Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prosa

 

Autore: princessfrog

Status: In corso

Serie: City Hunter

 

Total: 15 capitoli

Pubblicato: 01-10-07

Ultimo aggiornamento: 05-03-08

 

Commenti: 2 reviews

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RomanceDrame

 

Riassunto: La vita del nostro eroe preferito sta per essere sconvolta: qualcuno piomberà nella sua vita dal passato affidandogli ciò che ha di più prezioso. Suo malgrado anche Kaori sarà coinvolta e si troverà davanti a scelte non facili.

 

Disclaimer: I personaggi di "Qui tra il cielo e il cuore" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Fanfiction :: Qui tra il cielo e il cuore

 

Capitolo 8 :: Nuvole all'orizzonte

Pubblicato: 28-11-07 - Ultimo aggiornamento: 28-11-07

Commenti: La nuova vita di Ryo, Kaori e Shinji sembra scorrere tranquilla, ma a quanto pare qualcosa non va....

 


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Il palazzo di mattoni rossi cambiò aspetto in pochi giorni. Fisicamente restò quasi tutto uguale, ma l’atmosfera che si respirava era diversa. In poco tempo quel bambino portò allegria e serenità. Il fatto che avesse perso la sua mamma, lo intristiva soprattutto al momento del risveglio e della buonanotte ma Kaori cercava di supplire come meglio poteva. Sapeva benissimo che non avrebbe mai sostituito Emi al cento per cento nel cuore del piccolo, era naturale, ma si impegnava con tutta se stessa perché Shinji crescesse tranquillo. I primi mesi furono i più duri. Shinji spesso si svegliava la notte in preda agli incubi, nonostante dormisse nel letto accanto a quello di Kaori. Allora la ragazza si alzava e lo cullava un po’cercando di farlo calmare. Ryo, sentendolo gridare, arrivava nella loro camera con un bicchiere di latte caldo, che il bambino mandava giù avidamente. Poi non si addormentava se non abbracciato a Kaori. E Ryo doveva restare lì a tenergli la mano fin quando tranquillo non scivolava nel sonno. Sentiva un assoluto bisogno di quel padre che gli era sempre mancato. Impararono una convivenza a tre e soprattutto impararono molto sulla vita di un bambino. Divennero una vera famiglia a guardarli superficialmente, dall’esterno. Ryo e Kaori, invece, continuavano con il loro solito tran-tran.  

 

Le giornate scivolavano via tranquille. Kaori aiutava il bambino nei compiti di scuola e per avere soli 7 anni, Shinji era abbastanza diligente. E Ryo… Ryo non cambiò molto. Le sue abitudini restarono le stesse. Certo si preoccupava di quel bambino ma Ryo continuava, seppur con minore frequenza, nei suoi soliti comportamenti. A volte, a Kaori sembrava che anziché su di lui questa responsabilità fosse caduta su di lei. Non se ne lamentava, perché si sentiva così appagata da quel bambino che per il momento le andava bene. Cominciava però a pensare che il suo comportamento fosse davvero strano. Non aveva fatto una piega al fatto che lui fosse il padre di Shinji ma poi più che il padre del bambino si comportava da fratello maggiore. Kaori si lambiccava il cervello ma non riusciva proprio a capirlo.  

 

Lo specchio rifletteva la giovane donna dall’aria pensierosa. Era lì da un po’ e rifletteva su quello che Miki le aveva detto tempo prima, se mai Ryo avesse intenzione, in qualche modo, di voler stabilizzare la loro relazione. Shinji era a scuola. Anche Ryo era uscito, ancora una volta, senza darle la benché minima spiegazione. E lei era turbata da questo comportamento. Decise di uscire. Sarebbe andata da Miki e le avrebbe parlato dei suoi dubbi. Prima di arrivare al bar decise di passare attraverso il parco per rilassarsi, ma passando vide Ryo e Umibozu che parlavano seduti su una panchina. Si bloccò all’istante cercando di carpire qualche parola, quei due sembravano troppo seri.  

 

 

-“Allora vecchio mio? Hai finito di fare i tuoi comodi! Addio Stallone di Shinjuku!!!”- Umibozu parlava poco ma quando parlava colpiva.  

-“Ma che dici scimmione? Lo Stallone di Shinjuku è qui e gode di ottima salute! E poi non ti ho chiesto di vederci qui solo per farti fare certe battute su di me!”-  

Umibozu era serio ma se lo si guardava bene si poteva scorgere il guizzo di un muscoletto facciale in una risata trattenuta.  

-“Si si come no! Ora che sei padre non puoi continuare a comportarti come al solito!-  

-“E perché no? Tu che ne sai?”-  

-“Ryo, credo che sia arrivato per te il momento di cambiare registro.”-  

-“Falco, lascia perdere questi discorsi. Piuttosto ho bisogno del tuo aiuto…”- disse Ryo, più serio che mai.  

-“Di cosa hai bisogno questa volta?”- anche Falco era tornato serio.  

-“Non qui e non ora, Falco. Mi farò vivo io.”- disse Ryo notando la presenza di Kaori.  

 

Kaori non riuscì a sentire niente, se non l’ultima frase di Ryo, ma intuiva che nell’aria c’era qualcosa di strano. Che Ryo si fosse accorto della sua presenza e avesse chiuso la conversazione a causa sua?  

 

Ci pensarono Mick e Saeko a farle dimenticare questo episodio. Li incontrò, infatti, al Cat’s Eye. Saeko cercava Ryo, per convincerlo ad aiutarla in un nuovo, misterioso caso. Aveva già preso accordi con Mick, ma aveva bisogno anche di Ryo.  

Né Mick né Saeko erano a conoscenza della nuova vita di Ryo e Kaori e restarono stupefatti nell’accogliere la novità. Praticamente all’unisono le fecero la domanda che tutti volevano farle e che nessuno aveva il coraggio di porle.  

-“Ma Kaori come puoi voler bene a Shinji come se fosse figlio tuo? Ne parli come se fosse davvero tuo figlio!”-  

-“Come potrei non volergli bene? È il figlio dell’uomo che amo.”-Kaori rispose serenamente e senza alcun’incertezza. Non si era accorta che proprio in quel momento Ryo e Umibozu erano rientrati al bar.  

Ryo rimase sconcertato dalla dichiarazione d’amore della socia, seppur indiretta. Si fermò lì, dove le parole lo avevano raggiunto, continuando a guardare Kaori, che seduta al bancone rigirava il caffè nella sua tazza.  

-“Ryo che fai, resti sulla soglia?”-disse Mick notando l’entrata in scena dell’eterno rivale. Con quelle parole di Kaori aveva constatato quanto grande fosse il loro inespresso e travagliato amore.  

-“Oh, Ryo ciao! Ti stavo cercando per proporti un incarico, ma vista la situazione, non mi sembra il momento adatto”-disse Saeko guardando Ryo.  

-“Beh ragazzi, io allora vado! Complimenti papà!”- continuò l’ispettrice, alzandosi dal suo sgabello. Dirigendosi verso la porta, Saeko rallentò, per avere modo di sussurrare qualcosa a Ryo.  

-“Ti aspetto nel mio ufficio”- lo disse così piano che la sua voce giunse solo all’orecchio di Ryo.  

 

Umibozu nel frattempo aveva preso il suo posto dietro il bancone insieme a Miki. Kaori, per nascondere l’evidente imbarazzo, guardò l’orologio e fece per andarsene, adducendo la scusa che era molto tardi e doveva andare a prendere Shinji a scuola. Salutò tutti e uscì di fretta dal locale. Ryo prese il suo solito caffè e poco dopo uscì anche lui, recandosi da Saeko. Mick lo seguì.  

 

-“Bene ragazzi vedo che siete venuti entrambi. Ci sono alcune questioni, molto importanti, di cui dobbiamo parlare.”-disse Saeko, prendendo posto dietro la sua grande scrivania. Accavallando le gambe e appoggiando il mento sul dorso della mano, continuò:  

-“Che cosa sapete esattamente della famiglia Katayama?”-  

 

 

 

 


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