Capitolo 4 :: 4. La morte di Annette

Pubblicato: 06-09-08 - Ultimo aggiornamento: 06-09-08

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Salamanca, 31 Marzo 1980  

- 4 - LA MORTE DI ANNETTE  

Col suo corpo aveva fatto scudo ai suoi figli. E loro erano vivi grazie a lei. Da allora, il loro padre Shin Kaibara, non era più stato lo stesso uomo. Non era più stato lo stesso padre. Dopo che una raffica di proiettili aveva trapassato la sua compagna, del premuroso padre di famiglia Shin, non ne era rimasta più traccia. Dissolto nell'aria e nel vento. Emigrato, chissà in che posto, chissà in che tempo. Lei l'aveva fatto per salvare loro, i suoi figli.  

Quelli che anche lui fino ad allora aveva sempre considerato come suoi figli. Ma da quando aveva visto quella scena... da quando aveva capito che lei era morta per salvare loro, le cose non erano più state le stesse. E Shin Kaibara aveva cominciato a mostrarsi con Zoe e Ryo molto più distaccato di quello che era stato fino a quel momento.  

Era da cinque anni che non lo vedevano più.  

Lui si era distaccato dalla Squadra di Lincoln e gli altri e con pochi prescelti aveva deciso di raggiungere Morelia da un'altra strada, facendo un altro percorso, lasciando i due ragazzi nella mani dei suoi compagni Hannah, Murfin, Lincoln e gli altri. Dopo due mesi che era morta Annette aveva preso questa decisione adducendo la scusa che dove sarebbero passati loro, con lo Squadrone K1 nuovo formato, sarebbe stato troppo pericoloso per dei ragazzini e la truppa di cinque uomini che aveva deciso di accompagnarlo nel suo viaggio alternativo, non sarebbe stato in grado di provvedere anche a loro due.  

A dei «marmocchi», come li chiamavano coloro che consideravano donne e bambini come un intralcio alla vita frenetica dei ribelli. Così li aveva salutati in modo molto distaccato, non nel modo in cui un padre avrebbe dovuto lasciare i suoi figli, e si era incamminato verso est con Sam, Tod, Mich, Nigel e Terence. Se ne era andato quasi come se li volesse incolpare della morte della sua compagna che aveva sacrificato la sua vita per salvare loro. Ryo cominciò a piangere silenziosamente. Da solo, accampato un po' più lontano rispetto a dove dormivano gli altri, ora, senza remore, avrebbe potuto sfogare tutto il suo dolore. Piccole gocce salate di rabbia, disperazione e solitudine, solcarono il suo viso di giovane adolescente.  

Da quando era morta Annette, Kaibara li aveva abbandonati.  

Prima col cuore e poi allontanando sempre di più la sua presenza fino a scomparire del tutto. Non lo vedeva da cinque anni. Da allora sapeva di lui tramite notizie da vari compagni che fungevano da messaggeri spostandosi tra un accampamento e l'altro dei ribelli ma mai, mai, Kaibara aveva chiesto come stavano. Era capitato molte volte che giungesse Tod dopo giorni di viaggio a riportar notizie sullo Squadrone K1 a Lincoln e Murfin, che venivano considerati come i capi-squadra, ma quello che Tod aveva da dire loro era tutto ciò che riguardava l'Esercito Governativo ed i suoi spostamenti e le sue intenzioni future grazie ai report di una spia militante fra essi.  

Ma nessuna parola da parte di Kaibara per i suoi figli.  

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