Hojo Fan City

 

 

 

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Rated G - Prosa

 

Autore/i: Ginie^^

Traduttore/i: Momoe

Status: Completa

Serie: City Hunter

Original story:

Pourquoi ?

 

Total: 22 capitoli

Pubblicato: 15-09-06

Ultimo aggiornamento: 09-02-07

 

Commenti: 58 reviews

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General

 

Disclaimer: I personaggi di "Perché?" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduzione :: Perché?

 

Capitolo 12 :: CAPITOLO 12

Pubblicato: 01-12-06 - Ultimo aggiornamento: 01-12-06

 


Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22


 

L’indomani Kaori ebbe un risveglio difficile. Tutti gli avvenimenti della vigilia la turbavano, la rendevano nervosa. Filò nella toilette per farsi un bagno ben meritato e desiderosa di non pensare che al lavoro, represse la sua paura per raggiungere Ryo in cucina.  

Trovandolo dietro al suo giornale, di fronte a una tazza di caffè, lei poté fare lo stesso e dimenticare i suoi timori di affrontare il suo sguardo.  

Non aveva paura di lui, ma delle sue proprie reazioni. Le sue risoluzioni erano di fare il lavoro e poi di decidere sul suo avvenire. E anche se Itsuma confondeva un po’ i suoi piani, il solo che avrebbe cambiato la situazione si trovava davanti a lei. Se avesse incrociato il suo sguardo, non sapeva se avrebbe potuto resistere: avrebbe rinunciato e continuato a vivere così. Ieri sera, aveva bevuto ancora troppo, e dunque come interpretare la sua reazione verso Itsuma?  

Sforzandosi di apparire naturale, la presenza di Sayuri in aiuto, spiegò a Ryo tutto ciò che avevano raccolto come informazioni. Voleva rendere visita a Eriko nella mattinata, nel caso, avrebbe avuto lei stessa altre informazioni da fornire sui diversi invitati.  

Ryo non vedeva inconvenienti. Sollevato nel vedere che Kaori non voleva più di lui accennare alla serata di ieri, rimase comunque nascosto dietro la sua lettura. Si rendeva conto che questo modo di fare era stupido e che si trovavano in un vicolo cieco, ma stavano per incontrare Miss Stone nel pomeriggio, la serata si sarebbe svolta l’indomani sera. Si era promesso di tracciare una linea su questa situazione grottesca dopo avere risolto quest’incarico. Nondimeno, avrebbe dovuto sorvegliarla da vicino. Kaori si trovava in una situazione che rischiava di essere fatale per loro. Se un tempo sarebbe stato felice per lei se avesse trovato una vita migliore, oggi, ne dubitava….  

Per il momento, era stato affidato loro un lavoro.  

- “Kaori. Vieni con me.”  

- “Sì, che c’è?’”  

Lo accompagnò nel salotto.  

- “Ho preparato alcune cosette per questo lavoro. Visto che questa serata rischia di essere movimentata e che forse ci si perderà di vista, mi piacerebbe che tu prendessi questo con te.”  

Ryo le porse un piccolo fiore a spilla e un piccolo apparecchio in plastica.  

- “Che cosa…?”  

- “La spilla è un’emittente, la cuffietta un ricevitore. Potrò così sentire quello che succede attorno a te, e parlarti. Io ho l’uguale, tu potrai fare altrettanto.”  

Il cuore di Kaori si strinse e lei sorrise, dimenticando sul colpo, le sue belle risoluzioni.  

- “Grazie Ryo…… Non so se questo ti convenga.” Aggiunse maliziosa.  

- “Come?”  

- “Potrò sorvegliarti a distanza quando sarai con la Signorina Stone.”  

Rio fece una boccaccia.  

- “Accidenti! Non avevo pensato a questo!”  

Kaori scoppiò a ridere, per la prima volta in questi ultimi due giorni. E su questa nota un po’ più allegra, lei uscì per andare a trovare Eriko.  

 

Ryo fu sollevato nel vederla così. Questa situazione era abituale tra loro e lui ne approfittava. Malgrado tutto, se doveva accompagnare Sofia a questa serata, ciò supponeva che Kaori sarebbe stata al braccio di quell’uomo, e questo non gli andava molto a genio.  

Ma non si preoccupava, dopotutto, sarebbe stato, grazie a questo piccolo gadget elettronico, con lei a distanza.  

 

***  

 

Sayuri sapeva ciò che stava succedendo tra loro. La tensione era palpabile ma decise di rimanere discreta questa mattina, e di non dire nulla per non inasprire la situazione. Se Ryo non si decideva, voleva dire che, sia aspettava il momento propizio, sia desiderava che Kaori lasciasse quel mondo. Le sue reazioni attestavano questa seconda possibilità ma quel segno di interesse, anche se mascherato, provava che si stava preoccupando.  

Impossibile indovinare.  

 

Le due sorelle decisero di prendere un caffè da Miki prima di raggiungere Eriko alla sua boutique.  

- “Buongiorno Miki, buongiorno Falco. Vi ricordate di Sayuri.”  

- “Buongiorno! Lietissima di rivederla Sayuri. Allora Kaori, questa cena con quel bel giovane uomo?”  

- “Come … Come lo sai?”  

- “Mick ce ne ha parlato. Vi ha visti al ristorante.”  

Kaori si sentì imbarazzata, ma Miki trovò le parole giuste per metterla a suo agio.  

- “Hai ragione ad uscire un po’ anche tu. E poi era per il tuo lavoro no?”  

- “Sì, è vero. Itsuma è veramente una persona gentile. “  

- “Ryo non ha detto niente?”  

- “Lui… non centra nulla.”  

Il tono acerbo ma tuttavia riempito di tristezza ragguagliò i suoi amici sul suo stato d’animo. Kaori era al limite, la sua pazienza si sfilacciava sempre di più ogni qualvolta si toccava questo argomento delicato.  

Falco, sempre così discreto malgrado la sua gran taglia, parlò per la prima volta:  

- “Dov’era ieri sera?”  

- “A bighellonare per bar suppongo” Kaori, la testa bassa, osservava con insistenza i movimenti del suo caffè nella tazza.  

Falco non osava dirle che Ryo era con Mick. Non stava a lui farlo ma l’atteggiamento di quel ben noto maniaco lo infastidiva. Un piatto si spaccò in due tra le sue mani, rompendo il silenzio che si era insidiosamente installato.  

Miki cambiò argomento.  

- “E questo lavoro, in che cosa consiste allora?”  

Kaori e Sayuri la informarono, Miki sorrise:  

- “Una serata? Domani? Hai qualche cosa da metterti Kaori?”  

- “Oh … Non ci avevo pensato.”  

Sayuri e Miki si guardarono, avendo la stessa idea in testa.  

- “Sistemeremo la cosa. Chiederemo ad Eriko, dato che andiamo da lei adesso.”  

- “Vi accompagno.” Miki levò il suo grembiule e chiese a suo marito di accettare di occuparsi del bar senza di lei per quella mattina.  

Lui acconsentì con un cenno della testa. D’altronde, Mick e Ryo dovevano passare a trovarlo. Le sue fonti gli avevano indicato che un uomo, un trafficante conosciuto da tutti e tre, era recentemente sbarcato in Giappone. Avrebbero avuto sicuramente molte cose da dire da lì a poco.  

 

Dunque, se i tre uomini si riunirono qualche tempo dopo per raccogliere le loro informazioni, le tre amiche si recarono da Eriko.  

Quest’ultima esultò, avrebbe dovuto partecipare anche lei a questo ricevimento e il fatto che Itsuma le avesse chiesto delle informazioni su City Hunter provava come tutto non fosse molto chiaro. Se Ryo e Kaori erano presenti, lei si sarebbe sentita protetta e avrebbe potuto occuparsi con comodo del suo lavoro.  

Ne approfittò per proporre a Kaori di portare una delle sue creazioni.  

- “Non posso accettare Eri, questo vestito è troppo bello per me.”  

- “Sai molto bene che puoi portare questo genere di vestiti e che ti andrà perfettamente. In più, ti sta d’incanto e questo mi farà un po’ di pubblicità.”  

- “Vado a questa serata per lavorare”  

- “Giustamente, ho scelto per te una tenuta speciale. Sarai libera di muoverti” Eriko non si lasciò intimidire dall’indomabile determinazione di Kaori nel rifiutare di portare il vestito.  

- “Kaori, se vuoi andare laggù in tutta discrezione, bisognerà davvero che tu ti vesta così. Quest’abito è in effetti molto pratico, non impedirà i tuoi movimenti.” Evidenziò Miki.  

- “In più” aggiunse Sayuri “ricordati che sei la dama di Itsuma , anche lui sarà lì per lavoro. Dovrai essere molto elegante.”  

Tutti questi argomenti finirono per convincere Kaori. Provò l’abito e fu contenta di constatare che non solamente il vestito era veramente magnifico ma anche pratico. Verde smeraldo, le due spalline si congiungevano dietro al collo, lasciando le spalle scoperte. Attillato in vita, l’abito era certamente lungo ma con lo spacco sul fianco, lasciando libero l’uso delle sue gambe.  

Incantate, le 4 giovani donne finirono di discutere ancora un po’ e si salutarono.  

- “Kaori, sarò di sicuro a questa serata per presentare la mia collezione, ma forse non ti vedrò. Ti auguro buona fortuna , e se hai bisogno di qualsiasi cosa, non esitare.”  

- “Grazie Eri. Hai già fatto molto.”  

 

Arrivate davanti al Cat’s Eye, Miki la salutò a sua volta.  

- “Visto ciò che mi ha detto Falco, può essere che ci si trovi anche laggiù.”  

Kaori la ringraziò ancora ma fu stupita da questa osservazione. Aveva ancora la sgradevole sensazione che tutti ne sapessero più di lei.  

 

 


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