Chapter 11 :: CAPITOLO 11

Published: 09-01-04 - Last update: 09-01-04

Chapter: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70

Alla fine della cena, aveva finito per ignorarli completamente.  

-« Lascia quella coppa di gelato Mick! »  

-« Non hai vergogna! Io sono l' invitato qui! »  

-« Non ancora per molto! Regolerò i conti con te molto prima che tu possa toccarla. »  

-« Vuoi scommettere? »  

I due uomini si guardarono a lungo, sfidandosi mutualmente, con le zanne di fuori, pronti a mordere.  

La ragazza, stanca delle loro incessanti dispute, li abbandonò. Doveva preparare la stanza degli ospiti e...  

_ La stanza degli ospiti? Ma... Di solito sono le clienti che vengono a stare da loro e di fatto, anche Kaori dorme nella camera degli ospiti quindi...  

Fu colta dal panico. Non vi erano che due camere e la seconda era quella di Ryo. Si voltò su sé stessa e si avvicinò a quest' ultimo.  

-« Ryo. Credo che abbiamo un problema. »  

-« Figurati… E quale? » riuscì a pronunciare lui tra un boccone e l' altro.  

-« Beh, per questa notte. Non ci sono molte camere disponibili. Insomma, voglio dire che... »  

Ryo realizzò ben presto di cosa parlava, ma non rinunciò alla propria calma, né alla propria cucchiaiata alla sua crema gelato.  

-« Hai sentito Mick? Non ci sono stanze per te qui. Smamma! »  

Ryo si ritrovò con le sue due palle di gelato al posto degli occhi, e la coppa di traverso che pendeva lamentosamente dalla sua testa.  

-« Sei senza vergogna! Glielo abbiamo promesso! Dormirò sul divano... avresti potuto lasciargli ugualmente la tua stanza. »  

-« E' fuori discussione. Non sono io che l' ho invitato! »  

E mentre si leccava i baffi per recuperare il gelato sciolto, Mick lo guardò con sospetto.  

_ E così lui pretendeva di essere lo Stallone di Shinjuku, il pervertito numero 1 del Giappone, e poi se la squagliava quando si trattava di...  

L’americano scoppiò a ridere fissandolo con due occhi beffardi e gli bisbigliò:  

-« Sei pietoso mio caro Ryo, lo sapevi? »  

Quest' ultimo non si prese neanche la briga di rispondere. Stava ancora gustando il suo dessert quando per poco non si strozzò.  

-« E' fuori discussione che tu dorma sul divano per colpa mia, Kaori. Non preoccuparti, Ryo forse è un egoista, ma lo prendo io il divano. »  

Mick lanciò uno sguardo provocatore al suo amico giapponese. Quello non apprezzò affatto ciò che stava accadendo e lo fucilò sul posto. Ma Mick era troppo felice di poter mettere sottosopra il loro tran-tran quotidiano. Kaori sentiva una tensione anormale tra i due uomini e non si immaginava neanche cosa passasse nelle loro teste. O almeno, evitava di pensarci sapendo di cosa potessero essere capaci. Preferendo allontanarsi, aggiunse sollecita.  

-« Bene, ma sì, siamo d' accordo, vado a preparare il divano allora... »  

I due uomini si diressero nel salone aspettando che lei si allontanasse alla ricerca di una coperta, Ryo puntò un dito minaccioso su Mick.  

-« Che cosa stai macchinando ancora? Non penserai ad una visita notturna, spero. »  

-« Beh, ora che me lo dici, visto che tra voi apparentemente non è cambiato niente... Perché no, Kazue non c' è. »  

Il click inconfondibile della 357 Magnum dissuase Mick dal continuare con quel tono disinvolto che aveva usato fino ad allora. Ryo s’ arrabbiò.  

-« Aspettare che Kazue se ne vada per fare le tue porcherie sotto il mio tetto è fuori questione! Kaori dormirà nella mia stanza, questo è tutto! »  

POF  

Kaori, sulla cornice della porta, si sentiva color cremisi, e si affrettò a raccogliere la coperta e il cuscino che erano caduti a terra.  

_Aveva sentito bene? Dormire nella stanza di Ryo... con lui...  

Deglutì penosamente e si rialzò, ma riuscì comunque a biascicare qualche parola.  

-« Posso dormire sul divano... non è grave... io... »  

Ma Ryo, di cattivo umore, continuò nel suo slancio:  

-« Sai benissimo di cosa è capace questo tipo! »  

Poi, rendendosi conto di esporre alla luce del sole la propria gelosia, cambiò tono, mettendo fine a quella discussione.  

-« Mi avete innervosito con tutte le vostre storie! Vado a bere qualcosa! Spero che potrai trattenerti Kaori, ho voglia di dormire bene, io! »  

Su queste parole, prese una grande bottiglia di saké e si diresse verso il tetto, seguito da un Mick contento di sé, ma altrettanto desideroso di gustare quella bevanda.  

Kaori restò un momento immobile, totalmente disorientata.  

_ Nella stanza di Ryo... Ma cosa doveva fare? Come reagire?  

Combatté qualche minuto con la propria coscienza e cercò di convincersi che non c' era niente di così terribile.  

_Dopo tutto avevano già dormito insieme... ed in tutto onore... Ma questa volta, lo voleva veramente? E se...  

Arrossì a quei pensieri e si martellò il capo. Si vergognava di avere tali fantasie, ma allo stesso tempo era attratta da questa possibilità.  

Poi, non sapendo che fare per tenere impegnata la mente, si occupò della cucina, sistemando i piatti e fece un po' di pulizie in particolare nella stanza degli ospiti, non senza mettere sottochiave la sua biancheria intima.  

_Nel peggiore dei casi, avrebbe avuto il suo martello a portata di mano...  

***  

Sul tetto, Ryo stappò la bottiglia e bevve una grossa sorsata. Poi, senza una parola, la tese a Mick e si accese una sigaretta.  

_In quale trappola si era ancora messo? Dormire con Kaori... sì ma... Beh, certo, lo avevano già fatto, ma la loro relazione non si era ancora evoluta come adesso..., insomma se di evoluzione si può parlare... AAAHHHH!!! Come ne sarebbe uscito?  

Pieno di brio, l' americano brindò alla sua salute.  

-« Credo che abbiamo qualche cosa da festeggiare questa sera. Non fare quella faccia! Non vai mica ad un funerale, no?!!»  

-« … »  

Mick si sedette a gambe incrociate per terra, e arricciò il naso.  

-« Non capirò mai i Giapponesi! Ti manca veramente una rotella, povero vecchio mio! »  

Ryo per poco non si strozzò:  

-« Dimmi! E' così che mi ringrazi di ospitarti! Ingrato!»  

-« C' è una donna che non aspetta che di essere deflorata dal grande stallone di Shinjuku proprio al piano di sotto e tu resti lì... Se fossi stato al tuo posto, già da tempo avrei... »  

Non ebbe il tempo di terminare la frase, lo sguardo di Ryo la diceva lunga, e lo inchiodò sul posto. Questi gli strappò la bottiglia dalle mani e rispose senza convinzione.  

-« Hai sempre il dono di dire cose che rovinano una serata, tu! »  

-« Sei tu piuttosto che hai un problema! »  

-« Sì, e il mio problema sei tu! »  

I due uomini si sedettero e si passarono la bottiglia a turno. Le menti si annebbiarono, le lingue si sciolsero. Mick, sentendo che qualche cosa non andava, pazientava, bevendo un po' di meno.  

_Se Ryo era troppo orgoglioso per ammettere i propri sentimenti, forse con qualche grammo di alcool nel sangue...  

Continua...  

Chapter: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70