Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Sophie

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Un Noël décisif

 

Total: 48 chapitres

Publiée: 15-06-08

Mise à jour: 30-03-09

 

Commentaires: 435 reviews

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RomanceGeneral

 

Résumé: Attenzione! Preferisco avvertirvi subito, ancora prima che ci clicchiate (se ne avete voglia)... C'è poca azione nel senso di "nessun caso"... ma questo non vuol dire che non succederà STRETTAMENTE niente... Il capitolo 1 tenta di spiegare un po' meglio...

 

Disclaimer: I personaggi di "Un Natale decisivo" sono di esclusiva proprietà di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Un Natale decisivo

 

Chapitre 9 :: Problematica (finalmente!)

Publiée: 10-11-08 - Mise à jour: 10-11-08

 


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Quest’anello... L’aveva comperato come regalo di Natale per Kaori! Uno stupido colpo di testa? O un atto a lungo ponderato? Rimase in silenzio sul gesto dell’acquisto in sé...  

 

Ma ora che non si trattava più di un’idea campata in aria, che teneva realmente tra le dita quel pezzo di metallo pieno di così tanti significati, doveva decidere se donarglielo oppure no.  

 

 

”Offrirti quest’anello... A chi potrei far credere che si tratta solo di un semplice dono?... Un perfetto regalo innocente... tra partner di sventura, compagni di viaggio. Donare un anello ad una donna, significa dirle qualcosa, anch’io lo so... Non è tanto l’oggetto quanto il suo simbolismo profondo, quello che la gente ci associa...  

 

E io ci associo esattamente la stessa cosa...  

 

Regalartelo, significa chiaramente trasmettermi un messaggio.  

 

Dopo, potrei fingere, farti arrabbiare, renderti pazza... o perfino ignorarti, ma quest’anello sarà reale, ci unirà e ti svelerà quello che io ho sempre taciuto...”  

 

 

L’anello era molto semplice. In oro, ma senza quei fronzoli attualmente di moda. La pietra non era molto grande, ma anche alla luce della luna poteva vedere i riflessi. Una gemma insolita per una persona insolita. In effetti, la pietruzza era divisa in due: mezza zaffiro, mezza granato. Lo zaffiro, a seconda della sua inclinazione passava, a momenti, dal blu scuro quasi nero opaco al turchese. Il granato manteneva sempre quel rosso caldo, quasi vellutato. Era un anello per una donna, senza alcun possibile equivoco.  

 

Lo fece giocherellare tra le dita, facendolo passare da un dito all’altro come una comune monetina.  

 

 

Forse è un buon modo dopotutto?  

 

Non sono mai stato bravo a parlare... Non sono mai stato bravo a parlarti. Tutti questi non-detti, questi silenzi tra di noi, queste frasi a doppio senso... le ho provocate e amate...  

E tu che non capisci... o che fingi di non capire, forse per proteggermi? Forse per timidezza? Forse perché non ti senti sicura... Fingi distacco per rispondere alla mia indifferenza... anche se questo ti fa male.  

Come fai a sopportare questo dolore? Io che l’ho ignorato per così a lungo, adesso mi brucia dentro, come fuoco.  

 

Ho conosciuto le peggiori torture, fisiche e mentali. Mi hanno insegnato ad indurirmi per sopravvivere, a fare affidamento esclusivamente su me stesso, a rifiutare quello di cui solo gli uomini deboli hanno bisogno: la fiducia, l’amicizia, la solidarietà, l’amore. Ho accettato per molto tempo questo fatto. I forti non avevano bisogno di tutto questo per esistere. Non erano che parole usate per nascondere le carenze di un mondo in declino.  

 

E poi, vi ho incontrato, tuo fratello e tu...  

 

La mia percezione dei fatti era già evoluta... Credere che ci sia dell’umanità in ognuno di noi...  

 

Non ignoravo che ci fossero degli ideali più alti che vincere e dominare. Che certe cose giuste dovevano essere fatte usando dei mezzi riprovevoli... Che il “bene” non trionfava sempre e di rado nel mio ambiente.  

 

Delle anime, non sempre innocenti, ma sicuramente non del tutto colpevoli erano sprofondate nel mio mondo ed erano completamente indifese... alla mercé di farabutti di una nefandezza irrecuperabile.  

 

Io ero un killer. Utilizzavo il “male” contro il “male”. Certe cose non potevano che essere risolte con la violenza... e c’era molto bisogno di uomini come me, che conoscevano alla perfezione le tenebre dell’ambiente e la ferocia del loro cuore per combattere... Perché io non sapevo fare nient’altro... e perché questo mi piaceva...  

Non pensavo alle spiegazioni, alle giustificazioni... Era necessario che qualcuno lo facesse...  

 

Quegli ideali che io non conoscevo, nessuno poteva inculcarmeli... li rasentavo ogni tanto...  

 

Uno solo era stato inciso nella mia memoria: la lealtà... Tuttavia, ho rotto persino questo giuramento nei confronti di mio padre... probabilmente per delle buone ragioni, ma che importa...  

 

E poi voi mi avete aperto gli occhi su concetti che prima non mi avevano sfiorato che da molto lontano... in particolare la vostra fiducia nell’essere umano...  

 

Hideyuki, nonostante la sua ribellione contro il sistema giudiziario aveva ancora fede... Grazie a lui, ho appreso che quelle che mi avevano definito come delle debolezze erano, al contrario, le più grandi forze che si potevano possedere... Grazie a loro, con la propria volontà siamo in grado di compiere dei miracoli... delle cose impossibili se non liberamente consentite...  

 

E tu, tu mi hai insegnato che queste più grandi forze sono anche le più dolorose... Che sono fonte di vita e fonte di morte...”  

 

 

Delle immagini di Hideyuki e lui assieme vennero a convalidare i suoi pensieri... seguite da delle immagini di Kaori appesa al suo braccio... offrendogli quel magnifico sorriso radioso... che illuminava il suo animo ed offuscava il suo cuore.  

 

 

”Ora che le conosco, mi chiedo ancora se si tratti di una benedizione o di una maledizione... senza dubbio non avrò mai la risposta a questa domanda...”  

 

 


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