Chapitre 7 :: Ritorno alla missione

Publiée: 28-02-10 - Mise à jour: 28-02-10

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Erano già trascorsi una decina di giorni, sempre in presenza di Ito Amory, il nuovo compagno della nostra Kaori nazionale.  

Ryo si era leggermente abituato alla sua presenza anche se la voglia di sbarazzarsi di lui (se capite cosa voglio dire) non l’aveva abbandonato.  

Fortunatamente, quell’uomo non passava tutte le sue giornate, né tantomeno tutte le sue notti, nell’appartamento. Era molto preso dal suo lavoro, cosa che stava benissimo a Ryo. Dopo tutto, doveva accettarlo ma era fuori questione che se lo facesse amico.  

Tutti i loro amici, Miki, Falcon, Mick, Kazue e Eriko non riuscivano ancora a crederci.  

Kaori aveva abbandonato l’amore per il suo sweeper per un perfetto sconosciuto che inoltre, abitava da lei. Solo Saeko era a conoscenza del “intrallazzo”, cosa che tranquillizzava Kaori perché almeno aveva una persona con cui confidarsi. E quest’ultima provava un piacere maligno nel vedere Ryo in quello stato. Inoltre, da oltre una settimana, non se la spassava più da matti e non rimorchiava più tutte le donne per la strada, cosa che non lasciava indifferente la sua socia. Poco a poco, il suo fascino agiva e di conseguenza lei si avvicinava a lui. Però, la donna passava tutte le notti a fianco di quel tipo, quindi, in quel senso, la loro relazione non si era molto evoluta.  

I giorni continuavano a trascorrere e i nostri due giovani piccioncini (non per davvero, ovvio!) mostravano sempre l’immagine di una coppia perfetta.  

Un mattino, Saeko passò a trovare Kaori all’appartamento per sistemare qualche dettaglio riguardo il caso che le riguardava. Si sistemarono in cucina, Kaori chiuse la porta per essere sicura che nessuno, soprattutto Ryo, intercettasse la loro conversazione.  

-“Come va Kaori, tutto bene tra Ito e Ryo?”  

-“Si, può andare. Ito si comporta molto bene. Interpreta il suo ruolo a meraviglia, quanto a Ryo, il suo comportamento è cambiato molto dall’arrivo di Ito, non è più lo stesso. Credo che tenga a me più di quello che vuole ammettere e credo che abbia paura di perdermi.”  

-“Si, tutti l’hanno notato. Bene... se sono venuta a trovarti questa mattina è soprattutto per portarti questo.”, disse porgendole una borsa.  

Kaori la aprì, ci diede un’occhiata, quindi diventò rossa scarlata.  

-“Ah, questo! Mi ero completamente dimenticata di questa storia. Ma perché ho accettato di occuparmi di questo caso. Ora che Ryo sta cominciando a cambiare... non ci capirà niente povero... lo farò soffrire per nulla...”  

-“Ma no, non preoccuparti. Capirà quando tutto questa faccenda sarà finita. Almeno, avrai le idee chiare sulla forza dei sentimenti che prova per te. Se non ti respinge, saprai che ti ama più di ogni altra cosa.”  

-“Si ma non è una cosa bella giocare così con i sentimenti delle persone!”, replicò con un tono che la tradì.  

-“Kaori, ascoltami. Lo so che non è molto corretto nei confronti di Ryo e quando saprà che io ho organizzato questa storia, mi vorrà morta ma è per una buona causa e Ito te ne sarà eternamente riconoscente, puoi credermi.”  

Su queste ultime parole, finirono la loro tazza di caffè quindi Saeko si ritirò, provando una strana sensazione riguardo lo svolgimento di questo caso.  

Kaori, quanto a lei, salì nella sua camera, per indossare il contenuto del pacchetto, cioè una cintura che le faceva assumere la “caratteristica” di una donna incinta. La borsa conteneva inoltre diversi cuscini per i vari stati d’evoluzione di una gravidanza.  

Kaori infilò il primo cuscino che le fece risaltare appena una lieve pancia, come se iniziasse il suo secondo mese di gravidanza. Ma Kaori, guardandosi allo specchio, decise di cambiarsi, per evitare di mettere troppo in risalto questa piccola forma arrotondata che si delineava sotto i suoi vestiti. Si cambiò ed indossò una maglia più larga, che la fece sentire più a suo agio.  

* * * * *  

Tre giorni dopo, stazione di Shinjuku, 9.30.  

Ancora una volta, Kaori era uscita per verificare se City Hunter aveva del lavoro. Ancora una volta, nessuna proposta.  

Anche se Kaori aveva già un lavoro in quel momento, che a dire il vero non era proprio uno, le sarebbe piaciuto avere un caso da risolvere. Perché bisognava ammettere che in questo periodo l’atmosfera era piuttosto pesante nell’appartamento. Certo, Ryo era molto premuroso con lei, ma Ito interpretava perfettamente il suo ruolo di fidanzato, e lei si sentiva persa, soprattutto dopo che Saeko le aveva portato quella cintura di lana. E per coronare il tutto, ci si metteva anche Miki che ieri mattina le aveva fatto un’osservazione sul fatto che fosse ingrassata.  

Se aveste visto la faccia dei due uomini (Ryo e Ito) nel bar, comprendereste lo stato di quella poverina di Kaori. Lei che non aveva mai sentito un corpo maschile stringersi nudo contro di lei, che non aveva mai provato il piacere di unirsi con l’essere amato, come poteva interpretare il ruolo di una giovane donna, innamorata e per di più, futura mamma. Era chiederle troppo. Già aveva dovuto affrontare Ito e dividere il suo letto ma ora, dubitava di poter continuare questa piccola commedia ancora per molto.  

Approfittava dunque di ogni istante di libertà per riflettere sull’andamento dei giorni a venire. Era necessario che adempiesse alla sua missione, dunque, mettere al corrente Ryo di questa (falsa) gravidanza.  

* * * * *  

Intanto nell’appartamento, Ito aveva ricevuto una chiamata di Saeko. Quest’ultima gli aveva dato l’autorizzazione a mettere in atto la seconda parte del suo piano, cioè il fare passare Kaori per una donna incinta.  

Ito aveva acconsentito e si era messo al lavoro.  

Prima di venire in Giappone, aveva trascorso qualche giorno con sua moglie e le aveva spiegato la missione che sarebbe stata affidata ad una guardia del corpo che le assomigliava molto e che avrebbe quindi preso il suo posto. Aveva chiesto a sua moglie di fare un test di gravidanza che gli sarebbe servito più avanti. Avendo una fiducia totale in suo marito, Kita Amory non aveva esitato e quindi Ito era arrivato in Giappone con questo piccolo souvenir nei suoi bagagli.  

Perciò prese il piccolo sacchetto che conteneva il test e si diresse verso la sala da bagno. Era necessario, secondo Saeko, che il loro piano fosse perfetto quindi, niente di meglio di un test che confermasse la gravidanza di Kaori.  

Mise dunque il contenuto del sacchetto nella pattumiera ma facendo attenzione che fosse visibile con un semplice colpo d’occhio. In seguito, la curiosità e l’immaginazione di Ryo avrebbero fatto il resto. Tale era il piano della nostra bella ispettrice, o piuttosto bella manipolatrice.  

Una volta compiuta la sua missione, Ito uscì con naturalezza e raggiunse uno dei suoi colleghi nel centro di Tokyo. Le cose avrebbero seguito il suo corso, e fortunatamente, non ci sarebbe stato per vedere la reazione dello sweeper numero uno del Giappone.  

Un’ora più tardi, Ryo si alzò.  

Si diresse verso il bagno, giusto per svegliarsi del tutto e fece scorrere l’acqua della doccia, tiepida.  

Oggi, non si sentiva in forma. Era stanco, lui stesso non ne capiva il perché. Quindi fece una bella doccia e uscì per asciugarsi.  

Iniziava molto lentamente ad emergere dal suo sonno quando il suo sguardo fu attirato da una scatola dal colore accesso che si trovava nella pattumiera. Non voleva essere indiscreto, ma quello che riusciva a vedere della confezione gli diceva di cercare di saperne di più. Si piegò, molto lentamente come se il tempo non volesse che lui avesse accesso a quella scatola.  

La prese tra le mani poi cominciò, sempre con la stessa lentezza, a leggere le iscrizioni che erano riportate.  

-“Test di gravidanza. Risultato in 30 minuti.”  

«Come? Un test di gravidanza, ma per chi, per fare cosa?  

Ma che domande, Ryo apri gli occhi!  

Presto, il seguito...  

No, non ne hai il diritto...  

Dopo tutto, era buttato lì...»  

Guardò il piccolo tubicino e lesse ancora le istruzioni.  

-“Se appare una lineetta, non siete incinta, se appaiono due lineette, siete incinta.”  

Diede ancora un’occhiata al piccolo tubicino in plastica che osava solamente tenere appena con la punta delle dita ed ebbe paura di quello che sarebbe andato a leggere, dove per lo meno fosse riuscito a capire, poiché in ogni caso, qualunque fosse stato il risultato, la sua vita ne sarebbe stata sconvolta.  

Se Kaori aveva fatto quel test, significava che lei aveva conosciuto l’amore carnale tra le braccia di un altro e questo, Ryo non sapeva ancora se era capace di accettarlo e passarci oltre.  

Dopo tutto, anche lui aveva già avuto delle relazioni con altre donne allora perché Kaori non avrebbe dovuto avere quello stesso diritto? No, lui voleva che lei restasse pura. Ma allora che fare? Guardare quel tubicino e conoscere la verità o gettarlo in quella pattumiera e lasciare che le cose arrivassero a lui da sole? No, non poteva e non voleva attendere. Voleva avere le idee chiare fin da subito.  

Fu dunque in questo stato di stress e d’ansia dei più assoluti che guardò quel piccolo tubicino che rinchiudeva la verità.  

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