Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG - Prose

 

Auteur: Sayako

Status: Complète

Série: City Hunter

 

Total: 19 chapitres

Publiée: 29-05-06

Mise à jour: 29-05-06

 

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ActionRomance

 

Résumé: Un caso da risolvere da sola per Kaori. Un drammatico equivoco. Qualcuno che giunge dal passato..

 

Disclaimer: Tutti i personaggi sono, come al solito degli aventi diritto(Tsukasa Hojo ecc..). Nathan e gli altri che incontrerete (e non avete mai sentito nominare) sono invece un parto della mia povera mente contorta.. La mia prima ff pubblicata è “Pensieri”, ma questa l’avevo iniziata prima ..spero che vi piaccia!Chiedo perdono per tutte le eventuali imprecisioni ed obbrobri che posso aver scritto, sia volontariamente(ai fini dell’intreccio) che non. Accetto volentieri critiche (garbate, mi raccomando!) e/o suggerimenti..Ma non mi offenderò, se scriverete anche solo per dirmi che non vi è dispiaciuta..(così il mio ego si gonfia..poco, non temete..). E’ proibito qualunque uso di questa ff senza autorizzazione! La mia e-mail è : Sayako_81@yahoo.it ;mi raccomando, fatene uso! Potete collocare questa ff dove volete, più o meno..comunque prima della fine. Come al solito è venuta diversamente da come avevo pensato all’inizio..e decisamente più lunga..Spero che non vi addormenterete.Al massimo, potrete sempre usarla come rimedio contro l’insonnia! Scusate il titolo non molto originale, ma non ne avevo in mente di migliori.. Ed ora..buona lettura!!!!(E speriamo bene..)

 

Astuces & Conseils

Comment changer son pseudo?

 

Je n'autorise pas les gens à changer leur pseudo en ligne, mais je peux le faire si vous me contacter en me donnant votre ancien pseudo et votre mot de passe (question de securité) et ce quelque soit les changements (mettre une majuscule au début du pseudo, changer l'orthographe,...) Cela ne me prendra que quelques secondes.

 

 

   Fanfiction :: "Fino all'ultimo respiro".

 

Chapitre 19 :: Parte 19.

Publiée: 29-05-06 - Mise à jour: 29-05-06

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19


 

PARTE 19.  

Tutto era finalmente finito. La polizia aveva arrestato Takerumo che continuava a blaterare di vendette e simili ed i suoi uomini.  

Ryo e Nathan si erano chiariti, anche se nessuno dei due era certo su come sarebbero andate poi le cose fra loro. Tuttavia, Ryo si sentiva ora più agitato che mai. Ora, parlare con Kaori era diventata una necessità che nulla e nessuno gli avrebbe fatto rimandare.  

Così la raggiunse. Lei si era allontanata, sapendo che quel momento sarebbe arrivato. Voleva però almeno rimandarlo, giusto il tempo di prendere aria. Così si era incamminata vero l’albergo, dove ancora erano tutte le sue cose. Mai avrebbe immaginato che le cose sarebbero andate così. Ora come la metteva con Nathan..o meglio, Shinji? Lui e Ryo si erano chiariti e non era finito in prigione..però..Era stato comunque pronto a tradirla..forse..In cuor suo era certa che non le avrebbe mai fatto davvero del male. Un po’ lo capiva..Le cose si potevano sistemare, insomma. Ma con Ryo? Altro grosso problema..Una miriade di sentimenti contrastanti, misto di vergogna, rabbia, sollievo, affetto, gratitudine la pervadevano. E la scena di quel giorno non la lasciava. No, non poteva tornare con lui..e comunque lui, probabilmente, non glielo avrebbe nemmeno chiesto. Chissà, magari la cercava per dirle addio per sempre..Non avrebbe potuto sopportarlo..perché in realtà, anche se era da masochista..lei gli voleva ancora bene. Pensò all’effetto che le aveva fatto il rivederlo. No, era certa che quello che provava per Ryo era speciale, unico e non poteva essere spazzato via da un periodo così breve. Probabilmente non si sarebbe mai spento, quel sentimento. Passò distrattamente la mano fra i capelli, che avvertì lisci e lunghi. Si ricordò della parrucca, del suo aspetto così cambiato. In realtà, anche lei era cambiata..parecchio.  

Sentì la presenza di Ryo accanto a lei.  

-Dobbiamo parlare-le disse soltanto. Lei si fermò, voltandosi verso di lui. Erano fermi in una strada male illuminata, un po’ intirizziti per il vento che aveva iniziato a soffiare moderatamente.  

-Bene. Ti ascolto-gli disse, appoggiandosi ad un muretto vicino.  

-Sei molto diversa..mi sembrano anni che non ti vedo..-  

-Sono i capelli-tagliò corto lei.  

-No..non mi riferivo alla parrucca..-continuò Ryo, con tono neutro-mi riferivo a te..al tuo sguardo..Non ti avevo mai visto lo sguardo che avevi stasera negli occhi.Non eri mai stata così decisa..e fredda. Per un attimo, sono stato quasi in pensiero-confessò, mettendo le mani intasca, non sapendo dove altro metterle. Era chiaramente imbarazzato, era una delle rare occasioni in cui era costretto ad essere serio e la cosa lo metteva in forte disagio.  

-Forse hai ragione. In questi mesi in cui siamo stati lontani..ho dovuto contare solo su di me, ho dovuto imparare a farcela con le mie forze. Nathan era un amico..ma sapevo che mi considerava alla pari..ed io non volevo tradire le sue aspettative..In fondo, erano anche le mie. Mi ha dato la possibilità di vedermela con me stessa e con la realtà che mi circonda senza nessuna possibilità di fuga..Vedi..ho sempre pensato, ogni volta che mi sono trovata in pericolo, che saresti arrivato tu a salvarmi..Chissà, forse non mi sono mai messa in gioco per davvero. Ma stavolta sapevo che ero sola, che tu non ci saresti stato..ed ho capito che potevo, dovevo farcela a tutti i costi. E ci sono riuscita, anche se purtroppo ho fatto errori molto grossi di valutazione..-Kaori aveva buttato fuori quelle parole tutto d’un fiato, prevenendo le domande di Ryo. Cercò di dargli le spiegazioni in modo chiaro, in modo che capisse come davvero stavano le cose. Si strinse nello spolverino, conscia del freddo che la stava attanagliando. Ma non era solo colpa del vento e delle nubi scure che, piano piano, avevano raggiunto la luna, oscurandola. L’uomo aveva ascoltato in silenzio, senza parlare.  

-Io..vorrei che mi spiegassi come sono andate le cose, da quando sei andata via. Dopotutto, sono passati mesi-  

Kaori annuì e gli fece un breve riassunto di tutto quello che era successo, compresa la scoperta che Nathan era in realtà il fratello di Ryo.  

-Non puoi immaginare come mi sono sentita, quando l’ho saputo..Mi è sembrato che tutto mi fosse crollato addosso..-  

-Perché non te ne sei andata, allora?-le domandò. La ragazza sentì il suo sguardo su di sé e cercò di non arrossire al ricordo di cosa era accaduto quella notte. Esitò a rispondere, ma Ryo interpretò male quel silenzio.  

-Ho capito, non c’è bisogno che tu dica niente-sbottò, facendo per allontanarsi.  

-Aspetta un momento. Cosa avresti capito, tu? Sentiamo!-gli chiese, in un tono decisamente irritato, conscia dell’ingiustizia. Come si permetteva, lui che l’aveva tradita mille volte, di trarre certe conclusioni su di lei e Nathan senza sapere niente..e con quel tono, per di più!  

-Beh, mi sembra evidente..Vi siete anche baciati..Immagino che quello sia stato solo l’aperitivo-Si voltò, fissandola negli occhi, ma lei sostenne lo sguardo e gli si avvicinò. Poi piantò le mani sui fianchi.  

Inaspettatamente gli mollò un ceffone.  

-Come ti permetti di dirmi queste cose!Tu non sai niente, non hai capito un bel niente..Nathan è stato quasi un fratello per me..-  

-Un fratello non bacia sua sorella..e non la tradisce!!-sbraitò lui in risposta  

-Non mi avrebbe mai fatto del male, lo so..E poi senti da che pulpito viene la predica..Proprio da te, che ti sei fatto decine di donne proprio sotto il mio naso, per anni! Quindi, se anche fosse, chi sei tu per giudicarmi!Cosa te ne importa?Chi credi di essere?Perché sei qui?!EH??!!-urlò di rimando lei. Furono interrotti da una voce proveniente dalla finestra che si trovava sopra le loro teste.  

-Allora, la volete smettere!!? Qui c’è gente che dorme!!Andate via!!-  

A questo, seguì un tonfo. Una ciabatta atterrò proprio davanti ai loro piedi..Si allontanarono alla svelta. Camminarono in silenzio solo per qualche minuto, quando arrivarono in una zona meno “popolata”.  

-Kaori, senti..io voglio che tu sappia una cosa-le disse Ryo. Ancora una volta, erano uno di fronte all’altra. -Quel giorno..con Kazue..noi..Non è successo niente fra noi. Era solo una trappola ideata da Takerumo. Kazue e sua sorella lavoravano per lui..Kazue mi aveva potato dei biscotti che contenevano Polvere..Mi ha drogato e poi mi..ci.. ha fatto credere..beh, quello che sai. Ma non è mai accaduto. Era solo un trucco per farti allontanare da me..-  

Kaori era rimasta di sasso, una volta ancora. Ma non sarebbe mai finita? Quante cose ancora avrebbe dovuto sapere? Volevano forse distruggerla?  

-Allora, anche quel caso..Akito..-  

-Parte del piano. Anche lui era loro complice, è scappato di prigione poco tempo dopo l’arresto. Volevano metterti alla prova. Quando hanno visto che te l’eri cavata, hanno pensato che avrebbero anche potuto sfruttarti-  

-Ma che vantaggio avrebbero tratto dall’allontanarmi con te..ai fini della vendetta? Noi due siamo solo soci..-Pronunciò quelle parole con calma, per studiare la reazione di Ryo. Lei non ci credeva, in ciò che aveva detto. E sapeva benissimo cosa avevano voluto fare. E forse ci erano riusciti..e se le cose stavano così..allora..forse..  

-Te l’ho già detto, volevano usarti come esca..avranno pensato che fossimo qualcosa di più che semplici soci..-tagliò corto lui, ancora una volta.  

Allora Kaori capì. Capì che le cose non avrebbero potuto tornare mai ad essere come prima. Lei era troppo diversa, non avrebbe più potuto tollerare una situazione come quella che si era lasciata alle spalle. Quindi non poteva più tornare indietro.  

-Senti, Ryo..Quel che è stato è stato, ormai è tutto finito. Quindi credo sia ora di salutarci, non credi?-  

-Che intendi dire..-le domandò, confuso, mentre il significato delle parole della socia gli si chiariva velocemente..  

-Intendo dire che secondo me è ora che ognuno di noi segua la sua strada. Io non tornerò a Tokyo, non potrei. Non credo sia quello, il mio posto-sospirò la ragazza.  

-E dove, allora?-  

-Non lo so ancora, a dire il vero. Credo che lo saprò quando ci sarò..-  

Lo sweeper attese solo un attimo. -Allora saremo in due. Io verrò con te -affermò con decisione. Un sorriso leggero gli increspava le labbra, rendendolo tanto bello che Kaori non riuscì a trattenere la vampata di emozione che la pervase, facendola arrossire.  

-Ma..che cosa..-  

-Io so qual è il mio posto-disse semplicemente. Le si fece vicino..e l’abbracciò con impeto, affondando il viso nei veri capelli della compagna. La parrucca scivolò a terra.-Non ne conosco un altro dove potrei stare-  

Nonostante fosse felice fino a sentire scoppiare il cuore, Kaori cercò di restare coi piedi per terra e si staccò da Ryo.  

-No, Ryo. Non è possibile. E la ragione è semplice.Tu.. sei il motivo per cui me ne sono andata, tu sei il motivo per cui me ne vado anche questa volta. Stare con te significa troppa sofferenza per me..ed io sento di non poterla più sopportare..Ti rendi conto di cosa ho provato ogni volta che ti ho visto con un’altra donna? Ogni volta che ti ho visto toccarla, guardarla, fare il cascamorto con lei..Ho provato rabbia..e vergogna e delusione e una gelosia tale che avrei voluto spaccare tutto tante di quelle volte..Non ce la faccio a vivere così..Perché io tengo troppo a te e adesso BASTA!!Se non posso averti per me, allora getto la spugna, mollo tutto..-La voce si spezzò, ma riuscì a frenare in tempo le prime lacrime, facendo un lungo respiro.  

Ryo era rimasto in ascolto, la sua espressione tradiva la presenza di un’emozione nuova. Kaori non aveva mai visto quello sguardo che non riusciva a decifrare. Ma capì che si trovava in quello che, forse, sarebbe stato uno dei più importanti momenti della sua vita.  

-Adesso ascoltami bene, Kaori, perché non so se capiterà mai più un momento come questo.. Ti dirò come stanno le cose veramente, niente bugie, te lo giuro. Negli ultimi anni sono successe molte cose, ci siamo trovati in molte situazioni che ci hanno messi alla prova. Ti ho sempre detto che eri una pessima assistente, ma in realtà ho fatto di tutto per impedirti di migliorare. La verità è che ho sempre cercato di convincermi che quella era una situazione temporanea, che tu te ne saresti andata e costruita una tua vita. Quando mi sono reso conto, alla fine, che non sarebbe mai accaduto..mi sono detestato, perché ho capito che parte della colpa era anche mia..-  

-Ma non è..-Kaori lo interruppe, ma si zittì, fermata dal gesto con cui le domandò di lasciarlo continuare.  

-Sì, era anche colpa mia, perché in realtà..io non volevo che tu te ne andassi..ed ho vissuto con questa angoscia per molto tempo.. In più, sapevo che eri in ogni istante un facile bersaglio per tutti i miei nemici..per qualunque malato di mente che volesse sfidarmi..Sono stato un egoista, ti ho fatto soffrire, cercando contemporaneamente di allontanarti da me, andando con le donne sotto tuoi occhi..prendendoti in giro..e cercando anche, però, di tenerti con me. Non ho mai voluto perderti..ma solo alla fine ho dovuto ammettere il perché. Kaori, io..ti amo e non riesco nemmeno ad immaginare di vivere ancora senza di te. Questi ultimi mesi sono stati i peggiori che io abbia passato, non voglio più restare da solo..Quindi, se deciderai di andartene, sappi che io ti seguirò. Ma mi terrò a distanza, se è questo che vuoi. Mi basta poterti stare vicino..poterti vedere qualche volte..Mi accontenterò, ma non ti lascerò partire da sola-  

Kaori era ammutolita. Le fischiavano le orecchie, si sentiva accaldata e le pareva che la voce di Ryo provenisse da una distanza immensa. I suoi desideri erano stati realizzati, non poteva chiedere niente di più dalla vita, ora. Se avesse trovato il genio di una lampada, non avrebbe avuto nulla da chiedergli, nessun desiderio da realizzare. Aveva assorbito ogni parola che l’uomo aveva pronunciato, non l’avrebbe dimenticata mai più, per tutta la durata della sua vita.Con emozione sollevò un braccio, portando la mano verso il viso dell’uomo che non avrebbe più lasciato.  

-Oh Ryo, se è un sogno, non mi svegliare, ti prego..Non puoi immaginare come mi sento..-Lasciò ora le lacrime libere di fare il loro liberatorio percorso. Lui bevve quell’acqua salata con infinita tenerezza. Poi passò dalla guancia liscia della partner alla bocca, sigillando quel nuovo patto con un bacio pieno di passione. Per troppo tempo avevano aspettato, per troppo tempo erano stati lontani. Le braccia di lui la circondarono possessivamente, stringendola in un abbraccio che Kaori avrebbe voluto eterno. Ma ora sapeva che avrebbero avuto tutto il tempo del mondo, adesso sarebbero stati una cosa sola, niente era più importante. Dopo un tempo che comunque parve loro troppo breve, si separarono, per tornare lì dove avevano lasciato gli altri.  

-Come si è risolta fra te e Shinji, insomma?-gli domandò Kaori, stretta a lui.  

-Beh..non si è risolta, non del tutto almeno. Ma ci siamo chiariti..Poi, si vedrà, credo ci vorrà del tempo. E comunque..non credo che tornerà a Tokyo..-  

-Eh,no, non lo credo nemmeno io. Penso che forse partirà..e non sarà solo..-sorrise Kaori, enigmatica.  

-Che intendi dire?-  

-Vedrai..E comunque, anche io dovrò scambiare quattro chiacchiere con lui. Voglio che tutto sia risolto, prima di partire. Ci lasceremo da buoni ex-colleghi, Io e lui-  

-Non mi hai ancora dato una risposta precisa, però..-brontolò Ryo  

-Ma dai..sai benissimo cosa ho deciso!!.. Faremo meglio a sbrigarci, vorrei partire il più presto poss..Aaaahh! Ma che cosa stai facendo!!???-gridò Kaori allarmata, sentendo la mano di Ryo avvicinarsi pericolosamente alla scollatura del suo vestito. La sua faccia da maniaco non lasciava dubbi..  

-E dai..piccola Kaori..ora che stiamo insieme possiamo anche fare mokkori, non cred..ArgH!-Ryo venne spiaccicato all’istante da un mega martello da 3000t, brandito da una Kaori paonazza.  

-Ma che chosa ho fhatto?-le chiese il ragazzo, col mantello ancora incollato alla faccia-  

-Ma ti pare questo il momento di pensare a certe cose? Gli altri ci aspettano!..Più tardi, magari…-aggiunse, con aria complice e con un pizzico di malizia che deliziò Ryo. Insieme si diressero lungo la strada buia, mentre le nubi scure lasciavano libera la luna, che tornò finalmente a brillare in tutto il suo splendore.  

 

 

FINE.  

 

 

 


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