Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated R - Prose

 

Auteur(s): Sabi

Traducteur(s): marziachan

Status: En cours

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

La grossesse de Kaori

 

Total: 21 chapitres

Publiée: 18-01-10

Mise à jour: 12-07-11

 

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RomanceHumour

 

Résumé: Per un incarico Kaori si fa passare per una donna incinta ma il punto è che Ryo crede che lei lo sia veramente. Da qui nascono dei quiproquo e delle domande da parte di Ryo sull'identità del padre... come vivranno entrambi questa "gravidanza"? Farà evolvere la loro relazione?

 

Disclaimer: I personaggi di "La gravidanza di Kaori" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: La gravidanza di Kaori

 

Chapitre 21 :: Una squadra eccellente

Publiée: 12-07-11 - Mise à jour: 12-07-11

 


Chapitre: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21


 

Fu allora con una tranquillità che non lasciava trasparire nulla che i due uomini presero l’ascensore per dirigersi al piano terra dell’ospedale.  

 

Qualche infermiera gli salutò ma niente di più. Il loro piano stava funzionando a meraviglia.  

 

Una volta arrivati davanti all’uscita dell’obitorio, uno dei due uomini prese il cellulare e compose un numero.  

 

-“Si?”  

 

-“E’ fatta, abbiamo la donna. Potete informarne il signor Amory.”  

 

-“Ok, ci troviamo al quartier generale tra trenta minuti. Se non arriviamo, uccidetela.”  

 

-“D’accordo ma sarebbe proprio un peccato, che grazioso bocconcino.”  

 

-“Vedremo che fare più tardi, dobbiamo prima sistemare questa storia.”  

 

Poi riattaccò.  

 

Un camioncino parcheggiò accanto agli uomini e le porte posteriori del veicolo si aprirono.  

 

Fecero scivolare la barella all’interno e partirono in direzione dalla loro base. Adesso non avevano altro da fare che attendere delle notizie dai loro compatrioti.  

 

 

 

*******  

 

 

 

Dalla parte di Ito e Ryo.  

 

 

Lo sweeper non smetteva di ingurgitare le varie pietanze proposte, come se non mangiasse niente da giorni.  

 

Ito Amoru era molto più calmo, una calma che poteva far pensare alla paura ma anche alla serenità, un sentimento indescrivibile in realtà.  

 

Anche se era circondato da una folla di gente, si sentiva isolato da tutto, cosa che lo fece perdere nei suoi pensieri. In quel momento, di fronte alla grande vetrata che dava sulla città, Ito pensò a sua moglie, Kita, che non vedeva più giù da molti mesi. Era incinta di suo figlio ma stava vivendo quest’esperienza da sola, lontano da suo marito. Questo pensiero fece nascere in lui un sentimento di colpa e le lacrime presero forma nei suoi bei occhi. Non vedeva l’ora di rivederla, di prenderla tra le braccia, fare l’amore con lei, d’essere semplicemente là, accanto a lei, accanto a suo figlio.  

 

Improvvisamente, Ryo si avvicinò e gli mormorò come se potesse leggere nei suoi pensieri:  

 

-“Presto.”  

 

Ito si voltò verso di lui sconvolto.  

 

-“Come lo sa?”  

 

-“Il suo sguardo, la sua aura. Si sente solo e in colpa ma presto la rivedrà, sarà accanto alla sua famiglia.”  

 

Ito abbassò la testa e disse con una voce pressoché impercettibile:  

 

-“Grazie Ryo, grazie di tutto.”  

 

Ryo non aggiunse altro e ritornò semplicemente alle sue occupazioni, ossia rimorchiare e mangiare.  

 

Ancora qualche minuto e la riunione avrebbe ripreso il suo corso e tutto sarebbe finito. Ognuno sarebbe ritornato alla sua vita, con i propri cari ed avrebbe dimenticato questo sporco affare. Insomma, questo era quello che speravano.  

 

Un uomo entrò nella sala del buffet e si diresse verso Ito. A prima vista, si trattava di uno dei dipendenti del palazzo ma Ryo, che aveva visto l’uomo entrare nella stanza, diffidò.  

 

-“Signor Amory, mi scusi se la disturbo ma c’è sua moglie al telefono che desidera parlare con lei. Se vuole seguirmi.”  

 

Ito fu talmente sorpreso che non rispose subito. Ryo, quanto a lui, aveva un brutto presentimento. Perché la moglie di Ito avrebbe chiamato proprio oggi, a quest’ora? No, non poteva essere che...  

 

-“Ito, andiamo!”, disse con un tono che fece uscire Ito dal suo stupore e che non lasciava spazio a contraddizioni.  

 

-“Si, si, la seguo”, rispose seguendo il receptionist.  

 

Lasciarono la sala per dirigersi in un ufficio non lontano da lì. Ryo mise prima di tutto il vivavoce prima di passare la cornetta a Ito.  

 

-“Sembri il più naturale possibile Ito, è importante”, bisbigliò lui.  

 

Quest’ultimo annuì poi prese la cornetta:  

 

-“Pronto?”  

 

-“Ito Amory?”  

 

-“Si, chi siete, cosa volete da me?”  

 

“Con calma ragazzo mio. Sai molto bene chi sono ma soprattutto cosa voglio.”  

 

La voce era molto calma e sicura di sé, cosa che non piacque molto allo sweeper.  

 

-“Non voglio che tu firmi quei contratti e sono certo che questa volta, mi ascolterai perché altrimenti, ti rispedisco la tua graziosa mogliettina per posta, se capisci quello che voglio dire.”  

 

-“Mia moglie, .... no, lasciatela fuori da questa storia.”  

 

Ito capì improvvisamente che non si trattava di sua moglie ma di Kaori.  

 

Ryo era invaso dalla rabbia ma si rifiutava di darlo a vedere. Quel tipo era un uomo morto se fosse successo qualcosa alla sua socia.  

 

Ito lanciò uno sguardo furtivo in direzione di Ryo poi riprese la conversazione.  

 

-“Ok, ma non fatele del male, vi ascolto.”  

 

-“Non preoccuparti, i miei uomini faranno i bravi con lei, parola di scout.”  

 

Ryo non ne poteva più, non sopportava il modo in qui quell’uomo parlava. Gli strappò la cornetta di mano ad Ito e disse, con una voce che avrebbe fatto scappare a gambe levate più di un uomo:  

 

-“Ascoltami bene bastardo, se succede qualsiasi cosa a quella donna, fosse solo un graffio, ti darò la caccia fino in capo al mondo se necessario ma ti ammazzerò e puoi credermi, non in un modo piacevole.”  

 

-“E di chi dovrei avere così paura?”  

 

-“Di City Hunter!”  

 

L’uomo dall’altro capo del filo si zittì di colpo. Questa rivelazione gli aveva fatto perdere la sua sicurezza e ci impiegò qualche secondo per riprendersi, cosa che non sfuggì ovviamente a Ryo.  

 

-“Ho capito, lei è l’uomo che protegge il signor Amory. Non pensavo che una leggenda come lei avrebbe incrociato il nostro cammino ma mi creda, se quest’uomo rispetta la sua parte dell’accordo, rivedrà sua moglie tutta in un pezzo.”  

 

-“Voglio sentirla, per vedere se sta bene.”  

 

-“Sta riposando al momento.”  

 

-“Allora svegliala, altrimenti potete dire addio alla vostra ricerca del potere.”  

 

L’uomo ordinò ai suoi tirapiedi di portagli l’ostaggio.  

 

-“Ecco qua.”, disse porgendo la cornetta alla donna.  

 

-“Pronto, signora Amory, sono City Hunter, non si preoccupi, andrà tutto bene.”  

 

Kaori comprese velocemente che doveva farsi passare per la moglie di Ito, dunque stette al gioco cercando di fornire il suo aiuto al suo socio sulla sua posizione. Risvegliandosi, aveva sentito il suono di una sirena di una nave. Doveva quindi essere nelle vicinanze di un porto, sicuramente in uno di quei vecchi magazzini più a sud.  

 

-“D’accordo signore, dite a mio marito che non si preoccupi per me, ci rivedremo molto presto e potremmo partire in crociera come desiderava. Ditegli che mi manca.”  

 

-“Basta ora.”, disse l’uomo riprendendo la cornetta.  

 

Ma Ryo aveva immediatamente colto l’allusione dalla sua socia. La crociera, le navi, il porto.  

 

-“Bene, City Hunter, adesso che si è rassicurato sullo stato di saluto della signora Amory, conto su di lei per impedire al suo cliente di fare una sciocchezza. Vi chiamerò da qui a tre ore per conoscere il risultato di questa riunione. A più tardi.”  

 

Riattaccò e fece segno ai suoi uomini di ricondurre la prigioniera nella sua cella.  

 

Si trovavano effettivamente in uno dei vecchi magazzini situati a sud del porto di Tokyo. I delinquenti amavano quegli angoli poco popolati e di cui nessuno si interessava.  

 

 

Non appena riagganciata la cornetta, Ryo indicò a Ito il suo piano.  

 

-“Mi ascolti bene Ito, la lascerò qui perché possa firmare quei dannati contratti e io, andrò a trovare questi bastardi e a liberare la mia socia. Poi, la raggiungo qui e ognuno potrà definitivamente riprendere il corso della sua vita. Ok?”  

 

Ito era stupefatto dal sangue freddo dello sweeper.  

 

-“Ma è sicuro? Non ha paura per Kaori?”  

 

-“Non si preoccupi, è il mio lavoro e anche quello di Kaori. Lei mi ha indicato la loro posizione e sa che andrò a cercarla. Firmi quei contratti e tutto sarà finalmente finito. Deve avere fiducia in me.”  

 

Poi Ryo se ne andò lasciando ritornare Ito presso gli altri uomini d’affari.  

 

Una volta nella mini, chiamò rapidamente Falcon per metterlo al corrente della faccenda.  

 

 

 

*******  

 

 

 

Ospedale di Tokyo.  

 

 

Falcon era appena arrivato all’ospedale non vedendo ritornare sua moglie ma soprattutto dopo la chiamata del suo amico.  

 

Si diresse con passo rapido verso la camera di Kaori e ritrovò Miki distesa al posto di quest’ultima.  

 

Si precipitò accanto a lei e la risvegliò dolcemente:  

 

-“Miki, Miki, sveglia. Cosa è successo!?”  

 

-“Falcon, ouh... la mia testa. Oh, Kaori, degli uomini sono venuti per portarla via. Presto, dobbiamo...”  

 

-“Calmati, saranno già lontani. Ma Ryo ne è già al corrente. Alzati e andiamo.”  

 

Miki ascoltò suo marito e insieme presero la direzione del Cat’s Eye.  

 

Falcon vedeva bene che sua moglie era molto in pensiero per la sua amica, si sentiva responsabile anche se non aveva niente da rimproverarsi.  

 

Quest’ultimo posò allora la sua mano calorosa sulla spalla della donna per rassicurarla.  

 

 

 

 


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