Chapter 55 :: Capitolo 55

Published: 17-04-04 - Last update: 17-04-04

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La navetta filava a gran velocità sulle acque profonde, lasciando lontano dietro di sé il traghetto. Il sole era ormai ben alto nel cielo azzurro e persisteva solo qualche nuvola.  

Il tragitto prometteva essere lungo, così Mick cominciò a raccontar loro i fatti.  

-« Non ho trovato niente riguardante la sparizione di Monica. Il solo indizio che siamo riusciti a raccogliere è collegato all' incidente di Saeko. »  

-« Come sta? » si preoccupò Kaori.  

-« E' in osservazione all' ospedale. Abbiamo organizzato dei turni per sorvegliarla, per ogni eventualità. Reika ha rovistato un po' dappertutto in seno alla polizia e ha scoperto un fatto importante. La polizia era stata sicuramente avvertita che ci sarebbe stata un' esplosione che mirava al municipio, ma quello che ha scoperto ci lascia perplessi. Ha parlato con un poliziotto che si trovava sul posto: un uomo aveva chiesto di parlare con Saeko proprio prima. Il fatto che avesse il numero privato della macchina è di già inquietante ma, per di più, proprio dopo la conversazione, Saeko ha cominciato a correre verso una scuola ed è lì che è avvenuta l' esplosione. Il mio intuito non si è mai sbagliato, per me non si tratta di una coincidenza, penso che l' obiettivo fosse proprio Saeko. »  

-« Nessuna prova? » soffiò Ryo.  

-« Nessuna! Riassumendo i fatti, abbiamo: Saeko all' ospedale, tu che torni da non-so-dove e la sparizione di Monica. »  

-« Non si sarà di certo volatilizzata!! Deve essere sicuramente da qualche parte! »  

-« Ho interrogato tutti quelli che frequentano regolarmente il quartiere in cui si trovava il locale e nessuno l' ha vista. »  

-« Saeko, Monica, Ryo… Non so cos' abbia scoperto esattamente il fratello di Monica ma, se il governo americano reagisce così, deve essere molto più importante di quanto si creda. » sospirò Kaori.  

-« Saeko indagava su un affare di terrorismo. In nessun momento mi ha parlato di Jimmy, tuttavia se avesse avuto a che fare con degli americani avrebbe potuto benissimo parlarmene affinché la informassi... Non mi piace tutto questo! »  

La frase di Mick rimase sospesa per un momento. Un silenzio pesante si instaurò tra di loro. Ognuno cercava di schiarirsi le idee.  

-« Mick, -domandò Ryo- conosci un certo Kenji? »  

-« Sì, il padrone del bar Oceno Blu, perché? »  

-« Idiota! Sto parlando di un killer a pagamento! »  

-« Ah? Scusami... ma se ti ricordi bene, Oceano Blu non è affatto male »  

Mick fece un' occhiolino equivoco a Ryo e i due uomini sorrisero beatamente al ricordo delle belle cameriere del bar in questione.  

Kaori li richiamò all' ordine con una doppia martellata ben assestata dietro la testa e si calmarono immediatamente. Mick ritornò serio e dichiarò di non aver mai sentito parlare di quel Kenji nell' ambiente.  

Kaori si lasciò sprofondare sul fondo dello zodiac. Era estenuata da tutte le loro avventure e sapeva che niente era ancora risolto, anzi.  

Nonostante la tensione e l' angoscia che la stringevano, quei cinque giorni passati tra il Giappone e la Cina non l' avevano risparmiata. La mancanza di sonno si accumulava e faceva fatica a tenere gli occhi aperti. L' ultima frase che pronunciò fu per lei l' ultima parola del viaggio.  

-« Non ci rimane che la pista di quella famosa asta. Ma quando avrà luogo?? »  

Mick si voltò verso la ragazza e con un largo sorriso le rispose:  

-« Dimentichi che hai a che fare con Mick Angel, ufficio informazioni di tutti i generi. Un piccolo dettaglio, niente di più. »  

Kaori gli restituì il sorriso, ma lungi dal mostrare una serenità a prova di bomba, distolse lo sguardo che si perse nelle acque infinite.  

Mick comprese il suo stato di fatica e non la disturbò più.  

I minuti passarono. Fu Mick che ruppe il silenzio dando una gomitata al suo omologo giapponese.  

-« Allora? » sussurrò.  

-« Allora cosa? »  

-« Non fare l' innocentino con me! Come è andata con Kaori? »  

-« Non capisco di cosa parli! »  

-« Ma sì, certo... »  

Mick rise sotto i baffi, cosa che dispiacque fortemente a Ryo. Questi tentò di deviare velocemente la conversazione:  

-« Dimmi un po', come hai fatto a scovare un veicolo così rapido? »  

-« Segreto professionale! »  

-« La tipa doveva essere maledettamente ben messa eh!? »  

-« Avresti dovuto vederla! »  

-« E ti sei sacrificato per un favore ad un amico... »  

-« Certo! Mi conosci, sempre pronto a fare un favore! »  

I due uomini sghignazzarono d' intesa.  

Lontano, in un ufficio noleggio battelli di tutti i generi, una ragazza starnutì. L' immagine di un affascinate giovane biondo dagli occhi chiari la sommerse facendole dimenticare persino il suo futuro fidanzamento...  

Ma Mick non si fece ingannare dalla manovra di Ryo, non dimenticò la sua prima idea e tornò alla carica. Vedendo che Kaori si era assopita ne approfittò per riempirlo ancora di più di domande.  

-« Dai, dimmi! Ci sono novità tra voi due? »  

Ryo non sapeva cosa gli desse più fastidio, l' insistenza di Mick o il suo alzamento di sopracciglia e il suo sorriso disteso.  

-« Cominci a innervosirmi con le tue allusioni! Di cosa parli? »  

-« Non vorrai mica che ti faccia un disegno?!! Te la sei passata in padella? Come è stato? »  

Lo sguardo assassino di Ryo diede un taglio netto all' entusiasmo e alla curiosità del suo amico. Voltò la testa e aggiunse, offeso:  

-« E' così che mi ringrazi? A me, che volevo solo avere vostre notizie?... Mi deludi... E dire che ti consideravo un amico... credevo che tu mi... »  

-« Oh va bene! Smettila con le tue geremiadi, ok?,- rispose Ryo esasperato dal tono falsamente lamentoso di Mick- Che cosa vuoi che ti dica, eh? »  

Mick cambiò espressione passando da un viso imbronciato ad un volto radioso. Voltò verso Ryo un viso inondato di lacrime e lasciò i comandi qualche istante per prendere tra le proprie mani quelle di Ryo.  

-« Davvero? Me lo dirai? »  

-« Se la smetti di fare il burattino... »  

Ryo si liberò e l' americano riprese il suo atteggiamento naturale, smettendola di fare la commedia. Afferrò il volante con una mano e prese il suo pacchetto di sigarette con l' altra.  

-« Dimmi solo se posso smettere di preoccuparmi per lei... » disse seriosamente.  

-« Sì. »  

Mick non poté impedirsi di sorridere. Era felice pei i suoi due amici. Finalmente!  

Tanto rapido era lo zodiac, il cui motore girava a piena potenza, tanto lentamente le ore passarono secondo il parere di Ryo. Era impaziente di tornare a casa sua e di conoscere l' ultima parola di quella storia. Si sedette vicino a Kaori che già da un po' non sonnecchiava più, altrettanto impaziente.  

Quando la costa giapponese apparve all' orizzonte, si scambiarono uno sguardo. Cosa sarebbe successo?  

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