Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 60 :: Capitolo 60

Published: 30-04-04 - Last update: 30-04-04

 


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Seduto in un angolo della stanza, immobile e dallo sguardo dissimulato sotto un paio di occhiali da sole, Falco vegliava al capezzale dell' ispettrice. Le braccia incrociate, le sue immense gambe allungate e non dicente una parola, si sarebbe potuto credere che dormisse. Il personale medico e la polizia non erano riusciti a convincerlo a tornare a casa sua e nessuno osava alzare il tono per obbligarlo a lasciare la stanza. La missione di Umibozu si riassumeva nel sorvegliare Saeko e non avrebbe fallito il suo compito. Ma nonostante la sua flemma, la sua calma imperturbabile, restava in agguato e il minimo movimento nei dintorni veniva analizzato. Il suo sesto senso in allerta, era cosciente della presenza di malviventi, ma aspettava tranquillamente che si manifestassero da soli.  

 

 

 

Clack… Il rumore di una finestra che si apre lentamente. Umibozu tese le orecchie e un vago sorriso si disegnò sul suo viso squadrato. Finalmente un po' d'azione. Cominciava seriamente a scocciarsi di restare senza far niente. Riprese la sua serietà e pazientemente attese che i suoi visitatori si mostrassero. Improvvisamente sentì una sgradevole sensazione, l'atmosfera si appesantì e...  

 

 

 

MIAOUUUUUU!!!  

 

Qualche centimetro in più e la sua testa si sarebbe incastrata nel soffitto. Sobbalzando al miagolio intempestivo, Falco si ritrovò in piedi sulla sedia, stringendone fortissimo lo schienale e, nonostante la sua cecità, guardava vivamente a destra e a sinistra per individuare l' origine del rumore.  

 

Due teste apparvero nell' incorniciatura del vetro, divertite. Capendo con chi aveva a che fare, Umibozu scese dalla sedia e si chiese chi tra di loro, Mick o Ryo, dovesse prendere per picchiare sull' altro.  

 

Asciugando la lacrima che scendeva dal limite degli occhi, Ryo si avvicinò al suo amico e gli diede una grande pacca sulla schiena.  

 

-« Allora Umi. Hai trovato un lavoro da sogno. Stare al capezzale di una delle più belle donne del Giappone... Miki non è troppo gelosa? »  

 

Falco lo prese per il risvolto della giacca e lo sollevò come una piuma, l' aspetto molto contrariato. Lo lanciò dalla parte opposta della stanza.  

 

-« Pezzo di cretino! Smettila di dire stronzate più grosse di te e dimmi piuttosto che cavolo ci fai qui!! »  

 

Non ebbe il tempo di spolverarsi i vestiti che sentì che qualcosa non andava. Il silenzio che si era istallato improvvisamente non gli diceva niente di buono. E non aveva torto... Mick e Ryo erano tutti e due abbassati attorno al letto in cui dormiva Saeko.  

 

 

 

L’ affascinante ispettrice era attaccata ad una flebo e ad un sistema di monitoraggio di controllo. Ryo fu sollevato di constatare che, a parte le bende che le ornavano il viso e qualche parte del corpo, l' assenza di materiale medico più critico provava che le condizioni della ragazza erano largamente migliorate. Si occupò quindi di vedere quali erano le parti più colpite.  

 

E se uno dei due era occupato a sollevare un lembo del lenzuolo per guardare più da vicino le gambe della ragazza, l' altro le si avvicinava, le labbra in avanti, con l' intenzione di rubarle un bacio. Falco questa volta non esitò a lungo. Due enormi martelli « Speciale commemorazione sessantesimo capitolo » apparvero e fecero incastrare i due uomini.  

 

-« Com’hé ’he sciai i ma’telli di Kao’i? » mugugnò Ryo, due denti in meno.  

 

Umibozu alzò le spalle e non rispose niente. Ma ringraziò interiormente Kaori di aver avvertito Miki...  

 

Rimettendosi la mascella a posto, Mick disse con un tono divertito:  

 

-« Beh Ryo, anche quando Kaori non c' è, la tua cara donnina ti perseguita... Ha ha ha »  

 

-« Detto da uno che non sa sbrigarsela senza la sua Kazue e che si trova in mezzo alla strada perché ha dimenticato le chiavi... »  

 

Mick e Ryo, tutti e due seduti a gambe incrociate l' uno affianco all' altro, si guardarono e cominciarono a bisticciarsi e a avventarsi l' uno sull' altro. Falco intervenne e li separò, senza fare attenzione al corvo che sghignazzava sulla sua schiena.  

 

-« Non è il momento di giocare! Miki mi ha avvisato del vostro arrivo e del fatto di dover trasferire Saeko da un' altra parte. Avete notato nessuno fuori? »  

 

-« Si, ci sono quattro uomini armati che non aspettano che noi. »  

 

Il sorriso carnivoro di Ryo non presagiva nulla di buono per quegli uomini in nero. Mick si rimboccava di già le maniche e si dilettava di già dello spettacolo che li attendeva...  

 

 

 

Il loro piano era semplice: prendere Saeko e portarla dal Professore. Falco, dopo aver assistito all' ennesima disputa tra Ryo e Mick per sapere chi tra di loro avrebbe avuto la fortuna di prendere la bella bruna tra le braccia, si incaricò di questo compito. Era frustrato di non poter prendere parte ai festeggiamenti, ma per il bene di Saeko...  

 

Mick partì dalla finestra in perlustrazione, seguito da Falco che portava con precauzione il suo prezioso fardello. Ryo restò indietro, persuaso di aver sentito un rumore di passi che si avvicinavano. Nel migliore dei casi sarebbe stata una bella infermiera... e la leggenda vuole che sotto la sua camicetta... La bava alle labbra, profittando un po' del fatto che la sua partner non potesse richiamarlo all' ordine, lo sweeper giapponese attese pazientemente.  

 

 

 

BAM!  

 

Un rumore sordo, il clicchettio caratteristico di una chiave in una serratura e la porta della stanza si aprì lentamente. Quando l' uomo in casacca bianca entrò, nella stanza regnava un silenzio assoluto. Uno stetoscopio attorno al collo, una cartella clinica nelle mani , degli occhiali sulla punta del naso, niente di più normale dalla parte di un medico. Ma Ryo non si lasciò ingannare, il dottore o l' infermiera di turno non sarebbero stati certamente così discreti per la loro ronda notturna ai malati. Ma l' uomo non si accorse di niente e avanzò lentamente verso il capezzale della figura nascosta sotto le lenzuola.  

 

Il sorriso alle labbra, l' aria cattiva, il falso medico tirò fuori un coltello dalla tasca e colpì più volte la figura con veemenza.  

 

 

 

Pfuiiiiiiiiitttttttttttt …… Una massa di plastica volò per la stanza e, a grande sorpresa del criminale, il corpo difforme di un manichino ricadde sul letto.  

 

-« Ma, che cosa...? » s’ interrogò lui.  

 

-« Che stupido... Per una volta che la tua bambola gonfiabile ti aveva detto di sì... »  

 

-« Eh? »  

 

L’ uomo si voltò, diffidente, e si ritrovò faccia a faccia con Ryo che, malgrado il tono scherzoso, non aveva molta voglia di divertirsi. Senza perdere altro tempo a discutere un po', gli assestò un pugno magistrale e l' individuo crollò ai suoi piedi.  

 

-« E dire che Falco ha il ruolo più bello mentre io devo picchiare uno zoticone come te... Non c' è giustizia! »  

 

Ryo lo legò e lo portò fino alla finestra dove lo trattò senza troppi complimenti. Lo lasciò cadere dall' alto del primo piano mirando i cespugli.  

 

Prima di raggiungere i suoi colleghi, Ryo osò un' occhiata dietro la porta della stanza. Non sentiva alcuna tensione nemica nel corridoio silenzioso, ma gli uomini di Kenji non erano idioti, tutt' altro. Vide che il poliziotto incaricato di vegliare sul suo superiore era svenuto direttamente al suolo, un grosso bernoccolo sulla testa.  

 

-« Ed ecco qualcuno che forse dormirà bene, ma che si prenderà una bella cacciata dal prefetto... » pensò lui immaginando il padre di Saeko furioso.  

 

Poi chiuse lentamente la porta, rimise il manichino nel letto e discese a sua volta.  

 

 

 

Al rumore soffocato proveniente dal piccolo parco dell' ospedale, si diresse verso i suoi amici che si occupavano, il più silenziosamente possibile, degli altri tre energumeni.  

 

Ryo raggiunse Falco. A qualche metro si trovavano due uomini ben ammaccati. Umibozu si innervosiva con Mick che lottava a mani nude con il terzo.  

 

-« Allora Mick, non hai ancora finito di occuparti di quel tipo? Io ho finito di abbattere questi due qua con in più Saeko tra le braccia e tu la tiri per le lunghe... Non abbiamo il tempo di divertirci. »  

 

-« Va bene, d' accordo, d' accordo... se non si può neanche approfittarne un po'...! Non siete divertenti! »  

 

Nonostante il suo incidente che gli aveva fatto perdere l' uso delle due mani in quanto sweeper professionista, Mick si accaniva ad allenarsi regolarmente. Aveva ripreso le forze e aveva un vantaggio certo contro il suo aggressore attuale. Mentre quello si sforzava a sbracciare l' aria, Mick lo finì definitivamente con un uppercut ben piazzato. Lo tirò verso gli altri tre, poi li nascosero, imbavagliati e legati, in un posto dove nessuno li avrebbe trovati prima di qualche giorno.  

 

 

 

Contenti di loro, il bruno, il biondo e le imponenti spalle di Falco, ripresero tranquillamente il cammino. Deposero Saeko nella loro macchina e la portarono dal Professore. La sua casa e la sua esistenza erano sufficientemente sconosciute affinché Saeko fosse al sicuro.  

 

 

 

Continua...  

 

 


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