Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated R - Prosa

 

Autore/i: Mojca

Traduttore/i: marziachan

Status: In corso

Serie: City Hunter

Original story:

What men want

 

Total: 25 capitoli

Pubblicato: 01-06-07

Ultimo aggiornamento: 03-09-07

 

Commenti: 94 reviews

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DrameGeneral

 

Riassunto: Un piccolo intreccio tra il film con Mel Gibson e la sfida - Kaori può sentire i pensieri di tutti gli uomini.

 

Disclaimer: I personaggi di "What men want" appartengono esclusivamente a Thukasa Hojo. A dire il vero, il dottore di Kaori è un personaggio inventato. E forse ci sarà anche la partecipazione straordinaria di altri come lui.

 

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   Traduzione :: Quello che vogliono gli uomini

 

Capitolo 16 :: ...rivelazioni

Pubblicato: 09-06-07 - Ultimo aggiornamento: 07-07-07

 


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Muori!  

 

Kaori balzò in piedi nel letto, gli occhi spalancati, il sudore che le gocciolava giù per la spina dorsale. Il suo corpo tramava, il respiro usciva in pesanti affanni. Premendo le cosce assieme per sbarazzarsi della strana, pulsante sensazione tra le gambe, il cuore quasi le usciva dal petto.  

 

La parte bassa del pigiama era fradicia. Il calore era ancora concentrato nella parte inferiore del suo addome. Il suo intero corpo tremava... Non era una schiocca, sapeva che cosa significavano questi “sintomi”. Le guance decisamente le andarono a fuoco al pensiero che lei, Kaori Makimura, aveva avuto una polluzione notturna. Un sogno, estremamente umido ed estremamente eccitante!  

 

...Sentì che sarebbe potuto esplodere lì e subito alla sensazione dei suoi stretti, lisci muscoli stringersi attorno a lui più che potevano...  

 

Kaori deglutì.  

 

...Lei stava ancora tremando attorno a lui, mentre lui piegò giù la testa, mordendole con forza un tendine, facendola urlare e stringersi ancora di più attorno al suo membro pulsante ...  

 

I suoi occhi si riempirono di lacrime, mentre lo stomaco le si rivoltava. Non era un suo sogno. Stava vivendo un sogno di Ryo. E apparentemente, stava dormendo profondamente, proiettando così ogni cosa dritta nella sua testa.  

 

... Lui gemette, mentre ancora un volta si spingeva fino in fondo...  

 

Si premette le mani sulle orecchie cercando di bloccare fuori i suoni, le immagini... Stava male nell’anima. Era peggio che piombare improvvisamente nella sua stanza, e trovarlo a letto con un'altra donna. Questo era ancora più reale. Questo le rivelava i suoi desideri più segreti, le sue fantasie più segrete... Questo le aveva appena detto che tipo di donna voleva nel suo letto. Snella, brillante, pelle perfetta color avorio, gambe che continuavano all’infinito, audace... almeno a giudicare dai suoi gemiti.  

 

...Circondandole la vita con le sue braccia possenti, la alzò, sbattendola contro le piastrelle, mentre ricominciava a spingersi in lei con assiduità. Lei aveva avuto la sua soddisfazione, ora era il suo turno. Gemette...  

 

Le lacrime le colarono giù per le guance, tirò le ginocchia sotto il mento, si stese nel letto rannicchiata in posizione fetale. Non poteva sopportarlo ancora per molto. Non poteva davvero. Come sarebbe stata capace di guardarlo negli occhi la mattina dopo questa notte?  

 

Lentamente, altri ricordi s’intromisero nella sua mente tumultuosa. Ricordi di altre notti, altri sogni. Sogni simili a questo. Come poteva dimenticare qualcosa del genere? Probabilmente stava sognando i suoi sogni da quando era uscita dall’ospedale. Ora sapeva che questa “lettura della mente” era veramente una maledizione.  

 

Per una donna, conoscere le più profonde fantasie erotiche dell’uomo che ama, sentirlo sognare, fantasticare su qualcun altro, era devastante. Ora sapeva cosa significava avere il cuore infranto.  

 

Muori!!!  

 

Alzò la testa di scatto. Questo era quello che l’aveva svegliata! Non il sogno, o la realizzazione che... Scosse la testa. Non aveva senso rimuginare sui sogni di Ryo. Era la sua mente dopotutto, poteva pensare e sognare quello che voleva!  

 

Ma era stato questo veemente, odioso bisbiglio a svegliarla.  

 

“Muori”. Una semplice parola. Una parola, detta con un tale odio, un tale disgusto che le faceva drizzare i capelli.  

 

Da dove veniva? Riusciva a sentire solo i pensieri degli uomini nelle loro immediate vicinanze! C’era un intruso in casa? E chi voleva uccidere? Lei? Ryo?  

 

Spalancò gli occhi.  

 

Amaya!  

 

MUORI!  

 

Un brivido freddo le percorse la spina dorsale, saltò fuori dal letto. Come poteva esserci un intruso in casa? Era impossibile oltrepassare il sistema di sicurezza di Ryo. E come mai lui non sentiva la sua presenza? Doveva essere all’erta, la Python in mano. Invece, era ancora nel mezzo del suo sogno.  

 

Bloccando fuori le immagini esplicite, si precipitò giù nel salotto verso la loro stanza degli ospiti. Il cuore le martellava nel petto, cercò di tenere la respirazione sotto controllo. Aveva bisogno di rimanere concentrata. In realtà, aveva bisogno di Ryo, ma che fosse maledetta se fosse piombata nella sua stanza per svegliare il bastardo. Essere così vicina a lui che sognava, l’avrebbe certamente fatta collassare.  

 

Serrando la mascella, lentamente spinse la porta, sbirciando dentro.  

 

Spalancò gli occhi nell’oscurità. La stanza era vuota, eccetto per Amaya che dormiva pacificamente al centro del letto.  

 

Chiudendo gli occhi, Kaori si concentrò. Zittendo Ryo e la nausea che i suoi sogni le avevano fatto venire, cercò di trovare qualche segno di un intruso. Non c’era niente. Silenzio. Assoluto silenzio. I calmi respiri di Amaya erano tutto quello che riusciva a sentire.  

 

Scrollando la testa – probabilmente si era immaginata ogni cosa – Kaori chiuse dolcemente la porta.  

 

In piedi nel mezzo del loro salotto, si mordicchiava il labbro inferiore. Cosa fare? Non poteva tornare a dormire, non con... Non pensare a quello! Perciò, cosa poteva fare?  

 

Sentì un gemito soffocato e vibrante dal piano superiore e le si gelò il sangue. Se non avesse saputo come stavano le cose, avrebbe supposto che fosse di sopra con qualche prostituta, ma sapeva come stavano le cose. Aveva visto con i propri occhi, sentito con le proprie orecchie – quasi detto.  

 

Un altro gemito soffocato.  

 

Kaori strizzò gli occhi. Stava per dare di stomaco se non si svegliava, subito!  

 

...Ryo era sdraiato sul pavimento, gli occhi vuoti e vitrei erano girati all’insù. Un’espressione incredula e scioccata sfigurava i suoi bei lineamenti. Una scura, oleosa macchia si stava formando sotto il suo corpo immobile...  

 

Un’ondata di una tale cupa rabbia, di una tale furia ceca, e odio selvaggio la sommerse, facendola cadere sulle ginocchia. Non aveva mai sentito niente di lontanamente simile. Neppure quando aveva intravisto pezzi dei ricordi di Ryo aveva sentito qualcosa del genere. La sua mente era bombardata da rabbia e odio, immagini di Ryo senza vita, il corpo a pezzi...  

 

Sbattendo il palmo della mano sopra la bocca, urlò, lo sguardo terrorizzato, luccicante di lacrime.  

 

Qualcuno voleva uccidere Ryo. Era successo molte volte prima, ma questo era differente. Forse era il fatto che in realtà riusciva a intravedere le vere motivazioni del killer, ma sembrava qualcosa di personale. Il rancore che qualcuno serbava verso Ryo era più profondo di una semplice voglia di vendetta. Rasentava l'ossessione!  

 

...Ryo fissava sorpreso la canna della pistola. Un solo, tuonante colpo risuono nell’oscurità e il suo ampio corpo cadde al suolo. Un urlo ruppe quel silenzio di morte...  

 

Kaori comprese che l’urlo che aveva sentito non era parte di quella oscura visione. Era suo. Era lei che urlava a pieni polmoni!  

 

Alzandosi in piedi, scappò giù per le scale e fuori dall’edificio. Non sapeva dove stava andando. Non gliene importava. Voleva solo uscire da quell’inferno!  

 

* * *  

 

Un urlo aprì una breccia nel suo cervello carico di sesso.  

 

La sua fantasia erotica si dissolse, svegliandolo bruscamente. Sedendosi sul letto, ascoltò attentamente, cercando di individuare con esattezza l’origine di quell’urlo. Proveniva dall’interno della casa, questo lo sapeva, e sapeva anche che non era solo frutto della sua immaginazione. Se lo fosse stato, avrebbe avuto certamente un sottofondo passionale. Fece un sorriso che fu rapidamente seguito da un gemito quando il suo corpo selvaggio e insoddisfatto protestò. Facendo una smorfia, allungò una mano giù per l’addome, ma cambiò idea. Non voleva venire. Per lo meno non in questo modo!  

 

Di nuovo serio, ascolto più attentamente. Il suono che aveva sentito era un urlo di puro terrore. Serrò la mascella. Kaori aveva avuto un incubo? Doveva andare da lei e controllare? Pensandoci meglio, forse non era proprio una buona idea, visto lo stato della sua mente e del suo corpo. Sarebbe svenuta... O gli avrebbe scagliato in testa il suo intero arsenale di martelli.  

 

Nah, sapeva come prendersi cura di sé dopo un incubo. Avrebbe riscaldato un po’ di latte e sarebbe tornata a letto in un batter d’occhio. Non aveva bisogno di lui attorno.  

 

Sospirando, si lasciò cadere giù nel letto, incrociando le braccia sotto la testa. Doveva smettere davvero di fare questi sogni. O almeno smetterla di farli con una tale frequenza. Non poteva gestire un'altra notte come questa. Sognare lei, il suo corpo, la sua pelle color avorio... Sognare di prenderla, penetrarla, donarle tutto se stesso, sentirla stringersi attorno a lui... Solo per svegliarsi duro e dolorante, solo nel letto, le braccia fredde e vuote.  

 

Sapeva che c’era una cura al suo disturbo. Tutto quello che doveva fare era uscire, cercare una “signora” disponibile e perdersi fra le sue cosce. Ma non poteva. Non ancora. Non più. Voleva lei, solo lei, qualsiasi altra sarebbe stata solo una povera sostituta. Per non parlare del fatto che si sarebbe sentito una merda dopo.  

 

Il viso cupo, fissava il soffitto, aspettando di sentire i passi silenziosi di Kaori di sotto. Sperava di riuscire a sopportare questa tortura ancora per un altro po’. Almeno fino alla fine di quest’incarico. Quando Amaya fosse stata fuori pericolo avrebbe fatto meglio a raccogliere il suo coraggio e fare quello che avrebbe dovuto fare già molto tempo fa.  

 

O sarebbe diventato pazzo!  

 

 


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