Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Auteur(s): Sophie

Traducteur(s): marziachan

Status: Complète

Série: City Hunter

Histoire d'origine:

Un Noël décisif

 

Total: 48 chapitres

Publiée: 15-06-08

Mise à jour: 30-03-09

 

Commentaires: 435 reviews

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RomanceGeneral

 

Résumé: Attenzione! Preferisco avvertirvi subito, ancora prima che ci clicchiate (se ne avete voglia)... C'è poca azione nel senso di "nessun caso"... ma questo non vuol dire che non succederà STRETTAMENTE niente... Il capitolo 1 tenta di spiegare un po' meglio...

 

Disclaimer: I personaggi di "Un Natale decisivo" sono di esclusiva proprietà di Tsukasa Hojo.

 

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   Traduction :: Un Natale decisivo

 

Chapitre 18 :: Parole

Publiée: 08-12-08 - Mise à jour: 08-12-08

 


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No, non poteva dirlo, e nemmeno pensarlo...  

 

Sollevo la testa e contemplò la volta celeste. Le nuvole si era un po’ disperse. Sopra di lui, qualche stella luccicava nel firmamento...  

 

Si sorprese a pensare che la concretezza di queste straordinarie palline di fuoco non occultava la loro poesia intrinseca e la loro capacità di tranquillizzare lo spirito. Come in tutte le cose c’era una parte illuminata ed un'altra nell’ombra... a dei livelli più bassi senza dubbio, ma sempre presenti.  

 

 

”Non posso dirlo Kaori, scusami.  

 

Non posso neppure pensarlo.  

 

Io ti amo... queste tre parole scorrono sotto la mia lingua... e non provocano assolutamente niente... Non hanno alcun significato, salvo quello di essere un tranello per le ragazze... Delle parole per me così banali quanto “io mangio”... a maggior ragione perché non rappresentano niente... Se te le mormorassi, non avrebbero lo stesso significato per te che per me. Donartele, significherebbe ingannarci entrambi... perché non ci sarebbe nessuna sincerità...  

 

Non è che l’amore non si possa esprimere a parole... E’ che io non sono sicuro di quello che sento veramente...  

 

Desiderio? Voglia? Bisogno? Sofferenza e rifiuto... L’amore non dovrebbe sembrarmi così... Non dovrei pormi così tante domande... Non dovrei avere così tanta paura per te... avere così tanta paura di te... La fiducia assoluta che ho in te non ha che una sola restrizione: ti precludo i miei sentimenti. Quando tu meriti l’amore più autentico...  

 

No! Tu meriti semplicemente qualcuno capace di darti quello che tu aspetti e temo che quel qualcuno non sia io...  

 

Kaori, io non posso che donarti quello che sono...”  

 

 

Nel vento, delle voci sembravano bisbigliargli all’orecchio: lei perirà.  

 

 

”Già, queste parole mi evocano una realtà. Neppure possibile; ineluttabile. Ogni volta che ho creduto di potermi finalmente rivelare, sono venuti a imporsi a me dei tali bastioni. E sono sempre riusciti a convincermi dell’ignominia dei miei gesti... ignobili perché mettevo i miei desideri davanti la tua sicurezza... Eppure è l’unica cosa alla quale io tengo...”  

 

 

Ryo contemplò qualche istante le sue mani. Larghe, muscolose, forti...  

 

 

”Queste mani che, tante volte, hanno applicato la sentenza delle armi. Tante volte hanno fatto quello che doveva essere fatto e tante volte hanno fatto quello che non doveva essere fatto...”  

 

 

Strinse i pugni ed inveì a sé stesso:  

 

 

”Sono un vigliacco... Un vigliacco a credere che faccio tutto questo per te, quando invece lo faccio per me... perché ho semplicemente paura... la paura più stupida dell’universo... la più comune... io, l’uomo eccezionale, il killer senza pietà... la paura di tutti... di ognuno... quella di condividere... Poiché ho sempre in me il desiderio di vivere come prima, non voglio rinunciare a quello che ho, ecco tutto...  

 

Rinunciare, credere e, alla fine, perdere tutto...”  

 

 

Involontariamente, guardò l’ora...  

 

21.30h  

 

Si alzò di scatto.  

 

Era rimasto su quella dannata panchina due ore e mezza... non c’era da stupirsi che cominciasse ad avere freddo... Kaori lo avrebbe scannato. Le aveva detto che sarebbe andato semplicemente a prendere un po’ d’aria ed era rimasto via quasi tre ore a rimuginare come uno povero sventurato.  

 

Rimise l’anello nella sua scatolina e richiuse il coperchio. Il rumore secco che fece sbattendo suonò come una sentenza nel silenzio.  

 

Ficcò il tutto in fondo alla sua tasca e filò a tutta velocità verso il loro appartamento.  

 

Bisognava che trovasse una buona scusa per giustificare la sua assenza! Ragazze dei bar? Troppo facile... Giro dei suoi informatori? Non gli avrebbe creduto... Tentativo di trovarsi un seno prosperoso compassionevole per Natale? Avrebbe funzionato... ma non aveva voglia di cominciare la vigilia direttamente con un attacco contro Kaori... Giro dei locali fra vecchi compagni di bar? Perfetto, a questo avrebbe creduto senza problemi...  

 

 

 

 


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