Capitolo 9 :: CAPITOLO 9

Pubblicato: 10-11-06 - Ultimo aggiornamento: 10-11-06

Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22

Ryo approfittò di tutto il pomeriggio per uscire, adducendo a pretesto di rincorrere le belle ragazze. Ma questa volta Kaori non si fece abbindolare, sospettava che sarebbe andato ad informarsi presso Mick o Falco sulla faccenda.  

Sayuri le chiese se voleva accompagnarla. Doveva raggiungere Setsuko, che era sbarcato qualche giorno prima, se anche City Hunter si occupava del caso, tanto valeva mettere in comune le proprie informazioni.  

Ryo entrò nel bar. Il Cat’s Eye era disperatamente vuoto e indovinò facilmente che Falco doveva esserci.  

- “Ancora tu?! Non lavori proprio mai?”  

Sussultò a questa voce burbera ma scoppiò a ridere quando vide Umibozu in grembiulino e con una scopa in mano. Decisamente, non ci si sarebbe abituato mai.  

La porta si aprì una seconda volta e istantaneamente, un’altra risata l’accompagnò. Falco cominciò a vedere rosso. Quando Ryo e Mick ci si mettevano, perdeva facilmente il suo sangue freddo.  

Alla vista del bazooka puntato su entrambi, i due compari si calmarono subito. Si sedettero e ordinarono un caffè.  

Chiunque fosse entrato nel bar, nulla di anormale lo avrebbe colpito. Ma tre degli sweeper più temibili presenti nello stesso momento, nello stesso luogo, avrebbero fatto tremare di paura qualsiasi criminale.  

Fu Ryo a rompere il silenzio:  

- “Non avete sentito parlare di un importante traffico di droga di questi tempi?”  

- “Mi sembra di avere sentito che un politico del Kalastan sia sbarcato poco tempo fa. Sarebbe coinvolto in qualche losco affare malgrado il suo status sociale e… Idiota! Potresti fare attenzione. Miki ha appena pulito tutto e tu rovesci il caffè dappertutto!”  

- “Dì dunque Falco, per essere cieco, diventi pignolo sui problemi domestici”.  

- “A proposito, dov’è Miki?”, chiese Mick innocentemente.  

- “E’ vero, dov’è? Ne ha avuto abbastanza di te e se n’è andata. Confessa!”, lo prese in giro Ryo.  

- “Kaori! Kazue! Buongiorno!“  

I due uomini, i più temuti nell’ambiente, si girarono insieme proteggendosi la testa, pregando di non ricevere delle punizioni troppo frettolose. Falco scoppiò a ridere a sua volta.  

- “Siete pietosi tutti e due.”  

E bisticciarono ancora di più.  

La porta si aprì, facendo tintinnare la campanella e Falco alzò la testa, un Ryo mordendo il suo braccio destro, un Mick sotto il suo braccio sinistro.  

- “Buongiorno Kaori.”  

- “Non attacca più, Falco! Devi confonderti con un uomo e…”  

VLANNNN!  

- “Come confondermi con un uomo?!!”  

Kaori, malgrado il fatto che Sayuri la trattenesse per la vita, era ugualmente riuscita a lanciare un vassoio attraverso il locale.  

- “E dire che ero venuta ad informarti che stiamo per uscire affinché non avessi preoccupazioni! Mi chiedo perché volevo essere gentile con un essere così abbietto come te!”  

E su questo, uscì dal bar, così in fretta che si portò via Sayuri, sempre aggrappata a lei.  

- “To’ Sayuri è in Giappone?”, chiese Falco.  

- “Sì, investiga su questa storia anche lei”, rispose Ryo, il vassoio sulla testa come un cappello.  

- “In ogni caso” fece Mick, il più innocentemente possibile, “questa non ha l’aria di essere una combinazione con Kaori. Sei sicuro che sua sorella non sia tornata da te per riportarla con sé definitivamente?”  

Ryo s’imbronciò:  

- “Che se la porti quella selvaggia!”  

Mick e Falco si guardarono, scambiandosi un leggero sorriso in tralice. Mick amava molto stuzzicare Ryo sui suoi rapporti con Kaori, ma preferiva meglio vederli insieme piuttosto che sbranarsi continuamente.  

Falco, dello stesso avviso di Mick, lo prese a pietà e decise di cambiare argomento. Esplicò loro ciò che sapeva sulla faccenda.  

***  

- “Kaori?”  

- “Cosa?”  

- “Potresti camminare meno in fretta, non riesco a seguirti.”  

Kaori si fermò, rendendosi conto che Sayuri cercava di riprendere fiato.  

- “Scusami.”  

- “Non mi abituerò mai alle vostre dispute.”  

- “Non ce ne saranno più.”  

- “Come?”  

- “Io… io comincio davvero ad essere stanca di tutto questo.”  

Sayuri guardò sua sorella e sentì tutta la sua stanchezza e la sua disperazione. Cambiò argomento, troppo cosciente che Kaori era al limite della crisi di pianto… o della crisi di nervi.  

- “Andiamo Kaori, sto per presentarti Setsuko. Abbiamo appuntamento all’Odisseo. Salvo imprevisti, ci sarà anche uno degli indossatori che deve sfilare, alla fin fine non è esattamente un indossatore.”  

- “Come sarebbe?”  

Kaori, sempre ansiosa di portare a buon fine un lavoro, mise i suoi sentimenti da parte per concentrarsi su ciò che le spiegava Sayuri.  

- “Itsuma Suzu ha debuttato come sportivo. E’ un calciatore. Molto dotato, raggiunse rapidamente il livello di campione ma anche in quanto uomo d’affari. Molti marchi volevano la sua immagine per delle linee di vestiario o di altri prodotti. Non volendo che alcuna società abusasse della sua gloria, si occupò lui stesso della gestione della sua immagine. Lavora anche in collaborazione con la signorina Sofia Stone che dirige la parte marketing. Essendo mondialmente conosciuto, stimola con tutto ciò la cupidigia.”  

- “Sì capisco, un borioso!”  

- “No per niente. Vedrai tu stessa, ma Itsuma è un uomo affascinante che ha saputo rimanere semplice. Se ha deciso di occuparsi della propria pubblicità, è giustamente per evitare gli eccessi.”  

- “Gli eccessi di che tipo?”  

- “Ha un’eccellente reputazione nel mondo sportivo e i giovani lo adorano. Se alcune persone utilizzassero la sua immagine con delle cattive intenzioni…”  

- “Ma fa comunque il modello.”  

- “Questo è il mondo della pubblicità, non può fare altrimenti. E poi, fatto com’è, non è un problema per lui.”  

Kaori sollevò un sopracciglio interrogatore, ma troppo occupata ad assimilare tutte le informazioni che le offriva Sayuri, non si prese la briga di insistere. Fino ad ora, tutto concordava o completava la versione di Saeko. 

Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22