Capitolo 6 :: CAPITOLO 6

Pubblicato: 20-10-06 - Ultimo aggiornamento: 20-10-06

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Kaori era sul cammino di ritorno. Finalmente, aveva trascorso una buona giornata in compagnia della sua amica Eriko. Questo le faceva un gran bene, parlare del più e del meno con lei, tra ragazze, avere delle discussioni normali.  

Avere una vita… normale?… Kaori si fermò di colpo, in mezzo alla strada. Una donna anziana la urtò e le brontolò contro. Ma non si prese la briga di continuare quando la vide persa nelle sue fantasticherie.  

- “Voglio una vita normale?…… Sì forse …”  

Questa rivelazione non le piaceva affatto. Si sentiva strapazzata ed all’improvviso molto stanca. Si rimise in cammino bruscamente, quasi senza voglia, se non quella di potersi riposare e pensare ad altre cose.  

Quando rientrò, ebbe la gioia di scoprire che Sayuri le aveva scritto e le annunciava che sarebbe tornata in Giappone per una faccenda importante e che le riservava una piccola sorpresa.  

Kaori si ritirò nella stanza da bagno. Aveva fatto le pulizie, il pasto cuoceva a fuoco lento, e dacché Ryo non era ancora rientrato, avrebbe potuto permettersi di distendersi un po’.  

Immersa nel suo bagno, si perse nei suoi pensieri. Sayuri! Com’era felice di rivedere sua sorella.  

Avrebbe dovuto forse, essere rattristata che la realtà le ricordasse che Hideyuki non era il suo vero fratello, ma questo lei lo sapeva da molto tempo e considerava che aveva fortuna ad avere alla fine due famiglie. Infine, tre, se si contava Ryo, ma la situazione con lui rimaneva sempre incerta.  

Molti avvenimenti erano accaduti da allora: il ritorno di Mick, il matrimonio di Miki e Falco e la dichiarazione semi-nascosta di Ryo. Ma niente di concreto! E non sarebbe toccato certamente a lei fare il primo passo!!  

Si era persuasa che lui avesse dimenticato l’epoca in cui, collegiale, gli aveva rivelato tutto sul suo passato. Ma quando l’aveva chiamata Sugar Boy recentemente, aveva dovuto riconoscere che si era sbagliata. La vedeva ancora come una ragazzina? Un’orfana della quale gli era stato chiesto di occuparsi? Ma anche ora, 7 anni dopo, anche se avrebbe avuto presto 27 anni, perché la teneva ancora vicino a sé?  

Uscì dal suo bagno, e tendendo il braccio per afferrare l’asciugamano, vide il suo riflesso nello specchio. I suoi capelli corti non accentuavano affatto il suo lato mascolino, al contrario, quel taglio risaltava i suoi tratti delicati. Era una donna bella e seducente. Ma lei non si vedeva così, mancando di fiducia in sé stessa.  

Perché Ryo non le diceva nulla? Così prossimi al traguardo, e ritornati al via… sospirò, della pazienza, ne aveva avuta ma dopo tutto quello che era successo, aveva dei seri dubbi sul suo avvenire con lui.  

Ripensò allora a Sayuri e la sua tristezza perse d’intensità. Concentrandosi sul suo arrivo, riuscì a scacciare i suoi pensieri, parzialmente.  

Ma scossa ancora a causa di ciò che le aveva detto la sua cara amica, reagì meccanicamente per il resto della serata.  

Ryo, anche lui, era rientrato. Osservò di nascosto il comportamento di Kaori. Quest’ultima gli dichiarò che Sayuri avrebbe passato qualche giorno da loro e lui le raccontò ciò che Saeko gli aveva chiesto. Un incarico opportuno, finalmente. Kaori l’ascoltò con attenzione. Senza che se ne rendesse conto, cominciava ad avere i riflessi di una vera professionista, ponendo delle buone domande, formulando delle ipotesi giudiziose, e la sua mania di leggere in lui come in un libro aperto:  

- “Non mi piace molto tutto questo, tu ti fai sempre comprare da Saeko! E poi, dal momento che hai accettato quest’incarico, suppongo che la cliente sia una donna molto bella!”  

- “Ebbene….”  

- “E’ un NO!”  

Kaori, seduta all’estremità del divano, le braccia incrociate, sfoggiava un’espressione ben conosciuta a Ryo. Si sporse verso di lei e puntando il dito nella sua direzione, si divertì a prenderla nella sua stessa trappola:  

- “Non mi dire che rifiuti quest’incarico quando ripeti tutto il tempo che c’è bisogno di soldi!”  

- “In ogni caso hai già detto di sì a Saeko!”, sospirò Kaori.  

- “Yupiiii! Tutte quelle modelle solo per me. Non fare quella faccia, Kaori. Te ne lascerò una o due se vuoi.”  

Lei reagì immediatamente. Ma dove nascondeva tutti quei martelli??  

Dunque, nulla d’inabituale, salvo che… Ryo trasalì. Della distanza, l’aveva sentita lontana, aveva accettato troppo in fretta questo lavoro.  

Finirono la serata tutti e due, davanti ad una piccola infusione e lei gli aveva detto “buonasera” scritto sul suo martello 50 tonnellate, quando lui le aveva ribattuto che doveva piuttosto considerare di perdere ancora qualche chilo, invece di perdere tempo a far compere. Una serata senza sorprese.  

Aprì la porta della sua camera. Dormiva tranquillamente, il suo dolce viso riposava alla luce che emanava la luna. Rapito da questa constatazione, si distese e decise di uscire stasera per rilassarsi. Inoltre, un giretto al bar, avrebbe permesso di stuzzicarla al risveglio. Il sorriso sulle labbra, uscì.  

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