Hojo Fan City

 

 

 

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Rated G - Prosa

 

Autore/i: Ginie^^

Traduttore/i: Momoe

Status: Completa

Serie: City Hunter

Original story:

Pourquoi ?

 

Total: 22 capitoli

Pubblicato: 15-09-06

Ultimo aggiornamento: 09-02-07

 

Commenti: 58 reviews

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General

 

Disclaimer: I personaggi di "Perché?" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduzione :: Perché?

 

Capitolo 10 :: CAPITOLO 10

Pubblicato: 17-11-06 - Ultimo aggiornamento: 17-11-06

 


Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22


 

Sayuri portò dunque sua sorella all’Odisseo. Kaori incontrò così Setsuko, un uomo affascinante sotto tutti i punti di vista. Ma quello che la turbò, fu Itsuma. Alto, bruno, ben piantato, giovane e dinamico, si sprigionava da quest’uomo e dal suo sguardo grigio-azzurro, un’aura complessa di determinazione e di gentilezza. Dacché le due donne si erano presentate al loro tavolo, aveva avuto dei modi da perfetto gentleman che sorpresero Kaori. Non abituata a tanta galanteria, si sentiva al tempo stesso maldestra e confusa.  

Ciò che non vedeva era che il suo atteggiamento, mescolato alla sua bellezza innocente, toccava tanto più il cuore d’Itsuma. Era affascinato da questa bella giovane donna che lavorava in un mondo così oscuro. Si era certo informato su City Hunter e sapeva che Saeba lavorava con una compagna di squadra, ma non si era aspettato un contrasto così violento.  

Sayuri, notando che mostrava dei riguardi particolari verso sua sorella si divertì a dipingere Ryo come il migliore nella sua professione, ma anche come il più grande maniaco del Giappone.  

La povera Kaori non sapeva più se doveva difenderlo o al contrario approvare.  

- “Ryo Saeba è un professionista, Signor Suzu, non rischiate nulla con lui.”  

- “Sayuri, permettetemi di chiamarvi tutte e due con i vostri nomi, sarà più semplice, tengo a precisarvi che non ho né la voglia, né il bisogno di farmi proteggere da un sicario professionista. Quella che ha insistito e che ha bisogno di protezione, è Miss Stone. Queste occupazioni sono molto agognate nell’ambiente, ed è per questo che si è chiesto di fare appello ai vostri servizi cara Kaori.”  

Il sorriso di Itsuma la fece arrossire all'istante.  

- “Per me, non sono che dei vestiti, un’immagine che mi si forza a dare. Voglio confessarvi peraltro, che tutti questi festeggiamenti mi annoiano. Non mi piace farmi cullare in questa lussuria come certi miei colleghi. Preferisco di gran lunga il mondo sportivo, dove tutto è molto più semplice e più onesto.”  

Il suo sorriso si cancellò, per lasciare posto ad uno sguardo tinto di tristezza e di frustrazione. La prima immagine che venne in mente a Kaori fu quella di un leone in gabbia.  

Aveva pensato d’incontrare un uomo d’affari orgoglioso e pieno di sé stesso, ma si rendeva conto del suo errore. Era un uomo passionale, preso in trappola dal sistema, un uomo semplice e fedele al suo modo di vivere malgrado il suo ambito.  

I suoi vestiti per esempio, riflettevano questa modestia: jeans e pullover, ma che non rovinavano affatto la sua eleganza naturale e la sua bellezza. Quindi, Kaori doveva ben riconoscerlo, la presenza di Itsuma la turbava.  

A questo pensiero Kaori agitò vivamente la testa. Bastava che incontrasse il primo uomo affascinante per perdere la ragione! Si accigliò.  

 

- “Kaori, qualcosa non va?”  

Premuroso, Itsuma guardò teneramente la giovane donna. Sembrava così selvaggia e così fragile al tempo stesso.  

- “Eh, no! Riflettevo. Per partecipare a questa serata, bisognerà che ci si possa infiltrare senza problemi. Ho un’amica stilista, lei potrebbe forse fornirci delle informazioni.” “Grazie Eriko”, pensò vivamente.  

Ma Sayuri non si lasciò abbindolare e aggiunse:  

- “Non dobbiamo preoccuparci per i nostri inviti per la serata. Facciamo parte della lista degli invitati del Signor Suzu. In più, ciascuno essendo accompagnato, sarà più discreto in questo tipo di cerimonia. Io ci andrò naturalmente con Setsuko. Conoscendo Ryo, non mi preoccupo per Miss Stone.”  

Kaori alzò la testa e fece per parlare ma le parole rimasero bloccate in fondo alla sua gola: Sayuri aveva ragione. Ryo avrebbe approfittato dell’occasione. In più, vedendo la sua faccia quando parlava di lei, Saeko doveva avergli mostrato una foto di questa donna.  

- “Come sarebbe? Kaori, lei è sola? Credevo che lei e il Signor Saeba…”  

- “Oh no Signor Su… eh… Itsuma. Siamo partner nel lavoro, è tutto. Niente di più.”  

L’aria smarrita di Kaori provò a Sayuri che sua sorella non sarebbe cambiata decisamente, eppure era necessario visto il suo avanzato stato di disperazione. Ma prima ancora che potesse intervenire, Itsuma prese la parola.  

- “In questo caso, approfitto della situazione, sarete la mia dama Kaori. Il lavoro ne sarà tanto più facilitato.”  

Il suo sorriso impedì a Kaori di replicare. Se Ryo ci andava con Miss Stone, perché non poteva andarci lei con Itsuma? In effetti, la loro protezione ne sarebbe stata tanto più efficace.  

 

I 4 giovani parlarono in seguito per il resto del pomeriggio, concedendosi anche il diritto di lasciare da parte un po’ il lavoro per discutere di altre cose, specialmente del matrimonio di Sayuri e Setsuko.  

Itsuma era letteralmente incantato da Kaori: la sua gentilezza, le sue piccole arrabbiature quando Sayuri la punzecchiava un po’, la sua bellezza. Sentiva che lei era colei che cercava da sempre. Questo lo destabilizzava. In un solo pomeriggio, dei sentimenti così forti gli sembravano esagerati, ma … Colpo di fulmine? Rivelazione? Che importa, sentiva che era necessario ascoltare il suo cuore.  

 

All’inizio serata, Setsuko si scusò, doveva prendere contatti con il loro direttore. Sayuri afferrò al volo l’occasione, volendo da un lato trascorrere del tempo con il suo fidanzato e dall’altro, sperava che Kaori vedesse ciò che la vita avrebbe potuto offrirle se si fosse decisa a lasciare questo mestiere: Itsuma era proprio un bell’esempio.  

- “Kaori, devo lasciarti per ora. Accompagno Setsuko, bisogna che anch’io dia delle notizie al mio capo.”  

- “Non abbia timore di nulla Sayuri, mi occuperò io di lei. Kaori, la invito a cena stasera.”  

- “Itsuma, la ringrazio, ma non posso accettare.”  

- “E perché mai?”, il suo sguardo triste colpì Kaori.  

- “Ebbene… Non ho il vestito adatto, e Ryo non sa che…”  

- “Non vedo il problema. Troveremo un telefono per avvisare il vostro compagno di squadra.” La guardò con un gran sorriso, e le fece un occhiolino complice. “Lei, in questo grazioso tailleur, è molto più presentabile di me in jeans, farò degli invidiosi.”  

Lei si sentì, non sapeva come e perché, fiduciosa e fiera della sua decisione, accettò.  

 

Un po’ scombussolata dagli avvenimenti della giornata, e per la presenza di Itsuma, sperò di capitare sulla segreteria. Sfortunatamente, dovette affrontare il suo destino quando Ryo alzò il ricevitore:  

- “Ryo? Sono Kaori. Volevo informarti che non rientrerò per cena, stasera.”  

- “…”  

- “Ryo?”  

- “E la mia cena allora??”  

- “Tu allora! Non pensi che al tuo stomaco!! Rientrerò tardi, non aspettarmi!”  

E furiosa Kaori riattaccò, lasciando un Ryo perplesso e per nulla tranquillo.  

 

 


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