Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 58 :: Capitolo 58

Published: 17-04-04 - Last update: 17-04-04

 


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Finalmente a casa loro!  

 

Ryo si diresse dritto in sala da bagno, non senza sparpagliare un po' dappertutto la sua parrucca o ancora una calza qua e là. Nondimeno non entrò in bagno senza un bernoccolo o due, prova che Kaori non accettava affatto di sistemare il casino che aveva combinato.  

 

Poi, sempre sotto la minaccia di un martello, gli impedì di accompagnarla sotto la doccia. Non che questa proposta non la tentasse, ma voleva restare sola un momento, fare il punto della situazione sotto l' influenza benefica dell' acqua calda e profumata.  

 

Asciugandosi si guardo nello specchio e vide in fondo alle sue pupille un bagliore che non aveva mai notato. E a ragione! Splendeva, e quella felicità non era che la conseguenza della loro relazione. Ripensò allora a quel soggiorno imprevisto in Cina, al loro tragitto sul battello, alla loro notte...  

 

Si vestì e, avendo molta voglia di una bevanda calda, si diresse direttamente verso la cucina, continuando a riflettere su tutti quegli avvenimenti passati.  

 

Malgrado quell' affare nebuloso, niente in quell' istante avrebbe potuto rovinarle il suo piacere. Si sentiva bene, serena, appagata.  

 

Poi ripensò al modo in cui Ryo aveva reagito vedendola nel travestimento che Mick aveva scelto per lei. Le aveva subitamente ordinato di mettere il suo e non quell' abito corto... Possibile che il Signor Saeba fosse geloso? Un sorrisino si disegnò e danzò sulle sue labbra. Maliziosa, andò a raggiungere Ryo nel salone con la ferma intenzione di divertirsi un po' e di cercare di fargli ammettere lo stato dei fatti. Anche se sapeva benissimo che non avrebbe mai confessato e che la partita era persa in partenza, non sarebbe stata che una piccola vendetta in rapporto ai numerosi anni in cui le aveva inviato quelle molteplici illusioni riguardo alla sua non-femminilità.  

 

 

 

Indispettito, quello era sdraiato sul divano e sfogliava con noncuranza una delle sue riviste preferite. Prudente, aveva preferito tirare a metà le tende. Il sole si ostinava a lasciarvi passare qualche raggio attraverso, e la stanza era inondata da un atmosfera ovattata.  

 

Kaori uscì dalla cucina e posò due tazze fumanti sulla tavola bassa. Poi, sorridente, si avvicinò a Ryo e gli strappò la rivista dalle mani.  

 

-« Ehi!!! »  

 

-« Ryo! Perché hai messo l' abito al mio posto prima? »  

 

-« Eh? Che cosa dici? Come perché?... »  

 

Lo sguardo biricchino di Kaori non presagiva nulla di buono. Ryo immaginò con facilità dove volesse andare a parare, e per niente al mondo avrebbe osato confessare che era stato geloso.  

 

-« Dai, ammettilo! »  

 

-« Ma mi infastidisci, ti ho detto che non c' è niente da ammettere! Ridammela! »  

 

-« Non fare l' innocentino, so tutto! »  

 

-« Bah allora, se lo sai, perché me lo chiedi? »  

 

-« Mi piacerebbe che fossi tu a dirmelo. »  

 

-« Anche sotto tortura, non dirò niente. »  

 

-« Ah sì? »  

 

Il tono malizioso che assunse Kaori non piacque affatto a Ryo. Non si aspettava che lo attaccasse frontalmente. Lei gettò la rivista per terra e sporgendosi ancora di più su Ryo cominciò a fargli il solletico.  

 

-« No Kaori, non ne hai il diritto. Basta! »  

 

Preso alla sprovvista, bloccato sul divano, Ryo scoppiò in una grande risata. Cercò vanamente di infliggere la stessa tortura a Kaori, ma lei approfittava della propria agilità e della propria posizione per evitarlo.  

 

-« Ammettilo! »  

 

-« Non se ne parla! Smettila Kaori o... o mi arrabbio! »  

 

Quest'ultima, che si trovava in vantaggio, trovò questa risposta talmente insolita che non poté impedirsi di ridere anche lei. Lui approfittò del suo abbassamento di guardia per rimettersi seduto. L' afferrò per il braccio, la ribaltò sul divano e le inflisse lo stesso supplizio.  

 

-« Ti faccio vedere io! »  

 

Kaori non pensava più a niente, trascinata dalle proprie risate. Un momento così raro di cui ne apprezzava tanto di più la magia.  

 

 

 

Ryo, riprendendo fiato, si perse nella contemplazione di quello spettacolo così bello: Kaori. Era così bella, risplendeva di vita. Nonostante tutto quello che le aveva fatto subire era rimasta con lui. Gli aveva dato una seconda possibilità, lui non era più quello di una volta. Era diventato umano e, grazie a lei, poteva anche lui assaporare quegli istanti.  

 

-« Ti amo. »  

 

Kaori spalancò gli occhi e lo guardò con sorpresa smettendo immediatamente di ridere. Ryo stesso fu molto sorpreso dalle proprie parole.  

 

Le aveva detto che l' amava?  

 

Lui, che aveva dovuto chiedersi un numero incalcolabile di volte come come avrebbe dovuto comportarsi con lei, cosa avrebbe potuto dirle. Quella frase così anodina e tuttavia piena di un' emozione così intensa era uscita dalla sua bocca improvvisamente.  

 

 

 

Ryo si raddrizzò leggermente mentre Kaori strizzava gli occhi per effetto della sorpresa. Il potere delle parole era ben più forte di quanto non lasciasse credere.  

 

Non si resero neanche conto della loro posizione sconveniente sul divano. Lei era sdraiata, la testa poggiata su un cuscino, sul bordo del sofà. Lui si trovava a cavalcioni, un ginocchio a ciascun lato della sua vita, dominandola in tutta la sua altezza.  

 

Oh! E poi, dopotutto...  

 

Posò una delle sua mani accanto alla testa della sua partner e con l'altra le carezzò la guancia. Le mise a posto qualche ciocca ribelle e le sorrise.  

 

Kaori non osava muoversi e aspettava, una punta di eccitazione si impadronì di lei.  

 

Stava sognando? Ryo le aveva proprio detto « Ti amo »!…  

 

Si immerse nello sguardo del suo beneamato, divertendosi a interpretare il bagliore che danzava nei suoi occhi. Si sentì travolta dall' odore della sua pelle, attirata da quella bocca che si avvicinava lentamente. Inconsciamente rispose al proprio desiderio e le sue labbra si dischiusero leggermente.  

 

Le dita di Ryo seguirono il loro contorno poi si posarono sulla sua nuca. Si abbassò un po' di più e la baciò amorosamente.  

 

 

 

Poi, riprendendo fiato, si sorrisero. Con difficoltà Kaori ruppe il silenzio e mormorò con voce ansimante:  

 

-« Ryo. Mick può… può rientrare da un momento all' altro. »  

 

Ryo fece una smorfia. Nonostante lei avesse completamente ragione, il ritorno alla realtà fu duro. Si guardarono per qualche secondo non sapendo se veramente resistere alla tentazione.  

 

Quando sentirono Mick cantare a squarciagola nelle scale, sospirarono in coro.  

 

 

 

Ryo fu il primo ad alzarsi, più impaziente di allontanarsi da lei che di aprire a Mick. Ciononostante tese la mano a Kaori per aiutarla ad alzarsi.  

 

 

 

Toc Toc Toc.  

 

-« Vado ad aprirgli »  

 

Kaori fece qualche passo in direzione dell' entrata, Ryo la seguiva da vicino. Quando vide la sua figura camminare davanti ai suoi occhi, finì per cedere alla sua libido. L' espressione lasciva, pronto a saltarle addosso, le mise la mano sul sedere.  

 

Kaori sobbalzò, presa alla sprovvista.  

 

-« Ryo!!! »  

 

Aveva aperto la porta nello stesso momento, e Mick, sbarcando in fanfara, la sbatté sul naso del giapponese in calore.  

 

-« Bene allora,... Ryo! Che cavolo ci fai dietro la porta? Non ti avevo visto... »  

 

Ryo si controllò per non strangolare subito il suo cosiddetto amico.  

 

 

 


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