Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG - Prose

 

Auteur: Sayako

Status: Complète

Série: City Hunter

 

Total: 19 chapitres

Publiée: 29-05-06

Mise à jour: 29-05-06

 

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ActionRomance

 

Résumé: Un caso da risolvere da sola per Kaori. Un drammatico equivoco. Qualcuno che giunge dal passato..

 

Disclaimer: Tutti i personaggi sono, come al solito degli aventi diritto(Tsukasa Hojo ecc..). Nathan e gli altri che incontrerete (e non avete mai sentito nominare) sono invece un parto della mia povera mente contorta.. La mia prima ff pubblicata è “Pensieri”, ma questa l’avevo iniziata prima ..spero che vi piaccia!Chiedo perdono per tutte le eventuali imprecisioni ed obbrobri che posso aver scritto, sia volontariamente(ai fini dell’intreccio) che non. Accetto volentieri critiche (garbate, mi raccomando!) e/o suggerimenti..Ma non mi offenderò, se scriverete anche solo per dirmi che non vi è dispiaciuta..(così il mio ego si gonfia..poco, non temete..). E’ proibito qualunque uso di questa ff senza autorizzazione! La mia e-mail è : Sayako_81@yahoo.it ;mi raccomando, fatene uso! Potete collocare questa ff dove volete, più o meno..comunque prima della fine. Come al solito è venuta diversamente da come avevo pensato all’inizio..e decisamente più lunga..Spero che non vi addormenterete.Al massimo, potrete sempre usarla come rimedio contro l’insonnia! Scusate il titolo non molto originale, ma non ne avevo in mente di migliori.. Ed ora..buona lettura!!!!(E speriamo bene..)

 

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   Fanfiction :: "Fino all'ultimo respiro".

 

Chapitre 18 :: Parte 18.

Publiée: 29-05-06 - Mise à jour: 29-05-06

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19


 

PARTE 18.  

L’enormità della situazione in cui si trovava colpì Kaori con la forza di una mazzata. Se Takerumo non era quello che pensava..allora, chi era? E cos’era quella Polvere che..oh no!!!Anche quel particolare era diventato improvvisamente chiaro agli occhi di Kaori..  

-Signor Saeba, si avvicini, prego..-  

Takerumo fece segno allo sweeper di raggiungerlo. Si formò una sorta di corridoio umano, le persone si fecero da parte..ma Ryo non si mosse. Il sorriso falso scomparve dal volto dell’uomo.  

-Facciamola finita, Takerumo. Che cosa vuole?-  

-Cosa voglio? Ma che razza di domande fai?  

Sai con chi hai a che fare? LO SAI CHI SONO IO??!!-  

-Ehm..ecco..io..a dire il vero no..eh eh!..-(maxi-gocciolona sulle teste di tutti i presenti..NdA)  

-Non cercare di prendermi in giro! Tu hai ucciso mio figlio!Ed ora pagherai per questo..ho aspettato anni per avere la mia vendetta..Ricordi, ora?-  

-Uhm..sì, mi pare di ricordare..Suo figlio morì in un incidente d’auto durante un inseguimento..-  

-Già..e l’inseguitore eri tu! Era solo un ragazzo e tu l’hai ucciso..-  

-Se vi foste fermati, invece di scappare come delinquenti..-iniziò Ryo..Ma Takerumo aveva fatto un cenno e da sotto gli smoking dei convitati erano emerse armi di vari tipi. Pistole, per lo più.  

Kaori sudava freddo. Ora molte cose le tornavano, ora capiva che probabilmente il responsabile di quel pazzesco piano, di cui ancora non comprendeva tutti i particolari, non era Nathan, ma quell’uomo che voleva vendetta. Probabilmente si era servito di Nathan..come era anche vero il contrario. Non sapeva cosa provava..le immagini di Ryo con Kazue, quel giorno, si mescolavano ad altre, creando in lei un turbinio di emozioni contrastanti. Quello che era certo, era che non lo voleva vedere morto.  

-Signor Takerumo-iniziò lo sweeper, serio-non ho proprio voglia di farle da analista e risolvere i suoi conflitti interiori, ora. Ormai il passato è passato. Sono solo venuto a riprendermi la mia assistente. Quindi non mi faccia perder tempo e mi dica dov’è..forse non la denuncerò nemmeno per la Polvere..nell’immediato..-sogghignò.  

Takerumo sorrise deliziato.  

-Ahhh..ma bene..Il cavaliere è venuto a salvare la sua amata..Ma io non c’entro niente, sai? Non so proprio di cosa stai parlando-  

-Non farmi arrabbiare e dimmi dov’è!ORA!-  

-Uhm..interessante..-disse l’uomo, fingendo di essere concentrato sul calice di champagne che aveva vicino -City Hunter che cerca la sua socia..cos’è? Non riesci nemmeno a tenerti una donna? O ne hai scelta una che non sa badare a se stessa e le devi correre dietro a guardarle le spalle?-lo provocò.  

Kaori si sentì ribollire il sangue nelle vene. Come si permetteva? Lei non era certo un’incapace..Aveva deciso di agire, ormai, ma una mano sulla spalla la bloccò.  

-Kaori, ricorda.Non metterla sul personale, sei un’amica, per me..Ma se tu farai ciò che devi fare, sappi che anch’io lo farò. Ryo è sotto la mia mira e se tu m’intralci, io lo ammazzo. Dico sul serio-  

La voce di Nathan era talmente fredda che a Kaori vennero i brividi. Cosa poteva fare? Che situazione..Inoltre non capiva bene dove voleva andare a parare Takerumo..Era chiaro che sapeva di lei..quindi l’iniziativa di portarla lì non era stata di Nathan..quindi anche lei, in qualche modo, faceva parte del piano..era stata solo l’esca..o c’era dell’altro?  

-Allora, Saeba? Non rispondi?-lo incitò l’uomo, trionfante.  

-Beh..ecco..-esitò lo sweeper-..In effetti ammetto che la mia socia non è l’intelligenza fatta a persona e non ha proprio una gran tecnica..ed ha anche una pessima mira, per non parlare dei riflessi..-  

Ma che cavolo sta dicendo quel cretino??!!pensò Kaori furente.  

C’era rimasto persino Takerumo, preso alla sprovvista.  

-Insomma, ammetti che ti sei scelto un’incompetente? Ma..-  

-Eh eh..tutti possiamo sbagliare..-(Libellule*libellule*libellule che volano..NdA)  

-Allora perché saresti venuto fin qui a riprendertela?-si riprese l’uomo, che sudava abbondantemente, in quel momento. La tensione si poteva tagliare a fette e gli uomini si guardavano fra loro, incerti. Il suo piano era stato vedere Ryo distrutto dall’abbandono della sua donna..avrebbe voluto vedere lei che lo insultava e lui che incassava, prima di farlo fuori..Ma tutto stava andando storto..  

-Per lo stufato! Kaori è un’ottima cuoca!-disse Ryo con solennità.(A questo punto cascano momentaneamente tutti a terra..NdA)  

-Razza di cretino! Ma che cosa dici?!-Kaori si fece strada fra tutti quegli omaccioni che guardavano la scena con sempre maggiore incredulità.  

Si portò di fronte a lui. Si guardarono.  

-Ripeti, se hai il coraggio. Dimmelo in faccia, che sono un’incompetente!-gli urlò contro. In quel momento era del tutto inconsapevole della sua bellezza. Aveva le guance colorite per l’irritazione ed una potente luce di determinatezza negli occhi. Ma non riuscì a leggere nulla di questo nello sguardo che Ryo le rivolse, perché la sua attenzione era assorbita da ben altro. Non vide l’ammirazione dello sweeper nei suoi confronti, l’emozione che lo aveva involontariamente colto nel vederla, il leggero stupore nel riconoscerla, il sollievo. Sapeva solo che ora era tutto nelle sue mani.  

-Avanti, ripeti, razza di animale!-urlò  

-Ehi, ma non ti sembra di esagera..-replicò lo sweeper, che appariva leggermente intimidito.  

-Esagerare? ESAGERARE???Ma non dire c****te!!!Qui l’unico incompetente sei tu!E dovrai anche pagarla per quello che mi hai fatto..PREPARATI!-lo sfidò. Poi fece una cosa che nessuno si sarebbe aspettato. Estrasse la pistola e gliela puntò contro. Negli occhi brillavano fiamme (Avete presente Mila, in certe partite?..NdA). Takerumo si era ripreso e fissava Kaori con soddisfazione. Non era andata proprio come aveva immaginato, ma non importava, andava bene lo stesso.  

-Allora, che ne dici, City Hunter? Ucciso dalla tua stessa socia..E’ la fine che ti meriti, assassino!-  

Ma senti da che pulpito!..pensarono tutti i presenti. Ma se lo tennero per sé.  

-Mi dispiace, ma adesso farete come dico io!-esclamò una voce. Nathan si fece avanti a sua volta.  

Dannazione!pensò Kaori, tenendo sotto tiro Ryo, che non aveva ancora mosso un muscolo.  

-Prima voglio fare due chiacchiere col nostro amico..-  

-Ma che cosa fai, traditore!-gli urlò Takerumo.  

-Era nei patti, ricordi?-Gli lanciò uno sguardo feroce, che zittì l’uomo.  

-Noi ci conosciamo?-gli domandò Ryo, che davvero non sapeva chi diavolo fosse quel tizio. Un altro scocciatore.  

-Oh sì!!Non ti ricordi, vero? Ma questa forse ti rinfrescherà la memoria...-  

Gli mostrò il braccio destro. Sul lato, appena visibile, c’era una cicatrice dalla forma irregolare.  

-Eravamo bambini, ma sono sicuro che ricordi come me la sono procurata..dovresti averne una anche tu..-gli disse con tono piatto.  

Ryo sgranò gli occhi. Ora tutto tornava, aveva capito tutto. Non poteva credere che quello fosse..  

-Shinji..-mormorò.  

L’altro sorrise appena, fissandolo.  

-Dobbiamo parlare, noi due..-  

Ma in quel momento una forte esplosione scosse l’edificio. Le luci vennero improvvisamente a mancare. Nel buio,Kaori si sentì afferrare per un braccio e trascinare verso una precisa direzione. Nathan percepì gli spostamenti, pur nella confusione che era seguita e nonostante le urla di Takerumo che ordinava di non lasciarli scappare. Seguì d’istinto i fuggitivi.  

 

 

Falco e Miki si guardavano negli occhi..un singulto sfuggì dalla gola della sweeper..e i due scoppiarono a ridere a crepapelle.  

-Che pivellini!Ci sono cascati!-affermò Umi, recuperando subito il contegno.  

-Già, non sanno nemmeno riconoscere una bomba finta!E adesso..che facciamo? Si accorgeranno subito che li abbiamo giocati..-disse lei dubbiosa, guardandosi attorno. La sala era via di mezzo rispetto alle scale ed ad un’altra sala, che esplorarono velocemente. C’erano molte casse, in cui, videro, c’era in effetti della Polvere.  

-Ovviamente non sarà tutta qui. Prendiamo un po’ di prove e poi facciamolo cantare..-disse Umi, raccogliendo qualche sacchetto di sostanza. Sentirono il rumore dei passi degli uomini avvicinarsi. Li avevano scoperti.  

-Ehi, voi due!Uscite subito con le mani alzate ed avrete in cambio una morte rapida!Basta coi giochetti!!-esclamò dall’esterno una voce. Miki guardò Falco con complicità.  

-Credo che lo spazio sia sufficiente a ..come aveva detto, quello, prima?..A “circoscrivere i danni”..-le disse.  

I sicari stavano per entrare nella sala, avevano appena finito di scendere le scale ed avanzavano per il corridoio. Il primo della fila fu anche il primo a sentire quel familiare rumore metallico, ma restò inebetito per un attimo alla vista del simpatico oggetto che era appena rotolato a circa un metro da lui, lanciato da una mano sbucata da quella porta.  

-UNA BOMBA!!.-urlò, facendo per correre via.  

-Vai avanti, idiota!Non vedi che è un giocattolo? Ehi voi, lì dentro..credete di fregarci? Uscite subito!!-urlò..  

ma non fece in tempo ad aggiungere altro. L’ordigno esplose, facendo tremare l’intero edificio. Miki e Umi uscirono appena fu terminato quel potente rumore e presero la via dalla quale erano venuti. Il corridoio..o quel che ne restava, era disseminato di corpi che si lamentavano. Ma loro li oltrepassarono, consci che fosse una fortuna che la struttura portante non avesse ceduto, lasciandoli sepolti. Percorsero i corridoi con difficoltà, vista la polvere, le macerie e la confusione.  

 

 

Ryo correva, trascinando Kaori per mano. Lei non era nemmeno riuscita a capire cosa fosse successo. Appena si fermarono un attimo, anche per cercare di orientarsi in quel marasma, lei ne approfittò per raccogliere informazioni.  

-Allora, si può sapere dove mi porti?-gli domandò, riprendendo fiato.  

-Il più lontano possibile!Anche se hai cercato di farmi fuori..bella socia che sei!-le disse con tono di rimprovero, mentre si guardava attorno.  

-Ma cos’è successo?-  

-Sono venuto qui con Miki ed Umi..credo siano stati loro. E meno male, visto il guaio in cui ci hai cacciati..-la canzonò. Riprese a correre, ma l’uscita si rivelò essere ostruita. Dopo aver seminato diversi uomini, Ryo si addentrò per altri corridoi. Gli pareva di ricordare dalla cartina che avevano studiato, che da qualche parte c’era un passaggio secondario, seguito da un corridoio che poi dava sull’uscita. Ma con quel caos, era difficile riconoscere le direzioni, le stanze..Ad un certo punto, riconobbero la voce di Takerumo, inaspettatamente vicina.  

-Prendeteli!Non lasciateveli sfuggire!Da quella parte, presto!!-  

Ryo, afferrando Kaori per un braccio, aprì una porta del corridoio in cui si trovavano e ve la spinse dentro. Poi la rinchiuse alle loro spalle. Sentirono gli uomini correre senza fermarsi.Lo sweeper fece per ripartire, ma il tocco fermo di Kaori lo bloccò.  

-Ryo, voglio delle risposte-  

-Anch’io, ma non è questo il momento..-  

-Sì, invece- disse con sicurezza.  

Si guardarono, nella penombra.  

-Che cosa ci fai qui..-dissero all’unisono. Seguì silenzio.  

-Beh..ecco..io e gli altri siamo qui per via della Polvere del Sonno..-iniziò Ryo, con un’impercettibile esitazione. L’espressione delusa di Kaori non gli sfuggi, anche se lei tentò di mascherarla.  

-Beh, anche io sono qui per la Polvere..Lavoro..o meglio..pensavo di lavorare per lo scienziato che l’aveva creata, ma evidentemente sono stata raggirata..-ammise, sedendo un momento sul pavimento. Ryo le scivolò affianco.  

-Quell’uomo si chiama Takerumo. E’ una vecchia conoscenza..durante un inseguimento, anni fa, suo figlio finì ucciso, finendo fuori strada. Il caso era affidato a me e a tuo fratello Hideyuki..Takerumo è riuscito a ricreare il suo traffico, a quanto pare. Ed ora si vuole vendicare..Credo che ti abbia voluta usare come esca..-le disse, con tono stranamente calmo. Aspettava la sua reazione.  

-Già..me ne sono accorta troppo tardi..Nathan mi ha usata..pensavo fosse mio amico..-sussurrò, cercando di mantenersi il più lucida possibile. L’ultima cosa che voleva in quel momento era apparire patetica agli occhi di Ryo..sempre che fosse in tempo-Prima..ecco..Ovviamente tu sai che non ti avrei sparato..Takerumo però no..ho cercato di fargli credere di avermi dalla sua parte..è stata la prima cosa a venirmi in mente..-gli disse, evitando di alzare lo sguardo. Si sentiva una stupida..ed una traditrice, ad aver puntato la pistola verso Ryo. Come aveva potuto?  

-La tua è stata una buona trovata..socia..-iniziò Ryo,con un tono che colpì Kaori nel profondo, tanto che si voltò a guardarlo -E comunque non sei stata l’unica ad essere raggirata da Takerumo..Vedi, quando te ne sei andata, io..-  

Vennero interrotti bruscamente dalla porta che veniva spalancata con energia. Un uomo fece irruzione nella sala, con il mitra in pugno.  

-Vi ho trovati finalmente! Saeba, basta fuggire, è venuta l’ora di fare i conti!Spalle al muro, adesso..Obbedisci, se non vuoi che faccia del male alla tua..ex-socia..-disse Nathan, calcando la voce sull’”ex”. Ryo stava per consegnargli nervosamente la pistola, quando furono interrotti da una seconda, nota voce.  

-Fermi tutti! Giù le armi!-Charlie era entrata, vestita in un abito che la rendeva davvero affascinante.  

-Bene, sei arrivata anche tu..ma come vedi, è già tutto sotto control..-  

-Taci! Vai contro il muro anche tu, con Saeba!-intimò la donna, ignorando l’espressione scioccata con cui la fissò il suo ex.  

-Charlie, ma cosa..-farfugliò Nathan  

-Hai sentito!MUOVITI!!-gli ripeté lei –Tu no, Kaori. Raccogli le armi e vieni con me- Le due donne uscirono dalla stanza e Charlie chiuse a chiave la porta.  

-Charlie, perché..-iniziò Kaori, ma l’altra la frenò subito.  

-Ora quei due avranno ciò che devono. Devono chiarirsi, ma non vedo perché non la possano risolvere senza spargere sangue..E non dirmi che non ti sta a cuore la sorte di Saeba, perché non ti credo!-la canzonò.  

-Beh..ecco..io..non..-arrossì Kaori –..D’accordo, hai ragione, almeno quanto tu tieni a quella di Nathan -affermò. L’altra non ribattè.  

-Ma c’è qualcosa che ti affligge, vero, Kaori? Ora so che è lui l’amore non corrisposto di cui mi hai parlato..Come stanno le cose?-  

Sentiva il bisogno di sfogarsi e sentiva anche di potersi fidare. Con un sospiro, si rassegnò a raccontare tutto alla ragazza.  

 

 

Falco e Miki, nel frattempo, erano nell’occhio del ciclone. Falciavano uomini a tutto spiano. Ad un tratto, Umi riuscì ad individuare la voce di Takerumo: era quello il loro uomo. Dovevano prendere lui, così tutto si sarebbe concluso. Lo raggiunsero alle spalle, cogliendolo impreparato. L’uomo si arrese quasi subito, non appena si accorse che la maggior parte dei suoi uomini erano stati messi fuori gioco. I due cercarono di raggiungere il luogo in cui si trovavano i loro compagni. Trovarono Kaori e Charlie, proprio appena quest’ultima aveva appena sospirato un “capisco..”poco convinto, dopo aver ascoltato il racconto della ragazza.  

-Kaori!!Finalmente!-Miki corse incontro all’amica.  

-Oh, Miki..mi sei mancata..tutti..perdonami..-disse Kaori, mentre sentiva il cuore stringerlesi nel petto. Fu un momento purtroppo necessariamente breve.  

-Dov’è Ryo? Abbiamo qui Takerumo..-  

-Ryo ora è occupato..sta affrontando il suo passato..Chiamate la polizia, ci penseranno loro a questi individui..-  

-Non finirà così, mi vendicherò..-urlò in faccia a lei Takerumo..Ma Kaori, forse anche a causa della tensione accumulata, fu subito preda dell’ira più feroce che avesse mai provato e gli mollò un calcio in mezzo alle gambe.  

-Questo è per tutto quello che ci hai fatto passare!!!Cane!!-  

L’uomo non cadde a terra solo perché Umi lo teneva saldamente per le spalle.  

-Ehm, Kaori..-commentò il gigante.  

-Se l’è meritato-tagliò corto lei.  

-Un’altra cosa, Kaori..-iniziò Charlie.  

-Sì?-  

-Io credo che non dovresti avercela troppo con Nathan..lui ti considera davvero un’amica, tiene a te..Solo che ha dedicato tutta la sua vita a questo giorno..Non è colpa sua, anche lui è vittima del proprio passato..-mormorò la donna, con gli occhi bassi.  

-Vedremo. Spero solo che avremo modo di chiarirci..In fondo, non credo che riuscirò mai ad odiarlo..-  

-Beh, ora dobbiamo solo aspettare..-  

Anche loro s’incamminarono verso l’esterno dell’edificio, ridotto in modo indescrivibile.  

 

 

I due uomini si fronteggiavano. Non avevano armi, ma il risentimento reciproco era più che sufficiente. Fu Nathan il primo a rompere quel silenzio carico di tensione.  

-Ho aspettato tanti anni questo momento, Saeba..tu non puoi nemmeno immaginare..Vederti morto è stata l’unica ragione della mia esistenza, da quel maledetto giorno..-  

Ryo era ancora frastornato.-Credevo che tu fossi morto, Shinji..Non potevo immaginare..-  

Una delle poche volte che, in vita sua, Ryo era davvero, profondamente sorpreso, colto alla sprovvista.  

-Ci credo..Tu mi avevi abbandonato nelle giungla, da buon fratello..FRATELLO!! Non ti dice niente questa parola??-gli sbraitò in faccia, facendo partire un man rovescio all’improvviso. Il sangue sprizzò dal labbro spaccato dello sweeper, che tuttavia non reagì -Noi avevamo fatto un patto!Avevamo giurato di difenderci..per sempre..e tu mi hai tradito!Mi hai ucciso!-urlò ancora l’uomo, mollandogli un pugno. Stavolta, Ryo reagì, bloccandogli il braccio che stava per ripartire.  

-Adesso stammi a sentire!!Non è andata come credi tu! Sono stato costretto a lasciarti lì!Quando sono arrivato al villaggio, chiedendo aiuto, ho raccontato cos’era successo..Mi hanno trattenuto con la forza, perché secondo loro sarebbe stato inutile..Mi hanno rinchiuso per tre giorni, non volevano che tornassi..E quando ci sono riuscito, tu eri scomparso..-  

-Balle! E’ comodo fare a scaricabarile, vero? La verità è che sei stato un miserabile vigliacco!!-  

Nathan si buttò addosso a Ryo proprio mentre questi gli diceva, ancora una volta, che era stato costretto a lasciarlo.  

-Non me lo sono mai perdonat..-non poté finire, perché il pugno di Nathan gli centrò lo stomaco, facendogli perdere fiato. Non potendo certo subire e basta, si decise a contrattaccare. Ora le parole erano diventate superflue, entrambi scaricarono l’uno sull’altro la frustrazione, la stanchezza, la tensione, la rabbia degli ultimi mesi. La stanza venne ridotta in stato pietoso, tutto quello che poteva essere rotto andò in frantumi. Dopo un periodo di pochi minuti, ma che parve loro dilatarsi all’inverosimile, si fermarono ansimanti. Erano stanchi morti, coperti di lividi e ferite. Si trascinarono lungo il pavimento, l’uno verso l’altro, ma ormai era chiaro che nessuno dei due aveva vinto, in realtà.  

-Però, non te la cavi niente male..-  

-Non mi è capitato qualcosa di molto diverso da quello che è avvenuto a te..Sono diventato un killer molto abile, cosa credi..-Piano piano, Nathan raccontò a Ryo ciò che era successo dopo la sua “scomparsa”..e Ryo disse al fratello ciò che era capitato a lui, anche se per la maggior parte erano cose che Nathan sapeva già.  

-Credimi, io non potevo sapere..Tu sei uno dei rimorsi del passato che non mi ha mai abbandonato..-gli disse Ryo. Era sincero, persino Nathan dovette riconoscerlo, dopo minuti di riflessione.  

-Non so perché..è assurdo..ma ti credo, dannazione..E non so cosa fare, adesso. E’ una vita che vivo di vendetta..Sono così confuso..-  

I due stettero in silenzio. Poi Nathan parlò di nuovo.  

-Ehi, sai che ti sei scelto una socia eccezionale?-buttò lì.  

Ryo fu colpito dal suo tono di voce. Non ne era certo, ma gli pareva di capire che..-Dimmi la verità, Shinji..Tu..e Kaori..ecco..insomma..-farfugliò, senza riuscire a dire quello che davvero voleva.  

-Intendi dire se siamo stati insieme? Beh, non credi che dovresti chiederlo a lei? –disse-..e poi..perché me lo chiedi? A quanto ne so, voi due siete solo colleghi, o no? Che cosa provi per lei, Ryo?-gli domandò, guardandolo in faccia, così da impedirgli qualunque via di fuga, battute incluse.  

-Ad essere sincero, non lo so. Non ne sono sicuro..-mentì in parte Ryo. Ancora non riusciva a dirlo..  

-Allora ti farò una domanda più semplice. Perché sei venuto fin qui? E’ stata solo la Polvere del sonno? Prova a darti una risposta sincera..non mentirti, una volta tanto..-aggiunse Shinji, cercando di sollevarsi e di tornare in piedi. Le gambe lo reggevano, almeno.  

Ryo sapeva la risposta a quella domanda. Era partito in fretta e furia per Osaka col solo scopo di riprendersi Kaori. La Polvere era stata un pretesto... Il problema era che ammetterlo..dichiararlo.. significava ammettere di provare qualcosa per Kaori e quel qualcosa non poteva che essere quello che lui si era sempre cercato di impedire..e questo voleva dire che era in grossi, grossi pasticci. Già , perché adesso non potava più nascondere che lui era pazzo di Kaori.. né a se stesso, né a lei, né agli altri. Se avesse fatto questo passo , però, niente sarebbe più stato lo stesso..e questo lo spaventava più di ogni altra cosa. I buoni propositi con cui era partito rischiavano di restare tali, ora..Andare verso l’ignoto non gli aveva mai fatto paura, ma stavolta era diverso.. qui c’erano altre vite in ballo..ed una era quella della donna che lui amava. Che situazione incasinata..  

-Allora, Saeba? Non dirmi che il grande sweeper non sa darsi questa risposta semplice..-lo canzonò -Kaori è una ragazza in gamba, credo di non averne mai conosciuta una come lei. Forse avrei persino potuto farci un pensierino..Quando ci siamo baciati, ho provato sensazioni che non provavo da molto tempo..-continuò, dirigendosi verso la porta.  

Ma quella parola era risuonata nella mente di Ryo ed era stata amplificata fino a fracassargli il cervello. “Quando ci siamo baciati..”L’immagine dei Shinji e Kaori abbracciati, di quelle labbra rosse e sensuali appoggiate ad altre..gli fece ribollire il sangue nelle vene. Parve aver recuperato tutte le forze..In un attimo fu addosso a Nathan. Lo prese per la gola e lo spinse contro la parete, facendogli sbattere la testa.  

-Come hai osato toccarla, verme? Fratello o non fratello, giuro che ti uccido con le mie mani..-inveì lo sweepr, irritato ancor più dal sorrisetto che era comparso sulle labbra dell’altro.  

-Allora Saeba, dov’è il problema? La tua socia non è una ragazzina..Avrai notato che è una donna molto attraente, che sa badare a se stessa..Non mi dirai che non può avere una vita privata..glub!!-le ultime parole si persero in un gorgoglio. Ryo ormai vedeva rosso.  

-Stai lontano da lei, hai capito? Non ti azzardare a toccare la mia donna, chiaro??!!Altrimenti ti faccio saltare tutti i denti e mi ci faccio una collana!(Ma come gli è venuta fuori, questa? Che gli sia dato di volte il cervello?..NdA)-  

Lo lasciò andare non appena ebbe finito di pronunciare quelle parole. Adesso sì che era nei guai sul serio..Ora sapeva cos’era davvero Kaori, per lui. E non era il solo. Rimase a fissare quasi sgomento Shinji, che non potè fare a meno di spendere le forze rimaste per farsi una risata, anche se ricca di amarezza.  

Poi entrambi si diressero verso l’esterno.  

 

 


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