Capitolo 11 :: 11. Hayato contro Timotsu Pubblicato: 06-09-08 - Ultimo aggiornamento: 06-09-08
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Santa Ana Maya, 22 Luglio 1985
- 11 - HAYATO CONTRO TIMOTSU
Facile a dirsi, parole vere, ma... quanto riscontro avevano con il mondo che lo circondava? Si chiedeva Ryo. Guardò se stesso e vide solo l'ombra di un ragazzo di quindici anni costretto a vivere come un animale costretto continuamente a nascondersi.
Un animale viscido e silenzioso che doveva strisciare per non farsi percepire dal nemico. Un essere che avrebbe sempre dovuto guardarsi alle spalle.
Era vita, quella? Non sapeva chi fosse veramente. Ed ora che aveva perso anche sua sorella, restava davvero solo al mondo... a combattere i fantasmi della sua esistenza senza un padre, senza una madre, senza una famiglia. Era vita, quella? Sentiva dentro di sè che stava per esplodere. Così decise di alzarsi dal suo giaciglio per fare due passi e guardare interamente il sole che sorgeva in cerca di una risposta a quella vita di merda che stava vivendo. Come se volesse chiedere al Sole se: esisteva solo quel mondo fatto di bombe, morte e distruzione... o da qualche parte della Terra, qualcuno viveva anche felice, sereno, coccolato ed amato dai propri genitori?
Così decise di allontanarsi per qualche ora dal posto in cui lui e gli altri si trovavano e che in quel momento stavano dormendo nei loro sacchi a pelo. Quando si sarebbero svegliati, cioè un paio di ore dopo, sarebbero partiti tutti per raggiungere Chucandiro, dove Lincoln aveva appreso che si trovasse in quel momento lo Squadrone K3 guidato da Kenny Field, padre di Sonia e compagno di Charlotte. Così avrebbe avuto ancora un po' di tempo per cercare di levarsi di dosso la tensione, la rabbia ed il dolore ed apparire di nuovo agli altri come il solito Ryo.
Camminò per una buona oretta addentrandosi in quel pezzo di foresta che non conosceva molto bene, tuttavia però, con il suo ottimo senso dell'orientamento, sarebbe riuscito benissimo a ritornare dagli altri senza problemi. Ad un tratto vide una piccola casa di legno, ben nascosta. Si avvicinò con il colpo in canna per prudenza. Poco distante da lì vide un piccolo villaggio, una piccola comunità... i resti di una piccola comunità visto che era stato quasi tutto raso al suolo ed incendiato.
Era sicuramente passato lo Squadrone K5 chiamato anche "Squadrone della Morte": uno dei due gruppi di squadroni mercenari che avevano deciso di allearsi coi ribelli contro quelli dell'Esercito Governativo. Coloro che avevano visto il profondo stato di corruzione degli uomini di Suarez e che avevano deciso di voltargli le spalle nonostante lui li avesse pagati per far fuori i ribelli.
Due gruppi di mercenari: il gruppo "buono" dello Squadrone K4 capitanato da un ex-marines chiamato Hayato Ijuin e quello "malvagio" capitanato da Timotsu Ijuin, nonchè gemello fisicamente identico di Hayato, il quale si faceva chiamare anche Falcon od Umibozu. Ma nonostante fossero gemelli ed una prima occhiata non distinguibili fra loro visto che entrambi erano pelati, coi baffi, portavano occhiali scuri ed una tuta militare sgualcita, il loro carattere era profondamente ed irremediabilmente opposto.
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