Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated G - Prosa

 

Autore: Paola

Status: Completa

Serie: City Hunter

 

Total: 10 capitoli

Pubblicato: 03-06-05

Ultimo aggiornamento: 02-12-05

 

Commenti: 12 reviews

» Scrivere una review

 

General

 

Disclaimer: I personaggi di "Dietro l'ingannevole velo delle apparenze" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

Tricks & Tips

What can I do in this site?

 

The goal of HFC is to enable authors to have complete control on their work. After signing up for a new member account, you can log in and add/modify your own fanfictions. In the s ...

Read more ...

 

 

   Fanfiction :: Dietro l'ingannevole velo delle apparenze

 

Capitolo 8 :: Un invito inaspettato

Pubblicato: 09-10-05 - Ultimo aggiornamento: 10-10-05

 


Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 

Ogni mattina, alle 11.30 spaccate, Kaori spalancava con violenza la porta ed entrava nella camera dello sweeper avvolta dalla penombra. Senza esitare, la donna si avvicinava al letto, dove scompostamente, mezzo avvolto dalle lenzuola, il viso rivolto al soffitto e la bocca aperta, ronfava beato il collega.  

Poi faceva un bel respiro e chinatasi sull’uomo urlava: "Ryo, è tardi, alzati!"Mezzo intontito dal barrito sviluppatosi a pochi centimetri dalle sue orecchie, lo sweeper si svegliava di soprassalto, scattava a sedere sul letto e prendeva a fissare un indefinito punto di fronte a lui. Qualche minuto per rendersi conto che a svegliarlo in quel modo non era stato affatto un enorme elefante, bensì la sua partner, per poi voltarsi verso di lei ed esibirsi in una tiritera di lamenti e imprecazioni.  

Quella mattina invece la detonazione proveniva dalla cucina e la voce di Kaori dovevano sentirla anche in Cina, non poté fare a meno di pensare Ryo guardando la sveglia, segnava appena le dieci e mezza.  

"Una festa da ballo?!?" tuonava "Ma…ma Haruko, sei impazzita?""E’ solo un ballo, Kaori, calmati…""Calmarmi?" domandava esterrefatta la sweeper aumentando la voce di qualche decibel, forse voleva farsi sentire anche in Turchia.  

"Suvvia, che potrebbe mai succedere?"  

"Che…che potrebbe mai succedere?". Possibile che Kaori non si sentisse mancare il fiato? Strillava così tanto che pareva non respirare."Quel depravato sfrutterà l’occasione per saltare addosso a tutte le ragazze presenti, te compresa, e non dirmi ancora che lo credi una brava persona!" esclamava esasperata.Ragazze? L’argomento si faceva interessante, il city hunter decise che era il momento di fare la propria entrata, era indispensabile cominciare ad indagare sulla faccenda."Che diavolo succede?" domandò brusco sulla soglia della cucina, la faccia gonfia di sonno e un’espressione non del tutto sveglia.Kaori invocò il suo aiuto: "Ryo, diglielo tu che potrebbe essere pericoloso…"."Cosa?" domandò lui cascando dalle nuvole.  

"Kaori, non cercherebbero mai di eliminarmi davanti a tutti quei testimoni, in mezzo a tutta quella confusione, coraggio, dai, accetta, ti supplico…" pregò piagnucolosa Haruko."Dai Ryo, è una pazzia vuole per forza andare al ballo".  

"Ballo? Che ballo?" domandò Ryo continuando a non capir niente.  

"Uffa!" sbuffò Kaori, sbattendogli in faccia uno degli inviti che Haruko le aveva consegnato.  

"Questo ballo!".  

Lo sweeper lesse velocemente quanto scritto e lanciò un’occhiata ad Angel, il messaggio proveniente dai suoi occhi era uno solo: "Reggimi il gioco".Eseguì l’ordine."Haruko, che idea grandiosa hai avuto, vedrai sarà fantastico!" esclamò saltellante di gioia.  

"Ma come?!?" ululò Kaori. Si era illusa di poter trovare in Ryo un alleato, invece quello pensava già a divertirsi, l’idea di andare ad un ballo non lo preoccupava affatto, anzi, tutt’altro, lo eccitava. E a chi voleva attentare alla vita di Haruko, quello sciocco non ci pensava? Credeva forse di farlo uscire allo scoperto recandosi a quella festa? Ma se non sapeva neanche che faccia avesse? E poi gli importava veramente dell’incarico o era più interessato alle donne che quella serata gli avrebbe permesso di rimorchiare? C’era da aspettarselo da un dongiovanni come lui."Oh, insomma, non c’è nessuno qui con un po’ di sale in zucca?" si ritrovò a urlare Kaori."Se non vuoi venire, nessuno ti obbliga…" le fece notare serio il collega."Certo, così tu potrai fare ciò che ti pare e quando ti pare, vero? Come se non ti conoscessi!"  

"Hai così poca fiducia in me, Kaori? In fondo si tratta di lavoro. Non penso che Haruko ci abbia assunti per rimanere segregata in casa. Dico bene? Il lavoro prima di tutto, è il nostro motto, se poi all’utile associamo anche il dilettevole…" commentò Ryo, poggiando una mano sul fianco di Haruko, per farla salire in direzione del seno, ma non arrivò mai a destinazione perché con l’aiuto di Kaori, la mano, con tutto Ryo, fece un volo di tre metri e si spiattellò sul parquet."Hai finito di unire l’utile al dilettevole?" domandò Kaori carbonizzandolo con lo sguardo. "Che diavolo volevi fare?"."Cercavo solo di far immaginare ad Haruko, la sensazione della seta che si posa delicatamente sulla pelle…"Un’altra occhiataccia di Kaori bastò a convincere Ryo che forse era il caso di volatilizzarsi alla velocità della luce."Sei ancora convinta di volerlo portare con te?" domandò seccata alla biondina.  

"Certo," rispose Haruko "dopotutto è la mia guardia del corpo, no?".  

La sweeper sospirò sconfitta, portare alla ragione quella donna, per lei, era un’impresa assolutamente impossibile."E tu che farai?" domandò curiosa Haruko "Verrai al ballo?"  

"Mi hai dato l’invito, no?" chiese, trattenendo a stento la bile. Siccome la invitavano tutti i giorni ad occasioni galanti come quelle, non aveva di che preoccuparsi, si era preparata all’evento: aveva scarpe, abito e portamento adatti! Certo, come no? Proprio una bella idea aveva avuto Haruko! E poi con che anticipo le aveva comunicato il tutto, neanche il preavviso di 24 ore le aveva dato! E adesso come avrebbe fatto a tenere d’occhio il collega?"E lo userai?".  

Insisteva pure. Maledizione che nervi! Ma lo faceva apposta, godeva a ficcare il dito nella piaga? Al diavolo Ryo e i vermi che si ritrovava al posto del cervello.  

"Vado a fare la spesa!" tagliò corto Kaori "Nel frattempo, allenati pure a tenere a bada quel pervertito, se ne sei capace!".  

Passarono circa una decina di minuti prima che Ryo riapparisse nella camera.  

"Ehi!" sussurrò nascosto dietro una pianta del salone "Kaori è veramente uscita?"  

"Si, stai tranquillo, è andata a fare la spesa".  

"Ne sei sicura?" domandò guardandosi attorno circospetto.  

"Certo…".Ryo uscì fuori dal nascondiglio sospirando di sollievo.  

"E così siamo soli soletti!"  

"Già" rispose lapidaria Angel.  

"Kaori non c’è…" lo sweeper ridacchiò soddisfatto "Via il gatto, i topi ballano, giusto?" chiese scaraventandosi verso la donna.Angel rispose prontamente estraendo dal reggicalze delle lame affilate. Le lanciò abilmente in direzione di Ryo e lo conficcò alla parete appendendolo per i vestiti.  

"Ehi, ma sei impazzita? Vuoi farmi fuori?" sbraitò più pallido di un fantasma.  

"No," rispose lei, con la solita tranquillità di un buddha "Kaori mi ha detto di allenarmi a difendermi dalle tue grinfie…""Tirami giù da qui!" ruggì il city hunter.  

"No, mi secca, sei capacissimo di farlo da solo…""Si può sapere almeno cos’è questa storia del ballo?""Ah, il ballo…""Già quello…" puntualizzò Ryo dalla sua angusta posizione."Beh, è la tua missione!"  

"La mia missione? Il compleanno di un vecchietto la mia missione?"  

"Non è un vecchietto qualunque! Questa sera il signor Kenzaburo Natsume compirà sessant’anni. Per l’occasione, il ricco magnate, ha organizzato una festa da ballo, invitando le più importanti e facoltose famiglie di Tokyo e dintorni. Quello che non tutti sanno però è che il signor Natsume ha stretti legami con il clan Taira e che il ballo, in realtà, è solo una copertura per nascondere gli accordi per una possibile alleanza…""Tra il clan e l’Organizzazione Odino…""Esatto, e pensa, per consacrare l’accordo, l’organizzazione offrirà ben 5 Kg di cocaina purissima, nonché l’eccezionale Valchiria, messa a punto per l’occasione…""Valchiria, una sorta di potenziamento della Polvere degli Angeli…""E’ proprio grazie alla Valchiria che l’organizzazione è riuscita a costruirsi delle bombe umane altamente programmate; quando serve, imbottisce i propri uomini di Valchiria e di esplosivo, e al momento buono li fa saltare in aria. Nessuno ci assicura che non piazzerà tali ordigni anche durante questo incontro"."Credi forse che quella dell’accordo sia una farsa? Che l’organizzazione miri ad altro?""Non è detto, penso solo che il clan Taira controlla una larga fetta del mercato della droga del Paese, mercato a cui aspira fortemente l’organizzazione, perché dividerlo dunque, quando lo si può avere tutto per sé? In fondo la cupidigia è un peccato vecchio quanto il mondo…""Io che cosa dovrò fare?"  

"Semplicemente goderti la festa sino al mio segnale; dopodiché cercheremo la sala dove hanno intenzione di svolgere gli accordi, ascolteremo quanto si dicono le parti, scatteremo qualche foto e, sul più bello, farai irruzione nella stanza, sparerai qualche colpo creando un po’ di confusione. Così, mentre tu ti occuperai degli uomini che vorranno farci la pelle, io mi occuperò di McCarty"."La fai troppo semplice. Non credi che avranno preso le loro precauzioni?"  

"Certo, e io ho preso le mie assumendoti, no?" disse puntando i suoi profondi occhi verdi su quelli scuri di Ryo.  

La fragile e smarrita Angel che Ryo aveva visto appena due giorni prima, aveva lasciato il posto ad una donna completamente diversa, una perfetta 007 pronta all’azione, senza dubbi o esitazioni di alcun genere, che aveva riacquistato tutto i suo sangue freddo."E adesso vado a farmi una doccia" lo informò avviandosi verso la porta.  

"Fammi scendere da qui!" piagnucolò Ryo, sentendosi un quadro appeso alla parete.  

"Non ci penso neanche…" cantilenò lei."Angel…" la supplicò, ma quella era già scomparsa.L’invito di Haruko alla festa da ballo, aveva colto Kaori alla sprovvista, il suo guardaroba non contemplava abiti per occasioni così sciccose e comprarne uno nuovo era impensabile, il suo portafogli, in quel momento, non era certo tintinnante di denaro.Mandare Ryo da solo con Haruko?  

Ma neanche per sogno, un pervertito come lui, senza nessun freno inibitorio, avrebbe, senza ombra di dubbio, approfittato della situazione, allo stesso modo di una volpe lasciata sola in un pollaio incustodito.  

L’unica possibilità era Eriko, così, nonostante non fosse sua abitudine approfittare delle amicizie per richiedere favori, si rivolse a lei, raccontandole tutta la situazione.Eriko, amica di Kaori sin dalle superiori, era un’affermata stilista di moda, quindi non le risultò difficile risolvere il problema della sweeper, anzi fu ben lieta di farlo. Più volte aveva predicato a Kaori di evidenziare la sua femminilità, di mettere in mostra la bellezza nascosta da abiti maschili, e quel ballo costituiva un’ottima occasione."Kaori, non preoccuparti! Vedrai sarai la più bella" sentenziò Eriko da dietro la scrivania del suo enorme studio.  

"Ti ringrazio molto Eriko, senza di te non avrei proprio saputo come fare."  

"Sciocchezze, non c’è bisogno di ringraziarmi, lo faccio con piacere. Adoro l’idea di trasformare completamente il tuo look, è un po’ come farti rinascere! Poi, vestire una modella bella come te costituisce un’ottima pubblicità per i miei abiti, no? E pensa alla reazione di Ryo quando ti vedrà, credo proprio che non potrà resisterti…""Ma Eriko!" esclamò Kaori balzando in piedi come galvanizzata, completamente rossa in viso.  

La stilista sorrise. Si era accorta presto dei sentimenti che Kaori provava per Ryo e, quando le si presentava l’occasione, cercava sempre di svolgere il ruolo di cupido nei confronti di quei due."Comunque sia, bando alle ciance, coraggio, non c’è tempo da perdere, dobbiamo scegliere il vestito, gli accessori, il trucco…"."Si, si, certo, ma… Ma prima posso fare una telefonata?" chiese Kaori tentando di metter freno all’entusiasmo dell’amica."Una telefonata? Ma certo!"  

La sweeper afferrò con decisione il telefono che Eriko le porse e compose il numero senza esitare. Risposero subito.  

"Pronto, Saeba."  

"Pronto, Ryo, sono Kaori. Ascolta, sono al Total Fashion Eri Kitahara, non penso di ritornare a casa..."  

"Sei da Eriko?"  

"Si e allora?"  

"Ma non eri andata a fare la spesa?"  

"Ho cambiato idea…""E Haruko, non hai paura che potrò approfittare di lei?"  

Lunga pausa di silenzio. In effetti era probabile, pensò Kaori, ma forse in questo modo la ragazza avrebbe cambiato idea nei confronti di Ryo e avrebbe rinunciato alla festa…"Passami Haruko!""Vuoi che ti passi Haruko?"  

"Si!"  

"Come se fosse facile" pensò Ryo, ancora conficcato nel muro, non voleva mica mandare a brandelli il suo completo nuovo.  

Ma quando Haruko apparve, come una ninfa dopo il bagno, sulla soglia della porta, con i capelli bagnati, la pelle umida e coperta solo da uno striminzito asciugamano, Ryo, mandando al diavolo i buoni propositi, sacrificò camicia e pantaloni per balzarle addosso.  

Fluttuò nell’aria mezzo nudo per qualche secondo prima che una superficie terribilmente dura e contundente lo spalmasse a terra come una mosca."Un martello…" disse con un filo di voce mezzo intontito dalla botta."L’ ho trovato in bagno, chissà, forse me lo ha lasciato Kaori…" lo informò la biondina mentre si avvicinava tranquilla in direzione della cornetta.Dall’altro lato Kaori attendeva impaziente. Perché ci metteva tutto quel tempo? Era il caso di allarmarsi? Forse era meglio ritornare a casa?"Pronto"  

La voce di Haruko mise fine al suo flusso di coscienza.  

"Haruko, tutto bene?"  

"Certo!"  

"Ryo non ti sta dando nessun fastidio?"  

"Si è appena appisolato, dorme come un angelo!" la informò gettando uno sguardo sullo sweeper stravaccato a terra, svenuto.  

"Quindi va tutto bene…""Si, si Kaori, sta tranquilla, me la cavo da sola, tu non preoccuparti… Beh ora devo andare, devo asciugarmi i capelli…Ci sentiamo.""Haruko…"Niente da fare, la ragazza aveva chiuso il ricevitore.  

Kaori emise un profondo sospiro.  

La situazione non le era molto chiara, possibile che Ryo avesse smesso di importunare le clienti in sua assenza? No, era da escludere, era una possibilità che proprio non la convinceva…"Kaori!"Eriko la tirò per un braccio facendola cadere dai suoi pensieri.  

"Si?"  

"Kaori, hai chiamato Saeba?"  

"Beh, si…""Bene, allora andiamo…" disse spingendola fuori dalla stanza, "Cominciamo a farti bella…" 

 


Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 

 

 

 

 

   Angelus City © 2001/2005

 

Angelus City || City Hunter || City Hunter Media City || Cat's Eye || Family Compo || Komorebi no moto de