Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated R - Prosa

 

Autore: fire

Status: In corso

Serie: City Hunter

 

Total: 10 capitoli

Pubblicato: 27-08-07

Ultimo aggiornamento: 02-09-07

 

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ActionRomance

 

Riassunto: Storia AU - OOC

 

Disclaimer: I personaggi

 

Tricks & Tips

I'm almost 18. Can I get access to the NC-17 section?

 

No. Legally, you are not major, before you are 18 years old. I don't care if it's in a day or a week. Make your request when you are actually 18.

 

 

   Fanfiction :: moris

 

Capitolo 10 :: Ferrara Montana

Pubblicato: 02-09-07 - Ultimo aggiornamento: 02-09-07

Commenti: Un altro personaggio all'orizzonte.

 


Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 

Sospirò chiudendo il rubinetto di quella scatola di vetro che gli esseri umani si ostinavano a chiamare doccia. Si passò una mano tra i capelli corti ed aprì la porta scorrevole del box posando i suoi piedi su un asciugamano nero che in quel momento fungeva da tappetino. La stanza si era surriscaldata ed il vapore aveva oscurato lo specchio del mobiletto davanti a sè. Fece alcuni passi in avanti e con mano andò a creare una specie di nuvola nel vetro in modo da poter riflettere una parte di sè. Poi, inconsciamente ed inaspettatamente, con l'indice destro scrisse un nome sullo specchio sotto alla nuvoletta deforme in cui aveva potuto specchiare i suoi occhi neri come la notte.  

 

Kaori. Ma con un lampo d'ira lo cancellò subito. Non aveva fatto altro che pensare a lei dalla sera prima. E questa non era assolutamente una buona cosa. Nella sua vita era stato con tante donne, ma solo una avrebbe potuto dire di aver amato. Si era poi rivelata una puttana, però i suoi sentimenti nei confronti di lei erano stati sinceri. Si era chiesto, molto tempo dopo, se fosse stato davvero Amore oppure un qualcosa che lui non aveva mai provato e pensato che potesse essere spacciato come tale. Sicuramente con Rose Mary era stata attrazione, sesso, tenerezza, affetto... finchè poi non aveva scoperto che se la faceva con quel Kenny. Era riuscito a sapere da alcuni informatori che erano usciti dal carcere da qualche anno. Rose Mary aveva poi ricominciato una nuova vita facendo la modella ed andando a finire col suo manager, un certo Eric Adams. Forse - ora - era davvero diversa. Forse - ora - gli anni passati a fare cazzate erano stati decisamente archiviati anche per lei. Ora era una modella di successo... qualcuno aveva parlato del suo passato... ma sembrava che quelle cose appartenessero ad un'altra persona. Provava rancore verso di lei? Sì. Ma se l'avesse incontrata per strada, le avrebbe fatto la pelle? Forse. Perchè anche se ora erano passati anni, lui si era fatto - per colpa loro - cinque anni a Sing Sing... e non era stata proprio una cosa piacevole. Sapeva che la vendetta non l'avrebbe portato a niente, però almeno la soddisfazione di riempire di botte Kenny Field, avrebbe potuto togliersela, no?  

 

Cominciava ad avere freddo, così fece un paio di passi e prese dall'attaccapanni il suo accappatoio stringendoselo attorno alla vita con la cinturina di cotone. Un'immagine fugace di Kaori che glielo toglieva e cominciava a toccargli il petto ed a giocherellare con i suoi capezzoli. Fece una smorfia mentre il «Mokkori Power» gli dava il "buon mattino".  

 

- Merda! - Esclamò. Al solo pensiero di Kaori era diventato duro durissimo. Ed il «Mokkori Power» non sbagliava mai. E non solo perchè in quel momento stava ripensando al suo sederino sodo che aveva incontrato la prima volta, ma anche al fatto che con Kaori era come se si sentisse a casa sua. Era sempre stato con donne normali, dal passato normale o gatte morte piene di soldi. Non si era mai trovato nella situazione di dover in un certo senso condividere un passato doloroso. Una innocenza ed una adolescenza perduta. La storia di Kaori e dei suoi fratelli non era poi così diversa dalla sua. Lui però proveniva da una famiglia ricca ma che comunque rasentava il limite della perversione e della bassezza morale, sia in ambito educativo che affettivo che sessuale. Kaori alla fine era come lui. Sua madre era una prostituta. Una prostituta che non si era curata dei propri figli. Una donna spregevole che non pensava altro che farsi scopare passando da un uomo all'altro.  

 

Ecco perchè gli piaceva tanto, Kaori. Perchè non era la solita tipina del cazzo tutta firme che andava con lui per spasso o per soldi. Perchè non era una stupida. Perchè le sofferenze della vita l'avevano portata molto più lontano da una vita normale vissuta ad amiche ed uscite al cinema. Kaori per fortuna aveva sempre avuto accanto i suoi fratelli. Ma lui? Ryo, niente. Era sempre stato da solo, nella sua vita. Dall'inizio, ad ora... e lo sarebbe stato anche alla fine. Forse. Non pensava di poter trovare una donna giusta per lui. Chi avrebbe mai condiviso ed approvato il suo lavoro? Di chi si sarebbe potuto fidare davvero in quell'Ambiente? Anche le killer professioniste erano sempre approfittatrici e pensavano solo al proprio interesse. Ne conosceva lui, di donne di quel calibro che per soldi non avrebbero esitato ad uccidere un proprio fratello od un proprio genitore. E lui non era così. Non lo avrebbe mai fatto. Già non andava fiero di quello che aveva fatto in passato, ma si era giustificato col fatto che era stato solo un modo per sopravvivere. Se qualcuno gli avesse offerto un'altra chance, sicuramente l'avrebbe accettata.  

 

Ma oramai la vita gli aveva dato quella opportunità ed al momento se la cavava bene. Non era uno di quei periodi tesi o in carenza di denaro. Finalmente Ryo Saeba sembrava aver trovato una sua stabilità, fisica morale ed economica. Ed avrebbe cercato di mantenerla. Certo, nella sua vita mancava l'amore. Ma se una donna si sarebbe potuta rivelare ancora come Rose Mary, allora era meglio stare da soli.  

 

Uscì dal suo bagno e guardò l'orologio appeso alla parete della sua cucina. Erano da poco passate le otto. Fra un paio d'ore sarebbe passato a prendere la Makimura davanti a casa di Falcon per recarsi a Peekskill da Jeffery Logan. Uno dei pochi e sinceri amici che si era fatto ad Ossining in quei cinque anni. Jeffery Logan non era un detenuto, ma un secondino. Avevano instaurato un buon rapporto in quegli anni nonostante lui fosse rimasto dentro al suo ruolo da guardia penitenziaria. Era lì da un sacco di tempo. Ma qualche mese prima che scarcerassero Ryo, Logan aveva deciso di smettere con quel lavoro perchè sua moglie Penny era rimasta incinta. Ne avrebbe trovato un altro, più sicuro anche se era meno remunerato. Da tanto i due desideravano un bambino, ne avevano pure persi due in due terribili aborti spontanei.  

 

Quando Ryo era uscito dal carcere, non era passata una vita ma era stato solo quattro anni prima, aveva contattato Logan per sapere come stava. Michael cresceva bene: finalmente lui e Penny ci erano riusciti. Jeffery faceva il falegname presso l'impresa di suo suocero e tutto sembrava andare per il meglio. Stava proprio dirigendosi verso il telefono di casa situato in soggiorno per fargli uno squillo per avvisarlo del suo arrivo con Kaori che qualcuno suonò alla porta. Andò a vedere dallo spioncino e quando i suoi occhi neri come la notte videro quella figura esile con una faccina sorridente, le aprirono senza esitare.  

 

- Ciao. Avevi bisogno? - Chiese lui alla brunetta coi capelli a caschetto ed un viso rotondo e simpatico.  

 

- Ciao, Ryo. Scusa se ti disturbo così presto... ma... mi è caduto un orecchino giù per il lavandino... non è che potresti... -  

 

 

 


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