Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author: Erel

Status: To be continued

Series: City Hunter

 

Total: 8 chapters

Published: 03-08-05

Last update: 11-01-06

 

Comments: 16 reviews

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General

 

Disclaimer: L'autrice ci tiene a precisare che questa storia è opera della fantasia.Tutti i personaggi di City Hunter appartengono a Tsukasa Hojo e a tutti gli aventi diritto. William Scott, Milena Layne, Eliana Alberghini(Elaine Grice), Giorgio Alberghini, Henri Layne, Armando Lotario, Vincenzo Lotario e i suoi scagnozzi, luoghi e avvenimenti sono il prodotto dell'immaginazione dell'autrice o, se reali, sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.

 

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   Fanfiction :: Le verità nascoste

 

Chapter 5 :: proteggere una star???

Published: 07-10-05 - Last update: 07-10-05

Comments: ed ecco qua un nuovo capitolo! ringrazio tutti quelli che continuano a seguire la mia storia!! vi lascio alla lettura! un bacio Erel

 


Chapter: 1 2 3 4 5 6 7 8


 

Una donna furiosa stava camminando nei corridoi del palazzo del distretto di polizia di Shinjuku.  

Risultarono vani i tentativi da parte dei poliziotti di fermarla: I suoi occhi verdi saettanti gelavano il sangue degli agenti di polizia che al suo passaggio si allontanavano intimoriti.  

 

Milena continuava per il suo cammino, non accorgendosi degli effetti che produceva sulle persone intorno a lei. Solo una ragazza provò fermarla:  

- Mi scusi signorina ma dove crede di andare? Non può girare da sola nel edificio senza permesso…-  

- Sto cercando il detective Nogami, sa dirmi dov’è??- disse la donna con tono autoritario. I suoi occhi non ammettevano obiezioni. La ragazza con una risatina isterica le indicò la strada: “non avrei mai creduto che nel mondo esistesse un’altra Saeko Nogami…c’è da preoccuparsi…”.  

 

Arrivata alla meta, Milena non bussò neanche alla porta, troppo accecata dalla rabbia:  

 

- Perché ci ha mandato da quell’essere???? –  

- Ah, è lei signorina Layne! C’è qualche problema?- Saeko come al suo solito, non si era scomposta all’arrivo burrascoso della donna, mentre tutti i colleghi presenti nella stanza si spaventarono a morte a causa della brusca entrata.  

 

- Si che c’è qualche problema!! Anzi, c’è UN grave problema! – Con passo deciso si avicinò alla scrivania della detective e le si piantò davanti con faccia grave: - Perché ha detto di rivolgerci a quel depravato???- Saeko capì all’istante di chi stava parlando. – Credo…che questo non sia il posto più adatto per parlare….- in effetti tutti avevano puntato occhi ed orecchie sulle due bellissime donne. – Cosa ne dice se andiamo a prenderci un caffè insieme? C’è un piccolo bar qui vicino. É davvero ottimo, conosco i proprietari e quindi lì potremmo parlare tranquillamente…Dite all’ispettore Nogami che mi prendo mezza giornata libera.- disse infine Saeko in direzione di due suoi colleghi, terrorizzati all’idea della reazione del ispettore, - M-ma il capo se la prenderà a morte con noi…- troppo tardi, l’astuta detective se n’era già andata.  

– ahh…le donne…sempre a sfruttare noi poveri uomini…- si sfogarono rassegnati i due giovani poliziotti.  

 

 

Il campanello della porta del Cat’s Eye suonò. Miki alzò la testa verso i clienti che stavano entrando.  

- Buongiorno e benvenuti al Cat’s Eye ah…Ciao Saeko come mai da queste parti? -.  

- Buongiorno Miki…salve Umibozu! – l’ex mercenario salutò Saeko con un cenno della testa. – Io prendo il solito, lei signorina Layne cosa ordina? – la donna era troppo scoinvolta per parlare; l’uomo davanti ad essa aveva un’aura decisamente minacciosa: “ma come fanno queste due a stare così tranquille insieme ad un uomo del genere?” pensò Milena decisamente spaventata. Saeko l’aveva portata nello stesso locale in cui aveva visto per la prima volta City hunter e la sua collega: “non posso sbagliami, è lo stesso uomo che ha scaraventato Ryo Saeba fuori dalla finestra…certo che visto da vicino fa una certa impressione…”.  

Continuava a fissarlo, mentre gli altri tre aspettavano una sua risposta: - penso….che ordinerò dopo…se non le dispiace -.  

 

Si sedettero ad un tavolo in fondo al locale, proprio accanto alla finestra. Dal caffè fumante che aveva ordinato la poliziotta proveniva un aroma intenso davvero piacevole:  

- Sembrava sconvolta prima signorina…-.  

- Mi chiami Milena -.  

- Milena….bel nome! –  

- la ringrazio…comunque non siamo venute qui per discutere di queste frivolezze – decise di arrivare al dunque, non era da lei girare intorno al discorso:  

- detective, perché ci ha detto di rivolgerci a City Hunter?-  

- Perché è il migliore sulla piazza..- rispose semplicemente Saeko, provando un leggero brivido quando il caffè caldo le scivolò nella gola.  

- IL MIGLIORE?? Quel maniaco?? E’ un fannullone, va in giro per le strade tutto il giorno senza fare niente…anzi no, ad importunare tutte le donne che incontra, inseguito da una donna violenta che lo colpisce con degli strani aggeggi enormi a forma di martello che escono dal nulla…E la sera poi? Non fa altro che frequentare i locali più vergognosi del quartiere (ehi, ma perché tutti pensano male di me!! ç__ç NdRyo. Sta zitto e fammi continuare!! NdA)…solo una volta l’ho visto andare in un posto decente…insieme alla ragazza violenta, che immagino sia la sua assistente…-  

 

Saeko, diventata improvvisamente molto seria, alzò lo sguardo verso Milena: - Come fa a sapere tutte queste cose sul suo conto? -.  

La donna si accorse che la rabbia l’aveva fatta parlare decisamente troppo. Non aveva altra scelta che confessare la verità: -…Ecco vede…avevo iniziato a raccogliere informazioni…e tutti gli informatori sottolineavano il fatto che lui fosse un vero playboy e un perdigiorno… non volevo crederci e così….- Abbassò gli occhi e divenne improvvisamente rossa mentre stringeva con forza un fazzoletto di carta: - io….l’ho pedinato per una settimana! – .  

 

Mentre una serie di corvetti danzanti circondavano la testa della poliziotta rimasta con gli occhi sgranati, arrivò Miki con una tazza di thè: - Ecco il suo thè signorina…scusi se mi permetto, ma lei non è giapponese vero? -.  

 

- No infatti, sono inglese..forse l’avrà capito dal mio orrendo giapponese..purtroppo non ho avuto il tempo di impararlo alla perfezione -.  

- No, no signorina non volevo dire questo! Il suo giapponese è ottimo! -. Miki era visibilmente dispiaciuta per essersi spiagata male:  

- i suoi lineamenti..non si vedono in giappone ragazze con lineamenti così sofisticati e con dei bellissimi occhi verdi come i suoi! -.  

- Miki…potresti scusarci? -. Interruppe il discorso Saeko che durante il piccolo scambio di battute tra le due donne aveva scacciato i corvetti ed era tornata, almeno apparentemente, normale. – Certo Saeko, scusami…è stato davvero un piacere conoscerla signorina…? –  

- Layne…Milena Layne -. A quel nome Miki sgranò gli occhi: - L-lei…è davvero QUELLA Milena Layne???-. Saeko cercò di allontanarla dal tavolino: - Ti prego Miki, stiamo discutendo di cose importanti e…- Miki non la stava ad ascoltare, troppa era l’emozione che stava provando in quel momento.  

- Lei è la manager del famosissimo attore William Scott???-.  

- Beh…sì…-.  

- Oh mio dio non ci posso credere!!!! Sono una sua grandissima fan, è il mio attore preferito e ho visto tutti i suoi film! Quando ho saputo che veniva qui a Tokyo per girare un film mi sono sentita morire! A proposito, quando esce in giappone il film “Saturday life”??-. Miki continuava a parlare così velocemente che Milena non sapeva a quale domanda rispondere per prima.  

Per la fortuna di Saeko, intervenne Falco che chiese alla moglie di andare a prendere le ordinazioni agli altri tavolini, dove inspiegabilmente c’erano dei clienti.  

A malincuore Miki lasciò le due donne e si diresse dagli altri clienti.  

 

- Ritornando al discorso precedente…Ha seguito Ryo Saeba…-  

- perché voglio essere a conoscenza di tutti i particolari, compreso il modus operandi, della persona che dovrà proteggere William Scott.– concluse la frase Milena.  

- Ma lei è solo la sua manager…pensavo che il manager si occupasse di prendere appuntamenti, parlare con i produttori…non di occuparsi della sicurezza dell’attore…non esiste il servizio alla sicurezza? -. Chiese Saeko con fare malizioso.  

- William non ha mai voluto un addetto alla sua sicurezza, né delle guardie del corpo. E’ una persona importante e per questo ho il dovere di pensare alla sua incolumità, dato che anch’io potrei rimetterci perché se succede qualcosa a William, la casa di produzione cinematografica non avrà un attore per il suo film e noi saremmo costretti a pagare un’enorme penale…Quindi ho fatto ciò anche per il mio interesse -. Rispose freddamente Milena.  

- Può stare tranquilla Milena…City hunter è uno dei migliori professionisti sul campo, di sicuro lo proteggerà meglio della polizia…- Guardando l’orologio si accorse che stava esagerando con il permesso, il padre non gliel’avrebbe fatta passare liscia questa volta. Si alzò dalla sedia e continuò a parlare:  

- Non creda alle dicerie che si dicono in giro e a ciò che ha visto questa settimana: Ryo è cambiato, non è più un playboy…lo fa soltanto per far arrabbiare la sua assistente, ma questa è un’altra storia. Si fidi di me….ora devo andare, l’ispettore non accetterà neanche un minuto in più di ritardo! -.  

- Senta…la ringrazio per tutto quello che sta facendo per noi -. Disse sinceramente la donna. – E vorrei chiederle un altro piccolissimo favore…lei dovrebbe essere in stretti rapporti con questo City hunter quindi…ci potrebbe accompagnare lei da lui?-.  

La poliziotta sorrise: - Certo, però posso accompagnarla solo domani dato che è la mia giornata libera!-.  

 

 

Shinjuku, il giorno dopo. Ore 9.00 del mattino.  

 

Dlin Dlon. Dlin Dlon.  

- Arrivo, un attimo!!- Kaori scendeva di corsa le scale imprecando contro il partner che aveva lasciato i jeans davanti alla porta della camera da letto la sera precedente.”tanto sarà quell’approfittatrice di Saeko venuta a rifilarci un altro dei suoi incarichi impossibili”.  

Arrivò davanti la porta e l’aprì. Il cuore le si fermò per un attimo vedendo chi aveva di fronte: “non è possibile!! Ma è proprio….LUI?”  

 

- Buongiorno! E’ lei la signorina Makimura?-  

-Ah….eh…i-io…- Kaori non riusciva a parlare decentemente “forse sto ancora sognando” pensava tra sé mentre l’uomo davanti a lei le sorrideva in attesa di una risposta.  

In quello stesso istante arrivò Ryo, che ancora mezzo assonnato sbadigliava facendo un fortissimo rumore. - Kaori ma chi è che rompe all’alba??- Non avendo risposta neanche lui, si avvicinò alla porta, vedendo la donna ancora con gli occhi sgranati e la bocca mezza aperta.  

- Siete ancora voi della compagnia telefonica?? Vi ho già detto che non vogliamo niente quindi andatevene! -. Stava per chiudere violentemente la porta in faccia al signore, quando Kaori gli diede una gomitata in pieno stomaco e riprese il dono della parola: - ma che diavolo stai facendo idiota!! Non vedi che questo è l’attore inglese William Scott??? – Anche Ryo non potè fare a meno di sbalordirsi di fronte a quella dichiarazione. In effetti c’era qualcosa nel viso di quell’uomo di molto famigliare, ma fino ad allora non sapeva spiegarsi cosa.  

Si fece spazio Saeko, che aveva assistito divertita alla scena insieme a Milena: - Salve ragazzi! Come va? Vi ho portato un nuovo cliente! -.  

Con un’orribile smorfia Ryo si rivolse sgarbatamente alla poliziotta: - Un cliente maschio?? Può essere anche il principe Carlo d’Inghilterra, tanto non accetterei…AHI!!- Kaori l’aveva scaraventato con un pugno dall’altra parte del corridoio. Un’enorme goccia comparve sulle teste dei due inglesi, mentre Saeko non si scompose: “L’avevo detto io che questi due erano strani” pensò tra sé Milena. La sua presenza venne percepita da Ryo, ancora accasciato in fondo al corridoio, anche se la donna non aveva ancora varcato la soglia dell’ingresso: “mmh…abbastanza alta, fisico da modella….e di sicuro uno schianto!!” Si alzò per accertarsi delle sue sensazioni e potè constatare che non aveva sbagliato assolutamente niente!  

 

- Mia dolce donzella che vien dall’Inghilterra, Gradisce prendere un thè con me?????- disse Ryo nuotando velocemente nell’aria verso la manager dell’attore. (ma come diavolo fa???? NdA)  

-AAAAAAAHHH!!!- la ragazza spaventata cercò di nascondersi dietro a William, anche lui scioccato dalla visione di quell’uomo che fluttuava nell’aria. “SDOOOOONG!!!” Tuttavia il povero Ryo non riuscì ad arrivare alla meta tanto agognata a causa di una maxi padella comparsa dal nulla con cui Kaori aveva bloccato il suo volo. – Oddio che dolore…Kaori sei impazzita???-.  

Ryo, ancora con la padella piantata nel viso, iniziò a rivolgersi in modo galante alla giovane donna: - good morning mia dolce principessa, sono sir Ryo Saeba, per servirl…AAARGH!! -.  

- La vuoi piantare con queste idiozie???? Devi rovinare la nostra reputazione anche all’estero???? – Una bella martellata da circa 100 t si schiantò sulla testa dell’uomo.  

- mi scusi signorina, ma il mio collega di fronte ad una bella donna non sa proprio contenersi….-  

- non si preoccupi, non è successo niente…- Milena intravide negli occhi della ragazza di fronte a lei segni di profonda delusione.  

 

Fatte le presentazioni, tutti si accomodarono nel salotto dei due sweeper e Saeko iniziò a spiegare la situazione: - Come immagino già saprete, William Scott è uno dei migliori attori stranieri del cinema contemporaneo. E’ stato assunto dalla casa di produzione giapponese “Diamond JP” per un film d’azione del regista giapponese Hideki Souryo…-  

- Hideki Souryo??? Ma non è lo stesso regista della famossissima serie horror “Redroom 883” ????-.  

- Esatto è proprio lui! – intervenne Milena alla domanda di Kaori. Fu lei poi a continuare il discorso: - Già in Inghilterra circa tre settimane prima dell’uscita europea del film “Saturday Life”, Will ha ricevuto una serie di minacce da parte di una fan sconosciuta...-.  

- …ma erano solo minacce…scritte su di un foglio di carta – intervenne per la prima volta William – non avrei mai immaginato che fosse una cosa tanto seria…-.  

- In che senso signor Scott? –  

- Erano minacce strane, scritte su foglietti di carta, signor Saeba…Milena continuava a ripetermi di assumere una guardia del corpo, ma io mi sono sempre rifiutato, non volevo dei gorilla intorno a me anche perché sarei sembrato una di quelle stars hollywoodiane che credono di essere degli dèi scesi in terra… Poi ho pensato che si trattava di una fan squilibrata inglese e che qui in giappone non avrebbe dato nessun fastidio…e invece...- fece una piccola pausa e poi riprese il discorso con più grinta: - iniziate le riprese qui a Shinjuku, sono capitati una serie di strani incidenti sul set, ma….- si fermò ancora. Sembrava indeciso su quel che doveva dire, perciò intervenne Milena, pensando che fosse ancora sotto shock per quanto era successo nei precedenti giorni: -…questi incidenti erano rivolti indubbiamente a lui; nell’ultimo incidente, un assistente del regista si sedette per sbaglio sulla sedia riservata a Will e…- anche Milena sembrava ancora spaventata da quel che sarebbe potuto accadere se le cose fossero andate leggermente peggio: - l’assistente prese la scossa elettrica…per fortuna ebbe la forza di reagire e di allontanarsi dalla sedia, sennò….ora è fuori percolo anche se ha rischiato veramente tanto…-.  

 

- La polizia ha rilevato sulla sedia un microscopico dispositivo elettronico che al contatto termico, manda una serie di scosse elettriche a potenza crescente: come vi ha già detto Milena, se l’assistente del regista non avesse avuto la forza di allontanarsi dalla sedia, la scossa sarebbe diventata più potente e per lui non ci sarebbe stato più niente da fare.- concluse la poliziotta.  

- Ma perché non può essere la polizia ad intervenire in questa faccenda? – chiese incuriosita Kaori.  

- Eheh…Beh, ecco, di questi tempi al distretto di polizia ci sono tante cose da fare….- Saeko non sapeva più cosa inventarsi, aveva creato così tante scuse che non aveva più fantasia.  

- In verità signorina Makimura sono stato proprio io a non chiedere l’intervento della polizia -. Fu William che salvò la povera Saeko: - Non volevo che questa situazione diventasse di dominio pubblico..-.  

 

- Che strane fan che ha signor Scott…- Incominciò a dire Ryo stiracchiandosi le braccia e sbadigliando a bocca aperta: - Mi potrebbe far vedere i bigliettini che le ha mandato questa maniaca?-. William sgranò gli occhi “cosa gli rispondo ora??”.  

- ecco vede…io… li ho buttati…-.  

Una serie di cornacchiette iniziarono a svolazzare sulle teste dei giapponesi.  

- All’inizio pensavo che erano degli scherzi di cattivo gusto…così non c’ho pensato due volte a buttarli! -.  

- Non si ricorda nemmeno cosa c’era scritto? -. Ryo si era proteso in avanti, la testa appogiata sulle mani: - beh….sì…. erano strane frasi…del tipo “La tua vita mi appartiene. Se non ti avrò io non ti avrà nessun’altra! “ oppure “ Sei pronto ad assaggiare le fiamme dell’inferno mio dolce amore?”…- .  

- Abbastanza focosa la tipa! – Ironizzò Ryo, che tuttavia gli si era insinuata nella mente una strana sensazione.  

- signor Saeba.- intervenne la manager abbastanza preoccupata per la sorte del “suo” attore: - le chiedo di proteggere William almeno fino la fine delle riprese…saremo pronti a pagare qualsiasi cifra…-  

- In realtà signorina Layne non è il pagamento in denaro che voglio, bensì…..- non riuscì a terminare la frase che si trovava con una pistola puntata nelle parti basse: - prova a continuare a dire sconcezze del genere e faccio saltare in aria il tuo ”amichetto”… - Kaori, ancora furiosa e addolorata per la pietosa scenata proposta agli ospiti davanti all’ingresso, non accettò un’altra allusione spinta da parte dell’uomo e ricorse alle maniere forti: - Mio dolce amore scusami NON LO FACCIO PIU’!!!! – si trovava già chino a supplicarla di rispiarmiarlo: -..però potresti puntare quella pistola da un’altra parte…non credo che faccia piacere neanche a te far fuori il mio “amico”… ehehehe!! -. Finì col punzecchiarla con una delle sue solite risatine da ebete.  

La collera di Kaori era giunta ormai alle stelle: - maledetto porco….ancora continui a farmi fare queste brutte figure….FUORI DA QUESTA CASAAAAAAAA!!!!!!! - e con un bel martello della serie “Muori! (9999 t)” lo scaraventò fuori dalla finestra.  

 

-AIUUUUUTOOOOOOOOOooooooo….!!! –  

Per un attimo non si sentì più niente. Poi un sonoro tonfo.  

- E ringrazia il cielo di essere finito in mezzo ai rifiuti!! – Continuò a sbraitare Kaori dalla finestra, mostrandogli il dito medio.  

 

Ritornò dagli ospiti e con una risatina isterica riprese il discorso:  

- Ehehehe….ehmmm…mi dispiace se quell’individuo è stato un gran cafone… comunque…che dire….accettiamo volentieri il vostro caso!! Ahahah…..-. Kaori era imbarazzatissima per il comportamento tenuto dal suo uomo, Saeko beveva beata il thè, ormai abituata a quelle strampalate situazioni, mentre Milena e William si guardavano spaventati, sperando di riuscire a ritornare in Inghilterra sani e salvi.  

 

 


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