Pensava che l’avrebbe presa in giro per tutto il resto della serata e invece con enorme sorpresa le chiese scusa: “Che persona meravigliosa” pensò tra sé Kaori con gli occhi velati di lacrime.  

Mentre lo sweeper cercava ancora di scusarsi per il suo poco tatto, la donna gli mise un dito davanti alla bocca, seguto poi dalle sue labbra: - Non scusarti, ti prego…non roviniamo questa magica serata con una montagna di scuse inutili – che effettivamente, non erano nello stile di Ryo.  

 

Vivimi senza paura…  

anche se hai tutto il mondo contro…  

lascia l’apparenza e prendi il senso…  

e ascolta quello che ho qui dentro……..  

 

Finita la canzone, i due rimasero ancora abbracciati più intensamente di prima, immobili sulla pista da ballo… Le altre coppie, che ormai avevano lasciato la pista da un bel po’, rimasero a guardare i due con un intenso calore nel cuore: tutto il loro immenso amore fuoriusciva dalla loro pelle e si insinuava negli animi degli spettatori, commossi per le forti emozioni che provenivano dai due.  

 

“Dopo tutto” pensarono in sintonia i due, “è stata davvero una giornata indimenticabile”.  

 

 


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