Chapitre 2 :: Parte 2.

Publiée: 29-05-06 - Mise à jour: 29-05-06

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PARTE 2.  

Kaori si fermò pochi metri prima dell’entrata.  

- Ti ringrazio, sono arrivata- disse frettolosamente, sentendo che le forze la stavano abbandonando.Non disse altro, si allontanò subito.  

- Di niente..- mormorò lui guardandola allontanarsi. Poi scrollò le spalle e si girò allontanandosi. Così era quella Kaori Makimura, pensò fra sé e sé. Un ombra di sorriso comparve sul volto serio, ma fuggì veloce, così come era comparso.  

- Ryooo, sono a casa!- urlò Kaori con le ultime forze rimastele. - Ti prego, fa’ che ci sia, ti prego fa’ che ci sia- si era ripetuta mentalmente mentre entrava e saliva le scale. Si afflosciò contro la parete non appena ebbe chiuso la porta, la mano sullo stomaco dolorante.  

Ryo, dal canto suo, si era appena svegliato. Sentì il richiamo della socia mentre era in bagno ed accorse, pronto come sempre a sorbirsi le sue ramanzine sul fatto che non la aiutava mai a fare la spesa.  

“In effetti non ci sarebbe niente di male sa qualche volta andassi con lei”si disse, mentre posava il rasoio. Si avviò verso l’ingresso.  

- Senti Kaori, se vuoi iniziare a inveire, guarda che…- ma le parole gli morirono in gola, alla vista della sua partner appoggiata alla parete, con gli occhi semichiusi.  

Le fu subito accanto. - Kaori!Ma cosa ti è successo? - le chiese vedendo il livido in volto.  

- Ryo, io..- iniziò lei, ma si bloccò. Non aveva voglia di parlare. - Mi fa male lo stomaco, aiutami , per favore. Sono stata coinvolta in una rapina. Ti spiegherò..- disse tutto d’un fiato. Poi tacque.  

Ryo la guardava con preoccupazione. -Non parlare, ora. Ci penso io, a te, non preoccuparti-.  

La prese in braccio e la portò in camera sua. Le spostò il maglione e la camicia. Aveva un grosso livido lungo il ventre.  

“Ma chi ti ha conciata così, Kaori? Lo prenderò e gli spaccherò la faccia, te lo giuro! Come ha potuto..”pensò, mentre una rabbia cieca gli montava dentro. Sfiorò la liscia superficie con una mano calda . Provava sentimenti inesprimibili. La lasciò sul letto mentre andava in bagno a prendere i medicamenti. Cercò di calmarsi.  

Rimase vicino alla socia tutto il pomeriggio, fino a quando lei rinvenne. Era dolorante, ma lucida.  

- Come ti senti?- le domandò Ryo, piano.  

- Come se un tir mi avesse investita e poi mi fosse passato sopra a marcia indietro. Ma mi sento più in forze, ora- affermò lei. Anzi, la pancia brontolava.  

- Ho una fame, a dire il vero…-  

- Bene, allora ci penserò io, ma non so cosa riuscirò a combinare, non è rimasto molto- disse avviandosi poco convinto verso la cucina, che ora gli appariva ostile e minacciosa.  

Kaori ricordò che la spesa era rimasta nel carrello e sospirò.  

La divertì vedere Ryo alle prese coi fornelli.  

Una volta che si fu seduta a tavola gli raccontò tutto, anche dell’uomo che l’aveva aiutata, omettendone il nome. Ma non gli disse che si era fatta accompagnare da lui, perché pensava che Ryo avrebbe potuto sgridarla.  

- E questo è tutto- terminò Kaori mangiando di gusto.- Forse ci andava un po’ più di sale..-osservò. Ma Ryo non le rispose.  

- Ma che sale e sale!- urlò - potevi farti ammazzare, hai fatto una sciocchezza!Possibile che appena ti lascio un attimo, combini subito guai? Non posso stare con te 24 h su 24!Anche io ho una mia vita..e che vita, eh eh!!- esclamò, assumendo la solita faccia da maniaco.  

Kaori, se dapprima si era fatta piccola piccola, si infuriò:  

- Brutto porco depravato, non riesci a restare serio nemmeno in un momento come questo? Tiè!- e per tutta risposta lo spiaccicò al tavolo con una martellata da 75t.Piccola, perché si sentiva comunque un po’ in colpa.  

Ryo si limitò a farfugliare un “fa’ un po’ come vuoi”, prima di alzarsi ed andarsene al poligono.  

Kaori stava decisamente meglio il giorno dopo e decise di andare a vedere se c’erano annunci sulla lavagna.Lungo il percorso, che fece sotto l’ombrello, visto che pioveva,ripensò alla giornata precedente.In realtà era stata brava. Ryo non lo sapeva, ma erano ormai diversi mesi che aveva iniziato a prendere lezioni di perfezionamento di Karate e di tiro. E i risultati si vedevano. Sorrise, rincuorata. Ciò che trovò alla lavagna la lasciò senza parole per la delusione: era l’avviso di una donna, una tale Yukari. Dovevano incontrarsi al Cat’s Eye l’indomani, alle 8 di mattina. “Proprio lì?” Pensò Kaori sorpresa. Poi si accorse di un post scriptum: “solo K.”. Cosa poteva voler dire? Ci pensò, mentre tornava indietro…ma certo! Stava per “solo Kaori”! Quella donna voleva solo lei…Kaori era contenta, ma la contentezza passò quasi subito: come faceva a sapere il suo nome?  

Rientrò in casa scura in volto, Ryo non c’era..ovviamente. Fece un sospiro. Ryo…perché le cose fra loro dovevano sempre essere così difficili? Negli ultimi tempi erano addirittura peggiorate. Lui era sempre brusco con lei e lei, d’altro canto, sempre arrabbiata con lui. Era stato gentile il giorno prima, ma..possibile che dovesse essere in punto di morte, per poter avere una parola carina da lui? Iniziava a stancarsi e soprattutto la scocciavano le sue continue offese: lei non si sentiva poi così mediocre, né incapace professionalmente. Certo, non era una gran bellezza, però non era nemmeno un mostro..negli ultimi mesi aveva ricevuto diversi inviti da uomini che aveva incontrato nei luoghi più impensati..Pensò che non poteva continuare così per molto. “Meglio farsi un bel bagno caldo” si disse.  

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