Hojo Fan City

 

 

 

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Rated PG-13 - Prosa

 

Autore: princessfrog

Status: In corso

Serie: City Hunter

 

Total: 15 capitoli

Pubblicato: 01-10-07

Ultimo aggiornamento: 05-03-08

 

Commenti: 2 reviews

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RomanceDrame

 

Riassunto: La vita del nostro eroe preferito sta per essere sconvolta: qualcuno piomberà nella sua vita dal passato affidandogli ciò che ha di più prezioso. Suo malgrado anche Kaori sarà coinvolta e si troverà davanti a scelte non facili.

 

Disclaimer: I personaggi di "Qui tra il cielo e il cuore" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

Tricks & Tips

How can I correct a misplaced chapter?

 

It can happen that an author has several stories in process and that he adds a chapter of a story to another one. In this case, please don't add the chapter again and contact me (hojofancity@yahoo.fr) for modification. Indicate which ...

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   Fanfiction :: Qui tra il cielo e il cuore

 

Capitolo 5 :: Un dono dal passato

Pubblicato: 14-10-07 - Ultimo aggiornamento: 14-10-07

Commenti: Purtoppo i timori di Kaori sembrano fondati. Emi chiede perdono a Ryo e Kaori per quello che sta succedendo.

 


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Il corridoio prese a girare. Non sentiva più neanche battere il cuore. Stava diventando sempre più buio, sentiva le voci come se fosse stata sott’acqua. Una spirale senza fine la stava risucchiando. Poi qualcuno spense definitivamente la luce.  

 

-“Signorina! Signorina, si sente male? Presto un medico!! Questa ragazza si sente male!”- un’infermiera aveva visto Kaori svenire e le stava prestando un primo soccorso.  

 

Ryo si voltò di scatto e corse fuori dalla stanza.  

 

-“Kaori! Kaori che ti succede? Kaori apri gli occhi!”- disse mentre le stringeva la mano e le appoggiava la testa sulla sua spalla per sorreggerla.  

-“Presto adagiamola sul lettino e cerchiamo di farla rinvenire, mentre aspettiamo che arrivi il medico”-intervenne l’infermiera.  

-“Ryo non lasciarmi”- la sua voce era un sussurro.  

-“Certo che non ti lascio Kaori stai calma, respira fino in fondo.”-  

 

Immediatamente arrivò il medico di turno che obbligò tutti ad uscire dalla stanza visite.  

-“La ragazza deve respirare. Qui dentro ci sono fin troppe persone. Vi consentirò di entrare non appena sarà possibile! Fuori!”- disse il medico con voce ferma. Ryo cercò di opporsi, ma il medico permise solo all’infermiera che aveva soccorso Kaori di restare.  

Pian piano Kaori si riprese. Il medico la visitò. Kaori gli disse dell’attacco di panico che aveva avuto. Il medico le diede un tranquillante e la fece riposare un po’. Quando lei chiese di Ryo, il medico lo mandò a chiamare. Lo rassicurò sulle sue condizioni e lo lasciò entrare. Kaori stava bene poteva alzarsi quando voleva.  

 

-“Come stai Kaori? Mi hai fatto prendere uno spavento terribile!”- le disse Ryo.  

-“Scusami se ti ho fatto spaventare. Non volevo. Non so, forse ho avuto un calo di pressione…”-  

 

Le prese la mano. Fredda come il ghiaccio. La guardò con infinita dolcezza. Intuiva cosa stava passando per la testa della ragazza.  

 

Stai tranquilla Kaori. Andrà tutto bene. Non temere.  

 

-“Hai sentito tutto quello che Emi ed io ci siamo detti, vero Kaori?”- le parlò con affetto.  

-“Una parte… Solo quello che c’era da sentire… Io… Io, Ryo… cosa…. devo fare? Cosa devo fare io?”-chiese insicura.  

-“Vieni con me a conoscere Emi. Non aver timore.”- disse Ryo prendendole la mano.  

Lei lo seguì senza dire una parola.  

 

Ryo come fai ed essere così tranquillo in un momento come questo?  

 

Ad ogni passo stringeva sempre di più la sua mano. Lui rispondeva in modo uguale per infonderle sicurezza. Prima di entrare lei prese un gran respiro. Ryo la incoraggiò.  

 

Della Emi Katayama di nove anni prima, quella che aveva visto nelle foto del dossier di Saeko, non restava praticamente nulla. Solo gli occhi scuri pieni di vita, dolci e buoni. Il suo fisico era molto provato dalla malattia. I lunghi capelli neri che ricordava di aver visto nella foto non c’erano. Al loro posto un foulard che le fasciava il capo. Il viso era scavato. Emi era il fantasma di se stessa.  

 

Il bambino che prima avevano incontrato era lì accanto a lei. Si era addormentato con la testa sul letto della mamma. Lei carezzava la sua testolina con una mano magrissima. L’altro braccio era collegato ad una serie di tubicini.  

-“Ciao. Così tu sei Kaori. Ti ringrazio per essere venuta e spero di non essere io la causa del tuo malore.”- in cuor suo però sapeva che era andata esattamente così.  

-“Mi spiace di essere piombata così all’improvviso nella vostra vita. Avevo giurato a Ryo che non mi sarei mai fatta più vedere. Ma purtroppo il destino non era della stessa opinione”- continuò, la sua voce era molto flebile.  

Nel frattempo Ryo e Kaori si erano seduti uno accanto all’altro, vicino ad Emi, le mani ancora intrecciate.  

-“Purtroppo non mi resta molto da vivere. E non c’è bisogno che lo dicano i medici. Lo capisco da me. Non ho più neanche parenti a questo mondo. Mio padre è morto da poco in un incidente aereo. L’aereo era diretto a New York ed esplose in volo poco dopo il decollo. Sicuramente ne avrete sentito parlare.”-  

 

Era sullo stesso aereo di Mick!  

 

-“Non si salvò nessuno a quanto pare. E dire che mio padre stava affrontando quel viaggio per me, per sperimentare un nuovo protocollo di cura. Non devo essere nata sotto una buona stella.”- si fermò un attimo per prendere fiato –“in ogni caso la vita mi ha regalato un po’ di felicità: mi ha donato il piccolo Shinji. Ora però non sapevo a chi affidarlo. C’è l’eredità di suo nonno, quindi non ha problemi finanziari. Ma non posso permettere che sia solo. È già vissuto fino adesso senza un padre. Per questo Ryo ti chiedo di prenderti cura di lui. So di gettarti addosso un’enorme responsabilità. So che ti ho tenuta nascosta la verità per tutto questo tempo e non ho il diritto di sconvolgere la vita tua e di Kaori, ma credimi questa mi è sembrata la cosa migliore.”-  

-“Emi..”-  

-“Lasciami finire, ti prego. Shinji è già preparato. E’ stato lui a scrivere il messaggio sulla lavagna, sai? Si è fatto accompagnare da una infermiera. E quando è tornato era davvero contento. Sa che presto me ne andrò. Sa che la decisione spetta tutta a te. Se tu accettassi però io ne sarei immensamente felice. Non solo avrà un padre ma anche una madre. Kaori mi sembra così buona e dolce che sarà senz’altro un’ottima madre. Sempre che lei lo voglia.”-  

-“Emi vedi io… non…”- farfugliò Kaori  

-“In ogni caso, non credo che accetteresti un no come risposta per quanto riguarda il bambino. Vero?”- chiese Ryo.  

Emi annuì.  

-“Lasciami solo un po’ di tempo per poter riflettere. E per poter parlare con Kaori.”- concluse.  

-“Va bene, come vuoi. Solo non mi rimane più molto tempo. Spero che almeno lui sia felice e in buone mani. Avrei voluto fare di più ma… Io non volevo che accadesse tutto questo, non volevo sconvolgervi. Per questo avevo tenuto tutto nascosto. Per questo ti avevo giurato di sparire dalla tua vita. Ti prego perdonami.”- piangeva sommessamente.  

-“Non è certo colpa tua. Ora devi riposare. Tra poco Shinji si sveglierà. Non vorrai che ti veda piangere, vero? Ci vediamo domani Emi”- le accarezzò una guancia salutandola.  

-“Emi… andrà tutto bene. Stai serena. A domani”- Kaori strinse la sua mano e le sorrise.  

 

Uscirono insieme dalla stanza di Emi. Non dissero una parola fino a casa.  

 

-“Kaori…”-  

-“No Ryo non dire niente. Devi riflettere. Sappi però che io ogni caso io ti starò vicina. Qualunque sia la tua decisione.”- e detto questo Kaori salì in camera sua.  

 

Ryo salì sul tetto a pensare.  

 

-“Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, non doveva andare così… posso salvare solo te piccolo mio. E Ryo è l’unico che può darti una vita felice. Troppo odio in questo mondo, troppa malvagità. Almeno tu vivrai sereno…”-  

Una mamma piangendo, cullava il suo piccolo.  

 

 

 


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