Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated G - Prosa

 

Autore/i: Ginie^^

Traduttore/i: Momoe

Status: Completa

Serie: City Hunter

Original story:

Pourquoi ?

 

Total: 22 capitoli

Pubblicato: 15-09-06

Ultimo aggiornamento: 09-02-07

 

Commenti: 58 reviews

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General

 

Disclaimer: I personaggi di "Perché?" sono proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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What does HFC mean?

 

It's the name of the web site. HFC = Hojo Fan City.

 

 

   Traduzione :: Perché?

 

Capitolo 17 :: CAPITOLO 17

Pubblicato: 05-01-07 - Ultimo aggiornamento: 05-01-07

Commenti: Ciao a tutte! Ora sì che le cose si fanno interessanti! A partire da questo capitolo si entrerà nel vivo dell'azione e gli sviluppi si faranno sempre più emozionanti. Credo sappiate già che i capitoli sono 22. Quindi, non manca molto! Ma... proseguiamo con ordine. Per ora vi lascio gustare questo capitolo, tanto quanto ho avuto il piacere di farlo io! Buona lettura. Un bacio. Momoe

 


Capitolo: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22


 

Sofia amava farsi vedere, era innegabile. Appesa al braccio di Ryo, ostentava il suo più bel sorriso e si pavoneggiava, con agiatezza, tra gli uomini.  

Kaori faceva fatica ad immaginarla come donna d’affari, ma Itsuma le aveva assicurato che era temibile. Quest’ultimo presentò la sua dama a numerose personalità, e benchè ancora dubbiosa sulla sua eleganza, ricevette numerosi complimenti.  

Percorrendo la sala, vide da lontano Eriko, ma questa non la notò. Intravide anche la sua cara sorella e il suo fidanzato, entrambi occupati ad intervistare alcuni produttori ed altre personalità.  

In quanto a Ryo, non aveva nemmeno il piacere di correre appresso alle graziose signorine presenti, Sofia lo tirava sempre per il braccio, conducendolo là dove lei lo desiderava. Questo cominciava seriamente a innervosirlo: la mancanza d’azione, l’ipocrisia generale, e tutti quei bei ciarloni che cantavano delle lodi su Kaori, nel suo orecchio.  

- “Sofia. Quando firmerà questo famoso contratto?”  

- “Mio caro Ryo, non avviene così facilmente. Ho parecchi clienti potenziali sull’affare. Sono d’altra parte tutti qui, e la decisione si prenderà nel corso della serata.”  

Sempre più, Ryo si sentiva fuori luogo. Sofia era di certo una bella donna, e lui avrebbe potuto essere più che incantato di essere al suo fianco, ma il suo lato pretenzioso lo infastidiva. Lanciò un colpo d’occhio sull’insieme della sala. Sì, era sicuro, conosceva già molte di quelle persone. E sebbene alcune di loro non meritassero il loro status sociale, per le loro attività sospette, non avvertiva tensione negativa.  

Si attardò sulla sua Kaori, che sembrava perduta e disorientata. Conoscendola, sapeva che sarebbe stata molto impaziente che tutto avesse termine. Sorrise a questo pensiero, la conosceva meglio di quanto non potesse immaginare. Quando lei si girò verso di lui in quell’istante, le fece un occhiolino complice. Lei gli rivolse il suo sorriso.  

L’orchestra iniziò una serie di musiche, e molte persone cominciarono a ballare. Tutti erano apparentemente affascinati di essere presenti e approfittavano della serata. Sofia se ne servì per farsi invitare da dei clienti potenziali.  

Itsuma invitò Kaori. Lei accettò, amava molto danzare. Tuttavia, questo le ricordò la famosa sera in cui aveva voluto divertirsi, giocando a Cenerentola, il suo affascinate principe impersonato da Ryo. E questo ricordo le impedì di approfittare pienamente del ballo. Il suo cavaliere rispettò il suo silenzio, a malincuore. Avrebbe voluto parlare con lei, e soprattutto renderla partecipe dei suoi sentimenti. Sentiva che doveva sbrigarsi per non perderla.  

Quando la musica cessò, Sofia chiese a Kaori se poteva prendere il suo posto. Apparentemente, aveva avuto un’offerta vantaggiosa e voleva renderne partecipe il diretto interessato. Itsuma si scostò da Kaori con rammarico.  

Beneficiando del fatto che fossero occupati nel loro affari, Kaori ne approfittò per eclissarsi e raggiunse Ryo, tranquillamente addossato ad un pilastro. Beveva svogliatamente un bicchiere di champagne, ma il suo sguardo rimaneva fissato sulla sua cliente.  

- “Oh Ryo! Se sapessi quanto ne ho abbastanza di essere qui! Queste serate, non sono davvero per me. Posso prenderti un po’ di champagne, per favore?”  

Ryo le tese il suo bicchiere, divertito dalla reazione della sua partner. Si sentiva di umore malizioso stasera con lei, ma soprattutto voleva farle comprendere che dopo questa serata, se lei lo avesse sempre desiderato, la loro vita sarebbe cambiata.  

- “Affatto Kaori! Se mi ricordo bene, ci eravamo promessi una doccia di champagne, qualche tempo fa.”  

 

Lei quasi non soffocò. Alzò gli occhi verso di lui, e inclinò la testa, stupita ma soprattutto diffidente.  

Ryo, la guardò dai piedi alla testa, spogliandola con lo sguardo. Lei arrossì istantaneamente, cosa che fece sorridere Ryo.  

- “Hai l’aria di una ragazzina presa in flagrante delitto.”  

Punta sul vivo, come sempre dalle sue osservazioni, alzò le spalle e gli rispose:  

- “Alcune persone pensano al contrario che io non sia più una ragazzina! Sono una donna e te lo proverò!”  

Vederla ripartire determinata, ma soprattutto offesa dalle sue parole, Ryo non potè impedirsi di ridere sotto i baffi. Soprattutto perché, grazie al suo auricolare, la sentiva brontolare. D’altronde, era sollevato che se ne fosse andata, alcune parole erano sfuggite senza il minimo controllo da parte sua. Ma si sentiva bene, e fiero di lui.  

Perse la sua sicurezza quando vide Itsuma avvicinarsi a Kaori, un po’ troppo impaziente per i suoi gusti.  

- “Kaori, posso parlarti, per favore?”  

- “Non so se sia un buon momento Itsuma, non si sa che cosa…”  

- “E’ che, non so se avrò il coraggio di parlartene un altro giorno.”  

- “Kaori. Aspetterà, non è il momento di giocare a fare il dongiovanni.”  

Ryo, con un tono secco, le faceva comprendere che il loro lavoro era di proteggerli e di mantenere gli occhi aperti. Lei alzò la testa vivamente, come per riflesso di rispondergli, ma si ricordò che solo lei poteva sentirlo.  

Tuttavia Itsuma aveva davvero l’aria stanca, e Kaori non ebbe il cuore di rifiutare di ascoltarlo.  

- “Tu non hai una bella cera. Non si sa che cosa può succedere, allora se fai presto…”  

Sentì Ryo sospirare d’insofferenza. Itsuma, sollevato, la prese per la mano e la portò in un angolo dove non si trovava nessuno, vicino alle immense scalinate, che portavano al primo piano. Ryo avrebbe voluto seguirli con lo sguardo ma doveva sorvegliare Sofia. Batteva i piedi per la collera.  

 

- “Che c’è Itsuma?”  

- “Kaori. Non te l’ho detto subito, ma riparto dopo domani.”  

- “Ohhh… E dove vai?”  

- “In Francia. Sofia troverà sicuramente un acquirente stasera, non mi preoccupo affatto di questo. Proverò a giocare di nuovo.”  

- “E’ fantastico Itsuma! E che cosa tu…”  

- “Vieni con me!”  

Kaori spalancò gli occhi. Non aveva certamente capito bene.  

- “Kaori?”  

- “…”  

- “So che non è molto romantica come domanda ma…”  

Romantica? Domanda? Che questo miserabile avesse l’intenzione di … Ryo per poco non lasciò cadere il suo bicchiere dalla sorpresa.  

- “Sposami, Kaori.”  

Kaori indietreggiò di qualche passo, troppo sbalordita da questa proposta improvvisa. Itsuma le lasciò il tempo di rimettere un po’ d’ordine nei suoi pensieri.  

Lei riprese rapidamente animo. Itsuma la chiedeva in sposa!! Lei? Chiuse gli occhi e malgrado le immagini delle sue amiche le ricordassero che avrebbe dovuto pensare, prima di tutto, alla sua felicità, lei non pensò che a Ryo. Ryo che doveva in quello stesso momento essere testimone della scena, che aveva sentito tutto. Che cosa pensava? Perché non diceva nulla? Ma Ryo rimaneva silenzioso. Il poveretto era troppo occupato a porsi mille e una domande sul suo avvenire senza di lei. Fece un supremo sforzo per non intervenire. Kaori doveva scegliere il suo destino, sola. Non si sarebbe mai perdonato di averle tolto la sua sola occasione di vivere una vita normale, e con chi se non meglio di un uomo rispettato come Itsuma.  

- “Kaori, so che non ci conosciamo molto, so che tu non mi ami tanto quanto me. Sì, lo so. Ma voglio farti felice. Non sarai nella ristrettezza, e potrai sempre contare su di me. Io amerò per due.”  

- “…”  

Itsuma ebbe un pallido sorriso. Aveva dato prova di sincerità, mai aveva avuto dei sentimenti così forti per una donna. Capiva il suo silenzio.  

- “Sono desolato di metterti in imbarazzo, Kaori. Dovevo dirtelo. Non ti chiedo di rispondere subito, solo di rifletterci.”  

Kaori aprì la bocca per richiuderla all'istante, le parole non uscivano, bloccate in gola. Era sotto shoc. Era a mille miglia dal pensare che durante la sera sarebbe stata chiesta in sposa. Inoltre, era talmente nella più totale confusione, che non riusciva a riprendersi.  

 

- “Ryoooooo-chan!!!!”  

La voce di Sofia la fece quasi sussultare. Anche Ryo era equipaggiato con il sistema e anche lei poteva sentire ciò che succedeva attorno a lui.  

- “Ryo-chan, sono contenta di vederti. Ho trovato un acquirente. Abbiamo appena firmato il contratto. Non rischio più nulla, potremo approfittare della serata noi due, faccia a faccia, e oltre se lo desideri.”  

In tutt’altre circostanze, Ryo avrebbe perso tutti i mezzi, ma non questa volta.  

Nessuno più ebbe il tempo di continuare le proprie rispettive conversazioni. Un grido. Uno sparo riecheggiò al piano superiore.  

 

 


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