Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author: Erel

Status: To be continued

Series: City Hunter

 

Total: 8 chapters

Published: 03-08-05

Last update: 11-01-06

 

Comments: 16 reviews

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General

 

Disclaimer: L'autrice ci tiene a precisare che questa storia è opera della fantasia.Tutti i personaggi di City Hunter appartengono a Tsukasa Hojo e a tutti gli aventi diritto. William Scott, Milena Layne, Eliana Alberghini(Elaine Grice), Giorgio Alberghini, Henri Layne, Armando Lotario, Vincenzo Lotario e i suoi scagnozzi, luoghi e avvenimenti sono il prodotto dell'immaginazione dell'autrice o, se reali, sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.

 

Tricks & Tips

How to put images in a fanfiction?

 

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   Fanfiction :: Le verità nascoste

 

Chapter 7 :: Imprevisti mattutini

Published: 03-12-05 - Last update: 03-12-05

Comments: Salve a tutti ed eccomi ritornata con un nuovo capitolo! Ehm…che dire…all’inizio questo capitolo doveva essere normale…come gli altri…forse anche più serio e triste ma…cosa volete? Hanno deciso tutto loro! (se fosse stato per me non avrei fatto una scelta del genere! Bleah! NdRyo zitto non anticipare!! NdA)…ma alla fine è stato meglio così, di questi tempi fa bene farsi un po’ di risate, tanto per tirarsi su di morale..…. Fatemi sapere cosa ne pensate! ^__^

 


Chapter: 1 2 3 4 5 6 7 8


 

Shinjuku, ore 6.30 del mattino.  

Nella stanza degli ospiti, una donna dai capelli castano chiaro era posizionata davanti alla finestra, sembrava essersi svegliata da molto tempo.  

Il mondo intorno a lei ancora non si era svegliato completamente, ma lei non sembrava essersene accorta, i suoi occhioni verdi vagavano senza una meta per i cieli della capitale giapponese.  

Kaori non era venuta a dormire con lei quella sera. Ciò la rese estremamente felice, non sopportava l’idea di essere la causa di un litigio di quella magnifica coppia…il loro amore, si sarebbe mai potuto valutare? Non credeva… i loro occhi poi....com’erano belli quando si incrociavano! Riuscivano a trasmettersi tante di quelle cose in pochissimi istanti…  

Non era da lei essere invidiosa, ma in quel momento non riusciva a provare altro! Avrebbe dato la vita per riuscire ad avere un amore così profondo e così intenso come il loro…  

”Non posso essere così egoista! Io sto bene infondo, non mi manca niente; ho un lavoro, gli amici, sono una donna di successo…posso accontentarmi…” No, non poteva, non voleva accontantarsi di così poco: cosa gliene importava alla fine della carriera?? Niente, assolutamente niente…  

Voleva amare liberamente, senza nascondersi sotto false maschere …Per anni aveva nascosto quel suo amore così represso nel suo cuore che cominciava a dolerle nel petto…  

Ma soprattutto, voleva avere la certezza di essere ricambiata, non le bastava più amare! Non ne sarebbe valsa la pena svelare al mondo il suo amore....e scoprire di non essere ricambiata…”perché soffrire inutilmente?”….Un lungo e triste sospiro le uscì dalle labbra.  

 

Kaori la guardava dallo stipite della porta: non sembrava la stessa donna conosciuta solo il giorno prima.. I capelli, lunghissimi e ricci, erano tutti scompigliati, una maglietta a maniche corte che le arrivava sulle ginocchia era il suo unico indumento… le sembrava una ragazza qualunque, proprio come lei….  

La vide cambiare posizione, non sembrava essersi ancora accorta della sua presenza: si accasciò sul vetro della finestra e, con una mano aggrappata ad esso, appoggiò la testa sul braccio teso. Poteva vedere il suo corpo irrigidirsi e muoversi a piccoli scatti, provocati sicuramente da piccoli singhiozzi: Stava piangendo?!?  

- Milena…- la ragazza presa alla sprovvista, si girò di scatto verso la porta: era solo Kaori. “Per fortuna.”  

Si asciugò di corsa gli occhi e un bellissimo sorriso comparve sulla sua bocca: - Buongiorno Kaori! Dormito bene di sotto? -. Si era dunque accorta che non era risalita a dormire; divenne completamente rossa e il fumo iniziò ad uscirle dalle orecchie: - S-sì…benissimo!!…ecco io…ero passata per vedere se dormivi….-  

- No, è da tanto che sono sveglia…a dire il vero non ho dormito quasi per niente stanotte…- si allontanò dalla finestra e Kaori riuscì a vedere chiaramente i suoi occhi completamente rossi. Divenne improvvisamente triste: - Milena…anche se ci conosciamo da pochissimo tempo…sappi che se hai qualche problema, puoi confidarti con me…se ti va! – Milena non comprendendo quello che stava dicendo la ragazza, girò la testa verso lo specchio della camera: una smorfia di disgusto si dipinse sul suo volto. Quegli occhi rossi erano decisamente orribili. – Scusami…sono un’irrimediabile impicciona! Non dovevo intromettermi, non sono affari miei…-. Kaori sentì improvvisamente delle braccia intorno a lei: - ti ringrazio Kaori, sei davvero gentile! – non avrebbe mai immaginato di trovare delle persone così premurose in un paese straniero. Si sentì sollevata di aver trovato qualcuno sulla sua stessa lunghezza d’onda.  

Si staccò dall’abbraccio, e con lo sguardo vispo chiese alla giapponese: – senti Kaori, potrei farmi una velocissima doccia? Forse così riesco a rilassarmi! -. Gli occhi dell’inglese erano davvero dolci. Anche Kaori si sforzò di essere più allegra: - Ma certo! Stai scherzando?? Fai come se fossi a casa tua!! …certo noi non siamo tanto ricchi e non penso che la tua casa sia come la nostra...-.  

– mmh… Hai ragione! – la interruppe Milena inarcando un sopracciglio e guarsandosi intorno. – la vostra casa è molto diversa dalla mia…- e si girò verso Kaori con uno splendido sorriso: - la vostra è piena d’amore e d’affetto…non ho mai visto una casa così accogliente! -. Kaori arrossì e sorrise. Apparentemente Milena sembrava essersi risollevata.  

 

Arrivata in bagno, la donna trovò la porta leggermente socchiusa e senza esitare, entrò e la chiuse a chiave. Quando si volse verso la doccia, per poco non le uscì dalla bocca un urlo di spavento: Will era mezzo nudo davanti a lei. Stava per togliersi i pantaloni, non si era accorto della sua presenza, troppo concentrato a ripassare la parte da interpretare sul set. Nonostante l’enorme imbarazzo provato in quell’istante, qualcosa dentro di lei non voleva farla spostare da quella posizione: quello che le si offriva davanti gli occhi era a dir poco sublime!  

Le sue spalle, abbastanza piccole sotto le magliette e le giacche, sembravano essere aumentate improvvisamente di volume; da dietro non riusciva a vedere il suo petto, ma poté comunque constatare che anche la schiena era in perfetta armonia con le spalle. Era rimasto solo con gli slip, i pantaloni erano finiti nel cestino degli indumenti. Le gambe erano perfette, dritte, muscolose e lunghissime… Ma come riusciva a nascondere tutti quei muscoli e quel corpo così perfetto??  

Rossa in viso, Milena non riusciva a distogliere lo sguardo da quel corpo così meraviglioso: molte notti aveva provato a sognarlo, ma mai la sua immaginazione l’avrebbe portata a tanto! Sembrava che la vita avesse incominciatocomplètemen a sorriderle, quella mattina. Ma…cosa stava facendo?? ”Oh no, si sta togliendo gli slip!” Il suo cuore e il suo corpo non avrebbero resistito ancora un momento di più: “oddio ed ora che faccio??? Se provo ad aprire la porta, lui si accorgerà di me e…dio che figuraccia!” neanche ebbe il tempo di pensarlo che William si girò verso la porta. Con gli occhi completamente sgranati, restarono per qualche secondo in silenzio. Quella sua espressione spaventata, i capelli arruffati...quel corpo meraviglioso…….quel piccolo asciugamano, il suo unico indumento… l’imbarazzo dell’enorme figuraccia….sbagliava o già sentiva gli angeli che la chiamavano per condurla in paradiso?  

- Scu-scusami…n-non volevo……la porta era aperta….e….p-pensavo…io…scusa….- William capì del grave errore che aveva commesso: “che idiota che sono!! Accidenti a me e al solito viziaccio di non chiudere la porta del bagno!!”. Si era completamente dimenticato che si trovava in casa d’altri. Attraversò con gli occhi per un istante il corpo della donna davanti a lei: non l’aveva mai vista con qualcosa di più scollato e più corto di un tailleur: vederla in quella semplicissima maglietta, lo fece sentire male.  

- Ehm….si….ora vado…però chiudo la porta! Ehmm….- “vuoi andartene idiota?? Non lo rimirare ancora, stai esagerando!!“. Con grande agilità aprì velocemente la porta e uscì dal bagno. Sentiva le gambe indebolirsi e all’improvviso scivolò sul pavimento. A carponi, riuscì comunque ad arrivare alla camera degli ospiti e a chiudersi dentro. Il fumo continuava incessantemente ad uscirle dalle orecchie.  

 

 

Sul divano completamente invaso dai raggi solari che provenivano dal finestrone in fondo al salotto, Ryo continuava a russare beatamente; con un cuscino tra le braccia, ripeteva incessantemente un nome alquanto conosciuto. -….mmh…Kaori…- strinse con più forza il cuscino, bloccato anche dalle gambe. Con passione e trasporto diede un lunghissimo bacio al povero cuscino e, credendo di trovarsi sopra il suo letto a due piazze, fece una piccola giravolta su sé stesso, finendo a terra. –ahia! – ormai completamente sveglio, passò la mano sulla testa dolorante, trovando invece nell’altra uno stupidissimo cuscino: - Cosa?? …ma…Kaori amore dove sei??? Il piccolo Ryo ha “fame” …- non ricevendo alcuna risposta, si avviò in cerca della sua compagna. Arrivato al secondo piano, sentì il fruscio dell’acqua corrente provenire dal bagno: “Ti ho trovato bricconcella, adesso non mi sfuggirai!”. Anche se la porta era chiusa a chiave, per Ryo fu un gioco da ragazzi aprirla: “eheh…volevi scappare da me, eh? Piccola mia non ci riuscirai mai!”. Lasciando accostata la porta dietro di sé, con un solo gesto riuscì a togliersi tutti i vestiti, rimanendo completamente nudo. Con passo felpato raggiunse il box della doccia e con un grande salto vi entrò, abbracciando da dietro la figura. Con voce roca e gli occhi chiusi disse: - Sei stata davvero cattiva baby a lasciarmi a quest’ora del mattino..ma per farti perdonare, ora sarai mia….- l’uomo spaventato si girò su sé stesso per capire chi diavolo fosse l’individuo che lo teneva stretto. Si guardarono negli occhi….  

 

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGGGGHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!! –  

In cucina, Kaori, che stava tranquillamente preparando la colazione, venne distratta da un urlo agghiacciante. Sembrava la voce di Ryo.  

Nella stanza degli ospiti, poco prima del bagno, una Milena ancora fumante stava cercando di far passare l’imbarazzo quando venne distratta da un urlo agghiacciante a pochi metri da lei. Sembrava la voce di William.  

Uscendo velocemente dalla stanza, vide Kaori già davanti la porta del bagno, pronta per entrare: - hai sentito anche tu? Era William! Potrebbe essere che…-. Milena era terrorizzata dall’idea di quello che potesse essere successo a William quanto Kaori che, senza pensarci due volte, entrò nel bagno: - WILLIAM!! -.  

Lo spettacolo di fronte alle due donne era a dir poco osceno: due uomini nudi e scioccati si tenevano abbracciati sotto la doccia. Accorgendosi entrambi di non essere soli, si girarono verso la porta. Le due povere donne erano diventate dei carboni ardenti guardandoli davanti. La situazione era davvero tragicomica.  

Ryo si staccò da William, prendendo di corsa due piccoli asciugamani per coprire sia lui che l’attore. Kaori dall’iniziale imbarazzo, passò alla collera: - Ryo…dopo questa notte….non avrei mai creduto che…tu saresti…passato all’altra sponda….ora importuni anche i clienti maschi!!! Io…IO TI UCCIDOOOOOOO!!!! –  

- TI PREGO ASPETT…AAAAAAAAARGH!!! – Un gigantesco martello della serie “PORCO, CREPA!! (100.000 t)” si ruppe in mille pezzi sulla testa dello sweeper, facendolo finire al piano inferiore….  

 

 

 

- Ahaha…quindi è andata così!! Ti prego amore mio scusami! -. Un’ora dopo lo ”scabroso” incidente, i nostri si trovavano in cucina a fare la colazione, tutti più o meno sani: - tzé! E io che volevo farti una sorpresa! E’ tutta colpa tua Kaori!! -. Il povero Ryo era seduto su di una sedia a rotelle, il corpo completamente ricoperto da garze e bende: - Non dare la colpa a me! Il tuo istinto animalesco ti ha portato a combinare questo pasticcio! Così imparerai a darti una calmata! -. Ryo non la sentiva, era troppo distrutto:  

- E’ stata la giornata più orrenda della mia vita! Completamente nudo sotto la doccia con un uomo! Pwah! – al solo pensiero, Ryo sembrava voler dare di stomaco sul piatto davanti a lui.  

- Stia tranquillo, non è stato bello neanche per me…- ad intervenire fu William. La giornata per lui non era incominciata nel migliore dei modi: se prima Milena l’aveva visto nudo, qualche minuto dopo l’aveva visto COMPLETAMENTE nudo, come madre natura l’aveva fatto. Provò a guardarla di sottecchi: anche lei non riusciva a calmare il suo stato d’animo. L’immagine dell’uomo che amava completamente nudo davanti a lei le faceva ribollire il sangue nelle vene. Non riusciva a scacciarla dalla mente; ce l’aveva sempre lì, davanti agli occhi…l’avrebbe più potuto guardalo in volto? Non sapeva darsi una risposta.  

Guardò per caso l’orologio appeso sopra la porta della cucina: - Will sono le otto!! E noi dovevamo essere sul set alle 7.30! – Will si sbloccò dai suoi pensieri: - COSA?? LE OTTO??? Accidenti il regista me la farà pagare cara oggi!! -.  

 

La giornata passò velocissima. Ryo, con chissà quale misterioso metodo, era guarito dalle gravi ferite provocate dall’ira della fidanzata e tutti erano giunti sul set verso le 8.15. Dopo le iniziali lamentele da parte del regista, Will iniziò il suo lavoro: Kaori rimase incantata dalla sua bravura; vederlo lì in azione a pochi metri da lei le sembrava un sogno: “se solo Miki mi vedesse in questi istanti, mi ucciderebbe dall’invidia!”; anche Ryo si accorse dello sguardo che la sua donna dedicava all’attore : - Ehi, guarda che sono geloso… - poi diresse lo sguardo verso Will, continuando a brontolare: -cos’ha quello che io non ho??? -  

- l’eleganza, la gentilezza e lo charme tipico di uno straniero.- Kaori rispose alle lamentele di Ryo senza mezzi termini. Quest’ultimo sembrava offeso e mise un broncio da bambino: - ah, sì?? E’ questo ciò che pensi di me?? –  

- cioè che sei un rozzo, maleducato e scansafatiche? Sì – e gli fece una linguaccia. Ferito nell’orgoglio, cercò di riscattare la sua reputazione e le si piantò davanti impedendole di vedere il loro cliente: - e se ti prendessi così…per la vita e ti parlassi con questa voce..guardandoti con uno sguardo infuocato….saresti ancora della stessa opinione? -. La stringeva così forte al suo corpo che Kaori non riusciva a respirare.. però a pensarci bene, non era la stretta che la faceva sentire così….  

Quant’era bello! Sarebbe riuscita a resistere fino a sera? Quel suo sguardo poi…era così sexy quando voleva…  

- Allora… sono un poco di buono rispetto a William Scott? –  

- …e chi è William Scott? – Kaori era completamente fusa… Un sorriso malizioso si dipinse sulle labbra dello sweeper, che le avvicinò pericolosamente a quelle della donna….  

- STOOOOOOOOOOP!!!!! – Ryo e Kaori, presi alla sprovvista, sussultarono a quell’urlo. La bellissima atmosfera di qualche secondo prima era completamente svanita nell’aria.  

Il regista era alquanto furioso: - la vogliamo smettere là dietro???????? STATE DISTURBANDO IL MIO LAVORO!!!! -.  

Milena, che era stata in disparte per tutto il tempo non accorgendosi di quello che stava succedendo poco lontano da lei, venne risvegliata dai suoi pensieri, accorgendosi che il regista voleva cacciare dal set i due sweeper: - no! La prego signor Souryo, non li cacci via! Sono le guardie del corpo di William Scott! -.  

Il regista non voleva sentire repliche. Si avvicinò anche Will, che cercò di risollevare la situazione. – signore, se le mie guardie del corpo non mi restano vicino, io non sarò più disposto a recitare! Decida lei…-. Milena lo guardò con uno sguardo pieno di riconoscenza...sapeva che dire quelle cose per William era davvero troppo, non era abituato a fare la parte dell’attore viziato. Gli era così vicino che, nonostante i vestiti che indossavano entrambi, sembrava sentire la sua pelle strusciare contro la sua; Will sembrava provare la stessa sensazione perché entrambi si allontanarono di qualche passo, le loro guance lievemente imporporate: - E va bene!! Possono restare!! Ma se continuano a disturbarmi, NON AVRO’ NESSUNA PIETA’!!! –  

Ryo e Kaori con due sorrisini da idioti, inclinavano il busto in avanti e ringraziavano il regista per la sua magnanimità. Will e Milena si misero a ridere nervosamente, mentre il regista si metteva una mano sulla fronte, lamentando un mal di testa.  

 

All’ora di pranzo, quando Will ebbe finito di interpretare il suo ruolo almeno per quel giorno, Kaori decise di portarli al Cat’s Eye, sperando che almeno i sensi di colpa nei confronti della sua grande amica Miki svanissero, dato che ancora non le aveva fatto conoscere di persona il suo attore preferito.  

 

- Buongiorno e…..AH! -. Il vassoio pieno di tazzine colme di caffè finì rovinosamente a terra.  

- Miki che diavolo fai?? – iniziò a sbraitare Falco. – Non vedi che sono solo Kaori e quel cretino??-  

- cretino a chi????? Cerca di essere più educato oggi che ti ho portato dei clienti molto importanti! -.  

Miki, ancora immobile davanti alla porta del suo bar, venne raggiunta da Kaori; doveva avere l’esatta espressione quando l’altro giorno aveva visto davanti la sua porta l’attore inglese:  

- Ciao Miki, hai visto che bella sorpresa che ti ho fatto? Lui è il nostro nuovo cliente! -. Miki con lo sguardo assassino rivolto verso l’amica, iniziò a bisbigliare sottovoce: - che donna fortunata!! Vuoi dire che stai tutto il giorno insieme a lui???? -. Kaori rise nervosamente mettendosi una mano dietro la testa: “se solo sapesse cos’è successo stamattina…”  

- lei è la signora Miki Ijuin? La mia manager mi ha parlato di lei e mi ha detto anche che il suo thè è buono quanto quello inglese, forse anche di più -. Ryo, schifato dal complimento, si mise un dito in bocca. Milena si avvicinò alla barista stringendole la mano:  

- è un piacere rivederla! -. gli occhi di Miki cominciarono a scintillare: - Anche per me signorina Layne! – “soprattutto in compagnia di questo schianto di uomo” poi le sue attenzioni si spostarono direttamente verso il suo attore: - Signor Scott per me è un onore averla qui nel mio bar..e sono davvero lusingata dei suoi complimenti, ma non li merito, davvero! –  

- allora lo voglio proprio assaggiare il suo thè, sono molto curioso di scoprire chi ha ragione tra noi due! -. Miki si stava scogliendo come neve al sole. Kaori era contentissima di averlo fatto conoscere all’amica, anche se non sapeva poi come avrebbe fatto a portarlo via da lei; Ryo era seduto al bancone a stuzzicare, come al suo solito, Umibozu:  

- ehi scimmione, hai visto quell’inglese come ci sta provando con tua moglie? Se fossi in te gli spaccherei il muso..- non ricevette alcuna risposta dall’ex mercenario che continuava ad ascugare un piatto di ceramica: - perché non rispondi?? Non mi dire che stai progettando un piano per ucciderlo?!?! Eh eh, posso capirti! –  

-..TSK!! – unica risposta da parte del gigante. Per Ryo non era molto divertente infastidirlo senza nessuna sostanziale reazione; rincarò quindi la dose: - Mmh…guarda che sorrisini complici tra i due…secondo me anche Miki ci sta! Incomincia ad ingaggiare un avvocato per il divorz…- un pugno partito all’improvviso da Umibozu si schiantò violentemente sul volto di Ryo, che urlava dal dolore: - AAAARGH!! Ma che fai?? Sei impazzito????-.  

-TSK!! -. Miki accorse per separare i due: - che diavolo state combinando?? Anche oggi che ci sono ospiti così importanti devi scocciare, Saeba?? -.  

- Non è colpa mia se tu ci provi così spudoratamente davanti agli occhi di tuo marito con quello lì! Io sto soltanto facendo conoscere a Umi la triste realtà e a fargli aprire gli occhi! – Miki non ascoltò neanche una parola pronunciata da Ryo e passò dall’altra parte del bancone per preparare il thè: - Il tuo parere vale meno di zero, Saeba. Non lascerei Falco nemmeno se mi uccidessero! Con tutta la fatica che ho fatto per stare qui accanto a lui…- e prese dolcemente il braccio dell’uomo che amava, che dalla pelata sprigionava un intenso vapore: - Bleah! Siete così smielati che mi fate venire la carie ai denti… me ne vado! – si alzò dallo sgabello e si avvicinò alla socia, seduta ad un tavolo davanti ai due clienti, e gli si sedette accanto: - come al solito devi provocarlo!! E poi ti lamenti se ti massacra! FA BENE!! –  

- uff.. quanto siete noiosi!! -. Ed iniziò ad esplorare con il dito indice le sue cavità nasali, facendo sospirare Kaori, arresasi ormai da tempo per il comportamento incorreggibile dell’uomo. Decise di continuare l’argomento intrapreso con i due prima del litigio tra Ryo e Falco: -…quindi cosa vi ha detto il produttore? –  

Milena, che ormai non faceva più caso al comportamento dello sweeper, proseguì il suo discorso: - come stavo dicendo, il produttore giapponese del film “Saturday Life” ha deciso che per l’arrivo nelle sale cinematografiche giapponesi del film verrà organizzata una grandissima festa dopo aver trasmesso l’anteprima al cinema “Novo Youmiri”; la festa avrà luogo sabato prossimo ed è stata affittata per l’occasione una lussuosissima villa alle porte di Tokyo. Saranno presenti moltissime persone di gran prestigio internazionale! Penso che lì non ci sarà bisogno del vostro aiuto, per l’occasione è stato mobilitato praticamente un esercito intero! -.  

- io invece penso che abbiamo bisogno del loro aiuto -. Disse con decisione William: - se fossi in te non mi fiderei così ciecamente delle guardie…preferirei che veniste anche voi Saeba e Kaori, ho come una strana sensazione che possa succedere qualcosa alla festa…non voglio che altri innocenti possano essere feriti a causa mia.-. Milena lo guardò sconcertata: “ da quando vuole delle guardie del corpo intorno a lui???”  

- Se è questo che vuoi William, noi verremo volentieri! -. Kaori era al settimo cielo per la grande notizia. Era sempre stato un suo sogno partecipare a feste così lussuose e ora che ne aveva l’occasione, non voleva assolutamente mancare, anche se partecipava solo per lavoro. Ryo non era così contento come la collega: - scherzi??? Dovrei indossare per un’intera serata un fastidiosissimo smocking??? -. Una gomitata lo colpì sul fianco destro: - taci idiota, è il tuo lavoro! -. – UFFA! -. Mise il broncio e incrociò le braccia.  

- Per i vestiti non dovete preoccuparvi, ci penseremo noi a procurarveli! Naturalmente Kaori verrai con me a comprarli, devi condurmi nei nigozi più chic di tutta Tokyo! -.  

– Ma…- . Kaori cercò di protestare, ma venne fermata subito da Milena:  

- Niente ma! Così ho deciso e nessuno può farmi cambiare idea! Vero Will? – l’inglese aveva una strana espressione sul viso, sembrava decisamente preoccupato. – Will? Yuhuuu! Ci sei? Ce la fai? Sei connesso?? (battutina recuperata da Zelig ^^” NdA) -. La manager cercò di svegliarlo dallo stato quasi ipnotico in cui era caduto.  

– Cosa?...Ah sì certo…- e ricadde nella sua agitazione.  

- Perfetto! E’ deciso! Domani ce la spasseremo!! -. E fece un occhiolino a Kaori.  

 

Ryo intanto guardava incuriosito William e la strana sensazione provata al primo incontro con l’attore ritornò a pervaderlo.  

 

 


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