Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG - Prose

 

Auteur: Sayako

Status: Complète

Série: City Hunter

 

Total: 19 chapitres

Publiée: 29-05-06

Mise à jour: 29-05-06

 

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ActionRomance

 

Résumé: Un caso da risolvere da sola per Kaori. Un drammatico equivoco. Qualcuno che giunge dal passato..

 

Disclaimer: Tutti i personaggi sono, come al solito degli aventi diritto(Tsukasa Hojo ecc..). Nathan e gli altri che incontrerete (e non avete mai sentito nominare) sono invece un parto della mia povera mente contorta.. La mia prima ff pubblicata è “Pensieri”, ma questa l’avevo iniziata prima ..spero che vi piaccia!Chiedo perdono per tutte le eventuali imprecisioni ed obbrobri che posso aver scritto, sia volontariamente(ai fini dell’intreccio) che non. Accetto volentieri critiche (garbate, mi raccomando!) e/o suggerimenti..Ma non mi offenderò, se scriverete anche solo per dirmi che non vi è dispiaciuta..(così il mio ego si gonfia..poco, non temete..). E’ proibito qualunque uso di questa ff senza autorizzazione! La mia e-mail è : Sayako_81@yahoo.it ;mi raccomando, fatene uso! Potete collocare questa ff dove volete, più o meno..comunque prima della fine. Come al solito è venuta diversamente da come avevo pensato all’inizio..e decisamente più lunga..Spero che non vi addormenterete.Al massimo, potrete sempre usarla come rimedio contro l’insonnia! Scusate il titolo non molto originale, ma non ne avevo in mente di migliori.. Ed ora..buona lettura!!!!(E speriamo bene..)

 

Astuces & Conseils

Que veut dire HFC?

 

C'est le nom du site. HFC = Hojo Fan City.

 

 

   Fanfiction :: "Fino all'ultimo respiro".

 

Chapitre 15 :: Parte 15.

Publiée: 29-05-06 - Mise à jour: 29-05-06

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19


 

PARTE 15.  

Appena erano arrivati, Ryo, Miki ed Umi si erano dati da fare. Ryo aveva qualche vecchia conoscenza (e ti pareva?!NdA) lì e decise di vedere se fosse possibile rintracciarla..Girò qualcuno dei quartieri che gli pareva di riconoscere ed entrò in una bettola che già di pomeriggio era piena di uomini mezzo sbronzi. L’aria puzzava di sigarette di pessima qualità e di alcool. Il locale era buio e squallido. Ma il proprietario era sempre lo stesso. Si avvicinò al bancone con una punta di soddisfazione.  

-E’ un po’ che non ci si vede. Non te la passi malaccio, a quanto vedo..-esordì, guardando l’omaccione grasso che stava versandosi un generoso bicchiere di liquore.  

-Uh? E tu chi..ma guarda chi si rivede..il famoso..-  

-Tagliamo i convenevoli. Mi servono informazioni-gli disse, allungandogli un compenso che sapeva essere sufficiente.  

-Che vuoi sapere?-  

Ryo fu molto vago nell’alludere alla sostanza che stava cercando. Non voleva destare troppo interesse, nel caso ancora non fosse una faccenda molto diffusa. Ma l’uomo non era un ingenuo.  

-La Polvere del sonno, eh? Ha fatto presto a diffondersi, la voce, eh? Beh, è una sostanza nuova, ma..-si sporse verso di lui, con fare confidenziale –se vuoi avere le informazioni che ti occorrono su dove puoi trovarlo..credo che la persona che fa per te sia un’altra. Io sono solo un pesciolino piccolo..ma so chi può darti quel che vuoi..-disse con aria furba, compiaciuto. Gli diede un indirizzo ed un nome.  

-Alla prossima! E’ sempre un piacere vederti!-lo salutò, sfottendolo quel tanto che sapeva di potersi permettere. Sapeva benissimo che con City Hunter nessuno poteva scherzare.  

 

 

Ryo, abbastanza soddisfatto, incontrò Umi e Miki per cena. Li vide arrivare mano nella mano. Entrambi avevano uno sguardo leggermente ebete, che fece venire qualche sospetto su come quei due potevano aver passato la giornata. Non sembravano molto provati da ore di ricerche..  

-Ehi, dico, voi due..Siete venuti qui per lavorare o per tubare, piccioncini? Tz!-li affrontò, appena si furono seduti allo stesso tavolo.  

-Non sarai mica invidioso?!-esclamarono all’unisono i due. Ovviamente , il testone di Umi divenne color pomodoro maturo..  

-Io? Invidioso? Sai quante donne potrei trovare, per allietare le mie giornate? Solo che sono un professionista , IO..-ribattè, calcando sull’ultima parola. Poi raccontò loro velocemente della sua fruttuosa giornata.  

-Ci andrò stasera, non voglio perdere tempo-  

-Di certo, nessuno potrebbe accusarti di stare in ozio..siamo appena arrivati e già sei sulla strada giusta..hai proprio fretta di ritrovare Kaori, eh?-buttò lì Miki, ma Ryo non abboccò. Non le rispose nemmeno, mostrandosi molto occupato a mangiare e contemporaneamente a cercare di tastare il sedere della cameriera, che però lo aveva subito messo a cuccia, ficcandogli il tacco di una scarpa in un fianco .Una volta finito, Ryo si alzò, annunciando che si sarebbe andato a preparare.  

 

 

S’incamminò per le strade ormai buie. La memoria non lo ingannò e non faticò a trovare la via giusta. Si trovò di fronte all’entrata di un club. Si sarebbe sentito completamente a suo agio, lui era abituato a certi posti..Entrò nella stanza grande ed affollata. Sedette ad un tavolo ed ordinò da bere. Una ragazza decisamente affascinante si stava esibendo in un numero di canto. Poco dopo avrebbe lasciato il posto alle colleghe..ed ai loro intrattenimenti senza parole, pensò Ryo (faccia da maniaco che compare ed immediatamente scompare..da buon professionista..NdA). Una ragazza tutta curve gli portò il suo drink, sorridendogli con fare provocante.  

-Sei qui tutto solo, amico? Non ti andrebbe un po’ di compagnia?..-lo tentò.  

-Ecco..io..-biascicò Ryo con la bava ala bocca, allungando lo sguardo verso il petto ampio della ragazza-..vorrei vedere Charlie..-  

-Ah, capisco. Forse dovrai aspettare un po’, il suo numero è quasi finito. Certo che è molto ricercata, in questi giorni..-sbottò la ragazza, che probabilmente ci era rimasta male.  

-Su, tesoro, non fare così..-disse Ryo, allungando la mano verso la sua scollatura ed infilandovi una banconota (ecco che la bolletta della luce resta senza paga..NdA)-..spendili alla mia salute..e magari..chiedi a Charlie di raggiungermi..-  

-D’accordo amico, senz’altro..-cinguettò lei, subito accomodante. Si allontanò.  

Lo sweeper si guardò un poco attorno. Non dovette aspettare molto per vedere avvicinarsi la donna che prima cantava. Era davvero molto attraente, non c’era che dire. Le sorrise (sorriso a 360°..NdA) e le fece cenno di accomodarsi.  

-Mi hanno detto che hai chiesto di me con una certa urgenza. Bene, ora sono qui. Cosa vuoi? Guarda che io, qui, canto e basta, ti avverto..-  

-A dire il vero vorrei solo offrirti qualcosa da bere e fare due chiacchiere, che ne dici, bellezza?-le chiese Ryo, fingendosi un semplice, tipico cliente. Ma non la giocò. Charlie socchiuse gli occhi.  

-Non cercare di darla a bere a me, amico. Dimmi chi sei e cosa vuoi, senza tanti giri di parole. Tu non sei certo uno di questo giro..-  

-D’accordo. I miei complimenti, sei sveglia. Mi dicono che tu sei informata anche sulle ultime novità..bene, io voglio informazioni sulla Polvere del sonno. L’avrai sicuramente sentita nominare. Dimmi dove posso trovarla. Chi la vende?-le domandò, senza girarci intorno. Forse la franchezza era la strada migliore, con quella donna.  

Lei sorrise leggermente.  

-Ma come si è sparsa in fretta la voce..Ti avverto, non sei certo il solo a volerla..ti consiglio di lasciar perdere, hai a che fare con qualcosa che potrebbe farti la bua, sai?-lo canzonò. Lui lasciò correre.  

-Lascia decidere a me..e dimmi qualcosa..so che lo sai!-le sorrise, incoraggiante. Fece scorrere una mano sulla sua. Alcune banconote, ancora una volta, lasciarono le tasche dello sweeper ( addio al telefono..un’altra bolletta senza paga..NdA).  

Charlie pensava a tutta velocità. Ma chi diavolo era quello? Da dove spuntava? Come faceva a sapere della Polvere? Non le sembrava di averlo mai visto da quelle parti..che la voce si fosse davvero già sparsa? Era un po’ prematuro..ancora non veniva nemmeno prodotta in serie..C’era qualcosa di pericoloso nello sguardo di quell’uomo, comunque. Sembrava innocuo..ma aveva capito che non lo era affatto. Era indecisa. Non aveva ricevuto istruzioni precise al riguardo..c’era il silenzio..Anche Nathan stava cercando Tamuki, per recuperare la merce..Il suo sguardo s’illuminò. Gli avrebbe ostacolato il cammino, una piccola..ripicca. Giusto in nome del passato.  

Disse quello che aveva già rivelato anche a Kaori. Era sicura di non mandare un indifeso agnello nelle fauci del lupo cattivo. Quest’uomo sapeva quel che faceva.  

-Grazie dell’informazione..-le disse Ryo, congedandosi-e complimenti per il tuo numero..canti molto bene..-aggiunse, allontanandosi.  

Che tipo! certo che era proprio un bell’uomo, così alto..e che fisico..Un po’ le riguardava Nathan..Nat..Le si strinse il cuore. Era tornato e non era neppure passato a salutarla..Questo le faceva male più di tutto il resto..davvero aveva contato così poco per lui, in passato? L’aveva totalmente dimenticata? Presa da questi pensieri cupi, non notò la figura che le si era avvicinata . Sobbalzò, nel sentirsi posare quella mano sulla spalla nuda. Sentì la pelle prendere istantaneamente fuoco..ma cercò il controllo.  

-Sei tornato-  

-E’ passato molto tempo..-disse, leggermente a disagio. Il contatto con la donna lo aveva turbato in un modo che credeva non più possibile. Sedette al tavolo, notò il bicchiere.  

-Credevo non ti piacesse bere..-affermò, indicandoglielo  

-Infatti non è mio. Bene, direi di venire subito al punto. Perché sei qui?-domandò, cercando di reprimere l’ostilità che sentiva crescere dentro di sé. Ma decise di non impegnarsi troppo, nell’intento. L’aveva fatta soffrire, accidenti, come pensava di tornare lì così, come niente fosse stato?  

-Credevo che Kaori te l’avesse spiegato-  

-Già. certo che devi avere un’opinione davvero bassa di me, se hai pensato che mi sarei bevuta una storiellina simile..starai anche cercando la Polvere..ma devo ancora capire il vero perché. Suppongo non me lo dirai, quindi, credo che il nostro incontro si concluda qui-  

Si alzò, pronta ad andarsene. Ma le parole di lui la fermarono.  

-L’ho trovato, Charlie-  

Lei rimase in silenzio.  

-So che ti ho fatto soffrire, andandomene, ma non ero pazzo..non lo sono! Anni, ci ho impiegato..ma ce l’ho fatta..gli ho dato un volto e l’ho trovato..Ora tutto è organizzato per una vendetta che finalmente mi darà giustizia..-  

La donna lo fissò negli occhi.  

-Sono contenta per te. Mi auguro solo che ne sia valsa la pena, davvero. E che tu non ti renda conto, alla fine, che non era davvero questo ciò che volevi. E non dirmi che non posso capire. Sai che non è così. Io so tutto, me l’hai raccontato tu..-  

-Già..Senti, Charlie, io...ecco..-esitò Nathan, come in difficoltà.  

-Molto interessante e chiaro. Vedo che sei migliorato, col tempo. Ora devo andare, è stato un piacere..-  

Si alzò e s’incamminò con andatura sinuosa, avvolta nell’abito rosso scuro.  

-Mi sei mancata. Non ti ho dimenticata..-riuscì a confessarle. Era la pura verità, lo aveva ammesso con se stesso in quell’istante.  

Lei si fermò un momento, poi fece per andare verso l’altra sala. Prima, però, lo avvisò.  

-Attento, perché non sei l’unico a cercare il tesoro..potresti trovare pane per i tuoi denti..-  

Nathan rimase di sasso. Ma per poco. Un’improvvisa consapevolezza lo pervase. Saeba..era forse già arrivato?  

 

 

Il piano di Kaori era andato in fumo. Aveva approfittato dell’assenza di Nathan per cercare di indagare sul contenuto della valigetta..ma, dopo aver speso molte energie per trovarla (l’aveva nascosta bene, il collega..), non era riuscita ad aprirla! E non aveva pensato di portare con sé l’occorrente. Così, quando aveva deciso di andare a prendere ciò che le serviva, l’amico era rientrato..e lei era rimasta con un palmo di naso. Aveva dovuto rimettere a posto quella valigetta..ed ora la ossessionava. Che cosa conteneva? Perché l’aveva addirittura nascosta? Era piuttosto leggera, era improbabile che custodisse un’arma..Kaori era molto incuriosita. Decise che avrebbe atteso il momento più opportuno. Nathan era stato vago, quando lei gliene aveva accennato, le aveva parlato di “documenti”..Ma non le bastava neanche lontanamente..  

Intanto era arrivata la sera in cui avrebbero finalmente portato a termine, con ogni probabilità, la loro missione. Non vedeva l’ora di rientrare a Tokyo, anche se erano solo pochi giorni che erano partiti. Le cose erano andate molto meglio di quanto non avessero sperato. Tutto merito di Charlie!  

Decisero che sarebbe stata Kaori ad entrare nella bettola. Sarebbe stato più facile attirare Tamuki all’esterno, dove Nathan l’avrebbe aspettata.  

-Devi solo portarlo da me, d’accordo? Poi ci penserò io..-  

Kaori non aveva replicato: un pensiero peggiore l’attanagliava..avrebbe dovuto travestirsi..avrebbe dovuto sembrare una..Guardò il vestito che giaceva sul letto. L’aveva comprato, ma avrebbe avuto il coraggio di indossarlo? Era rosso fuoco, con un bustino molto aderente ed un paio di pantaloni attillatissimi con una spaccatura sui lati delle gambe. I lembi erano tenuti uniti solo da lacci in pelle. Una volta finito di allacciarli, passò al trucco. Piuttosto pesante. Decise, allora, che avrebbe anche usato una parrucca. Capelli neri come il buio..lunghi e lisci, come seta. Guardandosi allo specchio stentò a riconoscersi. Chi era quella? L’immagine era quella di un’estranea.Se Ryo mi vedesse ora..chissà cosa penserebbe..Probabilmente, mi vedrebbe per la prima volta con lo sguardo con cui guarda le altre per strada..con desiderio..Le si riempirono gli occhi di lacrime, ma le ricacciò, per non rovinarsi tutto quel lavoro. Sentiva una nostalgia struggente..Tokyo le mancava..Umi, Miki..Ma soprattutto Ryo..per un attimo, fu come se le mancasse il respiro. Sentì la voglia di gridare il suo nome con tutto il fiato che aveva in gola, avrebbe dato tutto per averlo lì in quel momento..per poterlo abbracciare, anche solo per poterlo sfiorare, guardarlo negli occhi scuri, che sapevano essere così caldi..  

-Kaori? Sei pronta?..Posso entrare?-  

La voce dell’amico la strappò dal pozzo nero in cui stava per sprofondare.  

-Sì, sono pronta, entra pure!-  

-Credo sia ora di..ma..Kaori??!! Caspita, cosa hai combinato?-  

-P-perché? Non va bene?-Ecco, avrebbe dovuto immaginarlo, aveva esagerato. Ora chissà cosa avrebbe pensato Nathan..-..mi dispiace, in effetti è eccessivo..-  

-No, non fraintendermi..Stai benissimo..solo che se molto diversa..Certo, sei davvero uno schianto, accidenti!- Nathan non trovava le parole. Cosa poteva dirle? Che era sexy da impazzire? Che ci avrebbe fatto volentieri un pensierino? Che quasi quasi avrebbe volentieri chiuso la porta e le avrebbe strappato quei (pochi) vestiti di dosso? Cercò solo di non sembrare ancora più imbarazzato di quanto fosse e si affrettò ad allontanarsi a distanza di sicurezza.  

-Vai benissimo..ed hai fatto bene a mettere la parrucca: non si sa mai! Bene, andiamo?-  

Kaori aveva indossato un lungo spolverino nero in pelle. Nell’insieme non l’avrebbero potuta definire certo un’educanda..però, almeno in strada, avrebbe salvato un minimo le apparenze..ed avrebbe evitato di desiderare di sprofondare sotto terra! Camminavano fianco a fianco. Lei teneva gli occhi bassi. Ciò stonava agli occhi di chi, ignaro, li vedeva insieme in quel momento: era lui che sembrava più indifeso! Nathan aveva notato gli sguardi dei passanti, si era lasciato scappare un mezzo sorriso. Quella ragazza aveva delle potenzialità che non sospettava nemmeno di avere. Ma non poteva certo dirglielo: come minimo avrebbe frainteso, pensando che le stesse dando della P*****a! Quindi, decise di tenersi per sé ciò che pensava. Ma era davvero comico che in realtà, Kaori fosse una ragazza così inconsapevole della sua bellezza..Lo si capiva da molti particolari. La Kaori sweeper era determinata e coraggiosa. La Kaori donna, lo era molto meno. Ma entrambe erano molto insicure..perché? Il ragazzo pensò che probabilmente anche quello era colpa di Ryo. Un motivo in più, ancora una volta, per volerlo morto.  

 

 

Entrò “da Naguro” cercando di raccogliere tutto il coraggio possibile..e le sue doti di attrice. Calamitò l’attenzione dei presenti nel giro di mezzo secondo. Fischi di approvazione si levarono dai tavoli, nell’ambiente in penombra. Quando si tolse il soprabito, sedendo al bancone, un coro di “WOW!!!!”le fece capire che il suo travestimento aveva avuto effetto. Ora doveva sperare che Tamuki fosse lì.  

-Buonasera signorina!Cosa desidera? Offre la casa..-le disse l’uomo dietro il banco, in tono allusivo. La stava spogliando con gli occhi.  

-Grazie, amico..vorrei..-  

-Che ne dici di un bel Whisky, bellezza?-le domandò un uomo, affiancandosi a lei. Aveva un odore sgradevole addosso.  

-Grazie, io..-  

-Ehi, Tamuki, guarda che la signorina era impegnata con me..-grugnì l’altro.  

Bingo! Kaori s’illuminò. Che fortuna sfacciata!Quello era il suo uomo! –Prenderò un Whisky..-tagliò corto, guardando Tamuki con malizia.  

Entrambi capirono chi era il vincitore.  

-Dimmi, da dove salti fuori? Che ci fa una di classe come te qui dentro?-le disse, mentre sorseggiavano il liquore.  

-Potrei chiederti la stessa cosa, amico..Ma vuoi davvero saperlo? Sei sicuro che è questo, che ti interessa?-gli domandò, tentandolo.  

-A dire il vero avrei decisamente un’idea migliore..Per esempio, potremmo andare a casa mia..-  

-Mmm..vai subito al sodo, vero? Beh..mi piacciono gli uomini che sanno quello che vogliono. Andiamo-  

Scese dallo sgabello con movimenti studiati. Sistemò i lunghi capelli. Che sensazione strana..Con un brivido, dovette ammettere..che le piaceva..quella sensazione, come di..potere..Si sentiva, per la prima volta, sexy. Sapere che tutti quegli uomini la desideravano..che se avesse voluto, li avrebbe anche potuti indurre alla lite, alla rissa..Calma, Kaori! Non ti starai montando? Ora pensa solo al lavoro..  

Se aveva la Polvere, certo non la teneva in tasca. Non le era parso uno stupido. Era un uomo alto, piuttosto corpulento, coi capelli biondi tagliati cortissimi. Sarebbe andata a casa sua, meglio non scoprirsi ancora. Vide Nathan che si trovava fuori.Pareva lì per caso..lei gli mandò uno sguardo, sperando che capisse che non era ancora il momento. Lui si dimostrò sorpreso ed un po’ contrariato. Soprattutto quando si accorse che l’altro era in macchina. Come avrebbe fatto a non perderli?  

 

Kaori voleva sondare il terreno, comunque. Giusto per prudenza. Doveva riuscire ad avvicinarsi abbastanza..  

Provare con l’adulazione. Tecnica N°1.  

-Sai, sinceramente, tu stonavi lì dentro, davvero. Ti ho notato subito..-mentì Kaori, mentre l’uomo guidava.  

-Beh..mi sembrava che tu avessi notato un po’ tutti..e nessuno..lì dentro..ma non importa! -ribattè Tamuki.  

Provare, allora, con metodi diretti. Tecnica N°2.  

-Sei molto affascinante, mentre guidi, sai?..-gli disse, avvicinando le mani alla giacca. E una fialetta fosse stata in una tasca interna? Il luogo più sicuro..poteva essere..tenerla addosso, comunque, no?  

-Calma, bella! Siamo quasi arrivati!-le disse, scostandola.  

Tecnica N°3. Il martello non perdona.  

Decise, però, di rimandare quella tecnica a dopo e la sostituì con una serie di maledizioni mentali.  

Arrivati nell’appartamento, molto modesto, a dire il vero, l’uomo si versò da bere e ne offrì anche a lei. Il tempo di qualche scambio di battute.  

-Ora ti farò provare qualcosa di molto speciale..che ho soltanto io..-Tirò fuori da un cassetto un boccetto.  

-Mi credi nata ieri? Ne ho provata tante, come quella..-  

-Come questa, no. E’ arrivata da poco, sai..- le disse, avvicinandosi-..la chiamano “Polvere del sonno”..-  

-A dire non era il mio primo pensiero, quello di dormire..-disse, avvicinandosi a sua volta. Non poteva ritrarsi. Doveva dimostrare di avere il controllo della situazione. Lo fissò dritto negli occhi. Allungò la mano verso quel boccetto..ma lui lo ritrasse. Posò i bicchieri sul tavolino e versò la Polvere in quello di Kaori.  

-Oh, ma non ha solo quell’effetto..dipende dalle dosi..e dai liquidi in cui la mischi, vedrai..-  

Kaori capì che doveva escogitare qualcosa, in fretta. Non poteva rifiutarsi senza insospettirlo. Le venne in mente solo un’idea. Gli si avvicinò da dietro e lo afferrò, facendolo voltare verso di lei. Portò le mani ai lacci del corpetto.  

-Prima ho un’idea più interessante..- Lo afferrò per le spalle. Caddero entrambi sul divano. Ma ora? Kaori si era messa nei guai da sola, con le sue mani. I loro volti erano vicini..troppo..Si alzò all’improvviso, mentre Tamuki rimase sdraiato.  

-Che ti prende?-  

-Niente..ma forse non sarebbe male bere qualcosa..mi hai incuriosita!-disse baldanzosa. Afferrò i bicchieri e ne tese uno a lui.  

-Salute!-esclamò e bevve tutto d’un fiato, inducendo lui a fare altrettanto.  

E adesso? Cosa poteva fare per prendere tempo? Si allontanò da lui..riprendendo i lacci del bustino. Iniziò a slacciarli, molto lentamente. Però vide che le reazioni dell’uomo non erano quelle che si era aspettata. Rimase un po’ delusa. Possibile che nemmeno con lui, funzionasse? Ma allora, forse, non era colpa di Ryo..forse era davvero lei..Gli si avvicinò. Era sveglio, gli occhi erano aperti, ma aveva un sorriso ebete stampato in faccia ed emetteva suoni inarticolati, piccoli gridolini e parole senza senso. Meno male!Non sapeva più cosa inventarsi! Lo scambio era riuscito, così si rimise a posto e prese la boccetta. Guardò un po’ dappertutto, per essere sicura che non ce ne fossero altre. Ne aveva trovate altre due, una in un altro cassetto, una in un contenitore del caffè, in uno scaffale (Banale!..NdA).  

Si allontanò velocemente, non prima di avergli augurato “Sogni d’oro!”.  

 

Uscendo, incontrò Nathan, sotto l’appartamento.La stava aspettando.  

-Missione compiuta! Ecco qui quello che cercavamo..-disse trionfante, tendendogli le fiale. Ma il sorriso scemò rapidamente. Lo sguardo dell’amico era serio.  

-Perché non hai tenuto fede ai patti? Hai voluto fare di testa tua..ed avrebbe potuto significare il fallimento, ti rendi conto? Tutto era accuratamente pianificato..non si può cambiare così, all’ultimo momento!Se questo è il tuo modo di lavorare, non è di certo il mio!-la rimproverò. Forse era stato anche più aspro di quanto avrebbe voluto..ma non se l’era aspettato..Aveva trovato un taxi, per fortuna. Ma se l’avesse persa? Quella non era gente con cui scherzare..era pur sempre un uomo di..  

Kaori era rimasta di sasso..dopo tutta quella fatica..aveva ottenuto la Polvere e tutto quello che aveva saputo fare era rimproverarla! Ma allora era un vizio! Era come con Ryo..  

-Ma con chi credi di avere a che fare? Guarda che io non sono un’incapace, capito? Chi sei, tu, per parlarmi così? Chi credi di essere? Ho portato a termine la missione, tutto è andato come doveva, fine. Questo è tutto. Può succedere che le cose non vadano come si pensava, ma va sempre messo in conto, non dirmi che non lo sapevi!?-gli urlò contro, furiosa.  

-Kaori, io..-  

-Tu che cosa? Ma chi credete di essere, tutti quanti? Sempre e solo rimproveri..sono stufa, non ne posso più, chiaro? Possibile che ci sia sempre qualcosa che non vada?-Non pianse, perché non ne aveva le forze. Si sentiva solo vittima di una ingiustizia che adesso le era apparsa non più tollerabile –E guardami, quando ti parlo!-  

Nathan voltò la testa di scatto, la guardò..in un modo che fece passare a Kaori parte della rabbia. Senza preavviso, la abbracciò, un po’ bruscamente, per la verità.  

-Possibile che tu non capisca? Hai rischiato parecchio, più di quanto tu creda..-sussurrò  

-E tu cosa ne sai?-sbottò Kaori, ma non si scostò. Nemmeno ricambiò. Rimase immobile.  

-Questa è gente con cui è pericoloso avere a che fare..-chiarì Nathan, lasciandola.  

-Già..peccato tu non mi abbia detto poi molto, di questa situazione. Guarda che forse mi hai sottovalutata..-gli disse, guardandolo-..sento che c’è qualcosa di strano, in tutto questo..qualcosa che non va..Che cos’è? Vuoi dirmi come stanno davvero le cose?-  

Lui distolse lo sguardo.  

-Bene, capisco. Vai pure, io voglio prendere un po’ d’aria.-Lo disse con freddezza. Lui capì che insistere non sarebbe servito.  

 

 

Kaori s’incamminò per le strade buie. Arrabbiata com’era, non temeva nessuno..anzi, se qualcuno si fosse avvicinato lo avrebbe volentieri sistemato. Si strinse nello spolverino, faceva decisamente freddo. Il rumore dei suoi passi rendeva l’atmosfera un po’ inquietante, soprattutto con quel cielo dove la luna, che tanto amava, era occultata da spesse nubi scure. Probabilmente l’indomani sarebbe piovuto. Si fermò un momento: le era parso di sentire dei passi dietro di lei. Si voltò, ma non riuscì a vedere nessuno.  

-Avanti, vieni fuori! So che sei lì!-tentò. Sperò di non fare la figura dell’imbecille, seguendo l’istinto. Silenzio.  

Affrettò il passo, ma sentì distintamente rumori di passi che camminavano con lei. Ora, però, sembravano appartenere a più di una persona. Sentì un gemito soffocato.  

-Ahi! Ma cosa fai, sei impazzito? Dobbiamo andare..-sibilò una voce femminile. Rumore di breve colluttazione.  

-Lasciami, io non resisto!!Dolce fiorellino, arrivooo!!!!-  

Kaori ebbe il tempo di vedere un’ombra calare su di lei a velocità da brivido. Rovinarono sull’asfalto freddo e duro. La sweeper mandò un’imprecazione. Ma da dove sbucava quello? Probabilmente era solo un ubriacone maniaco..  

-Lasciami, pervertito!-disse, conficcandogli la scarpa in piena faccia-..vai a smaltire la sbronza su qualcun'altra, capito????!!-Facendo leva con le braccia, cercò di staccarselo di dosso, ma era appiccicoso come la colla.  

-Aspetta, mia bella pantera..mi piacciono le tipe aggressive come te! Sarò il tuo leone!!Lascia che..Aaaaargh!!-  

Non poté finire, perché finì schiacciato da un’enorme padella, brandita da una donna sbucata fuori dall’angolo da cui lui aveva spiccato il volo.  

-Lo scusi signorina (argh!)-disse la donna, mentre trascinava via l’uomo prendendolo per un piede-..non sa quello che fa..è solo un poveraccio..(pant!)..che ha bevuto troppo..Allora, ti vuoi staccareee!!!??-inveì, dandogli un’altra padellata. Stavolta mollò la presa, lasciando libera Kaori, che nel frattempo era rimasta ammutolita. Si mosse come un automa. Quella era Miki!! E quello..  

-Buuuu!!Miki, cattivaaa!!Perché hai picchiato il piccolo Ryo, che voleva solo un po’ di compagnia??Sei un’insensibileee!!-piagnucolò lo sweeper, arpionandosi al terreno mentre l’amica lo trascinava.  

-Brutto stupido, dobbiamo andare! Ormai siamo arrivati!!..Ehm..lo scusi ancora! Tutto bene..signo..ehm..signora?-le domandò. Kaori capì l’esitazione dell’amica: lo spolverino si era aperto, mostrando l’abbigliamento che aveva addosso. Per non parlare del trucco..Guardò meglio l’uomo. Non aveva voluto crederci, dapprima..ma era davvero..  

Ryo!!!Ryo!!Ryo!!La mente di Kaori continuava ad urlarle quello che aveva appena registrato. Era proprio lui! Ma come avevano fatto ad arrivare lì? Perché erano lì? Kaori era frastornata..rimaneva seduta, senza riuscire a connettere con lucidità. Capiva solo che Ryo era lì vicino a lei. Ora, come faceva sempre, era tornato normale, come se nulla fosse successo e si stava avvicinando a lei. Ringraziò il cielo per la scarsa illuminazione. Se l’avessero riconosciuta..  

-Signorina, lasci che l’aiuti..-le disse, serissimo (tant!!..NdA)  

Kaori si alzò da sola. Lo vide venirle sempre più vicino. Avrebbe avuto voglia di gettarsi nelle sue braccia abbracciarlo, aggrapparsi a lui e rimanere così per sempre.  

-Mi permetta di dirle che lei è davvero bellissima..-  

Anche tu !!!Oh, se avesse potuto..aspirare il profumo di quella pelle, giusto un attimo..  

-Come mai è qui tutta sola? Con tutti i malintenzionati che girano di notte..-Ormai era a portata di braccia.  

Kaori, controllo, Kaori controllo, Kaori..  

-Ci penso io a proteggerti, amoreeee!!!!-esclamò lo sweeper, librandosi in aria, già mezzo svestito e precipitandosi su Kaori con la lingua penzoloni.  

Tutti i sentimenti teneri di Kaori scomparvero all’istante.Possibile che non cambi mai??Nemmeno dopo che me ne sono andata, ti è passato il vizio, brutto pervertito??Come puoi farmi questo…Io ti… I suoi occhi divennero rossi dalla rabbia, persino Ryo se ne accorse, in volo..e ritirò la lingua. Ma non bastò ad evitare la furia della socia. Non usò il martello fedele, perché l’avrebbe fatta scoprire..si affidò ancora una volta al tacco delle scarpe..che aveva fatto rinforzare. Il negoziante l’aveva guardata con due occhi grossi come piatti, quando gli aveva fatto la sua richiesta. Ruotò su se stessa e colpì con tutta la forza che aveva in corpo.  

-Lasciami stare, PORCOOO!!!-  

Prese Ryo in pieno stomaco, facendolo volare ad una distanza ragguardevole, dove lo attendeva la maxi-padella di Miki. Lo SBONGG!! fu agghiacciante.Il povero sweeper scivolò, ridotto a pasta sfoglia, lungo la superficie d’acciaio inox18-10 (padelle di qualità, che credete!?..NdMiki).  

-La ringrazio!Non si preoccupi, ci penso io!-le urlò Miki, cercando di scrostarlo dall’asfalto.  

Kaori, in silenzio, si girò e se ne andò. Appena fu fuori dalla loro vista si mise a correre ed in un lampo fu in albergo. Corse nella stanza e si gettò sul letto. Il cuore le batteva a duemila battiti al minuto..Non capiva come avessero fatto i suoi amici ad arrivare fin lì..e a che scopo..Possibile che fossero in trasferta per qualche missione? E perché c’era Miki con Ryo? Ed Umi, probabilmente.Che avesse a che fare con lei?..  

La sweeper non seppe trovare risposta, ma capì che ora doveva tornare a Tokyo davvero al più presto. Non era preparata a rivedere Ryo. Aveva provato una rabbia che non provava da molto tempo..Si stupì di poter provare qualcosa di tanto intensamente negativo ..proprio per colui che amava. Ma davvero lo amava ancora? Sì, ne era certa. Le bastò ripensare alla sua prima reazione di fronte al socio..ma altrettanta era stata l’ira..ed un’incredibile voglia di vendetta, che l’aveva resa così violenta. Bene, aveva capito qualcosa in più su sé stessa. Ma era stato un bene?  

 

 

-Dannazione, Ryo! Sei sempre il solito deficiente!-brontolò Miki, guardandosi attorno –se non avessi fatto il pervertito, come al solito, magari li avremmo presi..-  

Ryo osservò l’uomo, che giaceva sul divano, con sguardo assente. Così, quello era il famoso Tamuki, quello che avevano cercato. Peccato che ora non avrebbe potuto essere di nessun aiuto, visto che era morto -Non è molto che è successo..-  

-Che l’hanno ucciso, vuoi dire-precisò Umibozu(da dove sbuca fuori?!..NdA), guardando il buco sul petto dell’uomo-  

-Bah, probabilmente era già partito. Guarda quanto poco sangue c’è..era fatto, secondo me-disse Ryo.  

-Un regolamento?-propose Miki.  

-Non credo..qualcuno cercava qualcosa..qualche cassetto mezzo aperto, un armadietto in bagno non chiuso..Cosucce, ma era qualcuno che aveva fretta, credo. E qualcuno, comunque, in gamba. Il colpo è molto preciso. Voleva essere sicuro che non potesse parlare..-concluse Ryo.  

Dopo aver guardato bene in giro, decisero di andarsene.  

-Qualcuno ci ha preceduti..di poco, però. Scommetto che cercavano quello che cerchiamo noi. Ossia la Polvere..-commentò Umi, mentre tornavano.  

-Aspettate un attimo..Quella donna!..-sbottò Miki  

-Quale donna?-domandarono Ryo ed Umi distrattamente.  

-Quella che abbiamo incontrato mentre andavamo da Tamuki..Ricordi? Cosa ci faceva proprio lì vicino, da sola, a quell’ora di notte?-  

Ryo la guardò, compassionevole.  

-Miki, tesoro, ora ti spiegherò i fatti della vita..Quella signora..-  

-Brutto scemo!-sbottò, mollandogli un pugno sul naso-credi che non abbia capito chi era quella? Ma ti sarai accorto che era molto agile e forte..Ti ha fatto fare un bel volo!(Eh eh eh!!..NdM) E se non fosse davvero quella che abbiamo creduto? Se fosse coinvolta? Una del giro?-Miki si stava accalorando, consapevole che l’ipotesi era giustificata. Se solo avesse fatto più attenzione!  

-Non serve arrabbiarsi, ormai è fatta. Comunque io ho fatto qualche indagine..Ho scoperto chi c’è, probabilmente, dietro questo giro..Un tale Onigura..Ti dice niente?-chiese a Ryo.  

-Niente..perché?-  

-Mah..mi sembrava di averlo già sentito nominare..-  

-Ti si sta appannando il cervello, secondo me, scimmione!-  

-Brutto..come ti permetti..-  

-Umi! Guarda dove vai!-urlò Miki (“guarda”??!!..NdA)  

La jeep (ma da dove sbuca fuori? Se la sono fatti spedire??..NdA) sbandò pericolosamente. L’avevano lasciata a distanza, per sicurezza. Ora sfrecciavano a tutta velocità verso l’appartamento dove alloggiavano. Serviva un piano.  

Ryo si rese conto che non aveva ancora saputo niente su Kaori. Di lei non c’era traccia. Forse aveva sbagliato? Forse quel Nathan non c’entrava niente e lei se n’era andata via con lui..perché lo amava??!!Non voleva crederlo, ma si forzò di riconoscere che era possibile. Anche se in cuor suo credeva in Kaori. Sapeva che ciò che li univa era troppo forte per potersi spezzare così.  

-Coraggio Ryo, vedrai che troveremo anche lei. Il tuo istinto non sbaglia mai, lo sai!-lo confortò Miki, che aveva capito i pensieri dello sweeper. Si stava rammollendo, se quello che pensava gli si leggeva in faccia con facilità, si rimproverò lui. Ma, per questa volta, lasciò correre.  

 

 


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