Chapitre 4 :: Una sera piena di promesse... (1)

Publiée: 03-11-06 - Mise à jour: 03-11-06

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Ryo portò alla meno peggio tutti i pacchetti della socia nell’appartamento, uno slancio di pietà s’impadronì di lei e Kaori l’aiutò a portare due pacchetti.  

Una volta arrivati nell’appartamento, lo sweeper depose tutto nel tavolo del salone.  

-Ecco qua! Non potrai dirmi che non hai abiti...  

-Si è vero- ammise Kaori arrossendo. –Grazie-  

-Bon, vediamo cosa hai comprato per decidere cosa dovrai mettere PER me questa sera.  

-Ma Ryo! Non puoi frugare dappertutto!  

-Se hai paura non hai che da togliere la biancheria se ne hai comprata! Cosi sei sicura che non te la ruberò!  

Una libellula passò...  

Diffidente, le giovane donna fece quanto gli aveva proposto il suo socio mentre un corvo piombò sulla testa dello sweeper che non potè impedirsi di dire:  

-Ovviamente grazie per la fiducia!  

Kaori sorrise divertita, sapeva bene che lo sweeper non era del tutto interessato alla sua lingerie.  

-Lo fatto per proteggermi non per la biancheria.  

-Pff  

Una volta completato il lavoro, Kaori lasciò scegliere a Ryo tra i suoi abiti, dubitando che avrebbe trovato qualcosa di elegante. Aveva acquistato molte cose ma erano abiti semplici e pratici. Contro qualsiasi aspettativa lo sweeper dichiarò:  

-Ecco cosa voglio che indossi – prendendo una scatola.  

Kaori si avvicinò alzando un sopraciglio, poi lo aggrottò:  

-Non ho mai comprato quel vestito!  

-Ma io sì – dichiarò Ryo divertito.  

Sbalordita Kaori guardò l’uomo di fronte a lei negli occhi ma lui non lasciava trasparire niente come al suo solito.  

-Presto, va a cambiarti- disse semplicemente.  

-Ma Ryo perché?  

-Perché cosa?  

-Perché mi hai fatto questo regalo?- chiese curiosa pur aspettandosi come risposta qualche maligna frecciatina.  

-Per farti piacere- rispose dolcemente «e per essere sicuro che tu avessi qualcosa di grazioso di cui io possa approfittare.»  

La donna sgranò gli occhi per lo stupore. Ma Ryo non la lasciò andare lontano. Si divertiva a stuzzicarla e cosi insistette gentilmente:  

-Su vai a cambiarti!  

-Prima una doccia allora- disse con un sorriso.  

Ma subito il viso della donna s’oscurò, lo sweeper si avvicinò e le chiese:  

-Cosa ti passa per la testa Kaori?  

Lei non lo ascoltò nemmeno ma tuttavia disse dolcemente:  

-Domani, sono sicura che tu ritornerai il dongiovanni di sempre, e ricomincerai con le tue solite prese in giro...- pronunciò le ultime parole mormorando.  

Lo sguardo di Ryo si rabbuiò. La prese tra le braccia, mormorando all’orecchio di Kaori:  

-Non tornerò più indietro, promesso. E solo che...  

Le parole gli restarono bloccate in gola, e finì per dire dolcemente:  

-Vai a prepararti?  

-Stai scappando ancora!- esclamò la donna.  

Lo sweeper distolse lo sguardo, «ha ragione, lo so, ma come dirglielo?»  

Finì per dirigersi verso la finestra e dichiarò:  

-Non è facile per me confidarmi... io preferisco i gesti alle parole...  

-Ryo!  

-Ok, ok, ecco, te lo dirò! Ho paura!  

Kaori sbattè le palpebre sbalordita da quello che aveva sentito...  

-Paura di cosa?  

«Se se ne esce ancora con la paura di perdermi a causa dei suoi nemici giurò che è la volta buona che esplodo!»  

-E...  

L’uomo fece un respiro profondo, aveva intenzione di rivelarle il suo segreto ma non così. Prese una nuova boccata d’ossigeno.  

-E se te lo dicessi dopo questa sera, ti va?  

Vedendo l’aria accigliata della socia, Ryo le si avvicinò. Le sollevo con una mano il mento obbligandola a guardarlo.  

-Te lo prometto.  

Non resistendo oltre, sfiorò le labbra della donna con un bacio.  

Un bacio pieno di promesse. La tirò leggermente verso di lui e le disse:  

-Andiamo Sugar Boy! Va a prepararti.  

Mentre Kaori si lavava nella sala da bagno, Ryo salì in camera e preparò sul letto gli abiti che avrebbe messo dopo la doccia. Poi, senti urlare dal basso:  

-Il bagno è libero!  

Sorrise, tra qualche minuto avrebbe potuto vedere il suo angelo. Prese i propri abiti e scese nel bagno.  

Una volta lavato e vestito si diresse verso la camera di Kaori. Bussò dolcemente alla porta ma non ebbe alcuna risposta. La porta era leggermente aperta e lui la spinse un pochino. Voleva chiamarla ma restò senza voce di fronte a quello che vide. Kaori era al centro della stanza con un asciugamano arrotolato attorno al sottile corpo in forma.  

Prima di farsi scoprire, preferì bussare alla porta onde evitare un eventuale martellata. Provò:  

-Kaori? Sei pronta?  

-No, non ancora, aspetta due minuti.  

* * *  

Un decina di minuti prima, dopo aver informato Ryo che il bagno era libero, Kaori entrò canticchiando nella sua camera, avvolta in un asciugamano. Era felice che Ryo avesse iniziato a cambiare, promettendole di non fare più marcia indietro. Aprì la scatola nella quale si trovava il vestito e lo distese sul letto per farsene un’idea. Perplessa, guardò l’abito.  

Fu nel momento in cui Ryo aveva bussato alla porta che lei uscì dai suoi pensieri. Rapidamente si vestì e si guardò allo specchio. Disse:  

-Ryo ho fatto, sono vestita puoi entrare.  

Lo sweeper che non aveva perso nemmeno una briciola dell’abbigliare di Kaori ma che non aveva potuto vederla che da dietro, entrò e la donna si girò.  

Rimase senza fiato.  

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