Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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It’s the translation of a fanfiction that is not on HFC.

 

 

   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 33 :: Capitolo 33

Published: 15-03-04 - Last update: 15-03-04

 


Chapter: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70


 

La testa di Kaori si piegò sotto la pressione delle labbra di Ryo sulle sue. Ansante, gli occhi chiusi, solo la sua mano si aggrappava alla camicia del suo compagno. Dimenticando le sue giornate di miseria, quel viaggio faticoso, quella storia che l' aveva portata molto lontana da casa loro, voleva una sola cosa: che il tempo perdurasse in modo da assaporare quel bacio.  

 

Un bacio non controllato, tenero e selvaggio allo stesso tempo, un bacio di cui avevano bisogno entrambi.  

 

Il sollievo e la gioia di ritrovare Kaori liberò Ryo, e se non fosse stato per la lucidità costante che lo richiamava all' ordine, l'avrebbe sdraiata sull' erba per non lasciarla più. Alzò la testa e la fissò con una tale emozione che lei dovette distogliere lo sguardo, imbarazzata.  

 

Lui non osò pronunciare una sola parola per paura di tradire il suo desiderio. La metà del cervello che controllava il suo appetito sessuale si era fusa come neve al sole e dovette farsi forza per riprendersi.  

 

_Barattoli di marmellata, concorso della donna più brutta in bikini, vita al monastero, tutti gli argomenti per pensare ad altre cose non ebbero risultati evidenti. E se Kaori non avesse abbassato gli occhi, le sarebbe saltato addosso lì, adesso, senza alcun preavviso.  

 

Una mano sulla bocca umida, la ragazza ansimava, cercando di riprendere fiato. Capace di attraversare centinaia di chilometri, di affrontare da sola l' ignoto, di violare la legge, non aveva il coraggio di guardare negli occhi colui per il quale aveva osato tutto questo. La situazione avrebbe potuto essere comica se il cuore non le lacerasse il petto in quel momento.  

 

_Quello sguardo ardente, quella luce violenta e appassionata, quel desiderio, che l' attiravano e la terrorizzavano allo stesso tempo. Le sarebbe tanto piaciuto poterli affrontare e rispondervi ardentemente. La sua timidezza morbosa la faceva star male ed era cosciente di essere la sola responsabile di quella situazione a senso unico. Se soltanto potesse avere un po' il coraggio di...  

 

-« Tutto bene? »  

 

_La voce calda e roca di Ryo la stimolò. Sembrava che lui fosse nel suo stesso stato, e allora perché avrebbe dovuto aver paura!?!  

 

Inspirò una grande boccata d' aria e piantò lo sguardo nel suo. Quel piccolo progresso le fece un gran bene. Vedeva ancora quella fiammella danzare in fondo alle sue pupille e comprese di esserne la responsabile. I battiti del suo cuore accelerarono di nuovo e, mossa dalla gioia di averlo ritrovato, gli saltò al collo frantumando in questo modo la propria freddezza.  

 

-« Ryo! Mi sei mancato così tanto! »  

 

Lui la strinse tra le braccia e posò la testa sui capelli della sua bella. Era felice di averla con lui. Sentendosi sommergere da una nuova ondata di desiderio, cercò subito un diversivo.  

 

-« Senti un po' Kaori, hai preso qualche chilo o nascondi qualcosa nella cintura dei pantaloni? »  

 

Kaori indietreggiò, stupita, ma si riprese immediatamente.  

 

-« Ah sì! Stavo per dimenticare! Tieni, hai lasciato qualcosa d' importante in Giappone. »  

 

A malincuore, si staccò dal suo abbraccio e tirò fuori la Magnum attorcigliata nella T-shirt. L' espressione di Ryo la rapì. Non se lo aspettava, era certo, e le fece un mare di elogi per la sua impresa... per una volta.  

 

-« Sei riuscita a passare la frontiera con questa? Sono davvero fiero di te. »  

 

Il complimento e la rarità con cui Ryo le confessava questo genere di cose, la fecero arrossire immediatamente. Ma Ryo non rimase a lungo così. Era troppo tempo che non la punzecchiava un po'. Mettendo con gesto rassicurato la Python nella cintura suoi pantaloni, esclamò:  

 

-« Mi sento sollevato, per un secondo ho creduto che fossi un travestito e che fossi felice di vedermi... »  

 

L’ allusione e l' immagine un po' troppo cruda che lasciava intendere, andarono subito a segno, e Kaori virò al rosso collera. Non lasciandogli nessuna possibilità, neanche ad un Ryo zoppo, lo inseguì fino alla casa, un martello in mano. Un sorriso in tralice, il giapponese zoppicava cercando di evitare i mulinelli devastatori, non senza gridarle:  

 

-« Sei persino riuscita a far passare i tuoi martelli alla dogana. Brava partner! »  

 

 

 

Arrivati alla porta del toulou, Kaori mise subito via il suo martello di legno alla vista di un' anziana donna che seguiva i loro movimenti ridendo fragorosamente. Imbarazzata, Kaori avanzò per presentarsi, pensando che Ryo non avrebbe avuto questa gentilezza. Ma non aveva fatto i conti con il fatto che quest' ultimo rispettava enormemente Shan-in. Andò davanti alla sua socia e la anticipò.  

 

-« Shan-In, vi presento Kaori Makimura. »  

 

Lei lo fissò, sorpresa che tenesse in conto questo genere di civiltà. Ma lo fu ancora di più quando la dama si chinò per salutarla pronunciando:  

 

-« L' avevo immaginato. Buongiorno Kaori. Permettete che vi chiami Kaori. Per forza, ho l' impressione di conoscervi. »  

 

Shan-In fece un occhiolino complice a Ryo che deviò lo sguardo fischiettando. Kaori non comprese grandi cose, ma non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni al suo compagno, la signora Wu si presentò a sua volta e la prese per il braccio.  

 

-« Mia povera bambina. Avrete dovuto fare un lungo viaggio e dovrete essere stanca. O per lo meno, penso che vi piacerebbe fare un bagno per rinfrescarvi. Vi condurrò nella sala da bagno e nel frattempo vi preparerò un buon piattino. Ryo, potresti aiutarmi, per favore. »  

 

-« Nessun problema! »  

 

La natura calorosa, l' accoglienza spontanea, ma soprattutto il comportamento di Ryo, così docile in presenza di quell' anziana donna, la fecero sorridere. Così il suo pellegrinaggio era finito, e lei non aveva fatto tutto questo per niente. Si sporse verso Ryo e gli mormorò, dispettosa:  

 

-« Attraversare il paese per vederti comportare in questo modo, ammetto che ne valeva la pena. »  

 

-« Ma che cosa dici?... Beh, forza... uhm... forza, vai a lavarti! » e la spinse in avanti.  

 

Kaori rise sotto i baffi e seguì docilmente Shan-in.  

 

 

 

Mentre Kaori approfittava della gentilezza, con un bel bagno ben meritato, Tseng accostò Ryo.  

 

-« Bene, bene! Avevo scommesso che la tua donna sarebbe stata bella, ma qui!... Bravo figliolo! Hai gusti migliori di di quanto pensassi. »  

 

E su questo, gli diede una grande pacca amichevole sulla schiena prima di riprendere:  

 

-« Eccezionalmente, vado a fare un giro in città. Forse riuscirò ad avere qualche informazione sui tre delinquenti dell' ultima volta. Non pensavo ci si potesse sbarazzare così facilmente di quel genere di uomini. E poi Ana ha voglia di fare qualche compera... Ahhhh, la gioventù... »  

 

E mentre raggiungeva sua nipote, impaziente di andare in città, Ryo sorrise attardandosi sulla figura del vecchio signore. Di certo, non aveva niente da invidiare alla gioventù di oggi. Ma i suoi pensieri non rimasero a lungo su Tseng. Il suo intinto di predatore tornò a galla. Una giovane donna sublime, la SUA donna, stava facendo il bagno a qualche metro da lì, non si sarebbe fatto pregare per andare a sbirciare un po' da quelle parti. Prudentemente e discretamente rasentò le diverse stanze e, sulla punta dei piedi, passò davanti la cucina dove si affaccendava Shan-in.  

 

 

 

Quando arrivò davanti alla sala da bagno, guardò a destra e a sinistra, riprendendo le sue vecchie abitudini e la sua faccia di maniaco perverso. Si piegò e cercò di sbirciare dal buco della serratura. Non vedeva niente, grugnì e si rialzò. Un evidenza gli attraversò la mente: in fin dei conti, il vantaggio di aver chiarito un po' la situazione con Kaori era che poteva entrare in quella stanza senza doversi comportare in quel modo. Persuaso di essere nel suo buon diritto, aprì quindi la porta urlando con voce squillante:  

 

-« Kaoriii. Vuoi una mano a lavarti la schiena? »  

 

-« Kyaaaaahhhhhhhhhhhhh!!!!!!! »  

 

Un enorme martello attraversò la stanza e lo colpì in pieno. Alzò un occhio, penosamente, domandandosi perché meritava questa punizione e vide Kaori tutta nuda, grondante, appena uscita dall' acqua. Cercava invano di nascondersi dietro una delle sue mani, mentre l' altra tentava di afferrare l'asciugamano. Asciugamano che, com' era evidente, non si trovava alla sua portata.  

 

-« Non guardare! Chiudi la porta!!! Ryo! Non guardare!! »  

 

Ma Ryo non si muoveva, obnubilato dal corpo della sua partner. Cominciò a sbavare e a ripetere incessantemente:  

 

-« Tutta nuda... Tutta nuda... »  

 

Con grande sollievo di Kaori, Ryo non poté apprezzare quello spettacolo più a lungo.  

 

 

 

Shtonggggggg!!!! La sua testa oscillò da sinistra a destra sotto l' effetto del colpo, una padella inchiodata sul cranio. E per la seconda volta, si accasciò a terra.  

 

Qualche corvo danzò la samba davanti ai suoi occhi. Dietro di lui Shan-in, che allarmata dal rumore era subito accorsa, si imbronciò.  

 

-« Tra mio marito e questo stupidone, non mi rimarranno molti piatti utilizzabili... »  

 

Poi si voltò verso Kaori, che si era nel frattempo imbacuccata nel suo asciugamano, e le fece un gran sorriso ed un piccolo occhiolino.  

 

-« Lo porterò in cucina, potrete rivestirvi tranquilla. »  

 

-« Gra... Grazie Signora. »  

 

-« Oh chiamatemi Shan-In! Non sopporto questo -signora- »  

 

Poi prese il braccio di Ryo e lo trascinò dietro di sé. Kaori restò ferma per qualche secondo, strizzando più volte gli occhi per lo stupore, e soprattutto ancora molto imbarazzata.  

 

.  

 

Continua...  

 

 


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